IL CIELO DEL MESE

- OTTOBRE 2007 -



Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica

http://scis.uai.it   scis@uai.it

SOLE

Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.
·        1 ottobre: il sole sorge alle 7.08 ; tramonta alle 18.55
·        15 ottobre: il sole sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31
·       31 ottobre: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.08

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 22 minuti per una località alla latitudine media italiana.



Fino al 27 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale). Nella notte tra il 27 e il 28 torna in vigore l'ora solare.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)

LUNA

Le Fasi:

·        Ultimo quarto il 3

·        Luna nuova il 9

·        Primo quarto il 19

·        Luna piena il 26


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: il periodo è poco favorevole alla individuazione del pianeta.  Visibile, almeno in teoria, nelle prime ore della sera, poco dopo il tramonto, per quasi tutto il mese, Mercurio, già basso sull’orizzonte occidentale, vedrà diminuire ulteriormente la sua altezza, avvicinandosi sempre più al Sole, fino alla congiunzione del giorno 23.   A fine mese ricomparirà al mattino ad oriente, poco prima dell’alba.

Venere: l’osservabilità del luminosissimo pianeta rimarrà ottimale e sostanzialmente invariata per tutto il mese.  Il giorno 28 Venere raggiungerà la massima elongazione dal Sole, con una distanza angolare di oltre 46°.  Possiamo seguire il pianeta per quasi 4 ore, da quando sorge fino a quando le luci dell’alba prendono il sopravvento, con il pianeta già alto oltre 40° sull’orizzonte. Venere nel corso del mese attraversa quasi per intero la costellazione del Leone.

Marte:
il pianeta continua il trend dei mesi precendenti, anticipando ulteriormente la propria apparizione sull’orizzonte orientale. Marte è ormai facilmente individuabile, inizialmente molto basso verso Est-Nord-Est, già prima della mezzanotte.  Circa 2 ore prima dell’alba raggiunge la massima altezza, culminando a Sud. Per tutto il mese Marte rimane nella costellazione dei Gemelli.

Giove: ultime settimane per osservare il pianeta gigante, ormai visibile per non più di un paio d’ore dopo il tramonto del Sole.  Possiamo individuarlo basso sull'orizzonte a Sud-Ovest, ma con il passare dei giorni anticiperà sempre più il proprio tramonto.
Giove si trova ancora nella costellazione dell’Ofiuco.

Saturno: anche in questo mese di ottobre
l’osservabilità di Saturno è analoga a quella di Venere, tanto che il giorno 15 i due pianeti saranno in congiunzione.  Anche il pianeta con gli anelli guadagna quindi ore di visibilità nei cieli mattutini.   L’altezza sull’orizzonte aumenta progressivamente e possiamo infatti individuarlo agevolmente ad Est nel corso delle ultime ore della notte.  Saturno si trova nella costellazione del Leone, e a breve distanza dalla stella Regolo. Prima della congiunzione Venere si trova in alto a destra rispetto a Saturno, successivamente lo troveremo poco più in basso.

Urano: dopo l’opposizione del mese scorso, continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta, dato che esso culmina a Sud nelle prime ore della notte.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.

Nettuno: le condizioni per l'osservazione sono ancora simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità è un po’ più breve: Nettuno tramonta infatti circa 1 ora e mezza prima di Urano. Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella parte centrale della costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.

Plutone [pianeta nano]:
Preso atto della decisione della IAU (International Astronomical Union) - Praga, agosto 2006 - in merito alla riclassificazione di Plutone, www.uai.it/index.php?tipo=A&id=1300, per il momento abbiamo scelto di mantenere comunque lo spazio dedicato all'ex-pianeta nella nostra rubrica.

È ormai difficile da individuare, essendo visibile solo poco dopo il tramonto, basso sull'orizzonte a Sud-Ovest.
Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del
Sagittario.


CONGIUNZIONI:

Luna - Marte: nella notte tra il 2 e il 3 ottobre la Luna all’Ultimo quarto sorgerà accompagnata, poco più a destra, dal pianeta Marte.  L’apparizione all’orizzonte dei due astri sarà seguita dal sorgere delle costellazioni dei Gemelli e di Orione (vedi mappa).

Luna - Venere: Prima dell'alba del giorno 7 una sottilissima falce di Luna sorgerà insieme al fulgido Venere, seguito a breve distanza sa Saturno.  I tre astri sono concentrati intorno a Regolo, la stella alfa della costellazione del Leone (vedi mappa).

Venere - Saturno: Un’altra congiunzione riservata a chi avrà l’opportunità di osservare il cielo al mattino presto, prima dell’alba.  Questa volta si tratta però di uno spettacolo meno frequente, la congiunzione tra due pianeti.  La mattina del giorno 15 Venere e Saturno saranno protagonisti di un “incontro ravvicinato” nella costellazione del Leone (vedi mappa).

Luna - Giove: Ultima occasione di osservare Giove, ormai basso sull’orizzonte occidentale, dove la sera del giorno 16 tramonterà accompagnato da una falce di Luna crescente. I due astri si troveranno nella costellazione dell’Ofiuco (vedi mappa).

Luna - Marte: La Luna e Marte nel mese di ottobre concedono il “bis” con un’altra congiunzione, il giorno 30, al centro della costellazione dei Gemelli (vedi mappa).


COSTELLAZIONI

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno.
(Si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.

Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quell'attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, un po' difficile da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo.
Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena.
Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.

Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.

Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo,
consultate la pagina 575 di
Televideo

CARTE DEL CIELO


Sfondo
Nero

Sfondo
Bianco

Dettaglio della carta
Orizzonte Nord
15 ottobre ore 20:00
Orizzonte Sud
15 ottobre ore 20:00
Orizzonte Ovest
15 ottobre ore 20:00
Orizzonte
Est
15 ottobre ore 20:00
Zenit
15 ottobre ore 20:00
Congiunzione Luna – Marte
3 ottobre ore 2:00
Congiunzione Luna - Venere
7 ottobre ore 5:00
Congiunzione Venere - Saturno
15 ottobre ore 5:30
Congiunzione Luna - Giove
16 ottobre ore 19:30
Congiunzione Luna - Marte
30 ottobre ore 23:30