Cielo di Ottobre 2008

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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== SOLE ==
== SOLE ==
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SOLE
 
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Il giorno 16 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.
 
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• 1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45 
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Il giorno 30 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.  
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15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21
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1 ottobre: il sole sorge alle 7.09 ; tramonta alle 18.53
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30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55
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15 ottobre: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 18.30
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• 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07
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Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.
 
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Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana. 
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Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
 
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Fino al 25 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).
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Nella notte tra il 25 e il 26 torna in vigore l'ora solare.
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(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
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• Primo quarto il 7
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• Primo quarto il 7  
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• Luna piena il 15
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• Luna piena il 14
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• Ultimo quarto il 22
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• Ultimo quarto il 21
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• Luna nuova il 29
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• Luna nuova il 28
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'''Mercurio''': pur raggiungendo, il giorno 11, la massima elongazione serale, con una distanza angolare di quasi 27° dal Sole, il pianeta rimane sempre molto basso sull’orizzonteCome nel mese precedente Mercurio tramonta meno di un’ora dopo il Sole, rimanendo quindi poco visibile, confuso tra le luci del crepuscolo seraleCon il passare dei giorni l’altezza sull’orizzonte diminuisce ulteriormente, rendendo impossibile l’osservazione del pianeta.   
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'''Mercurio''': nella prima parte del mese il pianeta è inosservabile.  Mercurio si trova in congiunzione con il Sole il giorno 6L’osservabilità del pianeta tuttavia evolve rapidamente e nell’arco di pochi giorni Mercurio ricompare a Oriente prima dell’alba, dove raggiunge la massima elongazione dal Sole (18° 19’) il giorno 22.   
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'''Venere''': lo splendore del pianeta accompagnerà per tutto il mese il crepuscolo serale.  Rispetto allo scorso agosto, Venere guadagna qualche minuto di visibilità in più, trovandosi un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Mercurio, ma dovremo attendere il mese prossimo per vederlo dominare le prime ore della notte.  Venere completa l’attraversamento della Vergine e a fine mese fa il suo ingresso nella Bilancia.   
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'''Venere''': praticamente per tutta l’estate lo splendore del pianeta si è perso nelle luci del crepuscolo serale, essendo estremamente bassa l’altezza di Venere sull’orizzonte occidentale.  Finalmente nel corso di questo mese il pianeta incrementa significativamente l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo.  A fine mese potremo seguirlo per oltre un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole.  Venere nel corso del mese attraversa per intero la costellazione della Bilancia, dal 18 al 25 attraversa la parte superiore dello Scorpione e infine fa il suo ingresso nell’Ofiuco.   
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'''Marte''': le condizioni di osservabilità del pianeta rosso sono simili a quelle di Venere e Mercurio (infatti si verificherà una congiunzione tra i tre pianeti)Marte è quindi appena visibile dopo il tramonto e tende a scomparire tre le luci del crepuscolo.   Il pianeta si trova nella costellazione della Vergine.     
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'''Marte''': ormai il pianeta rosso è praticamente inosservabileTramonta circa mezz’ora dopo il Sole, per cui scompare nel crepuscolo serale sull’orizzonte occidentale. Marte il giorno 15 passa dalla costellazione della Vergine alla Bilancia.     
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'''Giove''': al calare dell’oscurità sarà possibile ammirare Giove culminante a Sud alla massima altezza sull’orizzonte.  Con il passare delle ore il luminoso pianeta si abbasserà man mano verso occidente, ma avremo a disposizione tutta la prima parte della notte per osservarlo agevolmente.  Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.   
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'''Giove''': al calare dell’oscurità il pianeta che ha dominato i cieli estivi ha già oltrepassato la culminazione a Sud, e si avvia a tramontare a Sud-Ovest, dove possiamo ancora ammirarlo nelle prime ore della notte, anche se l’intervallo di osservabilità si riduce drasticamente nel corso del mese.  Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.   
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'''Saturno''': il 4 settembre il pianeta si troverà in congiunzione con il SoleE’ quindi del tutto inosservabile per quasi tutto il meseA fine settembre sarà possibile scorgerlo al mattino, poco prima dell’alba, sull’orizzonte orientale. Saturno si trova nella costellazione del Leone.   
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'''Saturno''': già il mese scorso il pianeta era ricomparso nei cieli del mattinoCon il passare dei giorni l’altezza sull’orizzonte aumenta sensibilmentePossiamo quindi individuarlo agevolmente a Est-Sud-Est nelle ore che precedono l’alba.   Saturno si trova nella costellazione del Leone.   
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'''Urano''': il giorno 13 il pianeta di troverà in opposizione al Sole.  Sarà possibile seguire il pianeta per l'intera durata della notte. Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è quindi consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo.  
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'''Urano''': dopo l’opposizione del mese scorso, continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta, dato che esso culmina a Sud nelle prime ore della notte.  
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Dopo il tramonto del Sole potremo cercare Urano a Est-Sud-Est, dove sorge venendosi a trovare nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.  
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La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
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Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.  
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'''Nettuno''': il pianeta è stato in opposizione al Sole il mese scorso. L'intervallo di osservabilità da quel momento in poi torna quindi a ridursi gradualmente.  Al termine del crepuscolo serale il pianeta è già abbastanza alto in cielo a Sud-Est: nelle ore successive lo vedremo culminare a Sud per poi scendere verso Ovest, dove tramonta circa 1 ora e mezza prima di Urano. Nettuno si trova ancora nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.  
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'''Nettuno''': le condizioni per l'osservazione continuano ad essere simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità è un po’ più breve: Nettuno tramonta infatti circa 1 ora e mezza prima di Urano. Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione del Capricorno.
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Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.  
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Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo quindi ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo quindi ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
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E’ osservabile per circa 3 ore dopo il tramonto del Sole.  Continua ad anticipare l’istante del suo tramonto, riducendo pertanto l'intervallo di osservabilità.
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È ormai difficile da individuare, essendo visibile solo poco dopo il tramonto, basso sull'orizzonte a Sud-Ovest.
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Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.
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Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.  
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'''Luna – Mercurio – Venere – Marte''': l'1 settembre, una sfida ai limiti delle possibilità osservative, con una sottilissima falce di Luna, ad appena un giorno dalla Luna Nuova.  Con un orizzonte limpido e libero da ostacoli, si potrà tentare l’individuazione di ben 3 pianeti, appena sopra l’evanescente falce lunare, nella costellazione della Vergine.   
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'''Luna - Venere''': la sera del 2 ottobre, poco dopo il tramonto del Sole, potremo scorgere sull’orizzonte una sottilissima falce di Luna alla sinistra di Venere, nella costellazione della bilancia.   
[[media:1setore1940.jpg|(vedi mappa)]]
[[media:1setore1940.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna – Giove''': la notte del 9 la Luna, già oltre il Primo Quarto, accompagnerà lungo la volta celeste il pianeta Giove, nella costellazione del Sagittario.
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'''Luna – Giove''': nelle prime ore della notte del 7 la Luna al primo quarto si troverà in congiunzione con Giove, nella costellazione del Sagittario.  
[[media:9setore21.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Mercurio Venere – Marte''': la congiunzione vera e propria tra i tre pianeti si verifica l’11 settembreLa Luna si è ormai allontanata, ed i pianeti sono rimasti molto bassi sull’orizzonte occidentale, ancora nella costellazione della Vergine.     
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'''Luna Saturno''': una congiunzione osservabile nei cieli del mattino, prima dell’albaIl giorno 25 Saturno sorgerà nella costellazione del Leone a breve distanza da una sottile falce di Luna calante.     
[[media:11set1945.jpg|(vedi mappa)]].
[[media:11set1945.jpg|(vedi mappa)]].
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'''Luna – Mercurio''': fenomeno ai limiti dell’osservabilità: molto bassa sull’orizzonte orientale una quasi invisibile falce di Luna sorge accompagnata da Mercurio nella costellazione della Vergine.     
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[[media:11set1945.jpg|(vedi mappa)]].
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Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo '''Scorpione''', seguito dal '''Sagittario''' e, più in alto, dall''''Ofiuco''' e da '''Ercole'''.
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Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
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Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.  
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Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella '''Arturo''', nella costellazione del '''Bootes''': al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della '''Corona Boreale'''.
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Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno.  
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(si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
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Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il '''Sagittario''' troviamo l''''Aquila''', con la stella '''Altair''' che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.
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Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.  
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La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.  
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La stella più brillante delle tre è invece '''Vega''', nella '''Lira'''. La figura geometrica è completata da '''Deneb''', la coda del '''Cigno'''. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l''''Aquila''' e il '''Cigno'''; in particolare, sono riconoscibili la '''Volpetta''', la '''Freccia''' e il '''Delfino'''.
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Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
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'''Capricorno''', '''Acquario''' e '''Pesci''' sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
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Più facile da trovare la minuscola costellazione dell''''Ariete''', che vedremo sorgere a Est.
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Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: '''Acquario''' e '''Pesci''' ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di '''Pegaso''', il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
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Partendo da '''Pegaso''', verso Nord-Est, troviamo la costellazione di '''Andromeda''', dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. '''Andromeda''' è seguita da '''Perseo''', con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
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Più in alto rispetto ad '''Andromeda''' e '''Perseo''', spostandoci a Nord verso la '''Stella Polare''', troviamo '''Cassiopea''', con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di '''Cefeo'''.
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Tra '''Perseo''' e '''Cassiopea''' c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
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I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
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Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
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Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
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Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
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Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
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Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
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Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
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Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quell'attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
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Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
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Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle.
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Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, un po' difficile da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo.
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Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
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La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena.
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Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
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Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.  
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Completiamo la descrizione della volta celeste con l''''Orsa Maggiore''', che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal '''Dragone''', un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.
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Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
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Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
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Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.  
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Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
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Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
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Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
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Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale.
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Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

Versione delle 21:53, 18 set 2008

ATTENZIONE ! - PAGINA IN LAVORAZIONE

testo in corso di aggiornamento


Indice

SOLE

Il giorno 30 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

• 1 ottobre: il sole sorge alle 7.09 ; tramonta alle 18.53

• 15 ottobre: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 18.30

• 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.


Fino al 25 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).

Nella notte tra il 25 e il 26 torna in vigore l'ora solare.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)


LUNA

Le Fasi:


• Primo quarto il 7

• Luna piena il 14

• Ultimo quarto il 21

• Luna nuova il 28




OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: nella prima parte del mese il pianeta è inosservabile. Mercurio si trova in congiunzione con il Sole il giorno 6. L’osservabilità del pianeta tuttavia evolve rapidamente e nell’arco di pochi giorni Mercurio ricompare a Oriente prima dell’alba, dove raggiunge la massima elongazione dal Sole (18° 19’) il giorno 22.


Venere: praticamente per tutta l’estate lo splendore del pianeta si è perso nelle luci del crepuscolo serale, essendo estremamente bassa l’altezza di Venere sull’orizzonte occidentale. Finalmente nel corso di questo mese il pianeta incrementa significativamente l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo. A fine mese potremo seguirlo per oltre un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole. Venere nel corso del mese attraversa per intero la costellazione della Bilancia, dal 18 al 25 attraversa la parte superiore dello Scorpione e infine fa il suo ingresso nell’Ofiuco.


Marte: ormai il pianeta rosso è praticamente inosservabile. Tramonta circa mezz’ora dopo il Sole, per cui scompare nel crepuscolo serale sull’orizzonte occidentale. Marte il giorno 15 passa dalla costellazione della Vergine alla Bilancia.


Giove: al calare dell’oscurità il pianeta che ha dominato i cieli estivi ha già oltrepassato la culminazione a Sud, e si avvia a tramontare a Sud-Ovest, dove possiamo ancora ammirarlo nelle prime ore della notte, anche se l’intervallo di osservabilità si riduce drasticamente nel corso del mese. Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.


Saturno: già il mese scorso il pianeta era ricomparso nei cieli del mattino. Con il passare dei giorni l’altezza sull’orizzonte aumenta sensibilmente. Possiamo quindi individuarlo agevolmente a Est-Sud-Est nelle ore che precedono l’alba. Saturno si trova nella costellazione del Leone.


Urano: dopo l’opposizione del mese scorso, continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta, dato che esso culmina a Sud nelle prime ore della notte. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.


Nettuno: le condizioni per l'osservazione continuano ad essere simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità è un po’ più breve: Nettuno tramonta infatti circa 1 ora e mezza prima di Urano. Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.


Plutone

Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

È ormai difficile da individuare, essendo visibile solo poco dopo il tramonto, basso sull'orizzonte a Sud-Ovest. Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.



CONGIUNZIONI

Luna - Venere: la sera del 2 ottobre, poco dopo il tramonto del Sole, potremo scorgere sull’orizzonte una sottilissima falce di Luna alla sinistra di Venere, nella costellazione della bilancia. (vedi mappa)


Luna – Giove: nelle prime ore della notte del 7 la Luna al primo quarto si troverà in congiunzione con Giove, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)


Luna – Saturno: una congiunzione osservabile nei cieli del mattino, prima dell’alba. Il giorno 25 Saturno sorgerà nella costellazione del Leone a breve distanza da una sottile falce di Luna calante. (vedi mappa).


Luna – Mercurio: fenomeno ai limiti dell’osservabilità: molto bassa sull’orizzonte orientale una quasi invisibile falce di Luna sorge accompagnata da Mercurio nella costellazione della Vergine. (vedi mappa).


COSTELLAZIONI

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole. Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli. Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.

Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti. Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata. Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica. Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quell'attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv. Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare. Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle. Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, un po' difficile da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo. Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda. La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena. Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti). Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.

Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica. Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.

Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita. Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle! Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.



CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Est
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Sud
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 settembre ore 22:00
Zenit
15 settembre ore 22:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 settembre 22:00
Orizzonte Est
15 settembre 22:00
Orizzonte Sud
15 settembre 22:00
Orizzonte Ovest
15 settembre 22:00
Zenit
15 settembre 22:00
Congiunzioni
Congiunzione Luna – Mercurio – Venere – Marte
1 settembre ore 19:40
Congiunzione Luna – Mercurio – Venere – Marte
1 settembre ore 19:40
Congiunzione Luna – Giove
9 settembre ore 21:00
Congiunzione Luna – Giove
9 settembre ore 21:00
Congiunzione Mercurio – Venere – Marte
11 settembre ore 19:45
Congiunzione Mercurio – Venere – Marte
11 settembre ore 19:45

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night



COMETE DEL MESE

Il mese di agosto non è stato molto entusiasmante dal punto di vista cometario se si considera che visualmente solo due comete sono arrivate alla magnitudine 8: la periodica 6P e la nuova arrivata C/2007 W1.

Cometa C/2007 W1 (Boattini)

La prima, che era un po' bassa a sud quindi difficilmente osservabile con piccoli strumenti, ha avuto il 18 Agosto un outburst (aumento improvviso di luminosità) rilevato sia visualmente che con i nostri strumenti dotati di CCD. La sezione comete ed il CARA hanno seguito l'evento e registrato la variazione. Le osservazioni continueranno finchè la cometa non si sposterà troppo a sud per essere osservabile dalle nostre latitudini.

Al momento solo la C/2007 W1 rimane quindi cometa osservabile con piccoli e medi strumenti ma purtroppo nella seconda parte della notte e verso le prime ore del mattino. Chi la volesse osservare la troverà per una buona parte del mese nella costellazione dell'Ariete e poi nei Pesci. Rimane quindi l'unico oggetto che può essere interessante visualmente. Ma le comete, come abbiamo sempre detto, sono imprevedibili, quindi se dovessero esserci novità ve le comunicheremo tempestivamente oltre a rimandarvi al sito della Sezione Comete UAI dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.

Buone osservazioni.

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