Cielo di Novembre 2008

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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== SOLE ==
== SOLE ==
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== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==
== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==
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'''Mercurio''': nella prima parte del mese il pianeta è inosservabileMercurio si trova in congiunzione con il Sole il giorno 6L’osservabilità del pianeta tuttavia evolve rapidamente e nell’arco di pochi giorni Mercurio ricompare a Oriente prima dell’alba, dove raggiunge la massima elongazione dal Sole (18° 19’) il giorno 22.   
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'''Mercurio''': questo mese è poco favorevole per osservare MercurioNei primi giorni di novembre possiamo ancora tentare di individuarlo sull’orizzonte orientale prima dell’alba. Con il passare dei gironi la sua altezza si riduce sempre più, fino alla congiunzione con il sole, il giorno 25Lo ritroveremo il mese prossimo dopo il tramonto del sole.   
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'''Venere''': praticamente per tutta l’estate lo splendore del pianeta si è perso nelle luci del crepuscolo serale, essendo estremamente bassa l’altezza di Venere sull’orizzonte occidentale.  Finalmente nel corso di questo mese il pianeta incrementa significativamente l’intervallo di tempo disponibile per osservarloA fine mese potremo seguirlo per oltre un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole.  Venere nel corso del mese attraversa per intero la costellazione della Bilancia, dal 18 al 25 attraversa la parte superiore dello Scorpione e infine fa il suo ingresso nell’Ofiuco.   
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'''Venere''': il pianeta più luminoso riconquista i cieli serali, avvicinandosi rapidamente a Giove, che aveva dominato il cielo nei mesi estiviDopo il tramonto del Sole vedremo apparire Venere, primo astro della sera, a Sud-OvestIl giorno 9 il pianeta passa dalla costellazione dell’Ofiuco al Sagittario.   
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'''Marte''': ormai il pianeta rosso è praticamente inosservabile. Tramonta circa mezz’ora dopo il Sole, per cui scompare nel crepuscolo serale sull’orizzonte occidentale. Marte il giorno 15 passa dalla costellazione della Vergine alla Bilancia.     
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'''Marte''': il pianeta rosso è inosservabile. E’ ormai confuso tra le luci del crepuscolo serale sull’orizzonte occidentale. Marte il giorno 16 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione, il 27 fa il suo ingresso nell’Ofiuco.     
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'''Giove''': al calare dell’oscurità il pianeta che ha dominato i cieli estivi ha già oltrepassato la culminazione a Sud, e si avvia a tramontare a Sud-Ovest, dove possiamo ancora ammirarlo nelle prime ore della notte, anche se l’intervallo di osservabilità si riduce drasticamente nel corso del mese.  Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.   
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'''Giove''': Le condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Venere. Giove infatti può essere facilmente individuato un po’ più in alto a sinistra rispetto al pianeta più luminoso.  La distanza angolare tra i due pianeti si riduce progressivamente, fino alla congiunzione che avverrà il 1° dicembre.  Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.   
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'''Saturno''': già il mese scorso il pianeta era ricomparso nei cieli del mattino. Con il passare dei giorni l’altezza sull’orizzonte aumenta sensibilmente.  Possiamo quindi individuarlo agevolmente a Est-Sud-Est nelle ore che precedono l’alba.   Saturno si trova nella costellazione del Leone.   
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'''Saturno''': aumentano sensibilmente le ore di osservabilità del pianeta con gli anelli. A fine mese è possibile vederlo sorgere già intorno alla mezzanotte: per tutta la seconda parte della notte crescerà la sua altezza in cielo, fino alla culminazione a Sud che avviene alla comparsa delle prime luci dell’alba. Saturno si trova nella costellazione del Leone.   
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'''Urano''': dopo l’opposizione del mese scorso, continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta, dato che esso culmina a Sud nelle prime ore della notte.  
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'''Urano''': prosegue il periodo favorevole all'osservazione del pianeta. Urano infatti culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera ed è quindi possibile osservarlo relativamente alto sull'orizzonte nella prima parte della notte. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.  
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La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
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Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.  
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'''Nettuno''': le condizioni per l'osservazione continuano ad essere simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità è un po’ più breve: Nettuno tramonta infatti circa 1 ora e mezza prima di Urano. Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione del Capricorno.
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'''Nettuno''': le condizioni per l'osservazione continuano ad essere simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità è un po’ più breve: Nettuno tramonta infatti circa 1 ora e mezza prima di Urano. Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.  
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Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.  
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Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo quindi ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo quindi ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
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È ormai difficile da individuare, essendo visibile solo poco dopo il tramonto, basso sull'orizzonte a Sud-Ovest.
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Nel corso del mese diventa inosservabile, trovandosi ormai molto basso sull'orizzonte a Sud-Ovest già nelle prime ore dopo il tramonto del Sole. Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.
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Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.  
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== CONGIUNZIONI ==
== CONGIUNZIONI ==
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'''Luna - Venere''': la sera del 2 ottobre, poco dopo il tramonto del Sole, potremo scorgere sull’orizzonte una sottilissima falce di Luna alla sinistra di Venere, nella costellazione della bilancia.   
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'''Luna - Venere''': la sera del 1 novembre, poco dopo il tramonto del Sole, potremo scorgere sull’orizzonte occidentale una sottilissima falce di Luna alla sinistra di Venere, nella costellazione dell'Ofiuco.  Poco più in alto brilla il pianeta Giove, nel Sagittario.   
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[[media:2ottore19.jpg|(vedi mappa)]]
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[[media:1novore19.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna – Giove''': nelle prime ore della notte del 7 la Luna al primo quarto si troverà in congiunzione con Giove, nella costellazione del Sagittario.  
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'''Luna – Giove''': nelle prime ore della notte del giorno 3 la falce di Luna crescente raggiungerà  Giove, nella costellazione del Sagittario.  
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[[media:7ottore20.jpg|(vedi mappa)]]
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[[media:3novore19.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna – Saturno''': una congiunzione osservabile nei cieli del mattino, prima dell’alba.  Il giorno 21 Saturno sorgerà nella costellazione del Leone accompagnato dalla Luna calante.   
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[[media:21novore5.jpg|(vedi mappa)]].
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'''Luna – Saturno''': una congiunzione osservabile nei cieli del mattino, prima dell’alba.  Il giorno 25 Saturno sorgerà nella costellazione del Leone a breve distanza da una sottile falce di Luna calante.   
 
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[[media:25ottoore7.jpg|(vedi mappa)]].
 
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'''Luna – Mercurio''': fenomeno ai limiti dell’osservabilità: la mattina del giorno 27, molto bassa sull’orizzonte orientale, una quasi invisibile falce di Luna sorge accompagnata da Mercurio nella costellazione della Vergine.     
 
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[[media:27ottore7.jpg|(vedi mappa)]].
 
== Sciami meteorici: LEONIDI ==
== Sciami meteorici: LEONIDI ==
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Nella notte del 17 novembre si verificherà la massima attività dello sciame meteorico delle Leonidi, una pioggia di "stelle cadenti" analoga a quella più nota del 12 agosto. Agli appassionati osservatori di meteore che non temono il freddo e il sonno si consiglia tuttavia di prolungare le osservazioni anche nelle notti successive. Le previsioni indicano infatti un ulteriore probabile massimo di attività nelle ore che precedono l'alba del giorno 18. La Luna al Primo Quarto non disturberà molto le osservazioni. Quando il radiante dello sciame sarà alto in cielo la Luna sarà ormai tramontata.
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Il 2008 è un anno poco favorevole per l’osservazione delle '''Leonidi'''. 
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Per il massimo di attività dello sciame si prevedono una ventina di meteore/ora, il 17 novembre, ma il picco si dovrebbe verificare nelle ore diurne.
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Inoltre sia la notte tra il 16 e il 17,  sia la successiva tra il 17 e il 18 novembre, a disturbare le osservazioni ci sarà sempre un forte chiarore lunare dopo la mezzanotte, quando le Leonidi diventano osservabili.
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Alcune previsioni ipotizzano dei possibili ulteriori picchi di attività (quello previsto per la notte tra il 16 e il 17  da Vaubaillon alle 2h32m , quando il radiante delle Leonidi sarà a oltre 30 gradi di altezza; M. Maslov in alternativa lo ha predetto per le 1h 22m , quando il radiante sarà a poco più di 20 gradi sull'orizzonte).
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[http://www.imo.net/calendar/2008#fall previsioni IMO (International Meteor Organization)]
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Le Leonidi sono prodotte dai minuscoli residui di una cometa periodica, la Tempe l-Tuttle. Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta nube che viene attraversata ogni anno dalla Terra attorno alla metà di novembre. In alcune occasioni, quando la Terra attraversa la parte più densa della nube (il che accade ogni 33 anni), si sono verificate vere e proprie "tempeste" con la caduta di migliaia di meteore.
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Le '''Leonidi''' sono prodotte dai minuscoli residui di una cometa periodica, la '''Tempel-Tuttle'''. Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta nube che viene attraversata ogni anno dalla Terra attorno alla metà di novembre. In alcune occasioni, quando la Terra attraversa la parte più densa della nube (il che accade ogni 33 anni), si sono verificate vere e proprie "tempeste" con la caduta di migliaia di meteore.
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La massima attività è stata registrata negli anni tra il 1998 e il 2002. Non sono certe le previsioni per il 2007, ma non si possono escludere dei picchi significativi, con la possibilità di osservare alcune decine di meteore.
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La massima attività è stata registrata negli anni tra il 1998 e il 2002.
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( www.imo.net/calendar/2007 )
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Il radiante - punto di provenienza della meteore - si trova nella costellazione del Leone (da cui deriva il nome dello sciame). Il radiante si eleva sull'orizzonte orientale solo dopo la mezzanotte. Si consiglia quindi di prolungare le osservazioni anche nelle ore centrali della notte per osservare un numero significativo di meteore.
Il radiante - punto di provenienza della meteore - si trova nella costellazione del Leone (da cui deriva il nome dello sciame). Il radiante si eleva sull'orizzonte orientale solo dopo la mezzanotte. Si consiglia quindi di prolungare le osservazioni anche nelle ore centrali della notte per osservare un numero significativo di meteore.
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Approfondimenti sugli sciami meteorici: Sezione Meteore UAI e il cielo di agosto, ai paragrafi dedicati alle Perseidi: http://scis.uai.it/cielomese/cielo_agosto_2007.htm
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Approfondimenti sugli sciami meteorici: [http://meteore.uai.it Sezione Meteore UAIe il [[Cielo_di_Agosto_2008|cielo di agosto]], ai paragrafi dedicati alle Perseidi.  
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È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
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Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
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Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle '''Altair''' dell''''Aquila''', '''Vega''' della '''Lira''' e '''Deneb''' del '''Cigno''' (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
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Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest.
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Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche '''Ercole''', in basso sull'orizzonte a Nord Ovest.
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Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
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Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il '''Capricorno''' e l''''Acquario''', privi di stelle particolarmente brillanti.
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Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
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Proseguendo verso Sud, troviamo i '''Pesci''' e la minuscola costellazione dell''''Ariete'''.
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Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
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Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la '''Balena''' e più a Ovest, sotto l'Acquario, il '''Pesce Australe''', dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, '''Fomalhaut'''.
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Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
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Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il '''Toro''' e successivamente i '''Gemelli'''.
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In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
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In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il '''Cancro''', a sinistra dei '''Gemelli''', e nella seconda parte della notte, il '''Leone'''.
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Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
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Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di '''Orione''' e del '''Cane Maggiore''', con la luminosissima '''Sirio'''.
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Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
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Sopra i '''Gemelli''' e il '''Toro''' è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell''''Auriga''', dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, '''Capella'''.
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In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
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In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di '''Pegaso''', seguito, verso Nord Est, da '''Andromeda''' e da '''Perseo''' e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di '''Cassiopea''' e il meno appariscente '''Cefeo'''.
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Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
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Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del '''Triangolo''', tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale '''M33''', ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
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A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.  
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A Settentrione troviamo come sempre l''''Orsa Maggiore''' e l''''Orsa Minore''', con la '''Stella Polare''' immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il '''Dragone'''.  
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[[Apprendista Astrofilo Presentazione|L' Apprendista Astrofilo (AA)]] suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
[[Apprendista Astrofilo Presentazione|L' Apprendista Astrofilo (AA)]] suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
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In particolare, per la stagione autunnale, l'AA propone queste osservazioni: [[media:AA_autunno.pdf|Programma osservazioni autunnali]] (file pdf, 660kB). Da notare le schede della galassia di Andromeda M31 e del Doppio Ammasso di Perseo, indicato come "h + χ persei" (h + chi) o con "NGC 884 e NGC 869".
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In particolare, per la stagione autunnale, l'AA propone queste osservazioni: [[media:AA_autunno.pdf|Programma osservazioni autunnali]] (file pdf, 660kB).  
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La galassia di Andromeda M31 e' al meridiano, ben visibili le Pleiadi, la Via Lattea e' alta nel cielo meridionale, mentre il Cigno vola verso il tramonto.  
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L'ultima settimana del mese e' presente lo sciame meteorico delle Orionidi, originato dalla piu' nota delle comete, la "Halley" (1P/Halley).
 
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| [[Image:15ottore21nord.jpg|thumb|Orizzonte Nord<br/>15 ottobre ore 21:00]]
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| [[Image:15ottore21est.jpg|thumb|Orizzonte Est<br/>15 ottobre ore 21:00]]
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| [[Image:15novore21est.jpg|thumb|Orizzonte Est<br/>15 novembre ore 21:00]]
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| [[Image:15ottore21sud.jpg|thumb|Orizzonte Sud<br/>15 ottobre ore 21:00]]
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| [[Image:15novore21sud.jpg|thumb|Orizzonte Sud<br/>15 novembre ore 21:00]]
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| [[Image:15ottore21ovest.jpg|thumb|Orizzonte Ovest<br/>15 ottobre ore 21:00]]
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| [[Image:15novore21ovest.jpg|thumb|Orizzonte Ovest<br/>15 novembre ore 21:00]]
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| [[Image:15ottore21ovest_b.jpg|thumb|Orizzonte Ovest<br/>15 ottobre 21:00]]
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| [[Image:2ottore19.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Venere<br/>2 ottobre ore 19:00]]
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| [[Image:2ottore19_b.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Venere<br/>2 ottobre ore 19:00]]
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| [[Image:1novore19_b.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Venere<br/>1 novembre ore 19:00]]
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| [[Image:7ottore20.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Giove<br/>7 ottobre ore 20:00]]
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| [[Image:3novore19.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Giove<br/>3 novembre ore 19:00]]
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| [[Image:7ottore20_b.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Giove<br/>7 ottobre ore 20:00]]
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| [[Image:3novore19_b.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Giove<br/>3 novembre ore 19:00]]
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| [[Image:25ottoore7.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Saturno<br/>25 ottobre ore 7:00]]
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| [[Image:25ottoore7_b.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Saturno<br/>25 ottobre ore 7:00]]
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| [[Image:21novore5_b.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Saturno<br/>21 novembre ore 5:00]]
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| [[Image:27ottore7.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Mercurio<br/>27 ottobre ore 7:00]]
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| [[Image:27ottore7_b.jpg|thumb|Congiunzione Luna – Mercurio<br/>27 ottobre ore 7:00]]
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== COMETE DEL MESE ==
== COMETE DEL MESE ==
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[[Image:Mappa2008a1_ottobre.jpg|thumb|Mappa Cometa C/2008 A1<br/>]]
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[[Image:mappa2008a1_novembre.jpg|thumb|Mappa Cometa C/2008 A1<br/>]]
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Nel mese di ottobre solo una cometa sarà alla portata di piccoli e medi strumenti raggiungendo la magnitudine 6.  Si tratta della cometa C/2008 A1 la quale dalla metà del mese di ottobre arriverà nei cieli boreali rimanendo per tutto il periodo nella costellazione dell'Unicorno (Monoceros).
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Altre due comete la periodica 85/P Boethin e la C/2007 N3 Lulin dovrebberò raggiungere la magnitiduine 9 ma sembra che il loro andamento fotometrico non sia compatibile con questa previsione.
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Neanche il mese di novembre porterà grosse novità per quanto riguarda gli astri chiomati.
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Comunque le comete, come abbiamo sempre detto, sono imprevedibili, quindi se dovessero esserci novità ve le comunicheremo tempestivamente oltre a rimandarvi al sito della [http://comete.uai.it Sezione Comete UAI] dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.
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Non avremo comete spettacolari, o almeno al momento quelle che girano nei pressi del Sole non raggiungeranno magnitudini tali da dare spettacolo.
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Solo una cometa, la C/2008 A1, di cui ci siamo occupati anche il mese scorso, attualmente ha raggiunto la magnitudine 7, ma è bassa sull'orizzonte.  Si trova nella costellazione di Ofiuco e si muove verso Nord-Est.  Quello che ci può aiutare per la sua osservazione è il passaggio all'ora solare.  Questo comporta una diminuizione delle ore di luce che ci consentirà di poterla osservare anche con piccoli e medi strumenti subito dopo il tramonto in prima serata.
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Un'altra cometa in questo periodo doveva essere di magnitudine 7.  Si tratta della 85P/Boethin, che si trova nella costellazione del Capricorno.  Le ultime osservazioni sia visuali che CCD sono state negative.  Potrebbe riservarci qualche sorpresa. Vi terremo informati su eventuali novità.
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Infatti, le comete, come abbiamo sempre detto, sono imprevedibili, quindi se dovessero esserci aumenti improvvisivi di luminosità ve le comunicheremo tempestivamente oltre a rimandarvi al sito della [http://comete.uai.it Sezione Comete UAI] dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti.
Buone osservazioni.
Buone osservazioni.

Versione corrente delle 23:22, 1 nov 2008

Indice

SOLE

Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 6 giorni.

Il 29 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".


• 1 novembre: il sole sorge alle 6.45 ; tramonta alle 17.06

• 15 novembre: il sole sorge alle 7.02 ; tramonta alle 16.51

• 31 novembre: il sole sorge alle 7.19 ; tramonta alle 16.42


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 58 minuti per una località alla latitudine media italiana.


(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)


LUNA

Le Fasi:

• Primo quarto il 6

• Luna piena il 13

• Ultimo quarto il 19

• Luna nuova il 27


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: questo mese è poco favorevole per osservare Mercurio. Nei primi giorni di novembre possiamo ancora tentare di individuarlo sull’orizzonte orientale prima dell’alba. Con il passare dei gironi la sua altezza si riduce sempre più, fino alla congiunzione con il sole, il giorno 25. Lo ritroveremo il mese prossimo dopo il tramonto del sole.


Venere: il pianeta più luminoso riconquista i cieli serali, avvicinandosi rapidamente a Giove, che aveva dominato il cielo nei mesi estivi. Dopo il tramonto del Sole vedremo apparire Venere, primo astro della sera, a Sud-Ovest. Il giorno 9 il pianeta passa dalla costellazione dell’Ofiuco al Sagittario.


Marte: il pianeta rosso è inosservabile. E’ ormai confuso tra le luci del crepuscolo serale sull’orizzonte occidentale. Marte il giorno 16 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione, il 27 fa il suo ingresso nell’Ofiuco.


Giove: Le condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Venere. Giove infatti può essere facilmente individuato un po’ più in alto a sinistra rispetto al pianeta più luminoso. La distanza angolare tra i due pianeti si riduce progressivamente, fino alla congiunzione che avverrà il 1° dicembre. Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.


Saturno: aumentano sensibilmente le ore di osservabilità del pianeta con gli anelli. A fine mese è possibile vederlo sorgere già intorno alla mezzanotte: per tutta la seconda parte della notte crescerà la sua altezza in cielo, fino alla culminazione a Sud che avviene alla comparsa delle prime luci dell’alba. Saturno si trova nella costellazione del Leone.


Urano: prosegue il periodo favorevole all'osservazione del pianeta. Urano infatti culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera ed è quindi possibile osservarlo relativamente alto sull'orizzonte nella prima parte della notte. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.


Nettuno: le condizioni per l'osservazione continuano ad essere simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità è un po’ più breve: Nettuno tramonta infatti circa 1 ora e mezza prima di Urano. Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.


Plutone

Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Nel corso del mese diventa inosservabile, trovandosi ormai molto basso sull'orizzonte a Sud-Ovest già nelle prime ore dopo il tramonto del Sole. Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.



CONGIUNZIONI

Luna - Venere: la sera del 1 novembre, poco dopo il tramonto del Sole, potremo scorgere sull’orizzonte occidentale una sottilissima falce di Luna alla sinistra di Venere, nella costellazione dell'Ofiuco. Poco più in alto brilla il pianeta Giove, nel Sagittario. (vedi mappa)

Luna – Giove: nelle prime ore della notte del giorno 3 la falce di Luna crescente raggiungerà Giove, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)

Luna – Saturno: una congiunzione osservabile nei cieli del mattino, prima dell’alba. Il giorno 21 Saturno sorgerà nella costellazione del Leone accompagnato dalla Luna calante. (vedi mappa).



Sciami meteorici: LEONIDI

Il 2008 è un anno poco favorevole per l’osservazione delle Leonidi.

Per il massimo di attività dello sciame si prevedono una ventina di meteore/ora, il 17 novembre, ma il picco si dovrebbe verificare nelle ore diurne.

Inoltre sia la notte tra il 16 e il 17, sia la successiva tra il 17 e il 18 novembre, a disturbare le osservazioni ci sarà sempre un forte chiarore lunare dopo la mezzanotte, quando le Leonidi diventano osservabili.

Alcune previsioni ipotizzano dei possibili ulteriori picchi di attività (quello previsto per la notte tra il 16 e il 17 da Vaubaillon alle 2h32m , quando il radiante delle Leonidi sarà a oltre 30 gradi di altezza; M. Maslov in alternativa lo ha predetto per le 1h 22m , quando il radiante sarà a poco più di 20 gradi sull'orizzonte).

previsioni IMO (International Meteor Organization)


Le Leonidi sono prodotte dai minuscoli residui di una cometa periodica, la Tempel-Tuttle. Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta nube che viene attraversata ogni anno dalla Terra attorno alla metà di novembre. In alcune occasioni, quando la Terra attraversa la parte più densa della nube (il che accade ogni 33 anni), si sono verificate vere e proprie "tempeste" con la caduta di migliaia di meteore. La massima attività è stata registrata negli anni tra il 1998 e il 2002.

Il radiante - punto di provenienza della meteore - si trova nella costellazione del Leone (da cui deriva il nome dello sciame). Il radiante si eleva sull'orizzonte orientale solo dopo la mezzanotte. Si consiglia quindi di prolungare le osservazioni anche nelle ore centrali della notte per osservare un numero significativo di meteore.

Approfondimenti sugli sciami meteorici: Sezione Meteore UAI e il cielo di agosto, ai paragrafi dedicati alle Perseidi.



COSTELLAZIONI

La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.

È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.

Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).

Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.

Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.

Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.

Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.

In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.

Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.

Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.

In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.

Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.

A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.


APPRENDISTA ASTROFILO

image:AA minilogoA2 35.gif Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.

L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.

In particolare, per la stagione autunnale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni autunnali (file pdf, 660kB). La galassia di Andromeda M31 e' al meridiano, ben visibili le Pleiadi, la Via Lattea e' alta nel cielo meridionale, mentre il Cigno vola verso il tramonto.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.


CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 novembre ore 21:00
Orizzonte Est
15 novembre ore 21:00
Orizzonte Sud
15 novembre ore 21:00
Orizzonte Ovest
15 novembre ore 21:00
Zenit
15 novembre ore 21:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 novembre ore 21:00
Orizzonte Est
15 novembre ore 21:00
Orizzonte Sud
15 novembre ore 21:00
Orizzonte Ovest
15 novembre ore 21:00
Zenit
15 novembre ore 21:00
Congiunzioni
Congiunzione Luna – Venere
1 novembre ore 19:00
Congiunzione Luna – Venere
1 novembre ore 19:00
Congiunzione Luna – Giove
3 novembre ore 19:00
Congiunzione Luna – Giove
3 novembre ore 19:00
Congiunzione Luna – Saturno
21 novembre ore 5:00
Congiunzione Luna – Saturno
21 novembre ore 5:00

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night


COMETE DEL MESE

Mappa Cometa C/2008 A1

Neanche il mese di novembre porterà grosse novità per quanto riguarda gli astri chiomati. Non avremo comete spettacolari, o almeno al momento quelle che girano nei pressi del Sole non raggiungeranno magnitudini tali da dare spettacolo. Solo una cometa, la C/2008 A1, di cui ci siamo occupati anche il mese scorso, attualmente ha raggiunto la magnitudine 7, ma è bassa sull'orizzonte. Si trova nella costellazione di Ofiuco e si muove verso Nord-Est. Quello che ci può aiutare per la sua osservazione è il passaggio all'ora solare. Questo comporta una diminuizione delle ore di luce che ci consentirà di poterla osservare anche con piccoli e medi strumenti subito dopo il tramonto in prima serata.

Un'altra cometa in questo periodo doveva essere di magnitudine 7. Si tratta della 85P/Boethin, che si trova nella costellazione del Capricorno. Le ultime osservazioni sia visuali che CCD sono state negative. Potrebbe riservarci qualche sorpresa. Vi terremo informati su eventuali novità.

Infatti, le comete, come abbiamo sempre detto, sono imprevedibili, quindi se dovessero esserci aumenti improvvisivi di luminosità ve le comunicheremo tempestivamente oltre a rimandarvi al sito della Sezione Comete UAI dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti.

Buone osservazioni.

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