Io c'ero

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

(Differenze fra le revisioni)
(PASQUA GANDOLFI)
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Ho sempre provato emozione alla partenza dei razzi, che seguivamo quasi spingendo col pensiero quel gigantesco prodotto dell'ingegno umano : " Vai vaiiii!"
Ho sempre provato emozione alla partenza dei razzi, che seguivamo quasi spingendo col pensiero quel gigantesco prodotto dell'ingegno umano : " Vai vaiiii!"
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==EMILIANO RICCI==
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Posso dire: “Io c’ero”. Avevo poco più di 5 anni e dormito tutto il pomeriggio per passare la nottata alla televisionE (ero già esaltato per l’astronomia!).
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Ero in vacanza al mare a Ischia, ricordo nitidamente il luogo, la disposizione dei mobili della sala, le persone che erano con me (mio padre, un
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mio zio paterno, il mio nonno materno), tutti esaltatissimi per questa grande avventura umana. Persino gli odori provenienti dall’orto, che entravano dalla porta finestra della terrazza (eravamo al primo piano). Aperta per il caldo e per non far addensare troppo le emozioni. Io giocherellavo con una barchetta di plastica e dei soldatini (ricordo anche i colori di quella barchetta!), e intanto ascoltavo e guardavo e cercavo di capire, e chiedevo spiegazioni ai grandi.
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Io, bambino, più che la divertente disputa fra Tito Stagno e Ruggero Orlando su chi avesse udito per primo il contatto del LEM con il suolo lunare, avrò sempre impresso negli occhi quello schermo bombato, con gli spigoli stondati, che mi mostrava Armstrong fare quel suo “piccolo passo”... che in un certo senso tracciò anche il mio successivo percorso formativo. E quel giorno era il 21 luglio.
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Per tutti noi italiani, fu quello il giorno trascorso a parlare e discutere e a ripensare e a riguardare quell’unico telegiornale che ci mostrava fantastiche immagini di un mondo lontano, diventato incredibilmente vicinissimo. Per me la Luna è legata indissolubilmente al 21 luglio. Data che credo sia ormai nell’immaginario collettivo di tutti gli europei.
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Versione delle 10:59, 21 lug 2019

IO C'ERO

Image:Orma_luna.jpg Speciale 2019

Indice

GIANCARLO FAGIOLI

Questa è la Luna del 20 luglio 1969, immagine ripresa da Stellarium.



Un'immagine realizzata da Via del Chiasso, a Pistoia, usando un telescopio (si fa per dire) auto costruito. Lo foto fu scattata tra le 21 e le 22, poco prima che la Luna tramontasse dietro i monti di Sarripoli. Alla TV era in onda la diretta condotta da Tito Stagno . Per pochi minuti ancora la Luna sarebbe stata un luogo inesplorato

Giancarlo Fagioli ha anche raccolto le prime pagine dei giornali dell'epoca. La copertina



GIORGIO BIANCIARDI

50 anni fa alle 7 30 del mattino mio padre mi buttava giù dal letto (ero andato a letto alle 3 del mattino).

"Sono sulla Luna!". Assonnato, dopo la lunga notte dell'allunaggio (con fantastici film di SF trasmessi dalla RAI e interventi vari in studio, di alto livello), andai alla TV, dove si vedeva in un bianco nero molto slavato un'astronauta che saltellava come un canguro.

"E' un cartone animato?", fu il mio commento instupidito. "Macché cartone, sono loro!", mi rispose mio padre..

E rimasi lì fino a vedere al rientro del LEM e, in registrata, come ritrasmisero, le due ore di camminata lunare dall'inizio. "Perchè non mi hai svegliato prima, quando sono usciti?", gli chiesi qualche anno dopo.

Mio padre, laconico: "ero sicuro che ce ne sarebbero state tante di missioni umane nello Spazio..".

Non è stata così. Peccato, ma forse si sta per rincominciare.

Ecco un link, che fa rivivivere gli ultimi 15 minuti (l'ho intenzionalmente messo al quarto minuto per saltare la parte introduttiva del filmato e focalizzare su quegli ultimi momenti).

Meno di un minuto di carburante, impossibilitati a tornare indietro, o atterravano o non sarebbero più rientrati, il computer di bordo che mandava segnali di allarme privi di senso, il battito del cuore del "freddo" Neil Armstrong che batteva a 130 al minuto, le continue interruzioni di trasmissione.. ma ce la fecero.

https://www.youtube.com/watch?v=xc1SzgGhMKc&feature=youtu.be&t=253


PASQUA GANDOLFI

Avevo 23 anni e mi ero appena sposata. Nata in Valpadana, sulle sponde del Po, il mare di la Spezia era un sogno. Avevamo invitato una cognata e un'amica d'infanzia come ospiti per andare al mare ed esplorare la nuova città dove avremmo vissuto.

Ci preparammo per la notte insonne. Dopo la discesa sulla Luna ci aspettavamo un'uscita a minuti, invece lo schermo trasmetteva quell'immagine sgranata del LEM posato sulla superficie lunare. Avevamo comprato un poster della Luna su cui abbiamo in seguito piantato le bandierine nei vari punti di allunaggio.

Tutti finirono per addormentarsi, solo io vegliai e al momento fatidico svegliai i presenti. Fu un'emozione indescrivibile.

Ora che ci ripenso, passati 50 anni e rivedendo le immagini, l'impressione è ancora più forte.

Ho sempre provato emozione alla partenza dei razzi, che seguivamo quasi spingendo col pensiero quel gigantesco prodotto dell'ingegno umano : " Vai vaiiii!"


EMILIANO RICCI

Posso dire: “Io c’ero”. Avevo poco più di 5 anni e dormito tutto il pomeriggio per passare la nottata alla televisionE (ero già esaltato per l’astronomia!).

Ero in vacanza al mare a Ischia, ricordo nitidamente il luogo, la disposizione dei mobili della sala, le persone che erano con me (mio padre, un mio zio paterno, il mio nonno materno), tutti esaltatissimi per questa grande avventura umana. Persino gli odori provenienti dall’orto, che entravano dalla porta finestra della terrazza (eravamo al primo piano). Aperta per il caldo e per non far addensare troppo le emozioni. Io giocherellavo con una barchetta di plastica e dei soldatini (ricordo anche i colori di quella barchetta!), e intanto ascoltavo e guardavo e cercavo di capire, e chiedevo spiegazioni ai grandi.

Io, bambino, più che la divertente disputa fra Tito Stagno e Ruggero Orlando su chi avesse udito per primo il contatto del LEM con il suolo lunare, avrò sempre impresso negli occhi quello schermo bombato, con gli spigoli stondati, che mi mostrava Armstrong fare quel suo “piccolo passo”... che in un certo senso tracciò anche il mio successivo percorso formativo. E quel giorno era il 21 luglio.

Per tutti noi italiani, fu quello il giorno trascorso a parlare e discutere e a ripensare e a riguardare quell’unico telegiornale che ci mostrava fantastiche immagini di un mondo lontano, diventato incredibilmente vicinissimo. Per me la Luna è legata indissolubilmente al 21 luglio. Data che credo sia ormai nell’immaginario collettivo di tutti gli europei.



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