Come osservare gli Iridium Flares

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Di questi oggetti ce ne sono veramente tanti in orbita e di solito qualli più visibili, che attirano di più l'attenzione, sono quelli di maggiori dimensioni e che orbitano più vicini alla superficie della Terra.
Di questi oggetti ce ne sono veramente tanti in orbita e di solito qualli più visibili, che attirano di più l'attenzione, sono quelli di maggiori dimensioni e che orbitano più vicini alla superficie della Terra.
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Ma fra tutti i satelliti una categoria molto particolare è quella dei satelliti Iridium.
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Ma fra tutti i satelliti una categoria molto particolare è quella dei '''satelliti Iridium'''.
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Per poter vedere un satellite artificiale, che non brilla di luce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole e che il nostro luogo di osservazione sia nell'oscurità.  
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Iridium è un sistema di satelliti per telecomunicazioni il cui nome deriva dall'elemento iridio che nella tavola periodica degli elementi è il 77.  
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I satelliti artificiali sono meglio visibili poco dopo il tramonto e poco prima dell'alba, anche se d'estate, essendo il cono d'ombra della Terra abbastanza basso sopra alle nostre teste, è facile osservare satelliti nel corso di tutta la notte.
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Il progetto iniziale prevedeva la messa in orbita di 77 satelliti su orbite circolari a 500 km di altezza, fra loro sincronizzati in modo da creare una rete di satelliti che, in ogni punto, poteva mettere in contatto telefonico due pnti qualsiasi sulla superficie terrestre.
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D'inverno, al contrario, la "finestra" di visibilità tende a ridursi a ridosso del tramonto e dell'alba.
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In realtà solo 66 satelliti sono stati resi operativi, il consorzio che gestiva questa rete satellitare ha attraversato momenti difficili in quanto il sistema ha dei costi elevati che non tutti i potenziali utenti possono sostenere.
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Il calcolo delle orbite e della visibilità dei passaggi è abbastanza complesso e, all'inzio dell'era spaziale, erano molti gli astrofili che registravano e fotografavano passaggi di satelliti, collaboravano con le agenzie fornendo i loro dati, si ingegnavano con calcoli e mappe per prevedere i passaggi dei satelliti.
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Per poter vedere un satellite artificiale, che non brilla di luce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole e che il nostro luogo di osservazione sia nell'oscurità.
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I satelliti Iridium hanno tre antenne disposte a 120 gradi, dette Main Mission Antenna (MMA), che hanno dimensioni di 188 x 86 x 4 cm (piùo meno e dimensioni di un tavolo) e sono altamente riflettenti (sono ricoperte da una pellicola di teflon argentato).
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Il sole, quando si riflette in uno di questi specchi, manda un raggio di luce che può arrivare a terra.
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Questa macchia di luce prodotta sul terreno si muove a causa del oto stesso del satellite e così, se siamo al buio e sula strada di questo raggio, veniamo prima "illuminati" e poi ritorniamo al buio.
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L'effetto visivo è che un puntino di luce cha fatichiamo a vedere ad occhio nudo, nel giro di pochi secondi aumenta la sua lumnosità fino a raggiungere magnitudini negative, dopodichè altrettanto rapidamente si affievolisce e torna ala luminosità normale: questo è appunto un '''Iridium Flare'''.
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Un tipo di astrofilia che non c'è più, da "tempi eroici".
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In condizioni favorevoli e se siamo proprio al centro della linea di transito dell'immagine riflessa del sole, la magnitudne del satellite può arrivare a -8.
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Oggi osservare i passaggi dei satelliti artificiali è molto più semplice, in quanto ci sono software e siti internet che offrono tabelle aggiornate e riferite alla propria località.
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Poichè la direzione delle antenne deve essere mantenuta in modo rigoroso per consentire il funzionamento del sistema di comunicazione, così come è possibile calcolare l'orbita del satellite, è altrettanto possibile calcolare la traiettoria a terra dell'immagine del sole riflessa a terra.
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Da uno di questi siti, [http://www.heavens-above.com Heavens Above], ci siamo fatti gentilmente offrire la possibilità di mettere on-line i passaggi della ISS.
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Attraverso il sito [http://www.heavens-above.com Heavens Above], ci siamo fatti gentilmente offrire la possibilità di mettere on-line le previsioni per 7 giorni degli Iridium Flares.
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Basta fare click sul capoluogo di provincia a noi più vicino (differenze di qualche decina di km non cambiano le previsioni in modo significativo per l'osservazione visuale) e troveremo sul monitor del nostro PC le previsioni per i 10 giorni successivi e calcolate per la località che abbiamo scelto (le provincie con più di un capoluogo, ove possibile, come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, ecc., compaiono con i nomi dei capoluoghi separati).
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Basta fare click sul capoluogo di provincia a noi più vicino (differenze di qualche decina di km non cambiano le previsioni in modo significativo per l'osservazione visuale) e troveremo sul monitor del nostro PC le previsioni per i 7 giorni successivi e calcolate per la località che abbiamo scelto (le provincie con più di un capoluogo, ove possibile, come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, ecc., compaiono con i nomi dei capoluoghi separati).
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Tutto il sito è in inglese, e comunque i termini necessari per capire la tabella sono veramente pochi - vi proponiamo uno schema esplicativo sotto alla tabella delle località.
Tutto il sito è in inglese, e comunque i termini necessari per capire la tabella sono veramente pochi - vi proponiamo uno schema esplicativo sotto alla tabella delle località.
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L'osservazione di un satellite luminoso come la ISS può essere fatta tranquillamente ad occhio nudo.
 
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Lo strumento più indicato per osservare, in generale, i satelliti artificiali è un binocolo a basso ingrandimento e a grande campo. La classica taglia 7x50 offre un campo elevato (superiore ai 5°) e raccoglie abbastanza luce per osservare satelliti anche di debole luminosità.
 
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Il telescopio, per via del piccolo campo inquadrato e della grande velocità del satellite, è uno strumento di solito poco adatto, anche se ci sono astrofili che con telescopi guidati a mano o dal computer eseguono foto e filmati in cui si vede la forma del satellite.
 
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La ISS, essendo così grande e relativamente vicina, con ingrandimenti modesti (20x) consente di apprezzarne le dimensioni, si vede cioè che non ha un aspetto puntiforme.
 
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Per chi vuole tentare questa esperienza, l'Apprendista Astrofilo consiglia di scegliere un transito non troppo oltre il tramonto. Il cielo ancora chiaro, infatti, diminuisce il contrasto dell'immagine, e l'immagine binoculare o telescopica della luminosa ISS produce meno raggi e baffi di luce ("spara di meno", in gergo). Date le condizioni di osservazione occorre un supporto per muovere velocemente lo strumento e la messa a fuoco va effettuata in anticipo, in modo da non perdere tempo e concentrarsi sull'inseguimento.
 
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[[image:AA_SchermataHA.jpg|center|border|600px]]  
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[[image:AA_Tabella Iridium.jpg|center|border]]  
   
   
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I dati principali della tabella sono la data del transito e la magnitudine massima calcolata.
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I dati principali elencati in tabella sono:
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Sono poi indicati per tre punti, vale a dire per l'inizio e la fine del transito, e per il punto di massima altezza sull'orizzonte:
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- l'orario preciso al secondo (si tratta dell'ora locale e tiene conto dell'ora legale, quindi non ci sono correzioni da fare)
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- la data prevista seguita dall'
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- l'altezza in gradi rispetto all'orizzonte, da 0° a 90°
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- orario preciso al secondo (si tratta dell'ora locale e tiene conto dell'ora legale, quindi non ci sono correzioni da fare)
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- la direzione verso la quale osservare, espressa in funzione dei punti cardinali rispetto all'osservatore
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- la magnitudine massima prevista
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Occorre un minimo di cura per trovarsi sul posto all'ora giusta: un orologio sincronizzato sul normale segnale orario radiotelevisivo è più che sufficiente.
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- l'altezza in gradi rispetto all'orizzonte, da 0° a 90°, del picco di luminosità
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Conviene comunque iniziare qualche l'osservazione qualche inuto prima per orientarsi e adattarsi un minimo all'oscurità. 
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- la direzione verso la quale osservare, espressa in angolo di azimuth che parte da N e cresce verso E : (0° = Nord, 90° = Est, 180° = Sud, 270° = Ovest)
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- la distanza minima fra il nostro punto di osservazione e il centro traiettoria del flare a terra,espressa in km; minore la distanza, tanto più siamo "centrati" rispetto al passaggio
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- la magnitudine calcolata lungo la traiettoria a terra
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- il nome esatto del satellite Iridium
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Occorre un minimo di cura per trovarsi sul posto all'ora giusta: un orologio sincronizzato sul normale segnale orario radiotelevisivo è più che sufficiente.
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Conviene comunque iniziare qualche l'osservazione qualche minuto prima per orientarsi e adattarsi un minimo all'oscurità. 
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Le tabelle presentano diversi link, attraverso i quali si possono ottenere una serie di informazioni supplementari.
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Le date di transito presentano un link, seguendo il quale ci si trova in una pagina in cui è disegnata la traiettoria della ISS rispetto alle costellazioni, come pure una mappa dettagliata e interattiva che mostra il transito della ISS rispetto alle stelle con grande precisione.
 
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Esplorando queste pagine e quelle collegate, si trovano numerose altre informazioni.
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Interessanti, affascinanti, suggestivi, i satelliti Iridium, pur così luminosi, hanno un lato oscuro: costituiscono una delle forme più sofisticate (e costose) di inquinamento luminoso e nel campo delle onde radio.
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Pr qualunque tipo di domande e richieste di informazioni l'Apprendista Astrofilo è sempre disponibile.
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Per qualunque tipo di domande e richieste di informazioni l'Apprendista Astrofilo è sempre disponibile.
Gli indirizzi e-mail li trovate nella [http://divulgazione.uai.it/index.php/Apprendista_Astrofilo_Contatti pagina dei contatti] del dito dell'Apprendista Astrofilo.
Gli indirizzi e-mail li trovate nella [http://divulgazione.uai.it/index.php/Apprendista_Astrofilo_Contatti pagina dei contatti] del dito dell'Apprendista Astrofilo.

Versione delle 15:32, 11 ott 2008


Se ci si sofferma a guardare il cielo stellato ad occhio nudo capita spesso di veder transitare punti luminosi, in tutto simili a stelle, che attraversano il cielo con un moto rapido ma regolare.

Scartata la possibilità che siano aerei, che nella maggior parte dei casi hanno luci intermittenti, probabilmente abbiamo assistito al transito di un satellite artificiale.

Di questi oggetti ce ne sono veramente tanti in orbita e di solito qualli più visibili, che attirano di più l'attenzione, sono quelli di maggiori dimensioni e che orbitano più vicini alla superficie della Terra.

Ma fra tutti i satelliti una categoria molto particolare è quella dei satelliti Iridium.



Iridium è un sistema di satelliti per telecomunicazioni il cui nome deriva dall'elemento iridio che nella tavola periodica degli elementi è il 77. Il progetto iniziale prevedeva la messa in orbita di 77 satelliti su orbite circolari a 500 km di altezza, fra loro sincronizzati in modo da creare una rete di satelliti che, in ogni punto, poteva mettere in contatto telefonico due pnti qualsiasi sulla superficie terrestre. In realtà solo 66 satelliti sono stati resi operativi, il consorzio che gestiva questa rete satellitare ha attraversato momenti difficili in quanto il sistema ha dei costi elevati che non tutti i potenziali utenti possono sostenere.



http://info.ee.surrey.ac.uk/Personal/L.Wood/constellations/iridium.html

Immagine tratta dal sito di Lloyd Wood che ringraziamo per la collaborazione


Per poter vedere un satellite artificiale, che non brilla di luce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole e che il nostro luogo di osservazione sia nell'oscurità.

I satelliti Iridium hanno tre antenne disposte a 120 gradi, dette Main Mission Antenna (MMA), che hanno dimensioni di 188 x 86 x 4 cm (piùo meno e dimensioni di un tavolo) e sono altamente riflettenti (sono ricoperte da una pellicola di teflon argentato).

Il sole, quando si riflette in uno di questi specchi, manda un raggio di luce che può arrivare a terra. Questa macchia di luce prodotta sul terreno si muove a causa del oto stesso del satellite e così, se siamo al buio e sula strada di questo raggio, veniamo prima "illuminati" e poi ritorniamo al buio.

L'effetto visivo è che un puntino di luce cha fatichiamo a vedere ad occhio nudo, nel giro di pochi secondi aumenta la sua lumnosità fino a raggiungere magnitudini negative, dopodichè altrettanto rapidamente si affievolisce e torna ala luminosità normale: questo è appunto un Iridium Flare.

In condizioni favorevoli e se siamo proprio al centro della linea di transito dell'immagine riflessa del sole, la magnitudne del satellite può arrivare a -8.

Poichè la direzione delle antenne deve essere mantenuta in modo rigoroso per consentire il funzionamento del sistema di comunicazione, così come è possibile calcolare l'orbita del satellite, è altrettanto possibile calcolare la traiettoria a terra dell'immagine del sole riflessa a terra.

Attraverso il sito Heavens Above, ci siamo fatti gentilmente offrire la possibilità di mettere on-line le previsioni per 7 giorni degli Iridium Flares.

Basta fare click sul capoluogo di provincia a noi più vicino (differenze di qualche decina di km non cambiano le previsioni in modo significativo per l'osservazione visuale) e troveremo sul monitor del nostro PC le previsioni per i 7 giorni successivi e calcolate per la località che abbiamo scelto (le provincie con più di un capoluogo, ove possibile, come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, ecc., compaiono con i nomi dei capoluoghi separati).



http://astroimmagini.uai.it/


Tutto il sito è in inglese, e comunque i termini necessari per capire la tabella sono veramente pochi - vi proponiamo uno schema esplicativo sotto alla tabella delle località.



Agrigento Alessandria Ancona Andria Aosta
Arezzo Ascoli Piceno Asti Avellino Bari
Barletta Belluno Benevento Bergamo Biella
Bologna Bolzano Brescia Brindisi Cagliari
Caltanissetta Campobasso Carbonia Caserta Catania
Catanzaro Cesena Chieti Como Cosenza
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Sondrio Taranto Tempio Pausania Teramo Terni
Torino Tortolì Trani Trapani Trento
Treviso Trieste Udine Urbino Varese
Venezia Verbania Vercelli Verona Vibo Valenzia
Villacidro Vicenza Viterbo - -



I dati principali elencati in tabella sono:

- la data prevista seguita dall'

- orario preciso al secondo (si tratta dell'ora locale e tiene conto dell'ora legale, quindi non ci sono correzioni da fare)

- la magnitudine massima prevista

- l'altezza in gradi rispetto all'orizzonte, da 0° a 90°, del picco di luminosità

- la direzione verso la quale osservare, espressa in angolo di azimuth che parte da N e cresce verso E : (0° = Nord, 90° = Est, 180° = Sud, 270° = Ovest)

- la distanza minima fra il nostro punto di osservazione e il centro traiettoria del flare a terra,espressa in km; minore la distanza, tanto più siamo "centrati" rispetto al passaggio

- la magnitudine calcolata lungo la traiettoria a terra

- il nome esatto del satellite Iridium


Occorre un minimo di cura per trovarsi sul posto all'ora giusta: un orologio sincronizzato sul normale segnale orario radiotelevisivo è più che sufficiente.

Conviene comunque iniziare qualche l'osservazione qualche minuto prima per orientarsi e adattarsi un minimo all'oscurità.

Le tabelle presentano diversi link, attraverso i quali si possono ottenere una serie di informazioni supplementari.


Interessanti, affascinanti, suggestivi, i satelliti Iridium, pur così luminosi, hanno un lato oscuro: costituiscono una delle forme più sofisticate (e costose) di inquinamento luminoso e nel campo delle onde radio.


Per qualunque tipo di domande e richieste di informazioni l'Apprendista Astrofilo è sempre disponibile.

Gli indirizzi e-mail li trovate nella pagina dei contatti del dito dell'Apprendista Astrofilo.

Buone osservazioni!


Ringraziamo per la gentile collaborazione Chris Peat, responsabile del sito Heavens Above che ci ha consentito di linkarci alle previsioni dei passaggi della ISS calcolati in tempo reale e per i dieci giorni successivi.

L'Iridium Flare che compare vicono all'apprendista astrofilo è stato fotografato da Bram Dorreman, che ringraziamo, la cui immagini è stata Foto del Giorno della NASA. http://apod.nasa.gov/apod/ap980402.html

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