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S.C.I.S.
Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica



COMUNICATO 20/12/2002

Petizione contro la chiusura della trasmissione radiofonica
"LE OCHE DI LORENZ"
Rubrica quotidiana di informazione scientifica di Radiotre-RAI.

L'UAI - UNIONE ASTROFILI ITALIANI - ha promosso una petizione contro la chiusura della trasmissione radiofonica "LE OCHE DI LORENZ", rubrica quotidiana di informazione scientifica di Radiotre.

Il testo della petizione è consultabile alla pagina web: http://scis.uai.it/oche.htm

In poche settimane sono state raccolte oltre 700 adesioni al nostro appello.

"Le Oche di Lorenz", in onda dal lunedì al venerdì alle ore 16 su Radiotre RAI, ha fino ad oggi garantito un'informazione di qualità nel campo dell' informazione scientifica, offrendo altresì ampi spazi ai numerosi rappresentanti del variegato panorama dell'astronomia amatoriale italiana che ha potuto così promuovere le proprie iniziative e diffondere presso il pubblico la passione per l'osservazione del cielo.

Siamo a conoscenza di iniziative analoghe da parte di altre associazioni (in particolare l'ADI - Associazione Dottorandi Italiani http://www.dottorato.it/appelloochedilorenz/index.html) che hanno già raccolto centinaia di adesioni da parte di rappresentanti del mondo accademico, della ricerca o semplici radioascoltatori. I primi riscontri pervenuti dalla RAI fanno riferimento a nuovi progetti per i palinsesti, ma non ci sono purtroppo segnali in favore della trasmissione in oggetto. Nonostante i lusinghieri risultati di audience (in meno di due anni da 60 mila ascoltatori a 187 mila di media quotidiana) e in l'assenza di problemi di budget, grazie alla sponsorizzazione della fondazione Sigma-Tau, al momento non abbiamo avuto riscontri ai nostri appelli. Una prima risposta pervenuta all'ADI dalla RAI (consultabile all'indirizzo web:http://www.dottorato.it/appelloochedilorenz/letterarisposta-rai.html) commenta che:
"Poiché l'iniziativa della vostra lettera aperta è evidentemente nata da un equivoco o da una scorretta interpretazione, e i fatti sono completamente diversi da come vi sono rappresentati".
La comunicazione pervenuta dalla redazione delle "Oche" - ovvero "dal 3 gennaio la trasmissione non andrà più in onda" - ci pare assai chiara e non soggetta a interpetrazioni scorrette. In un panorama dominato dalla cosiddetta "TV-spazzatura", ci dispiace che per far spazio a nuove proposte si debbano comunque sacrificare trasmissioni che funzionano, che hanno il gradimento del pubblico e sono condotte da una redazione con la quale tra l'altro l'UAI aveva instaurato un rapporto proficuo e soddisfacente.

L'UAI ha quindi deciso di continuare la raccolta delle adesioni almeno fino alla scadenza del 3 gennaio, nell'intento di dimostrare che esiste un ampio pubblico interessato all'informazione scientifica di qualità. Ci auguriamo che lo staff delle "Oche" possa trovare spazi per proseguire la propria attività e che le discipline scientifiche - e l'astronomia in particolare - possano usufruire di adeguate opportunità per mantenere ed incrementare l'interesse di un pubblico sempre più vasto.



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