Cielo di Luglio 2010

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

(Differenze fra le revisioni)
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'''Saturno''': llo possiamo ancora individuare ad Ovest - Sud – Ovest dopo il tramonto del Sole. Saturno infatti, come nei mesi precedenti chiude infatti il terzetto di pianeti, comprendente Venere e Marte. La distanza angolare da quest’ultimo si riduce sempre più, fino alla congiunzione tra i due pianeti che avviene proprio all’inizio di agosto: dato però che i due pianeti tramontano poco dopo il Sole, potremo osservarli la sera del 31, mentre scompaiono insieme sull’orizzonte occidentale. Saturno si trova ancora nella costellazione della Vergine.   
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'''Saturno''': lo possiamo ancora individuare ad Ovest - Sud – Ovest dopo il tramonto del Sole. Saturno infatti, come nei mesi precedenti chiude infatti il terzetto di pianeti, comprendente Venere e Marte. La distanza angolare da quest’ultimo si riduce sempre più, fino alla congiunzione tra i due pianeti che avviene proprio all’inizio di agosto: dato però che i due pianeti tramontano poco dopo il Sole, potremo osservarli la sera del 31, mentre scompaiono insieme sull’orizzonte occidentale. Saturno si trova ancora nella costellazione della Vergine.   
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La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo comunque ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo comunque ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
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Dopo l’opposizione al Sole dello scorso 25 giugno, Plutone è ancora osservabile per quasi tutta la  notte. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.  
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Dopo l’opposizione al Sole dello scorso 25 giugno, Plutone è ancora osservabile per quasi tutta la  notte. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.
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== CONGIUNZIONI ==
== CONGIUNZIONI ==

Versione delle 15:20, 25 giu 2010

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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici image:AA minilogoA2 35.gif o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!



Indice

SOLE

Il giorno 20 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.

1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51

15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46

31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32

Oltrepassato, il 21 giugno scorso, il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)



LUNA

Le Fasi:

  • Ultimo Quarto il 4
  • Luna nuova l'11
  • Primo quarto il 18
  • Luna piena il 26


23 - 25 luglio: Le Notti della Luna: serate osservative dedicate al nostro satellite. Un’opportunità per le associazioni di astrofili per proporre osservazioni dedicate al nostro satellite naturale: la genesi e le caratteristiche fisiche, le missioni spaziali, la mitologia, la poesia, la musica e le diverse espressioni artistiche ispirate a Selene.

Sul sito Astroiniziative:


OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE



La falce lunare vicina alla Luna nuova
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia)
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario!
Falcetto Luna crescente
12 luglio ore 20:45
Falcetto Luna crescente
13 luglio ore 21:13
Falcetto Luna crescente
14 luglio ore 21:30


Mappe del cielo realizzate con Stellarium


LE MAREE

L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contibuti non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.

Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).


ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia Genova La Spezia Ravenna Venezia Trieste


ITALIA CENTRALE
Livorno Piombino Civitavecchia Ancona


ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari Palermo Porto Empedocle Messina Taranto Brindisi


Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.



OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: dopo la congiunzione con il Sole, avvenuta quasi al termine del mese scorso, il pianeta ricompare nei cieli serali. Possiamo quindi tentare di scorgerlo ad occidente, dopo il tramonto del Sole, anche se Mercurio rimane sempre molto basso sull’orizzonte e non sarà facile individuarlo. Il giorno di migliore visibilità è il 24, quando il pianeta tramonta un’ora e 9 minuti dopo il Sole.


Venere: il luminosissimo pianeta continua a dominare le serate estive, anche se l’intervallo di osservabilità si riduce ulteriormente, fino a diventare inferiore alle due ore dopo il tramonto del Sole. Venere nel corso del mese attraversa per intero la costellazione del Leone. Alla fine del mese arriva in prossimità del limite con la costellazione della Vergine. Da notare le sere del 9 e del 10 luglio, quando il pianeta di troverà alla minima distanza da Regolo, la stella alfa del Leone.


Marte: il tempo a disposizione per osservare il pianeta rosso si riduce ulteriormente. Ormai da molte settimane è possibile percepire giorno dopo giorno l’avvicinamento tra i tre pianeti protagonisti del cielo verso occidente: Marte è sempre più “stretto” tra Venere e Saturno: il corteo di pianeti è il preludio all’incontro ravvicinato tra i tre corpi celesti, che avrà luogo ad agosto. Nel corso del mese Marte completa l’attraversamento della costellazione del Leone e il giorno 19 fa il suo ingresso nella costellazione della Vergine.


Giove: il pianeta gigante anticipa sempre più l’istante del suo sorgere, fino a diventare osservabile praticamente per tutta la seconda parte della notte. Nella seconda parte del mese, già intorno alla mezzanotte, possiamo scorgerlo sull’orizzonte orientale. Il pianeta si eleva sempre più, fino a culminare a Sud nel chiarore della luce dell’alba. Nel corso del mese Giove percorre un tratto della costellazione dei Pesci, inizialmente con moto diretto, poi, dal giorno 24, con moto retrogrado.


Saturno: lo possiamo ancora individuare ad Ovest - Sud – Ovest dopo il tramonto del Sole. Saturno infatti, come nei mesi precedenti chiude infatti il terzetto di pianeti, comprendente Venere e Marte. La distanza angolare da quest’ultimo si riduce sempre più, fino alla congiunzione tra i due pianeti che avviene proprio all’inizio di agosto: dato però che i due pianeti tramontano poco dopo il Sole, potremo osservarli la sera del 31, mentre scompaiono insieme sull’orizzonte occidentale. Saturno si trova ancora nella costellazione della Vergine.


Urano: il pianeta è osservabile nella seconda parte della notte. Anche in questo mese le condizioni di osservabilità sono assolutamente identiche a quelle di Giove: la distanza angolare tra i due pianeti (dopo la congiunzione del 6 giugno) varia in modo quasi impercettibile. Urano si trova nella costellazione dei Pesci, dove rimane tutto l’anno, non lontano dal limite con l’Acquario. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo, pertanto per l’osservazione è necessario l'uso del telescopio.


Nettuno: il pianeta è osservabile per gran parte della notte, un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Urano e Giove. Come sempre, data la sua bassa luminosità, lo si può individuare solo con l'uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione dell’Acquario, nei pressi del limite con il Capricorno.


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Dopo l’opposizione al Sole dello scorso 25 giugno, Plutone è ancora osservabile per quasi tutta la notte. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.

CONGIUNZIONI

Luna – Giove : prima dell’alba del 4 luglio la Luna all’Ultimo Quarto e il pianeta Giove in congiunzione dominano il cielo a Sud-Est. I due astri si trovano nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

Luna – Venere : il 14 luglio inizia una sequenza ravvicinata di tramonti arricchiti dalle congiunzioni tra la Luna e i pianeti. Apre lo spettacolo una falce di Luna crescente in congiunzione con Venere, nella costellazione del Leone. (vedi mappa)

Luna – Marte : il giorno 15 prosegue la serie di tramonti spettacolari con l’incontro ravvicinato tra la Luna e Marte, ancora nella costellazione del Leone, ma molto vicino al limite con la Vergine. (vedi mappa).

Luna - Saturno : il giorno 16 luglio la Luna entra nella costellazione della Vergine, completando la serie di congiunzioni. E’ il turno di Saturno, alla testa di un suggestivo allineamento di astri luminosi. Scendendo verso Ovest possiamo ancora individuare Marte, Venere e Regolo, la stella più luminosa della costellazione del Leone. (vedi mappa)

Luna – Giove : nella notte tra il 30 e il 31 luglio si replica la congiunzione del 4 luglio. Giove e la Luna si incontrano nuovamente nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)



COSTELLAZIONI

Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.

Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*). Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.

Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa). La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.

La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.

L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.

Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile. Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!

Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Altair - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.

Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.

Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.

Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.

A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".

Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.

Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.

Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

Note:(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste. (**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.



OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare 36 Ophiuchi.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.


OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.


CARTE DEL CIELO

Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano

Elenco delle stelle che hanno un nome

Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI


Mappe del cielo del mese



Orizzonte Nord
15 luglio ore 22:00
Orizzonte Est
15 luglio ore 22:00
Orizzonte Sud
15 luglio ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 luglio ore 22:00
Zenit
15 luglio ore 22:00
Congiunzioni



Congiunzione Luna Giove
4 luglio ore 04:00
Congiunzione Luna Venere
14 luglio ore 21:00
Congiunzione Luna Marte
15 luglio ore 22:00
Congiunzione Luna Saturno
16 luglio ore 22:00
Congiunzione Luna Giove
31 luglio ore 04:00



Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium

COMETE DEL MESE

Luglio ci propone tre oggetti sotto la fatidica soglia della decima magnitudine: sarà avventuroso provare a seguire il passaggio al perielio della cometa C/2009 R1 Mc Naught, la più luminosa della compagnia, immersa tra le tenui luci del crepuscolo. Per il resto potremo verificare l’affievolirsi della C/20009 K5 Mc Naught e il raggiungimento del massimo splendore della periodica 10/P Tempel, un oggetto che probabilmente ci terrà compagnia per qualche tempo.


C/2009 R1 Mc Naught Visibile in condizioni molto difficili, nei primi giorni di luglio, alla sera. La sua altezza sull’orizzonte risulterà limitatissima e in ogni caso potremo sperare di percepirla in un cielo non totalmente scuro, dato che tramonterà prima del buio assoluto. Dopo la prima decade di luglio sarà praticamente impossibile localizzarla, a meno di inattese incredibili performance. Fino all’inizio di giugno la R1 ha avuto una buona progressione luminosa che l’ha portata a brillare intorno alla quinta magnitudine. In seguito però la crescita si è arrestata, tanto che intorno al venti la luminosità era la medesima. Imprevedibilità delle comete a parte, difficilmente arriverà alla seconda magnitudine ai primi di luglio (momento del passaggio al perielio) come qualche stima aveva predetto. In ogni caso chi l’ha osservata in giugno alzandosi in piena notte, è stato sicuramente ripagato dalla visione di questo astro, mostratosi molto compatto, con visibili sotto cieli bui sia la coda di gas che quella di polveri. Per un bilancio definitivo ci sentiamo il prossimo mese, ma vi segnalo ancora l’incontro ravvicinato con le due stelle principali dei Gemelli, che possono anche fare da buon punto di riferimento per localizzarla: il quattro luglio la R1 sfiorerà Castore mentre il sette si avvicinerà a Polluce.

10/P Tempel Durante il mese la Tempel si posizionerà appena al di sotto dell’equatore celeste, non lontana dai giganti gassosi Giove e Urano, percorrendo in cielo meno di venti gradi. Comincerà luglio nell’Acquario, per trascorrervi però solamente quattro giorni, varcando successivamente i confini della Balena. Purtroppo sarà scomoda da osservare in quanto a orario, dovendo aspettare le ore che precedono la fine della notte astronomica per poterla trovare discretamente alta in cielo. Passerà al perielio il quattro luglio e proprio intorno a quella data dovrebbe raggiungere il suo “presunto” massimo splendore che la porterà a brillare di una interessante, anche se non esaltante, ottava magnitudine. Per gran parte di giugno questa cometa si è mostrata meno luminosa del previsto. Nell’ultima decade sembra abbia finalmente deciso di cominciare a fare sul serio scendendo sotto la nona magnitudine. Come abbiamo già avuto occasione di dire il mese scorso, la Tempel sarà comunque presumibilmente osservabile in maniera decente anche in agosto, visto che manterrà una discreta luminosità essendo in avvicinamento al nostro pianeta. Nei giorni 19 e 20 sarà rispettivamente 35 e 40 primi a nord della galassia NGC 157 di mag. 10,5.

C/2009 K5 Mc Naught Oggetto circumpolare per tutto il mese che vagabonderà tra le anonime stelle della Giraffa prima e della Lince poi. Il meglio di se questa cometa l’ha già dato ma, brillando ancora sotto la decima magnitudine, la segnaliamo. A dire il vero le previsioni la indicherebbero ben al di sopra di questo valore, ma si sa, un conto è la teoria e un conto la realtà e verso il venti giugno è stata stimata di magnitudine 8,5. Sarà comunque in calo, tanto che consigliamo la sua osservazione a inizio di luglio.


Per la P/10 Tempel, la posizione è calcolata per le 3.00 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 9

Per la C/2009 R1 Mc Naught la posizione è calcolata per le 22.00 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 6

Per la C/2009 K5 Mc Naught la posizione è calcolata per le 23.30 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 9,5


10P_lug10
c2009R1_lu10
C2009K5_lug10



Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.

Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it



Gli autori del Cielo del Mese

I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"

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