Claudia
Vitti, nove anni
Il 29 marzo
2006 è il giorno dell'eclisse. Io e la mia famiglia eravamo là,
nel deserto della Libia, ad osservare questo stupendo fenomeno naturale.
Il 29 marzo non era solo un giorno speciale a causa dell'eclisse ma
era un momento particolare perché era un'opportunità per
stare insieme a persone provenienti da tutto il mondo.
Dopo esserci accomodati ci siamo guardati intorno ammirando una quantità
di telescopi e macchine fotografiche da non poter immaginare. Faceva
un caldo tremendo e il sole brillava ancora nel cielo sereno. Noi bambini
ad un certo punto ci accorgiamo che un pezzo di sole è già
coperto dalla luna; dopo un po' ancora un altro pezzo, e ancora un altro,
finché il sole sembra solo uno spicchio. Astrofili e non sono
sempre più in agitazione, preparano filtri e tante altre cose,
e tutti indossano gli occhialini. Dopo quasi un'ora il cielo si era
scurito e scendeva un'aria fredda mentre lassù in cielo il sole
era diventato nero! Mi veniva da piangere e, anche se faceva un po'
paura, era una cosa meravigliosa che faceva rabbrividire.
Le persone, finita l'eclisse applaudono tutte ma continuano a vedere
la luna che si allontana dal sole. Ormai, finita l'eclisse, torniamo
ancora meravigliati in nave. Adesso gli insegnamenti del prof. Pacini
e del prof. Sassone mi rimarranno impressi nella memoria e li ringrazio
per aver fatto in modo che io non dimentichi mai più questo evento