Passi sulla Luna: Aristillus Autolycus

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Aristillus+Autolycus*
Longitudine Latitudine
1.2°/1.5° E 33.9°/30.7° N
Diametro 55/39 km.




La zona dei crateri Aristillus e Autolycus è mappata nella mappe 25 e 41 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

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ARISTILLUS

IL NOME

Arystillos nasce in Grecia intorno al 260 a.C. Studia e lavora in Alessandria, in un osservatorio collegato alla famosa biblioteca, assieme a Tymocharis. Insieme compilano un catalogo stellare, il primo del mondo occidentale, utilizzando unicamente gnomoni, meridiane e sfera armillare. Ipparco si baserà su questo lavoro per definire il valore della precessione degli equinozi.

IL CRATERE

Aristillus (57Km di diametro) si trova presso il confine SE del Mare Imbrium e forma col più piccolo Autolycus a S e col più grande Archimedes a SO un interessante triangolo, facilmente individuabile. Il bordo si presenta di forma vagamente esagonale ed è circondato da grandi contrafforti dai quali parte una vasta raggiera che raggiunge i 600 Km di distanza. Questa raggiera si sovrappone sia a quella di Autolycus che a quella di Archimedes; quindi Aristillus è il più giovane dei tre. Ci sono terrazzamenti interni, con una striscia più scura internamente al bordo orientale. Il fondo non è piatto in quanto non è stato riempito dalla lava. Contiene una complessa formazione centrale costituita da 3 picchi principali a E, che si elevano sul fondo per circa 900 m, e da altre piccole rilevatezze a O. Questo complesso di rilievi ricorda i petali di un fiore. All’esterno del bordo settentrionale compare una formazione circolare: un antico cratere quasi interamente ricoperto dai bastioni di Aristillus a S e soprattutto dalla lava dell’Imbrium a N.


AUTOLYCUS

IL NOME

Autòlycos di Pitane, nella Ionia, l’odierna Asia Minore, nasce intorno al 360 a.C. Non si sa quasi nulla della sua vita. Lo cita Euclide. Sopravvivono alcuni libri: uno sulle sfere celesti ed uno sul sorgere e tramontare dei corpi celesti. Costituiscono un primo embrionale esempio di scrittura scientifica in quanto i teoremi sono enunciati e provati.

IL CRATERE

Autolycus (39 Km di diametro) è situato a S di Aristillus e a E di Archimedes, coi quali costituisce un bel triangolo, verso il confine orientale del Mare Imbrium. Il bordo è quasi perfettamente circolare e presenta, sovrapposto, un craterino a NE (4 Km). I contrafforti esterni sono più ridotti rispetto a quelli di Aristillus, ma a N si confondono con essi. Presenta anche una raggiera che si estende per circa 400 Km, anche sovrapponendosi al fondo di Archimedes. Tuttavia Aristillus ha raggi che si sovrappongono ad entrambi, quindi è il più giovane dei tre. Non ha un vero e proprio picco centrale ma alcune rilevatezze irregolari.




Disegno della zona dei crateri Aristillus e Autolycus (Alfonso Zaccaria)





Foto ad alta risoluzione del cratere Aristillus eseguita dall'astrofilo Damian Peach




Foto ad alta risoluzione dei crateri Aristillus e Autolycus (fonte Lunar Reconnaisance Orbiter)**




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.


** Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona. Massimo Morroni ha pubblicato il libro Crateri Lunari che raccoglie una serie di queste immagini ordinate secondo i crateri lunari più importanti e significativi.


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