Cielo di Gennaio 2019

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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<span style="color:red"><span style="font-size: 18px">'''Il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra il 20 e il 21 gennaio (e non la sera del 21)'''</span></span>
<span style="color:red"><span style="font-size: 18px">'''Il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra il 20 e il 21 gennaio (e non la sera del 21)'''</span></span>
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*<span style="font-size: 14px">'''"L'alba della Luna Rossa"''' è inserita nel [[Calendario UAI 2019|'''- CALENDARIO DELLE INIZIATIVE UAI 2019''']] </span>
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*<span style="font-size: 16px"> [[Invito_Luna_Rossa_2019|'''Invito alle associazioni astrofili per l'adesione alla Notte della Luna Rossa - eclissi di Luna del 21/01 : il comunicato''']] </span>
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*<span style="font-size: 16px"> [[Invito_Luna_Rossa_2019|'''Invito alle associazioni astrofili per l'adesione all'Alba della Superluna Rossa - eclissi totale di Luna del 21/01 : il comunicato''']] </span>
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La pagina [[Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2]] contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.  
La pagina [[Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2]] contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.  
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La Tiangong 2 è un laboratorio spaziale dell'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), il cui lancio è avvenuto il 15 settembre del 2016, e che è andata a sostituire l'ormai dismessa Tiangong 1, anch'essa un laboratorio spaziale, in orbita dal 29 settembre del 2011, di cui si sono persi i contatti nel marzo del 2016.  
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La Tiangong 2 è un laboratorio spaziale dell'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), il cui lancio è avvenuto il 15 settembre del 2016, e che è andata a sostituire l'ormai dismessa Tiangong 1, anch'essa un laboratorio spaziale, in orbita dal 29 settembre del 2011, caduta il 2 aprile 2018 sul Pacifico Meridionale.  
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Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire?  Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire?  Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
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Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: [[Come osservare gli Iridium Flares]].
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Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: [[Come osservare gli Iridium Flares|'''COME OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES''']].
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* E' nato il progetto [https://catchtheiridium.com/it/ '''CATCH THE IRIDIUM''']. Lo scopo? Fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione ancora in esercizio (tra pochi mesi verranno dismessi e dal 2019 probabilmente non osserveremo più i flares).
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'''COMETE DI GENNAIO 2019'''
'''COMETE DI GENNAIO 2019'''
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'''Il punto:'''
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[[File:Comete gennaio 2019.jpg|center]]
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<span style="color:red">'''testo in corso di aggiornamento'''</span>
 
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'''46/P Wirtanen'''
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Lo scorso dicembre è stato il più alto della cometa 46/P Wirtanen, dopo aver raggiunto il perielio il 12 dicembre alle 1.06 UA dal Sole ha avuto il suo massimo avvicinamento alla Terra il 17 dicembre ad una distanza di 0,08 AU dal nostro pianeta, momento in cui ha presentato la sua massima luminosità con una magnitudine di 3,9 e una chioma di oltre 1 grado di dimensione angolare che corrispondeva a circa 350.000 km di diametro assoluto. Nonostante ciò, la cometa era osservabile ad occhio nudo e solo da cieli scuri, poiché quella luminosità era distribuita su una grande superficie. Dopo il suo avvicinamento la cometa ha cominciato a diminuire di luminosità fino alla magnitudo 4,5 alla fine di dicembre.
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Nel mese di gennaio la cometa perderà rapidamente la sua luminosità, mentre sarà ancora osservabile attraverso un binocolo durante la prima parte del mese, mentre a metà avrà una magnitudine 7, da allora in poi sarà necessario utilizzare almeno un piccolo telescopio per arrivare a fine gennaio ad avere una magnitudine 9.
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Osservabile tutto il mese di gennaio per tutta la notte dall'emisfero nord, raggiungerà la sua massima altezza nel mezzo della notte sull'orizzonte, quando sarà molto alta.
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All'inizio di gennaio si troverà nella costellazione della Lince e spostandosi rapidamente verso est entrerà nell'Orsa Maggiore a metà del mese. Rallentando significativamente la propria velocità il 19 gennaio sarà vicino alla galassia NGC 2768 di magnitudine 10.
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'''Il punto:'''
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| [[Image:Gennaio 2019 curva luce 46P.png|thumb|Curva di luce della cometa 46P Wirtanen]]
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| [[Image:Gennaio 2019 46P.JPG|thumb|Percorso della cometa 46P Wirtanen nel mese di gennaio 2019]]
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'''C/2018 Y1 Iwamoto'''
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Il 19 dicembre 2018 l'astronomo dilettante Masayuki Iwamoto, appena un mese dopo aver partecipato alla scoperta della cometa C/2018 V1 (Machholz-Fujikawa-Iwamoto), scopre la sua terza cometa con lo stesso metodo fotografico utilizzando un teleobiettivo Pentax SDUF II da 10 cm. f / 4.0 con una fotocamera Canon EOS 6D ha ottenuto due immagini di 60 secondi di esposizione in cui era visibile una chioma verde-blu di magnitudine 14,5. Successive osservazioni fotografiche dei seguenti due giorni hanno riportato una chioma di circa 2' di dimensioni angolari con una luminosità di magnitudine 13.
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Preliminari parametri orbitali della nuova cometa C / 2018 Y1 (Iwamoto) indicano che questa cometa raggiungerà il perielio il prossimo 6 Febbraio ad una distanza di 1,28 UA dal sole, pochi giorni dopo, il 13 febbraio sarà il suo approccio più vicino alla Terra quando passerà a 0.30 UA dal nostro pianeta. Le osservazioni disponibili permettono di definire che la cometa avrà una magnitudine assoluta di 8.5, che corrisponde ad un nucleo di circa 1200 metri di diametro, oltre il limite della sopravvivenza di Bortle.
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Nel mese di gennaio la cometa aumenterà la sua luminosità rapidamente dalla magnitudine 11 a 8.5 e potrà essere osservabile con il piccoli e medi telescopi. È probabile che la cometa inizi a generare una coda di ioni durante questo periodo di tempo.
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Nella prima metà del mese di gennaio la cometa sarà visibile prima del crepuscolo mattutino a sud-est, ad altezze molto basse. Nella seconda metà del mese di gennaio alla fine della notte a mezza altezza sopra l'orizzonte Sud.
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All'inizio di gennaio sarà nella costellazione dell’Idra e si muoverà lentamente verso nord-ovest, entrerà poi*/* nella Vergine a metà del mese e aumentando la sua velocità passerà tra il 25 e il 26 gennaio a 0,6 gradi dalla galassia NGC 5247 di magnitudine 10.
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{| class="prettytable FCK__ShowTableBorders" align="center"
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| [[Image:Gennaio 2019 C2018 Y1.JPG|thumb|Percorso della cometa C/2018 Y1 Iwamoto nel mese di gennaio 2019]]
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'''64/P Swift-Gehrels'''
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Dopo l’aumento dell’attività avutosi nel perielio la cometa 64/P è rimasta di magnitudo 8,5 a novembre nonostante fosse lontana dal Sole e dalla Terra, ma a dicembre la tendenza era verso una diminuzione della luminosità da 8,5 a 9.5.
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Con la corrente tendenza, la cometa 64/P diminuirà in luminosità da 9,5 a 11 nel corso del mese, quindi sarà osservabile solo con telescopi.
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A gennaio la cometa sarà osservabile verso sud-ovest durante la prima metà della notte e si troverà nella costellazione dell'Ariete all'inizio di gennaio e spostandosi verso est, entrerà nel Toro a metà del mese, passando al 3,5 gradi delle Pleiadi (M 45) tra il 20 e il 25 gennaio.
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{| class="prettytable FCK__ShowTableBorders" align="center"
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| [[Image:Gennaio 2019 64P.png|thumb|Curva di luce della cometa 64/P Swift-Gehrels ]]
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| [[Image:Gennaio 2019 64P.JPG|thumb|Percorso della cometa 64/P Swift-Gehrels nel mese di gennaio 2019 ]]
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Versione corrente delle 21:34, 19 gen 2019

Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese!


Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici image:AA minilogoA2 35.gif o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!

Indice

INDICE



PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO

Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare

Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu


SOLE



Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno.


• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51

• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.05

• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.25


La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall'inizio del mese.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).



Il 3 gennaio alle ore 06 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.099.878 km..


Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho




LUNA


Le Fasi:

Fasi Lunari gennaio 2019

Data Fase Orario

06/01/2019

Luna Nuova

02h 28m

14/01/2019

Primo Quarto

07h 45m

21/01/2019

Luna Piena

06h 16m

27/01/2019

Ultimo Quarto

22h 10m




Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:

  • T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) da domenica 1 gennaio 2019 a sabato 30 marzo 2019 e da lunedì 28 ottobre a martedì 31 dicembre 2019
  • O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 31 marzo 2019 a domenica 27 ottobre 2019.

Fonte U.S. Naval Observatory.




Diagramma di librazione per il mese di Gennaio 2019

Il diagramma è calcolato per le ore 00:00 TU.

Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna


- Fasi lunari e librazioni - a cura dello Scientific Visualization Studio della NASA





21 GENNAIO 2019 - ECLISSI TOTALE DI SUPERLUNA




- TUTTI I DATI SUL FENOMENO, ORARI, APPROFONDIMENTI, CURIOSITA' AL LINK :



Nota : L'eclissi si verificherà prima dell'alba del 21 gennaio!

Il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra il 20 e il 21 gennaio (e non la sera del 21)

La totalità si verificherà quasi al termine della notte ... per questo sarà una :

ALBA DELLA LUNA ROSSA !








- La scheda dell'eclissi dal sito di Fred Espenak eclipsewise.com :







http://astropratica.space/eclisse-totale-di-luna-21-gennaio-2019/


  • ECLISSE TOTALE DI LUNA - 21 GENNAIO 2019 , una guida in formato PDF a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) con tutte le informazioni riguardo la prossima Eclisse Totale di Luna del 27 Luglio!






  • L’eclisse è visibile in Italia. La fase totale è osservabile nel Nord e Sud America, in Africa e in Europa. La magnitudine dell’eclisse è 1.195.



Le Fasi dell'eclisse totale di Luna

Data Fase ORARIO

21/01/2019

La Luna entra nella penombra

03:36

21/01/2019

La Luna entra nell'ombra

04:33

21/01/2019

Inizio della totalità

05:41

21/01/2019

Massimo dell'eclisse

06:12

21/01/2019

Fine della totalità

06:43

21/01/2019

La Luna esce dall'ombra

07:50

21/01/2019

La Luna esce dalla penombra

08:48


( * ) Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile, corrispondente al TMEC (Tempo Medio Europa Centrale), ovvero: TU (Tempo Universale) + 1 ora.




LA LUNA PIENA DEL 21 GENNAIO SARA' ANCHE UNA SUPERLUNA

La fase di Luna Piena si verifica durante l’eclissi, alle ore 6:16 del mattino.
Il perigeo, la minima distanza della Luna dalla Terra, viene raggiunta intorno alle ore 21:00 , quasi 15 ore dopo la Luna Piena. La distanza Terra – Luna sarà di 357.344 km.


  • • Come per le precedenti “Superlune”, ricordiamo alcuni dati e consigli per le osservazioni.

Le maggiori dimensioni della "Superluna" non sono così evidenti. La differenza tra un Superluna e una Miniluna al perigeo è di circa il 14%.
Il consiglio è di fotografare la Superluna Rossa del 21 gennaio e di confrontare l'immagine con altre precedenti riprese con la Luna all'apogeo, e quindi con minori dimensioni apparenti, e al perigeo, ovvero altre Superlune.
In particolare potremo fare il confronto con la "Superluna" dell’ 1 gennaio 2018 e la "Mininiluna Rossa" dell’eclissi lunare del 27 luglio 2018.


  • Confronti tra Superlune e Minilune:
Confronto tra la la "Superluna" dell’ 1 gennaio 2018 e la "Mininiluna Rossa" del 27 luglio 2018 .



- ATTENDIAMO LE IMMAGINI DELL'ECLISSI DEL 21 GENNAIO PER UN CONFRONTO TRA LA MINILUNA ROSSA DEL 27/07/2018 E LA SUPERLUNA ROSSA DEL 21/01/2019 !




- Ulteriori approfondimenti sul fenomeno della Superluna :

Quando la Luna è piena e al perigeo si verifica un evento comunemente noto come Super-Luna. Ecco le date delle prossime Super-Lune.

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  • MESI CON 5 FASI LUNARI :

Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari.



Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory

  • Tutti i nomi della Luna Piena, un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
  • I Nomi e i Colori della Luna, un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.


Passi sulla Luna: Piccolomini


Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari

Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI


Contributi di Paolo Morini, Giovanna Ranotto, Alfonso Zaccaria.


OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE



Falce di Luna, le foto dei nostri lettori
La falce lunare vicina alla Luna nuova
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia)
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario!
Falcetto Luna crescente
06 gennaio ore 17:00
Falcetto Luna crescente
07 gennaio ore 17:27
Fine del crepuscolo civile
Falcetto Luna crescente
08 gennaio ore 18:03
Fine del crepuscolo nautico
Mappa visibilità 06 gennaio
Mappa visibilità 07 gennaio
Mappa visibilità 08 gennaio

Il 6 gennaio 2019, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 14.4 ore e una fase dello 0.3%. Il giorno successivo, 7 gennaio 2019, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 38.5 ore e una fase del 2.3%.


Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)

A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.

Mappe del cielo realizzate con Stellarium


LE MAREE


L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.

Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).


ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia Genova La Spezia Ravenna Venezia Trieste


ITALIA CENTRALE
Livorno Piombino Civitavecchia Ancona


ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari Palermo Porto Empedocle Messina Taranto Brindisi



Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.


PIANETI

  • Pianeti di Gennaio 2019 : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.


Mercurio: nei primi giorni dell’anno c’è qualche possibilità di individuare il pianeta al mattino presto, tra le luci dell’alba. All’inizio di gennaio Mercurio sorge circa un’ora prima del Sole e appare molto basso sull’orizzonte orientale. In seguito il pianeta sarà del tutto inosservabile e si troverà in congiunzione con il Sole il 30 gennaio.


Venere: il pianeta aveva raggiunto il massimo intervallo di osservabilità – circa 4 ore – verso la fine di dicembre del 2018. A inizio anno lo si può osservare ancora a lungo, circa 3 ore e mezza, sempre al mattino, prima del sorgere del Sole. Il 6 gennaio Venere raggiunge la massima elongazione dal Sole, ad una distanza angolare da quest’ultimo di 46° 57’. Da non perdere il 22 gennaio la congiunzione con Giove (ma possiamo ammirare i due pianeti anche il 21, in concomitanza con l’eclissi totale di Luna). Venere inizia l’anno nella costellazione della Bilancia, trascorre alcuni giorni, tra il 9 e il 14 gennaio, nello Scorpione, attraversa l’Ofiuco e raggiunge il Sagittario, dove troviamo il pianeta il giorno 31.

Marte: poche novità nelle condizioni di osservabilità del pianeta rosso. Come nei mesi precedenti, lo possiamo osservare a Sud-Ovest al calare dell’oscurità, per poi vederlo tramontare ad Ovest nel corso della prima parte della notte. Nel corso del mese Marte attraversa un ampio tratto della costellazione dei Pesci.


Giove: il pianeta gigante è tornato protagonista del cielo del mattino, dove lo possiamo osservare a Sud-Est prima del sorgere del Sole. Ricordiamo nuovamente la bella congiunzione con Venere la mattina del 22 gennaio. Giove nel corso del mese percorre una parte della costellazione dell’Ofiuco.


Saturno: il 2 gennaio il pianeta è in congiunzione con il Sole, e rimane pertanto inosservabile per alcune settimane. Verso la fine del mese lo si può cercare al suo sorgere sull’orizzonte a Sud-Est, più basso in cielo rispetto a Venere e Giove. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario, dove rimane per tutto l’anno.


Urano: nel corso delle prime ore della sera il pianeta culmina a Sud. Lo si può quindi osservare agevolmente, ancora alto in cielo nella prima parte della notte. Intorno alla mezzanotte Urano si trova sull’orizzonte in direzione Ovest. Dato che la luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo per riuscire ad osservarlo agevolmente è consigliabile l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dei Pesci Dal 7 gennaio il movimento torna diretto e il pianeta termina il mese vicino al limite con l’Ariete.


Nettuno: il pianeta è ancora osservabile per breve tempo sull’orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole. Ormai è molto basso in cielo e l’orario del suo tramonto anticipa ulteriormente con il passare dei giorni. La sua luminosità è inaccessibile all’osservazione ad occhio nudo: l’uso del telescopio è necessario per riuscire ad individuarlo. Anche nel 2019 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011, e vi rimarrà ancora a lungo, fino al 2022.


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è inosservabile: l’11 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Solo fra alcune settimane farà ritorno nel cielo del mattino: a causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi abbastanza alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova sulla volta celeste non molto lontano da Saturno: infatti rimane ancora nella parte superiore del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.




CONGIUNZIONI


Luna – Venere : di ritorno dai festeggiamenti di Capodanno, poco prima dell’alba si potrà ammirare il primo evento astronomico dell’anno, l’incontro tra la falce di Luna calante e Venere che sorgono sull’orizzonte orientale nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa)

Luna – Giove : possiamo osservare la sottile falce di Luna calante e il pianeta Giove in congiunzione nella costellazione dell’Ofiuco, poco prima del sorgere del Sole del 3 gennaio. Sul cielo orientale brillano anche Venere e la stella Antares dello Scorpione. (vedi mappa)

Luna – Mercurio : il 4 gennaio, a meno di due giorni dalla Luna Nuova, una esilissima falce lunare sorge poco prima di Mercurio, molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, nei pressi del limite tra le costellazioni dell’Ofiuco e del Sagittario. (vedi mappa)

Luna – Marte : dopo una serie di congiunzioni visibili al mattino presto, prima del sorgere del Sole, il 12 gennaio si verifica l’unico evento serale. La Luna crescente si trova in congiunzione con Marte nella costellazione dei Pesci, vicino al confine con la Balena. (vedi mappa)

Mercurio – Saturno : la mattina del 13 gennaio Mercurio e Saturno, difficilmente individuabili, tra le luci dell’alba ed estremamente bassi sull’orizzonte orientale, sorgono insieme nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)

Giove - Venere : Un incontro sempre spettacolare, quello tra i due pianeti più luminosi. La mattina del 22 gennaio, prima dell’alba, li possiamo ammirare nella costellazione dell’Ofiuco. La coppia di pianeti è accompagnata dalla stella Antares dello Scorpione. (vedi mappa)

Luna - Giove - Venere : il mese di gennaio si chiude con una suggestiva configurazione di tre astri. La mattina del 31 la Luna calante, Giove e Venere sorgono allineati sull’orizzonte orientale nella costellazione dell’Ofiuco. (vedi mappa)



OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di gennaio 2019.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANGONG 2

La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La Tiangong 2 è un laboratorio spaziale dell'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), il cui lancio è avvenuto il 15 settembre del 2016, e che è andata a sostituire l'ormai dismessa Tiangong 1, anch'essa un laboratorio spaziale, in orbita dal 29 settembre del 2011, caduta il 2 aprile 2018 sul Pacifico Meridionale.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: COME OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES.

  • E' nato il progetto CATCH THE IRIDIUM. Lo scopo? Fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione ancora in esercizio (tra pochi mesi verranno dismessi e dal 2019 probabilmente non osserveremo più i flares).



COSTELLAZIONI


Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.

A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.

Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.

Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.

Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.



Quante sono le costellazioni zodiacali?
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CARTE DEL CIELO

Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano

Elenco delle stelle che hanno un nome

Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI

Mappe del cielo del mese



Orizzonte Nord
15 gennaio ore 22:00
Orizzonte Est
15 gennaio ore 22:00
Orizzonte Sud
15 gennaio ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 gennaio ore 22:00
Zenit
15 gennaio ore 22:00

Congiunzioni



Congiunzione Luna Venere
01 gennaio ore 05:00
Congiunzione Luna Giove
03 gennaio ore 06:00
Congiunzione Luna Mercurio
04 gennaio ore 06:50
Congiunzione Luna Marte
12 gennaio ore 19:47
Congiunzione Mercurio Saturno
13 gennaio ore 07:15
Congiunzione Giove Venere
22 gennaio ore 05:30
Congiunzione Luna Giove Venere
31 gennaio ore 05:00


Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium


METEORE

a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI


METEORE DI GENNAIO 2019


Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell'anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.
Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all'orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all'alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza, diventa conveniente osservarle.
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso durante la notte del 3/4 gennaio, nelle ore che precedono il crepuscolo mattutino [*], quindi in circostanze oltremodo favorevoli per il nostro paese.
Se consideriamo che in genere la frequenza oraria degli eventi si mantiene sopra le 100 meteore per almeno quattro ore, si vede che fortunatamente quest'anno avremo probabilmente l'opportunità di osservare sia la fase ascendente della curva di attività che quella discendente . Una chance da non perdere.
Dall'Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacenti, occorre pertanto osservare da mezzanotte in poi per vedere via via aumentare il numero delle stelle cadenti. Per latitudini inferiori (all'incirca di Napoli) l'osservazione è ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente.


L'area radiante delle Quadrantidi risultante a nord della costellazione del Boote in base ai prolungamenti all'indietro di alcune tracce meteoriche registrate durante la massima attività da alcune stazioni video automatizzate dell'IMG (Italian Meteor Group ) - UAIsm



Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un'area di cielo assai diffusa, mentre durante la maggiore attività appaiono più brillanti e da un radiante più compatto.

Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più con radianti vicini all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare, se osservate visualmente, a causa dell’esiguo numero degli eventi. Abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Si tratta di sciami visibili per l'intera notte, i cui radianti raggiungono agguardevoli altezze sopra l'orizzonte, ma che producono poche meteore. Di queste correnti meteoriche quest'anno saranno ben osservabili quelle attive lontane dal plenilunio del 21 gennaio, ovvero le rho Geminidi (max intorno all'8 gennaio) e le alfa Leonidi (max 31 gennaio).


[*] Almanacco UAI 2019  http://www.uai.it/pubblicazioni/almanacco-2019.html



In http://meteore.uai.it/sciami/2019/gen2019.htm maggiori dettagli sulle meteore di gennaio.
Scrivere a meteore@uai.it per segnalare avvistamenti e informazioni.


COMETE

a cura di Adriano Valvasori

COMETE DI GENNAIO 2019

Il punto:


46/P Wirtanen

Lo scorso dicembre è stato il più alto della cometa 46/P Wirtanen, dopo aver raggiunto il perielio il 12 dicembre alle 1.06 UA dal Sole ha avuto il suo massimo avvicinamento alla Terra il 17 dicembre ad una distanza di 0,08 AU dal nostro pianeta, momento in cui ha presentato la sua massima luminosità con una magnitudine di 3,9 e una chioma di oltre 1 grado di dimensione angolare che corrispondeva a circa 350.000 km di diametro assoluto. Nonostante ciò, la cometa era osservabile ad occhio nudo e solo da cieli scuri, poiché quella luminosità era distribuita su una grande superficie. Dopo il suo avvicinamento la cometa ha cominciato a diminuire di luminosità fino alla magnitudo 4,5 alla fine di dicembre. Nel mese di gennaio la cometa perderà rapidamente la sua luminosità, mentre sarà ancora osservabile attraverso un binocolo durante la prima parte del mese, mentre a metà avrà una magnitudine 7, da allora in poi sarà necessario utilizzare almeno un piccolo telescopio per arrivare a fine gennaio ad avere una magnitudine 9. Osservabile tutto il mese di gennaio per tutta la notte dall'emisfero nord, raggiungerà la sua massima altezza nel mezzo della notte sull'orizzonte, quando sarà molto alta. All'inizio di gennaio si troverà nella costellazione della Lince e spostandosi rapidamente verso est entrerà nell'Orsa Maggiore a metà del mese. Rallentando significativamente la propria velocità il 19 gennaio sarà vicino alla galassia NGC 2768 di magnitudine 10.


Curva di luce della cometa 46P Wirtanen
Percorso della cometa 46P Wirtanen nel mese di gennaio 2019


C/2018 Y1 Iwamoto

Il 19 dicembre 2018 l'astronomo dilettante Masayuki Iwamoto, appena un mese dopo aver partecipato alla scoperta della cometa C/2018 V1 (Machholz-Fujikawa-Iwamoto), scopre la sua terza cometa con lo stesso metodo fotografico utilizzando un teleobiettivo Pentax SDUF II da 10 cm. f / 4.0 con una fotocamera Canon EOS 6D ha ottenuto due immagini di 60 secondi di esposizione in cui era visibile una chioma verde-blu di magnitudine 14,5. Successive osservazioni fotografiche dei seguenti due giorni hanno riportato una chioma di circa 2' di dimensioni angolari con una luminosità di magnitudine 13. Preliminari parametri orbitali della nuova cometa C / 2018 Y1 (Iwamoto) indicano che questa cometa raggiungerà il perielio il prossimo 6 Febbraio ad una distanza di 1,28 UA dal sole, pochi giorni dopo, il 13 febbraio sarà il suo approccio più vicino alla Terra quando passerà a 0.30 UA dal nostro pianeta. Le osservazioni disponibili permettono di definire che la cometa avrà una magnitudine assoluta di 8.5, che corrisponde ad un nucleo di circa 1200 metri di diametro, oltre il limite della sopravvivenza di Bortle. Nel mese di gennaio la cometa aumenterà la sua luminosità rapidamente dalla magnitudine 11 a 8.5 e potrà essere osservabile con il piccoli e medi telescopi. È probabile che la cometa inizi a generare una coda di ioni durante questo periodo di tempo. Nella prima metà del mese di gennaio la cometa sarà visibile prima del crepuscolo mattutino a sud-est, ad altezze molto basse. Nella seconda metà del mese di gennaio alla fine della notte a mezza altezza sopra l'orizzonte Sud. All'inizio di gennaio sarà nella costellazione dell’Idra e si muoverà lentamente verso nord-ovest, entrerà poi*/* nella Vergine a metà del mese e aumentando la sua velocità passerà tra il 25 e il 26 gennaio a 0,6 gradi dalla galassia NGC 5247 di magnitudine 10.


Percorso della cometa C/2018 Y1 Iwamoto nel mese di gennaio 2019


64/P Swift-Gehrels

Dopo l’aumento dell’attività avutosi nel perielio la cometa 64/P è rimasta di magnitudo 8,5 a novembre nonostante fosse lontana dal Sole e dalla Terra, ma a dicembre la tendenza era verso una diminuzione della luminosità da 8,5 a 9.5. Con la corrente tendenza, la cometa 64/P diminuirà in luminosità da 9,5 a 11 nel corso del mese, quindi sarà osservabile solo con telescopi. A gennaio la cometa sarà osservabile verso sud-ovest durante la prima metà della notte e si troverà nella costellazione dell'Ariete all'inizio di gennaio e spostandosi verso est, entrerà nel Toro a metà del mese, passando al 3,5 gradi delle Pleiadi (M 45) tra il 20 e il 25 gennaio.

Curva di luce della cometa 64/P Swift-Gehrels
Percorso della cometa 64/P Swift-Gehrels nel mese di gennaio 2019



Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.

Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it


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ASTEROIDI

a cura di Paolo Bacci


ASTEROIDI PER GENNAIO 2019


In questo mese di Gennaio 2019 si consiglia l'osservazione di due asteroidi: (3) Juno e (345) Eleonora.

(3) Juno

Il terzo asteroide scoperto. Nel 1804 l'astronomo tedesco Karl Ludwig Harding, intitolò l'asteroide alla dea romana Giunone. Uno tra i più grandi oggetti della fascia principale degli asteroidi con dimensioni 320x267x200 km. E' il progenitore di una famiglia di asteroidi denominata appunto Juno. Impiega 4.36 anni per ruotare intorno al Sole con un orbita eccentrica (e=0,25) questo fa si che in opposizioni favorevoli possa raggiungere una luminosità di 7,5 mag. In questo periodo sarà di 8,2 mag. quindi visibile con un buon binocolo in un cielo sufficientemente buio.

(354) Eleonora

Scoperto il 17/01/1983 da Charlois, A. dall'osservatorio di Nice in Francia, è un asteroide della fascia principale con caratteristiche simili a Juno, infatti ha un periodo di rivoluzione di 4,68 anni con un diametro di ~155 km. Sarà osservabile con una luminosità di 10,2 mag. Nella costellazione di Orione.


Percorso sulla volta celeste dell'asteroide (3) Juno nel mese di Gennaio 2019
Percorso sulla volta celeste dell'asteroide (345) Eleonora nel mese di Gennaio 2019
Gli asteroidi (3) Juno nella costellazione del Toro, e l'asteroide (345) Eleonora in Orione




Asteroidi in opposizione nel mese di Gennaio 2019
08 Gennaio 2019 (216) Kleopatra mag. 10.6
14 Gennaio 2019 (704) Interamnia mag. 10.2
15 Gennaio 2019 (24) Themis mag. 10.7


CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2019 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
01 Febbraio 2019 (89) Julia mag. 10.3
12 Febbraio 2019 (532) Herculina mag. 8.9
19 Febbraio 2019 (129) Antigone mag. 10.8
03 Marzo 2019 (349) Dembowska mag. 10.3
03 Marzo 2019 (64) Angelina mag. 10.3
16 Marzo 2019 (385) Ilmatar mag. 10.6
25 Marzo 2019 (17) Thetis mag. 10.7
01 Aprile 2019 (7) Iris mag. 9.4
13 Aprile 2019 (405) Thia mag. 10.5
18 Aprile 2019 (2) Pallas mag. 8.0
24 Aprile 2019 (44) Nysa mag. 9.9
07 Maggio 2019 (19) Fortuna mag. 10.8
11 Maggio 2019 (8) Flora mag. 9.7
12 Maggio 2019 (68) Leto mag. 10.7
14 Maggio 2019 (11) Parthenope mag. 9.5
18 Maggio 2019 (20) Massalia mag. 9.8
25 Maggio 2019 (32) Pomona mag. 10.5
27 Maggio 2019 (1) Ceres mag. 7.0
13 Giugno 2019 (410) Chloris mag. 10.3
14 Giugno 2019 (22) Kalliope mag. 10.9
25 Giugno 2019 (471) Papagena mag. 11.0
26 Giugno 2019 (914) Palisana mag. 10.8
01 Luglio 2019 (18) Melpomene mag. 9.2
27 Luglio 2019 (45) Eugenia mag. 10.8
30 Luglio 2019 (51) Nemausa mag. 10.6
03 Agosto 2019 (75) Eurydike mag. 10.5
09 Agosto 2019 (16) Psyche mag. 9.3
13 Agosto 2019 (15) Eunomia mag. 8.2
18 Agosto 2019 (39) Laetitia mag. 9.2
01 Settembre 2019 (130) Elektra mag. 10.5
06 Settembre 2019 (135) Hertha mag. 9.6
09 Settembre 2019 (13) Egeria mag. 10.8
18 Settembre 2019 (36) Atalante mag. 10.5
22 Settembre 2019 (103) Hera mag. 10.8
23 Settembre 2019 (247) Eukrate mag. 10.4
29 Settembre 2019 (21) Lutetia mag. 9.4
01 Ottobre 2019 (52) Europa mag. 10.8
11 Ottobre 2019 (29) Amphitrite mag. 8.7
16 Ottobre 2019 (33) Polyhymnia mag. 10.2
19 Ottobre 2019 (14) Irene mag. 10.6
26 Ottobre 2019 (9) Metis mag. 8.6
02 Novembre 2019 (196) Philomela mag. 10.9
06 Novembre 2019 (675) Ludmilla mag. 10.5
12 Novembre 2019 (4) Vesta mag. 6.5
24 Novembre 2019 (10) Hygiea mag. 10.3
26 Novembre 2019 (88) Thisbe mag. 10.9
02 Dicembre 2019 (97) Klotho mag. 9.9
10 Dicembre 2019 (28) Bellona mag. 10.4
23 Dicembre 2019 (563) Suleika mag. 10.6
29 Dicembre 2019 (69) Hesperia mag. 10.4
12 Gennaio 2020 (192) Nausikaa mag. 10.0
16 Gennaio 2020 (511) Davida mag. 9.6
21 Gennaio 2020 (5) Astraea mag. 8.9
22 Gennaio 2020 (230) Athamantis mag. 10.4
02 Febbraio 2020 (139) Juewa mag. 10.9
04 Febbraio 2020 (37) Fides mag. 10.1
01 Marzo 2020 (30) Urania mag. 10.6

(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale

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Gli autori del Cielo del Mese

I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"




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