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Stella Doppia (1956)
un romanzo di Robert Heinlein

"Il Grande Lorenzo è un attore che non nasconde una certa tendenza ad attaccare discorso con gli estranei ... Come conseguenza, un bel giorno viene rapito e imbarcato sul primo razzo per Marte. Scopo del complotto: sostituire una stella di prima grandezza della politica interplanetaria, l'onorevolissimo John Joseph Bonforte, l'uomo più amato e più odiato del sistema solare.
Ha inizio così la recita più pericolosa della carriera di Lorenzo Smythe, perché alla sua interpretazione è affidata la pace fra Marte e la Terra.
Una situazione esplosiva che lo porterà nella 'stanza dei bottoni' di tutto l'universo conosciuto."[1]

" Il romanzo è il più 'politico' di Heinlein, essendo dedicato alla esposizionedella teoria e della pratica di un uomo politico del futuro.
Parlando di Heinlein e di politica, però, la mente corre subito alle accuse di fascismo che sono state mosse a questo autore, a partire dalla pubblicazione di 'Fanteria dello Spazio'.

Stella Doppia descrive in toni esemplari la vita di un uomo politico, dimenticando aspetti non certo marginali come le lobby, lo spoil system e il finanziamento dello Stato: tutto viene risolto con una sorta di paleo-liberismo, 'aumentando i commerci'. [...]

Nel romanzo abbiamo un partito progressista - il Partito espansionista - e uno conservatore; quello progressista introduce lentamente le sue innovazioni e come reazione perde le elezioni successive.
Di fronte a una tale inerzia dell'elettorato non è chiaro perché i conservatori debbano mai perdere le elezioni , e infatti nel romanzo non le perdono, bensì rassegnano le dimissioni in base a un gioco tattico che non riuscirà. [...]

Fin dall'inizio, Heinlein si distinse per la sua prosa efficace e brillante, e come scrittore è anch'egli minimalista al pari di Asimov. Eccellono nel descrivere piccoli fatti quotidiani, le ripercussioni delle innovazioni scientifiche sulla vita di tutti i giorni, che è un po' la forza e il limite della loro fantascienza, un po' troppo facilona nel semplificare situazioni complesse."[2]

1) dalla seconda di copertina dell'edizione "Urania Collezione" - 2005
2) dalla postfazione di Riccardo Villa alla stessa edizione

 

Autunno marziano

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