C.O.D.A.S.
Centro Osservazioni e Divulgazione Astronomiche Siracusa
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Gruppo Astrofili Siracusa

per ingrandireIl transito di Venere sul disco solare avvenuto lo scorso 8 giugno sarà ricordato da molti appassionati siracusani come una splendida giornata di osservazione e divulgazione astronomica.
Già da tempo il Gruppo Astrofili Siracusa (C.O.D.A.S.) aveva programmato una giornata di osservazione nella splendida cornice di Piazza Duomo in Ortigia. Il passaggio di Venere sul Sole è stato particolarmente suggestivo.
Abbiamo osservato il transito utilizzando dei filtri in vetro e in mylar, i risultati sono stati buoni. Il fenomeno è stato seguito in maniera differenziata. Una parte del nostro gruppo, presente in Piazza Duomo ha mostrato il fenomeno a tutti coloro che ne fossero interessati, mentre un secondo gruppo si è dedicato alla pura osservazione per cercare di cogliere più particolari possibili.
L'afflusso di gente è stato notevole: circa 400 persone, tra turisti francesi, inglesi, tedeschi e naturalmente moltissimi siracusani. L'utilizzo di diversi strumenti (binocoli e telescopi) e di filtri utilizzati ad occhio nudo ha permesso alla gente di cogliere in maniera assai significativa le dimensioni del nostro Sole rispetto alla Terra e agli altri pianeti interni del Sistema Solare.
Un opuscolo, realizzato per l'occasione, spiegava l'unicità e la periodicità del fenomeno.
La giornata in effetti non iniziava bene, alle 7.10 il tempo era particolarmente nuvoloso, e qualcosa nell'aria faceva presagire che non avremmo visto niente. Invece verso le 8 l'astro del giorno è uscito dalla coltre di nuvole, permettendo una osservazione ottima. Siamo riusciti a riprendere il fenomeno anche attraverso una telecamera digitale montata su un treppiedi, che ha seguito il passaggio sul disco del pianeta.

per ingrandireVi mostriamo (in allegato) le prime foto, che mostrano la presenza sul disco solare di un gruppo di macchie solari al centro del disco del pianeta. Le foto sono state eseguite con una macchina digitale da 4 milioni di pixel, appoggiata sull'oculare di un rifrattore da 60 mm con filtro in vetro e in mylar, e un oculare Super Ploss da 20 mm che forniva 35 ingrandimenti. Inoltre abbiamo fatto uso di un binocolo gigante 14x100 diaframmato con filtro solare.
Infine con l'ausilio di un telescopio Schmidt-Cassegrain da 200 mm dotato di una webcam è stato possibile riprendere l'intero fenomeno.
Le riprese effettuate sono in fase di elaborazione.

Emerico Amari