Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Mercurio:
nei primi giorni dell'anno il pianeta sorge poco prima del Sole e si trova molto basso
sull'orizzonte orientale, difficilmente individuabile nella luce dell'alba.
La già modesta altezza sull'orizzonte diminuisce ulteriormente nelle settimane successive,
durante le quali Mercurio si avvicina nuovamente al Sole, fino alla congiunzione
con esso, il giorno 26.
Venere:è ancora estremamente luminoso, ma il tempo a disposizione
per osservarlo la sera si riduce ulteriormente, fino a scomparire per alcuni
giorni per effetto della congiunzione con il Sole che ha luogo il giorno 13.
Nell'ultima decade del mese Venere ricompare all'alba, allontanandosi man mano
dal Sole e migliorando le condizioni di osservabilità nei cieli mattutini.
Il pianeta entra nel Sagittario proprio all'inizio del nuovo anno, il 1° gennaio 2006.
Marte: la luminosità del pianeta rosso continua a diminuire
gradualmente, ma è comunque un astro ancora molto evidente, facilmente individuabile
nelle prime ore della sera, quando culmina verso Sud.
Per tutto il mese di gennaio
rimane nella costellazione dell'Ariete.
Giove: il pianeta gigante è l'astro più luminoso del cielo nella
seconda parte della notte.
A inizio mese lo si può osservare per circa due ore prima
dell'alba; successivamente l'intervallo di osservabilità aumenta significativamente,
fino ad arrivare a fine mese a quasi 4 ore.
Giove si trova nella parte iniziale della
costellazione della Bilancia.
Saturno: lo splendido pianeta con gli anelli diventa il principale
protagonista delle osservazioni planetarie di questo mese. Gennaio è infatti il mese
ottimale per osservarlo.
Il giorno 27 si trova in opposizione al Sole.
Potremo quindi
osservarlo per l'intera notte.
Saturno si trova nella costellazione del Cancro,
a breve distanza dall'ammasso aperto del "Presepe" (M44).
Urano: l'osservabilità del pianeta è ormai ridotta a poche ore dopo
il tramonto del Sole.
A fine mese sarà ormai molto basso sull'orizzonte occidentale.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo;
è quindi necessario il telescopio per osservarlo. Urano si trova ancora nella costellazione
dell'Acquario, dove rimarrà tutto l'anno.
Nettuno: precedendo Urano di circa 1 ora e mezza nell'orario del proprio
tramonto, Nettuno nel corso del mese diventa inosservabile, immergendosi nelle luci del
crepuscolo serale.
Il pianeta per tutto il 2006 percorrerà un breve tratto nella costellazione
del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: dopo la congiunzione di dicembre è ancora praticamente inosservabile:
ricompare nel cielo del mattino, ma per la sua luminosità estremamente bassa le condizioni non
sono certo ideali per cercarlo, basso sull'orizzonte e vicino al chiarore dell'alba,
nella costellazione della Coda del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Luna - Venere:
il giorno 1, dopo il primo tramonto dell'anno, potremo tentare di osservare,
poco sopra l'orizzonte occidentale, una sottilissima falce di Luna e, più in alto, la luminosissima Venere,
al confine tra la costellazione del Capricorno ed il Sagittario
(
vedi
mappa).
Luna - Marte: l'8 gennaio la Luna e Marte
si troveranno molto vicini nella costellazione dell'Ariete
(
vedi
mappa).
Luna - Saturno:
il giorno 15 il disco della Luna piena transiterà poco sopra Saturno nella costellazione del Cancro
(
vedi
mappa).
Luna - Giove: prima dell'alba del 23 gennaio la Luna all'Ultimo
Quarto e Giove saranno osservabili insieme nella costellazione della Bilancia
(
vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
La presenza dei punti di riferimento offerti da due corpi celesti molto luminosi
come Giove e Saturno può essere di aiuto per identificare alcune costellazioni
della fascia zodiacale.
Saturno si trova infatti nella costellazione del Cancro,
mentre nella seconda parte della notte Giove brilla nella costellazione della Bilancia.
A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete,
dove possiamo riconoscere Marte, e quella molto più grande ma non molto
appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo
a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.
Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda
con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo,
praticamente allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga,
facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta".
La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus.
Tornando al di sotto della fascia zodiacale,
a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e
dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata
del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest'ultima rammentiamo la
nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna
le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph.
Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra,
Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Da non perdere un'osservazione con un telescopio,
ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura,
la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani,
le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del
cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile:
Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno
alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea,
con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone,
l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
CARTE DEL CIELO
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Indice cielo del mese