SCIS - Servizio per la Cultura e l'Informazione
Scientifica
COMUNICATO 05/08/2000
Arrivano le "Perseidi", le stelle cadenti di San Lorenzo
(I numeri tra parentesi si riferiscono a note scientifiche poste in fondo al comunicato)
Come ogni anno, il mese astronomico di agosto ha nelle "Stelle cadenti" (1) il suo fenomeno più atteso e più conosciuto dal grande pubblico.
Lo sciame (2) è attivo per diversi giorni, dal 17 luglio al 24 agosto: è bene sottolineare che benché la tradizione associ lo sciame delle "Perseidi" alla ricorrenza di San Lorenzo del 10 agosto, in realtà la maggiore intensità della pioggia di meteore avrà luogo il giorno 12. Si consiglia quindi di protrarre le osservazioni per alcuni giorni, a cavallo delle date del 10 e 12 .
Nei giorni previsti per il massimo dello sciame meteorico i nostri cieli saranno dominati dalla presenza della Luna crescente: la Luna infatti sarà al primo quarto il 7 agosto e sarà piena il 15. Il nostro satellite sarà quindi protagonista delle osservazioni pubbliche organizzate dalle associazioni di astrofili, ma costituirà un ospite indesiderato per chi vorrà seguire l'evolversi della "pioggia" di meteore, consentendo la visione di poche decine di meteore l'ora (in condizioni ideali, con un cielo buio, se ne potrebbero osservare un centinaio).
Per chi non ha problemi di orario, si consiglia di guardare il cielo fino alla seconda parte della notte, quando la Luna tramonterà, permettendo di osservare sempre più meteore. Varrà comunque la pena tentare di vedere le meteore più brillanti, note come "bolidi".
Diamo alcuni dati sulle caratteristiche principali delle Perseidi.
Lo sciame deve il suo nome al proprio radiante (3), situato nella costellazione del Perseo. I corpuscoli che, penetrando nell'atmosfera, creano la scia luminosa nota come "stella cadente", derivano dalla dispersione della materia rilasciata lungo la propria orbita dalla cometa Swift-Tuttle (4). Tali meteoroidi (1), all'ingresso in atmosfera, hanno una velocità media di 59 km/sec. I dati tecnici sono tratti dalle tabelle pubblicate dall'IMO, International Meteor Organization alla pagina web http://www.imo.net/calendar/cal00.html
Tra le innumerevoli iniziative pubbliche organizzate nei giorni dal 10 al 12 agosto, ricordiamo le "Nuits des Etoiles", le Notti delle Stelle - importante iniziativa nazionale francese a cui quest'anno hanno aderito anche alcune associazioni di Italia, Belgio, Svizzera e Tunisia.
Ulteriori notizie su queste serate astronomiche sono disponibili nella nostra rubrica di News all'indirizzo http://www.uai.it/scis/news.htm
NOTE SCIENTIFICHE
1) Le stelle cadenti (scientificamente "meteore") sono fenomeni naturali prodotti dall'ingresso nell'atmosfera terrestre di un corpuscolo solido detto meteoroide. Questo, con una velocità tipica di qualche decina di km/s, entrando nell'alta atmosfera si riscalda per attrito e si disintegra completamente in una polvere finissima. I meteoroidi che raggiungono il suolo si dicono meteoriti. La luce emessa dalla meteora è dovuta dalla ricombinazione elettronica dell'aria che viene ionizzata dal corpo incandescente, secondo un meccanismo analogo a quello dei tubi al neon.
2) Ogni notte si osservano in media una decina di meteore l'ora, ma si possono avere fenomeni di alta attività meteorica detti "sciami" che si ripresentano sempre alla stessa data. La ragione di questo comportamento è che i meteoroidi possono trovarsi in vere e proprie (rarefattissime) "nubi" dislocate in un ben determinato punto dell'orbita terrestre: in questo modo, ogni volta che la terra attraversa quel punto della propria orbita (quindi sempre lo stesso giorno dell'anno), si ha la pioggia di stelle cadenti.
Si conoscono alcune centinaia di sciami meteorici e ogni anno ne vengono scoperti di nuovi, di debolissima attività, soprattutto grazie alle osservazioni di astrofili.
3) La combinazione del moto di rivoluzione terrestre attorno al sole e di quello proprio delle meteoriti (anch'esse orbitanti attorno al sole) fa sì che l'osservatore abbia l'impressione di vedere le scie delle stelle cadenti provenire da un preciso punto fra le stelle. Tale punto si chiama RADIANTE. La costellazione in cui si trova tale radiante dà il nome allo sciame. Quindi le "Leonidi" hanno il radiante nella costellazione del Leone, e le "Lacrime di San Lorenzo" del 12 e 13 agosto, che appaiono provenire dalla costellazione del Perseo, si chiamano Perseidi. Va sottolineato che non esiste alcuna relazione fisica tra costellazione e sciame meteorico: si tratta di una sovrapposizione prospettica.
4) La reale origine dei meteoriti è legata al Sistema Solare. In particolare, le comete, corpi freddi grandi una decina di chilometri, ad ogni passaggio vicino al sole, possono perdere una considerevole percentuale della propria massa sotto forma di particelle meteoriche andando incontro ad una sorta di "morte" per consunzione, che avviene tipicamente dopo qualche decina di passaggi vicino al sole. Lungo la loro orbita, allora, iniziano a disperdersi dei frammenti che continuano a rivolvere attorno al Sole per millenni. Sono tali "sciami" di piccoli frammenti a produrre molte piogge meteoriche.
5) Il modo migliore per osservare una pioggia meteorica è quello di sedersi comodamente su di una sdraio, e mantenere lo sguardo verso il cielo (magari cercando di allontanarsi dalle città dove l'inquinamento luminoso può svilire la spettacolarità del fenomeno). Non esiste una direzione preferibile in cui guardare, ma si può consigliare di osservare dalla parte dove si troverà il radiante, vale a dire a nord-est nella seconda metà della notte.
Con la consulenza di:
Unione Astrofili Italiani - Sezione Meteore
UAI website: http://www.uai.it/sez_met
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