Passi sulla Luna: Cleomedes

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

Versione delle 13:08, 26 dic 2017, autore: Paolomorini (Discussione | contributi)
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a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Cleomedes*
Longitudine Latitudine
55.5° E 27.7° N
Diametro 126 km.




La zona del cratere Cleomedes è mappata nella mappa numero 44 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

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CLEOMEDES

IL NOME

Cleomedes è un misterioso astronomo greco di cui si ignora anche l’esatto periodo storico in cui è vissuto. Nell’unica sua opera noi giunta De motu circulari corporum caelestium cita ampiamente Posidonio (I° secolo a.C.), ma non cita Tolomeo (II secolo d.C.) Nella sua opera si rifà a concetti di Aristarco di samo: le stelle fisse sono enormemente lontane dal Sole ed il Sole è una di loro. Espone anche osservazioni sulla rifrazione dei raggi luminosi.

IL CRATERE

La vicinanza al bordo orientale della Luna, subito a N del Mare Crisium, conferisce a Cleomedes una forma molto ovalizzata. Ha un diametro di 129 Km, dai bordi ampiamente erosi e ricoperti di piccoli crateri. Appoggiato al bordo NO c’è il cratere Tralles, a sua volta associato ad altri 3 crateri dislocati a N: Debes, Debes A e Debes B). Sul bordo settentrionale si trovano altri due crateri più piccoli (Cleomedes A ed E), mentre sul bordo meridionale c’è Cleomedes C. Il fondo è piatto, con Cleomedes B vicino al centro. Da Cleomedes E parte una rima che si dirige a SE e, in prossimità del centro si divide in due. Spostato verso N rispetto al centro si osserva un gruppo di rilievi paralleli orientati in senso SO-NE, verosimile residuo di un picco. Gran parte del fondo presenta un colorito grigio scuro, con una parte più chiara a N. Il bordo interno meridionale è quasi rettilineo, probabilmente per l’invasione di lava dal Mare Crisium.


BURCKHARDT

IL NOME

Johann Karl Burckhardt nasce a Lipsia il 30 aprile 1773. Dopo aver stidiato matematica e astronomia nella sua città, si trasferisce a Parigi per proseguire gli studi sotto la guida di Jerome Lalande. Nel 1799 viene naturalizzato francese e cambia il suo nome in Jean Charles. Dopo la morte di Lalande, gli succede alla direzione dell’Osservatorio della Ecole militaire. Riceve varie onorificenze. Il suo apporto all’astronomia riguarda lo studio delle comete ma soprattutto un aggiornamento della teoria lunare, attraverso la compilazione di accurate effemeridi, che verranno utilizzate fino alla metà del XIX secolo. Muore il 22 giugno 1825.

IL CRATERE

Situato a NE di Cleomedes, è un cratere recente di 57 Km di diametro. E’ facilmente individuabile per la sua caratteristica forma di cratere triplo. Infatti giace in modo pressoché simmetrico su due precedenti crateri (Burckhardt B a O e Burckhardt F a E) che sembrano due grandi orecchie che circondano un volto. A questo contribuisce anche la presenza di un picco centrale e un rilevo che dal picco stesso percorre un tratto semicircolare con concavità verso l’alto.





Disegno della zona del cratere Cleomedes (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Cleomedes eseguite dall'astrofilo Damian Peach





Foto ad alta risoluzione del cratere Cleomedes (fonte Lunar Reconnaisance Orbiter)**




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.

** Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona. Massimo Morroni ha pubblicato il libro Crateri Lunari che raccoglie una serie di queste immagini ordinate secondo i crateri lunari più importanti e significativi.


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