Mi hanno chiesto
di scrivere un articoletto su quello che ha suscitato in me l'esperienza
dell'eclisse perché sono curiosi di sentire il parere di un'adolescente
In effetti non posso dar torto alla loro curiosità, dato che i
giovani che hanno partecipato a questa crociera si contano davvero sulla
punta delle dita
Comunque, dopo varie sollecitazioni,eccomi qua
a raccontare questa esperienza.
Quando lessi sul programma del viaggio che l'eclisse si sarebbe osservata
nel deserto libico, feci i salti di gioia. Non avevo mai visto né
il deserto né un'eclisse totale di sole, quindi potete immaginare
la mia felicità!
Certe volte, in classe, tra una versione di greco e una poesia di Leopardi,
mi immaginavo come sarebbe stata, fantasticavo sul colore del cielo nel
momento della totalità e che aspetto avrebbe assunto il deserto
e in quei momenti di assoluta astrazione posso dire con certezza che ero
in un "altro mondo". Poi,alla fine, questo fatidico momento
è arrivato
Io, mio padre e tutto il gruppo dell'UAI siamo partiti il 29 marzo all'alba
per raggiungere, verso le 9, l'accampamento riservatoci in mezzo al deserto
Non avete idea di cosa ho provato quando, con il pullman, ci siamo immersi
in questa immensa terra arida, rossa, sassosa, con un fascino di smarrimento,
di desolazione, di bellezza, di mistero unici.
|
Dopo qualche
minuto dall'arrivo, ci siamo accaparrati le sedie messe a nostra disposizione,
ci siamo sistemati nelle varie zone dell'accampamento, alcuni di noi hanno
cominciato a montare i loro telescopi e altri, me compresa,si sono spaparanzati
a prendere il sole in attesa del grande momento
Devo dire che ci
siamo tutti abbastanza abbrustoliti, dato che dovevamo aspettare le 11.38
perché iniziasse l'eclisse! Comunque dopo varie ore di attesa passate
ad abbronzarsi, ad aspettare in file chilometriche il proprio turno per
andare in bagno, a "svaligiare" il mitico duty free e a conversare
con i ragazzi libici, l'eclisse è cominciata.
È arrivata dolcemente, senza rumore, con la sua imponente eleganza.
All'inizio l'avanzata della luna si distingueva solo se uno guardava al
telescopio, perché la luce del sole era ancora troppo luminosa
e abbagliante per poterla vedere chiaramente, ma verso la fine, quando
la luna aveva coperto la maggior parte del disco solare, la luce ha cominciato
a calare e la temperatura a diminuire leggermente. Il cielo si è
dipinto di un blu marino chiaro, intenso, vivo, delicato e lì,
in quel misterioso mondo invidiato dagli astronomi che non sono ancora
riusciti a svelare i suoi segreti più intimi e nascosti, è
apparso Venere, con la sua innocente bellezza e luminosità che
fa battere il cuore come quando si è innamorati.
E poi
E poi la luna, con un movimento impercettibile, ma decisivo, ha fatto
quel passo che si azzarda solo a compiere poche volte: ha sfidato la potenza,
la superiorità del sole andandosi a posizionare sopra di lui, sovrastandolo
e rendendolo impotente
In quello stesso istante, all'orizzonte del
deserto che poco prima ci aveva lasciato senza parole con i suoi miraggi,
un arcobaleno soffuso, lontano, infinito ha fatto capolino in quel luogo
carico di magia e fatalità.
In quei quattro minuti di totalità il mio cuore, come, sono sicura,
anche quello di molte altre persone, è andato a mille, si è
emozionato, ha viaggiato lontano, così lontano da mettersi al fianco
di quei due famosi protagonisti stellari e prendere parte a quello spettacolo
fantastico, splendido per poi trasmettere attraverso gli occhi quella
meravigliosa sensazione che è propria solo di chi ha appena toccato
i limiti dell'universo.
Quando quei pochi minuti sono passati e, piano piano, si è tornati
alla normalità, ognuna delle persone che erano insieme a me in
quel campo ha capito che quell'esperienza non l'avrebbe più dimenticata
per tutta la vita e aveva appena lasciato un segno indelebile nel proprio
cuore e nella propria anima.
Lucia Leonardi (15 anni)
e-mail: donghiluc@tiscali.i
|