Commissione Divulgazione U.A.I.


L'osservazione dell'eclisse in una Scuola Primaria
Annalisa Toniolo e le insegnanti della Scuola Primaria S. Francesco di Rondò


La Scuola Primaria S. Francesco di Rondò, nel comune di Bassano del Grappa (VI) ha voluto non farsi sfuggire l'occasione per osservare una eclisse di Sole. Ricordiamo che durante l'eclisse del 3 ottobre 2005 le nuvole e la pioggia non hanno lasciato alcuna possibilità di osservazione.
Non doveva essere una osservazione, con spiegazioni ad alto livello scientifico, bensì, una raccolta dati per poi usufruirne nel proseguo degli studi.
I bambini per tutto il mese di marzo hanno registrato, giorno dopo giorno, la forma della luna e la sua posizione rispetto ad un riferimento fisso. Lo stupore nel vedere che la luna era costantemente in ritardo per poi ad un certo punto non farsi più vedere nelle ore serali, forse a causa delle nuvole? In realtà il tempo perturbato ha dato il suo contributo.



la luna vista dai bambini
Non sono mancate le letture dei miti delle varie popolazioni.
Finalmente arriva il giorno tanto atteso, il 29 marzo 2006, con un bel cielo limpido (il giorno precedente le condizioni meteo erano pessime).
I bambini sono stati suddivisi in quattro gruppi e quattro erano le postazioni di osservazione:

1.
Osservazione diretta: muniti di occhialini con filtro speciale, costruiti da loro, hanno osservato dal 1° contatto.
Lo stupore nel vedere l'ombra avanzare!
.

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Su tabelle dovevano disegnare l'ombra osservata, con indicazione dell'ora


2. Osservazione al telescopio: sono stati posizionati due telescopi.

  • Uno, dotato di motorino: i bambini potevano osservare il fenomeno direttamente (la meraviglia nel vedere, l'immagine capovolta rispetto all'osservazione diretta e "le macchie solari" venire nascoste dall'ombra, per poi riapparire verso le fine)
  • il secondo, manuale: per fotografare l'eclisse (la necessità di continuare ad aggiustare il puntamento, perché il Sole comunque continua a muoversi nel cielo).
  • 3. materiale povero:
    gnomone: lo spostamento del sole viene confermato anche dalla registrazione fatta con lo gnomone (spostamento lungo la linea dell'equinozio).
    Nella stessa postazione, i bambini registravano l'ora e la temperatura.
    Durante la fase massima hanno potuto notare:

    • un abbassamento della temperatura non solo percepita, ma anche registrata
    • una variazione della luminosità nell'ambiente circostante
    • l'alzarsi di una leggero vento

    Qualcuno ha commentato: "Ecco perché tanta paura presso le popolazioni antiche verso il fenomeno dell'eclisse!"

    • semplici strumenti costruiti con materiale povero, per far capire che non è necessaria una strumentazione sofisticata, purché l'occhio sia protetto!
      D'altra parte gli antichi dovevano ingegnarsi in qualche modo per effettuare le osservazioni.
    • Tubo di cartone lungo un metro, con un forellino fatto con uno spillo, proiettava l'immagine dell'eclisse su un foglio bianco, ma sempre capovolta! (i bambini allora cercavano di girare lo strumento o di girarsi per vedere se l'immagine poteva raddrizzarsi)
    • Un foglio nero con tanti forellini, che proiettava tante piccole eclissi in un foglio bianco.

    4. Postazione Internet: nell'aula informatica è stato effettuato il collegamento in contemporanea con:

    • L'Osservatorio Astrofisico di Catania (copertura del 72%)
    • Il sito UAI e quello del Corriere della Sera per la totalità visibile in Egitto
    I bambini hanno potuto confrontare le diverse percentuali di copertura per capire un po' di più l'effetto ombra e penombra.
    Avevano delle tabelle con indicate le varie fasce di tutto il fenomeno.
    La meraviglia di tutti quando in aula informatica attraverso i buchi delle tapparelle filtravano i raggi di sole, proiettando sul pavimento tante eclissi.
    L'esperienza per i bambini è stata bella, emozionante, coinvolgente ma soprattutto istruttiva perché le varie postazioni hanno fornito una diversa visibilità dell'eclisse.

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