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IL CIELO DEL MESE
- LUGLIO 2005
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Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica
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SOLE
Il giorno 20 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.
- 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51
- 15 luglio: il sole sorge alle 5.50; tramonta alle 20.46
- 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32
Oltrepassato, il 21 giugno scorso, il Solstizio d'Estate, le giornate tornano
lentamente ad accorciarsi. Dal 1° luglio al 31
luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto
all'Ora Solare o TMEC (=Tempo Medio dell'Europa Centrale)
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
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Luna nuova il 6
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Primo quarto il 14
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Luna piena il 21
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Ultimo quarto il 28
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
Questo mese non sarà molto favorevole per l'osservazione del pianeta.
In teoria il giorno 9 sarebbe il momento migliore,
essendo Mercurio alla massima elongazione (circa 26° dal Sole).
Tuttavia il pianeta rimane anche in quella circostanza molto basso sull'orizzonte.
Nei giorni successivi la situazione peggiora ulteriormente,
con Mercurio che si avvicina sempre più alla nostra stella,
sparendo alla nostra vista nelle luci del tramonto.
Venere:
l'astro più luminoso della volta celeste è ormai ricomparso nei cieli del crepuscolo serale.
Come per il mese scorso e ancora per alcune settimane rimarrà però ancora
piuttosto basso sull'orizzonte occidentale.
Potremo quindi ammirarlo solo
per un intervallo di tempo relativamente limitato dopo il tramonto del Sole.
Il pianeta passa dalla costellazione del Cancro al Leone, il giorno 12.
Marte: nel corso del mese continua ad anticipare l'orario in cui sorge:
a fine mese lo si potrà osservare praticamente per tutta la seconda parte della notte.
Lo si vedrà sorgere ad Est e salire man mano fino a che le luci del giorno ce lo
nasconderanno poco prima della culminazione a Sud. Marte percorre quasi per intero
la costellazione dei Pesci.
Giove:
dopo il tramonto di Venere il pianeta gigante rimane l'astro più luminoso delle notti d'estate.
Anch'esso però brillerà nel cielo per poco tempo, venendosi a trovare dopo il tramonto
del Sole a Sud-Ovest a poche decine di gradi di altezza sull'orizzonte.
Nella prima parte della notte, nell'arco di circa 3 ore, lo potremo
seguire fino al suo tramonto.
Giove si trova ancora nella
costellazione della Vergine, dove resterà per gran parte dell'anno.
Saturno: Il giorno 23 sarà in congiunzione con il Sole, per cui sarà totalmente inosservabile.
Saturno si trova nella costellazione del Cancro, nei pressi del confine con i Gemelli.
Urano: L'intervallo di osservabilità continua a crescere, il pianeta sorge poche ore
dopo il tramonto del Sole, quindi rimane osservabile per quasi tutta la notte.
È comunque necessario l'uso di un telescopio o almeno un binocolo, data la sua bassa luminosità.
Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.
Nettuno: Sorge circa un'ora prima di Urano, quindi rispetto a quest'ultimo
le condizioni di osservabilità sono leggermente migliori: a fine mese sorge poco
dopo il tramonto del Sole, per cui è visibile per quasi tutta la notte.
È però meno luminoso di Urano, per cui è sempre necessario utilizzare
una strumentazione adeguata, un telescopio o un binocolo.
Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano.
Plutone: è osservabile per quasi l'intera durata della notte,
anche se tende ad anticipare il suo tramonto, che col passare del tempo
avviene via via con maggiore anticipo.
Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio.
Si trova nella costellazione del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Congiunzione Luna - Venere - Mercurio :Nella luce del crepuscolo serale dell'8
luglio potremo osservare il tramonto di Venere accompagnato da una sottilissima falce di Luna.
Con un po' di fortuna ed un orizzonte libero da ostacoli si può tentare di scorgere
Mercurio, molto basso sull'orizzonte.
I tre astri si trovano nella costellazione del Cancro
(vedi
mappa).
Luna - Giove: nella prime ore della notte del 13 luglio la Luna,
prossima al primo quarto,
verrà a trovarsi a breve distanza da Giove, nella costellazione della Vergine
(vedi
mappa).
Luna - Marte: nelle ore centrali della notte sarà
possibile ammirare la Luna all'Ultimo Quarto elevarsi
sull'orizzonte orientale insieme a Marte, nella costellazione dei Pesci
(vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Le corte notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata
perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est
ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti.
Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto
"Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono
Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte,
rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà
ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo
(in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di
4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale
di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche,
affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende.
Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo,
il monte degli dei, per rubare il fuoco.
Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno,
detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda
dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda.
Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentanti
nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a
diventare famosa come Elena di Troia.
Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del
cielo, essa è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre
1600 anni luce da noi! Questo significa che la luce che percepiamo
è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano,
e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso è giunta
ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100
volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due
astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza
relativamente piccola. Deneb è invece una cosiddetta "supergigante
azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed
una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere
le costellazioni zodiacali.
Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in
tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico
oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma
dello Scorpione con al centro la rossa Antares. A Sud - Est possiamo riconoscere
il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia.
Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva
di stelle particolarmente luminose.
Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che
rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes.
Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo
riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore
sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra
possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.
(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste,
proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto
di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste;
geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
CARTE DEL CIELO