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S.C.I.S.
Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica
COMUNICATO 24/07/2002Approvata la Legge Regionale contro
l’Inquinamento Luminoso nelle Marche
A pochi giorni dall’approvazione di una analoga legge in Campania, anche la Regione Marche ha adottato una normativa in tema di Inquinamento Luminoso.
La legge è stata approvata all’unanimità lo scorso 17 luglio dal Consiglio Regionale, a circa 18 mesi dalla sua presentazione da parte del Coordinamento della Associazioni e degli Osservatori marchigiani sull'IL.
Con questa legge salgono a 9 le attuali leggi regionali anti inquinamento luminoso, ed anche se la strada è ancora lunga per una effettiva applicazione di tali leggi, va sottolineato che esse interessano ormai più di metà del territorio nazionale!
L'inquinamento luminoso non è più un problema di nicchia e questo lo evidenziano anche gli oltre 10 progetti di legge depositati in Parlamento Italiano sul problema.
La legge in questione è un segno dell’avanzata sensibilità maturata in tutta Italia negli ultimi anni che ci pone al primo posto in Europa nel combattere l’inquinamento luminoso.
La legge Marche nella struttura e nelle caratteristiche tecniche generali, ricalca la Legge della Regione Lombardia ed il recentissimo testo di legge approvato dalla Repubblica Ceca (primo stato sovrano ad adottare una legge nazionale contro l’inquinamento luminoso).
Nelle sue linee essenziali tale legge è come di seguito strutturata. Su tutto il territorio regionale dall'entrata il vigore:
tutti gli impianti di illuminazione esterna, pubblica e privata sono eseguiti con apparecchi d’illuminazione che emettono un’intensità luminosa massima di 0 cd/ klm a 90° ed oltre;
gli impianti devono essere equipaggiati di lampade con efficienza superiore a 90 lm/W;
gli stessi inoltre devono essere realizzati in modo che le superfici illuminate non superino il livello minimo di luminanza media mantenuta previsto dalle norme di sicurezza;
devono essere provvisti di dispositivi in grado di ridurre di almeno il 30% l’emissione di luci degli impianti entro le ore 24;
l’illuminazione delle insegne non dotate di illuminazione propria deve essere realizzata dall’alto verso il basso.
Tutti i tipi di insegne luminose di non specifico e indispensabile uso notturno devono essere spente entro le ore 23 (le 22 nel periodo di ora solare):
e' vietato utilizzare, per meri fini pubblicitari, fasci di luce roteanti o fissi di qualsiasi tipo;
nell’illuminazione di edifici e monumenti devono essere privilegiati sistemi di illuminazione dall’alto verso il basso.
Solo nel caso in cui ciò non risulti possibile e per soggetti di particolare e comprovato valore architettonico, i fasci di luce devono rimanere di almeno un metro al di sotto del bordo superiore della superficie da illuminare e, comunque, entro il perimetro degli stessi provvedendo allo spegnimento parziale o totale, o alla diminuzione di potenza impiegata entro le ore24.
Inoltre nelle aree di protezione degli osservatori e dei parchi naturali:
entro quattro anni tutte le sorgenti di luce non rispondenti agli indicati criteri devono essere sostituite e modificate in maniera tale da renderle anti inquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico;
tutte le sorgenti di luce altamente inquinanti già esistenti, come globi, lanterne o similari, devono essere schermate o comunque dotate di idonei dispositivi in grado di contenere e dirigere a terra il flusso luminoso.
La maggior parte delle operazioni di controllo sono affidate ai Comuni ed alle figure giuridiche normalmente previste, quale il difensore civico e la polizia municipale.Per gli astrofili marchigiani adesso inizia il vero lavoro, soprattutto nella vigilanza, affinchè la legge sia effettivamente rispettata nella realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione.
Prossimamente sul sito di CieloBuio sarà disponibile un’ampia documentazione relativa alle modalità di applicazione della legge marchigiana che contribuirà alla campagna informativa.
Se alcune regioni densamente urbanizzate ben difficilmente potranno riavere i cieli perduti in queste 2-3 decadi, per i Marchigiani è diverso: di cieli incontaminati ne esistono ancora molti sul territorio regionale, e solo una legge di questo tipo potrà permettere di limitare i trend di crescita dell'Inquinamento Luminoso e di preservare cosi per ancora molte decine di anni tali cieli dall'avanzata della luce.Diego Bonata
cielobuio@vialattea.net
CieloBuio – Coordinamento per la protezione del cielo notturno
Per maggiori informazioni sulla legge marchigiana contattare: Fabio Arcidiacono acon@abanet.itPer maggiori informazioni sull’inquinamento luminoso:
www.uai.it/com_lum/index.htm (e-mail: inqlum@uai.it )
www.inquinamentoluminoso.it
www.cielobuio.org
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