SCIS - Servizio per la Cultura e l’Informazione Scientifica
COMUNICATO
04/03/2000
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LA SALVAGUARDIA DEGLI OSSERVATORI ASTRONOMICI: APPROVATE LE LEGGI REGIONALI IN TOSCANA E IN LOMBARDIA CONTRO L’INQUINAMENTO LUMINOSO.
Queste settimane sono state caratterizzate da numerose iniziative a livello regionale e nazionale legate all’Astronomia e in particolare alla promozione e salvaguardia dell’osservazione del cielo ed alla limitazione dell’inquinamento luminoso.
Lo SCIS - Servizio per la Cultura e l’Informazione Scientifica - ha redatto alcuni comunicati stampa per dare la massima diffusione alla notizia di queste importanti iniziative.
In dettaglio, i comunicati riguardano:
Approvazione
delle leggi regionali in Lazio, in Toscana e in Lombardia contro l’inquinamento
luminoso.
Prima
Settimana Nazionale “GLI STUDENTI FANNO VEDERE LE STELLE” 6-11 marzo
2000.
“PARCHI DI STELLE” - Roma - 7 marzo: presentazione del disegno di legge “Limitazione delle emissioni luminose nelle aree protette” su iniziativa del Gruppo Parlamentare Verdi.
Vi presentiamo qui di seguito il testo del primo comunicato. Gli altri saranno inviati prossimamente.
Mercoledì primo marzo 2000 il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato il disegno di legge regionale per il risparmio energetico e contro l’inquinamento luminoso. Lunedì 21 febbraio 2000 era stato il Consiglio Regionale della Toscana ad approvare una simile Legge, solo 48 ore dopo una analoga deliberazione della Regione Lombardia, che si è dotata di un provvedimento legislativo sull’inquinamento luminoso nel corso della riunione del Consiglio del 19 febbraio. In tutte le occasioni la legge è stata approvata con ampia maggioranza, con voto favorevole da parte di uno schieramento trasversale comprendente consiglieri sia della maggioranza che dell’opposizione.
Finalmente anche Lazio, Toscana e Lombardia si affiancano quindi a Veneto e Val D’Aosta, le prime regioni italiane che si sono dotate di una normativa per ridurre l’inquinamento luminoso dei nostri cieli.
I comuni dovranno recepire le nuove norme nei “Piani Comunali dell’Illuminazione Pubblica”, ottenendo così un significativo RISPARMIO sui costi per l’illuminazione pubblica (attorno al 30%). Se le norme di limitazione dell’inquinamento luminoso fossero adottate su tutto il territorio nazionale verrebbero risparmiati circa 400 MILIARDI ALL’ANNO.
Ricordiamo in sintesi che l’INQUINAMENTO LUMINOSO è la dispersione della luce artificiale al di fuori delle aree che necessitano di illuminazione: buona parte della luce emessa dagli impianti di illuminazione viene indirizzata verso l’alto o comunque in direzioni estranee allo spazio da illuminare.
LA CATTIVA ILLUMINAZIONE PROVOCA INNUMEREVOLI DANNI:
un
AUMENTO DEI COSTI che gravano
sulle casse degli enti locali e quindi sui contribuenti. (la luce rivolta
verso l’alto viene inutilmente dispersa e non dà alcun vantaggio all’utenza)
un
DANNO IRREPARABILE all’osservazione astronomica: la luce male orientata
viene diffusa dall’atmosfera, che crea uno sfondo luminoso che impedisce l’osservazione
degli astri.
un
GRAVE SQUILIBRIO AMBIENTALE ai danni di flora e fauna privati delle naturali
ore di buio con conseguenze imprevedibili sull’ecosistema.
un
maggiore INQUINAMENTO ATMOSFERICO per emissione di gas combusti da parte
delle centrali termoelettriche e una superproduzione di scorie radioattive
da parte delle centrali termonucleari che producono l’elettricità che l’Italia
importa dall’estero
un
IMPOVERIMENTO DELLE RISORSE non rinnovabili utilizzate per produrre energia
elettrica, con relativo aumento dello sfruttamento minerario dei giacimenti.
Gli effetti della cattiva illuminazione urbana sono sotto gli occhi di tutti: ormai nei pressi delle aree abitate è praticamente impossibile persino riconoscere le costellazioni. Questo ha costretto da tempo gli scienziati a realizzare i nuovi osservatori professionali in AREE LONTANE DALLE CITTÀ INQUINATE. Esistono però sul territorio nazionale innumerevoli siti osservativi, alcuni ancora utilizzati da professionisti, moltissimi gestiti da associazioni di astrofili il cui RUOLO è FONDAMENTALE per determinati settori di ricerca e per una capillare attività nel campo della didattica e della divulgazione scientifica.
La legge approvata in Toscana indica in particolare i circa 25 osservatori e stazioni astronomiche che potranno usufruire di una fascia di rispetto entro la quale saranno applicati accorgimenti specifici per limitare l’inquinamento luminoso. Le Associazioni Astrofili avranno maggiori opportunità per promuovere la riscoperta del cielo da parte del pubblico, il cui interesse per le scienze astronomiche ha registrato in questi ultimi anni un costante aumento. Con l’applicazione delle nuove leggi la collaborazione tra gli Enti locali, i ricercatori professionisti e le associazioni di astrofili potranno dare un impulso di grande importanza alla diffusione della cultura astronomica e scientifica in generale.
SEGNALIAMO ALCUNI SITI DI PARTICOLARE INTERESSE:
Commissione Nazionale Inquinamento Luminoso dell’UAI (Unione Astrofili Italiani) responsabile : Ing. Carlo Rossi (e-mail : giuseppe@etruria.net)
Cielobuio -
Coordinamento per la Protezione del Cielo Notturno
www.vialattea.net/cielobuio/index.htm
Dalle pagine web
dell’Osservatorio di Arcetri:
www.arcetri.astro.it/CDAs/cielo/pollution/light-pollution.html
Sito del dott.
Pierantonio Cinzano (Università di Padova):
http://debora.pd.astro.it/cinzano
International Dark-Sky Association: http://www.darksky.org
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