Io c'ero

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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L'uomo, creatura di Dio, si rivela divino nel suo destino
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'''L'uomo, creatura di Dio, si rivela divino nel suo destino'''

Versione delle 12:56, 13 lug 2019

IO C'ERO

Image:Orma_luna.jpg Speciale 2019

GIANCARLO FAGIOLI

Questa è la Luna del 20 luglio 1969, immagine ripresa da Stellarium.



Un'immagine realizzata da Via del Chiasso, a Pistoia, usando un telescopio (si fa per dire) auto costruito. Lo foto fu scattata tra le 21 e le 22, poco prima che la Luna tramontasse dietro i monti di Sarripoli. Alla TV era in onda la diretta condotta da Tito Stagno . Per pochi minuti ancora la Luna sarebbe stata un luogo inesplorato

Giancarlo Fagioli ha anche raccolto le prime pagine dei giornali dell'epoca. La copertina



Paolo VI

Cinquant'anni fa l'Angelus di Paolo VI per la missione dell'uomo sulla luna



L'uomo, creatura di Dio, si rivela divino nel suo destino


Otto giorni prima, Paolo VI parla all’Angelus di “questo fatto singolarissimo e meraviglioso”:

La scienza e la tecnica vi si manifestano in un modo così incomparabile, così complesso, così audace da segnare il vertice delle loro conquiste e da lasciarne presagire altre, di cui perfino l’immaginazione non riesce ora a sognare. E ciò che stupisce di più è vedere che non si tratta di sogni. La fantascienza diventa realtà. Se poi si considera l’organizzazione di cervelli, di attività, di strumenti, di mezzi economici, con tutti gli studi, gli esperimenti, i tentativi, che l’impresa richiede, l’ammirazione diventa riflessione; e la riflessione si curva su l’uomo, sul mondo, sulla civiltà, da cui scaturiscono novità di tale sapienza e di tale potenza, Sì, sull’uomo, specialmente: chi è questo essere capace di tanto? così piccolo, così fragile, così simile all’animale, che non cambia e non supera da sé i confini dei propri istinti naturali, e così superiore, così padrone delle cose, così vittorioso sul tempo e sullo spazio? chi siamo noi? Vengono alla mente le parole della sacra Scrittura: «Ora io contemplo i tuoi cieli, (o Signore,) opera delle Tue mani, la luna e le stelle, che Tu vi hai collocato. Che cosa è l’uomo che Tu ti ricordi di lui? . . . lo hai fatto di poco inferiore agli Angeli, lo hai coronato di gloria e di onore; e lo hai costituito sopra le opere delle Tue mani. Hai posto tutte le cose sotto i suoi piedi» (Ps. 8, 4-8; Hebr. 2, 6-8). L’uomo, questa creatura di Dio, ancora più della luna misteriosa, al centro di questa impresa, ci si rivela. Ci si rivela gigante. Ci si rivela divino, non in sé, ma nel suo principio e nel suo destino. Onore all'uomo, onore alla sua dignità, al suo spirito, alla sua vita. Per lui, cioè per l’umanità. E per i pensatori e gli eroi della favolosa impresa, oggi preghiamo.

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