Astronomia 1861

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

Versione delle 12:47, 17 mar 2011, autore: Pasqua (Discussione | contributi)
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Il 17 marzo 2011 si commemora il CL anniversario dell'Unità d'Italia avvenuta nel 1861; quel giorno nacque in Europa un nuovo stato che negli anni seguenti si trovò a dover unire tra loro diverse realtà sociali, economiche e culturali.

Le vicende politiche avevano influito anche sulla ricerca astronomica svolta presso gli Osservatori che esistevano in varie città, diretti da nomi prestigiosi: Milano (Osservatorio di Brera) diretto da F. Carlini, di cui faceva già parte uno degli astronomi più promettenti, quel G.V. Schiaparelli che sarà nominato direttore nel 1862 e, alcuni anni più tardi, Senatore a vita), a Torino G. Plana, a Bologna L. Respighi, a Firenze G.B. Donati (che ha dato il nome a una grande cometa scoperta nel 1858), a Modena troviamo Pietro Tacchini, astronomo, astrofisico e meteorologo, a Napoli E. Capocci, a Padova G. Santini, a Palermo G. Cacciatore, a Parma P. Pigorini, e due Osservatori (Campidoglio con Don Ignazio Calandrelli e del Collegio Romano con Padre Angelo Secchi) a Roma, la città che dopo alcuni anni diventerà la capitale d'Italia.

Astronomia intorno alla metà dell'800

Per oltre due secoli dalle prime osservazioni al telescopio da parte di Galileo Galilei e fino alla metà dell'Ottocento gli studi astronomici si erano rivolti all'osservazione dei corpi celesti e allo studio dei loro movimenti. Nel 1846 era stato scoperto un nuovo pianeta - Nettuno - da parte di Johann Galle e Heinrich Louis d'Arrest sulla base delle indicazioni di Urbain Le Verrier.

Era aumentata la precisione degli strumenti e delle tecniche di osservazione; la fotografia astronomica e la spettroscopia ( la scomposizione della luce emessa dai corpi celesti ) muovevano i primi passi e con esse la possibilità di studiare fenomeni che fino ad allora non avevano trovato spiegazione.

Già dal 1845 i fisici francesi Hippolyte Fizeau e Léon Foucault avevano realizzato le prime fotografie del Sole con la tecnica della dagherrotipia all'Osservatorio di Parigi. Nel 1852 fu realizzato il primo dagherrotipo della Luna,ottenuto da un tecnico dell'Osservatorio di Harward, J.A. Whipple e dal suo direttore, W. C. Bond, gli stessi che nel 1850 ottennero il dagherrotipo della stella Vega.

Nel 1860 Padre Angelo Secchi partecipò alla spedizione in Spagna per l'eclisse totale di Sole del 18 luglio osservando dal Deserto di Las Palmas, e unico tra tutti, riuscì a ritrarre la fotografia della corona ( ottenne 4 fotografie su 6 tentativi utilizzando il collodio umido). Le osservazioni di Padre Secchi e dei suoi collaboratori hanno dato inizio agli studi di Fisica solare dimostrando in questa occasione la reale natura solare delle protuberanze.

Era stata scoperta da parte di Carrington la rotazione differenziale alle diverse latitudini del Sole e Kirchhof e Bunsen avevano scoperto la coincidenza delle righe del sodio con quelle della nostra stella.

G. B. Donati nel 1860, usando uno spettroscopio costruito da G. B. Amici, pubblicò uno studio sugli spettri di 15 stelle. Padre Angelo Secchi negli anni seguenti iniziò a raccogliere e studiare 4.000 spettri di stelle ottenendo nel 1868 un accurato catalogo spettroscopico stellare.

Nel 1864 John. Herschel pubblicò un catalogo di 5079 nebulose ed ammassi e Huggins, grazie alla spettroscopia, ne aveva stabilito la diversità dimostrando che le nebulose vere e proprie hanno natura gassosa.

Fizeau e Foucault furono primi a tentare la misurazione della velocità della luce con metodi non astronomici . Essi riuscirono ad applicare praticamente l'idea teorica di Galileo di misurare il tempo impiegato dalla luce a percorrere un certo cammino nei due sensi,ottenendo un valore molto vicino a quello che noi oggi comunemente accettiamo.

L'Astronomia aveva imboccato una nuova strada che portava allo studio delle proprietà fisiche dei corpi celesti: era nata l'Astrofisica.


DAL SITO DELL'INAF: INTERVISTA A FABRIZIO BÒNOLI - INTRODUZIONE DI FRANCESCO REA

Gli astronomi dell’unità di Italia L'Italia festeggia i 150 della sua unità. Un'unità finalmente di popolo, oltre che territoriale, di governo, oltre che di cultura. Di questo popolo facevano parte gli astronomi, di questa cultura faceva parte l'astronomia. E come altri anche gli astronomi, non solo con la passione delle idee e della ricerca fecero l'Unità d'Italia, ma anche con la passione dell'ideale e con il coraggio di chi combatté per ottenerlo.

Il video dell’intervista



Eventi astronomici del 1861

- Due eclissi anulari ambedue visibili nell'emisfero australe
- Un'eclissi di Luna il 31 dicembre non visibile dall'Italia
- La comparsa della Grande cometa Tebbutt
- La scoperta di alcuni asteroidi di cui due da astronomi italiani
- Il transito di Mercurio sul Sole
- Osservazione e sperimentazione sulle stelle cadenti di cui ancora si studiava la natura.

Ricordo del Centenario dell'Unità d'Italia, 1961, Eclisse totale di Sole

Avvenne il 15 Feb 1961 Fu Eclisse totale da: Francia, Italia, Yugoslavia, Romania, Ucraina, URSS (attuale Russia) Ora: 8:19:48 TU, Magnitudine: 1,036, Durata massima: 02m 45s

Un filmato da Roseto degli Abruzzi

Il filmato, riadattato dall'originale in super 8 qualche mese fa, è stato immesso su Youtube da una persona che vide l'evento insieme a uno zio, autore del filmato. Ringraziamo dell'apprezzamento che ci è stato espresso personalmente per lo scopo di queste pagine.



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