Eclissi parziale
di Sole del 29 marzo 2006
L'osservazione dell'eclissi si è servita del grande cannocchiale Baader (nella foto) del Museo di Fisica già utilizzato per il transito di Venere l'8 giugno 2004; studenti del Liceo e delle scuole medie ed elementari hanno potuto vedere l'immagine del Sole e dell'ombra della Luna proiettata su un foglio di carta, sotto la guida di Pierandrea Malfi curatore del Museo di Fisica.
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Una sequenza delle fasi dell'eclisse
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Le fotografie sono state scattate con una Olympus E-300, due vecchi obiettivi Tamron SP un 300mm a lenti e un catadiottrico 500mm, un duplicatore di focale Tokina e due filtri in astrosolar autocostruiti nei giorni precedenti. Dopo alcune prove decidevo di usare per le foto il Tamron 500SP, montato sulla E-300 grazie all'anello adattatore per ottiche OM. Le fotografie sono state scattate a intervalli di circa 5 minuti dalla finestra del laboratorio di informatica e alla fine dal chiostro del liceo Foscarini di Venezia. La E-300 era montata su un cavalletto e gli scatti venivano eseguiti in modalità anti-shock; in pratica lo specchio viene sollevato subito, mentre lo scatto vero e proprio viene eseguito 12 secondi dopo, in modo da evitare ogni vibrazione dovuta alla pressione del pulsante di scatto e al sollevamento dello specchio. L'eclissi aveva inizio alle 11:37 quando il disco lunare iniziava a sovrapporsi a quello solare sul lato destro in basso; sul lato sinistro (est) del disco solare erano visibili tre piccole macchie solari comparse da poco; nella seconda metà dell'eclissi le tre macchie sono state coperte dal disco lunare, e sono tornate visibili solo negli ultimi minuti; l'ultimo contatto è avvenuto alle 13:46 all'altezza delle tre macchie. |
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