Stella emblema

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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da  MUDIMA. L'autore, Giovanni Lista, va alla ricerca dell'origine del simbolo della nostra
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Repubblica, quella stella che compare anche oggi in vari ambiti e sotto varie forme: sulla prua
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L'autore  intende la stella  come «luogo della memoria» e mito fondativo dell’italianità, e risale
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indietro fino alla Stella Veneris che guidò Enea verso le coste di Esperia. La stella Venere è
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originariamente la dea, madre dello stesso Enea.

Versione delle 19:42, 5 giu 2011


Un simbolo per la Repubblica

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Dal sito del Quirinale

L'emblema della Repubblica Italiana è caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia.

Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, sia nel senso della concordia interna che della fratellanza internazionale.

Il ramo di quercia che chiude a destra l'emblema, incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi, poi, sono espressione delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo.

La ruota dentata d'acciaio, simbolo dell'attività lavorativa, traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".

La stella è uno degli oggetti più antichi del nostro patrimonio iconografico ed è sempre stata associata alla personificazione dell'Italia, sul cui capo essa splende raggiante. Così fu rappresentata nell'iconografia del Risorgimento e così comparve, fino al 1890, nel grande stemma del Regno unitario (il famoso stellone); la stella caratterizzò, poi, la prima onorificenza repubblicana della ricostruzione, la Stella della Solidarietà Italiana e ancora oggi indica l'appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese. Il 5 maggio 1948 l'Italia repubblicana ha il suo emblema, al termine di un percorso creativo durato ventiquattro mesi, due pubblici concorsi e un totale di 800 bozzetti, presentati da circa 500 cittadini, fra artisti e dilettanti.

La vicenda ha inizio nell'ottobre del 1946, quando il Governo di De Gasperi istituì una apposita Commissione, presieduta da Ivanoe Bonomi, la quale percepì il futuro stemma come il frutto di un impegno corale, il più ampio possibile. Per questo, si decise di bandire un concorso nazionale aperto a tutti, basato su poche tracce: esclusione rigorosa dei simboli di partito, inserimento della stella d'Italia, "ispirazione dal senso della terra e dei comuni". Ai primi cinque classificati sarebbe andato un premio di 10.000 lire (circa mezzo milione di oggi).



Un calendario per il 2011 dedicato ai ragazzi (scaricabile in pdf)


Uno studio sul simbolo "stella" dell'emblema della nostra Repubblica

La copertina qui illustrata è di un libro uscito da poco, edito

da MUDIMA. L'autore, Giovanni Lista, va alla ricerca dell'origine del simbolo della nostra

Repubblica, quella stella che compare anche oggi in vari ambiti e sotto varie forme: sulla prua

delle navi come polena, nelle stellette delle divise dell'esercito e della Marina Militare.


L'autore intende la stella come «luogo della memoria» e mito fondativo dell’italianità, e risale

indietro fino alla Stella Veneris che guidò Enea verso le coste di Esperia. La stella Venere è

originariamente la dea, madre dello stesso Enea.







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