Commissione Divulgazione U.A.I.

Diario di una giornata indimenticabile
(tutte le immagini)

28 marzo 2006

Il Sole è tramontato su Tobruk.

E' stata una giornata particolare: abbiamo avvistato la bassa costa libica alcune ore prima dell'arrivo. Tutti noi eravamo inquieti, non vedevamo l'ora di raggiungere la meta tanto sospirata, ma non ci nascondevamo un vago timore.

Un peschereccio ci ha accostato, gli occupanti ci hanno salutato festosamente. Nel porto non c'era nessun'altra nave che la nostra. L'apprensione si è pian piano dissolta e ha lasciato il posto alla sorpresa: fiori sono stati consegnati al Comandante della nave, e un gruppo di bambini e ragazzi con alcune maestre ha espresso il benvenuto alla prima nave da crociera che avesse mai attraccato al porto di questa città. Dopo questa accoglienza ci siamo convinti che ormai potevamo dimenticare timori e incertezze.

29 marzo 2006

Il risveglio non costa fatica quando ci aspetta l'agognata meta...il cielo e' sereno. Si parte....Lasciamo la costa e troviamo una sorpresa: un nebbione che non ci saremmo davvero aspettati. La pioggia del giorno precedente ha causato questo fenomeno. Viaggiamo nella nebbia per gran parte del tragitto.

Finalmente con un grande sollievo la nebbia si dissolve. Ora finalmente siamo più tranquilli. I pullman lasciano l'asfalto, entrano nel deserto. Il terreno è solido e piatto, nessun problema.
Arriviamo al nostro campo. Ci sono tende per l'ombra, sedie, un duty free con magliette celebrative.

Ci guardiamo attorno. Nessuna altura all'orizzonte. Un mare di sabbia e sassi senza fine.
Lontano lontano si vedono laghi e acque, ma non e' vero...sono miraggi!

Nel campo si respira un'atmosfera di allegra fratellanza. La televisione intervista persone provenienti da ogni parte del mondo.
Molti hanno parole di ringraziamento per l'accoglienza. Ci sono famiglie libiche, ragazzi che cantano e suonano...e alcuni di noi entrano nel cerchio e partecipano all'allegria.
Voglio credere che questa atmosfera di compartecipazione sia un piccolo seme da coltivare per realizzare un sogno...il nostro mondo è cosi' straordinario che vale la pena di viverci in pace...

Fin dall'inizio avevamo deciso di non impegnare il nostro tempo in troppe riprese.
Seguiamo l'avanzare dell'ombra con il PST finchè non sono rimaste che poche tracce di Sole.
Poi ci abbandoniamo all'osservazione ad occhio nudo, certi che le immagini rimarranno impresse indelebilmente nel ricordo.

Tutti insieme urliamo di gioia e meraviglia. Abbiamo capito che la reazione di tutti è istintivamente di urlare e di fare rumore, forse per scacciare un atavico timore.
Noi sappiamo bene che il fenomeno è naturale e non ha niente di misterioso, ma ci comportiamo come se dovessimo con le nostre grida scacciare l'ombra terribile che ha cambiato il giorno in una strana notte.
Dura troppo poco, un raggio di Sole irrompe a riportare la luce...



Per me e mio marito è stata la prima eclisse totale. Franco invece ricorda l'eclisse del 1961 e tenta di fare paragoni. Livorno era nel centro della fascia di totalità. Nel suo ricordo il cielo allora era veramente buio, con tante stelle visibili. Forse l'ora in cui si è verificato il fenomeno del 1961 (le prime ore del mattino), forse il deserto che non offre ostacoli all'orizzonte, forse il terreno chiaro che riflette maggiormente la luce, hanno reso il cielo più chiaro questa volta. Ma il colore di questa provvisoria notte è difficilmente descrivibile.
Ecco una foto scattata durante la totalità.

Come questi bambini che saltavano di gioia e non dimenticheranno questa esperienza anche noi ricorderemo lo stupore e la meraviglia provate.

Pasqua, Nero e Franco



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