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GRUPPO ASTRONOMICO VIAREGGIO
CASELLA POSTALE 406 - 55049 VIAREGGIO (LU)

Il Transito in 3D, da guardare con gli appositi occhialini


Per l'osservazione del transito di Venere noi del Gruppo Astronomico Viareggio, ci siamo dati appuntamento all'Osservatorio sociale "Alpi Apuane" m.601 s.l.m. (ancora soggetto ai lavori di costruzione ma con la specola già attiva) in località "il Monte" nel comune di Stazzema (Lu) fin dalla sera di lunedì 7. Lo scopo di tanto anticipo era quello di preparare la strumentazione con la necessaria calma. Una serata con un cielo stupendo ci permette di osservare alcuni oggetti di profondo cielo in un modo che dalla pianura purtroppo ci possiamo scordare.
La specola è dotata di riflettore newtoniano da 200 mm. di diametro e 1200 di focale; un rifrattore (il guida del newtoniano) da 80 mm. e 1200 di focale.
Alcuni soci hanno portato gli strumenti personali: uno Schmidt Cassegrain da 200/2000, un rifrattore da 70 mm. e un riflettore 114/900. Per ognuno di questi strumenti erano stati preparati robusti supporti per filtri solari nei quali è stata inserita la sottile pellicola di Astrosolar. Con lo Schmidt Cassegrain avevamo deciso di effettuare le riprese fotografiche al fuoco diretto, il rifrattore da 80 mm per le riprese con la Web Cam. Per quest'ultima avevano predisposto un collegamento fra due PC, uno per il controllo del programma di acquisizione e l'altro per scaricare in tempo reale su CD i vari filmati. Il newtoniano 200/1200 lo strumento fisso dell'osservatorio, il rifrattore da 70 mm e il newtoniano 114/900 erano dedicati all'osservazione visuale. Avevamo infine preparato su un cavalletto un teleobbiettivo da 300 mm. f 2,8.
La mattina alle 5,45 siamo tutti in piedi, altri soci e amici ci raggiungono in tempo per l'inizio del fenomeno.
Cielo terso. Ottimo!
Alle 07:20:26 all'oculare da 100 ingrandimenti del 200 mm newtoniano osserviamo il primo contatto. Partono i filmati con la web cam e le riprese fotografiche con lo schmidt Cassegrain….si parte bene... un corpo macchina applicato al telescopio fa le bizze! Proprio durante le fasi di ingresso! Meno male che la web cam va alla grande. Sostituiamo il vecchio apparecchio fotografico con un'affidabile Canon T70 e anche il lavoro fotografico riprende senza intoppi.
Dopo la "raffica" di riprese tra i primi due contatti, come da programma decidiamo di cadenzare foto e acquisizioni digitali ogni 10 minuti.
Durante le fasi di ingresso al newtoniano da 200 mm. in diversi ci alterniamo all'oculare e alle 7:31 tutti abbiamo l'impressione di percepire l'intero bordo di Venere, anche quello ancora fuori dal Sole; alle 07:38 notiamo una cuspide luminosa sottile come un capello circondare il lato sinistro del pianeta ancora fuori transito. Che sia la luce solare filtrata dall'atmosfera di Venere?
Il seeing è variabile ma sempre accettabile, ne ottimo né pessimo; sulla superficie solare campeggia un gruppo "C" troppo distante dal percorso di Venere per essere inquadrato con la Web Cam contemporaneamente al pianeta.
Il lavoro prende il ritmo giusto, foto, acquisizioni con web cam, osservazione visuale.
Il disco di Venere, osservato al riflettore 200/1200 a 100 ingrandimenti, notiamo che non è "nero" ma piuttosto un grigio molto scuro come una sfera colorata con un lapis.
Naturalmente sono tutte impressioni che attendono conferme di altri osservatori ma non vogliamo tralasciare di annotare alcun particolare.
Mentre si lavora ai vari strumenti ci si ricorda del grande dilemma che aveva tenuto banco in numerosi articoli delle riviste astronomiche: si potrà vedere Venere ad occhio nudo?. Da più parti si sosteneva di no. Non resta che provare: a turno inforchiamo gli occhialini con filtro in Astrosolar e….eccolo lì bello netto proprio un "neo" sul Sole. Lo vediamo tutti, senza esitazione. E' bello come dopo tante disquisizioni "teoriche" o al massimo la lettura di vecchi resoconti ora ci sia la possibilità di confermare, smentire, comparare.
Durante una sessione visuale col rifrattore da 70 mm osserviamo o una curiosa illusione ottica… almeno crediamo sia stata dato che col riflettore da 200 mm non la notiamo: all'interno del disco di Venere si vedono come delle piccole chiazze bianche. Non sappiamo proprio spiegarcene il motivo. Qualcuno ha un'idea?
Il tempo passa veloce, si avvicina il secondo momento critico dell'esperienza di questa mattina: la fase di uscita, il terzo e il quarto contatto.
Al Newton da 20 cm, e a quello 114/900, a partire dalle 13 osserviamo in continuazione. E' impressionante vedere il margine scuro di Venere avvicinarsi a quello luminoso del Sole. Ci si aspettava di vedere la "black drop", la goccia nera quando Venere fosse arrivato a brevissima distanza dal contatto e invece si continuava a riuscire a percepire l'esile lamella di Sole tra il bordo di Venere e quello della Stella. Alle 13:04 quando al newtoniano 114/900 sembra che sia già contatto, al 200 mm. si vede ancora un "capello" luminoso tra i due bordi; infine è contatto. A nessuno di noi sembra di avere percepito alcun effetto "goccia". Cominciano gli scatti con l'apparecchiatura fotografica e le riprese digitali. Continuano le osservazioni visuali. Scorrono i minuti e quando Venere è circa per metà fuori ecco apparire alla destra, che segue il bordo del pianeta già uscito, un "corno" luminoso, sottilissimo che pare quasi andare a chiudere la circonferenza del pianeta o, almeno, quella era la nostra impressione: di sicuro lo stesso effetto percepito in ingresso, solo sul lato opposto.
Infine il bordo di Venere ormai quasi completamente fuori, sembra confondersi con la turbolenza del bordo solare e poi scompare: è il quarto contatto e la fine di un evento "storico".
D'un tratto ci accorgiamo di essere provati dalla stanchezza: il poco sonno, le sei ore passate sotto il Sole, l'appetito, ora si fanno sentire.
Ci guardiamo intorno e desolatamente scopriamo che abbiamo un mucchio di materiale da smontare. Be' pazienza. Siamo stati spettatori di un fenomeno unico, abbiamo raccolto una messe di immagini che mai avremmo sperato (7 CD e 5 rullini di diapositive). In visuale abbiamo assistito ad alcuni fenomeni che meritano di essere ripensati con calma, essere fatti oggetto di confronto con altri osservatori visuali. Unico rammarico, quello di non avere preso i tempi di contatto, salvo il primo: poteva essere un buon motivo di confronto con le osservazioni del passato.
Allo sviluppo, le foto sono risultate di buona fattura, si vede bene anche un'ampia zona di facole sul margine del Sole; le riprese con Web Cam sono ben riuscite e stiamo lavorando ad un montaggio per realizzare una animazione dell'intero transito. Scegliendo due immagini riprese a breve distanza di tempo ne è stata creata una 3D, spettacolare quando guardata con gli appositi occhialini rosso\verdi. Immagini e animazioni, verranno inserite via via sul nostro sito appena pronte.