Cielo di Agosto 2008

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

(Differenze fra le revisioni)
Riga 30: Riga 30:
-
===01 AGOSTO: ECLISSE TOTALE DI SOLE===
+
==01 AGOSTO: ECLISSE TOTALE DI SOLE==
-
----
+
 
L’Italia è tagliata in diagonale, dalla Liguria al Gargano, dal “Southern limit of eclipse”. Pertanto, l’eclisse non è visibile a sud-ovest di tale linea, mentre lo è a nord-est dove il disco del Sole è eclissato solo per una frazione molto piccola di poco superiore al 10% nel Triveneto. La totalità parte nel nord del Canada e passa per Groenlandia, Nuova Zemlja, Siberia,  
L’Italia è tagliata in diagonale, dalla Liguria al Gargano, dal “Southern limit of eclipse”. Pertanto, l’eclisse non è visibile a sud-ovest di tale linea, mentre lo è a nord-est dove il disco del Sole è eclissato solo per una frazione molto piccola di poco superiore al 10% nel Triveneto. La totalità parte nel nord del Canada e passa per Groenlandia, Nuova Zemlja, Siberia,  
Riga 82: Riga 82:
|}
|}
 +
 +
==16 AGOSTO: ECLISSE PARZIALE DI LUNA==
 +
 +
 +
L’eclisse è visibile in Italia.
 +
 +
La magnitudine è 0.813.
 +
 +
Questi i tempi dei contatti:
 +
 +
{| class="prettytable"
 +
| Evento
 +
|
 +
| h
 +
|
 +
| m
 +
 +
|-
 +
| La Luna entra nella penombra
 +
|
 +
| 18
 +
|
 +
| 23.1
 +
 +
|-
 +
| La Luna entra nell’ombra
 +
|
 +
| 19
 +
|
 +
| 35.7
 +
 +
|-
 +
| Massimo dell’eclisse
 +
|
 +
| 21
 +
|
 +
| 10.1
 +
 +
|-
 +
| La Luna esce dall’ombra
 +
|
 +
| 22
 +
|
 +
| 44.6
 +
 +
|-
 +
| La Luna esce dalla penombra
 +
|
 +
| 23
 +
|
 +
| 57.1
 +
 +
|}
 +
 +
La fase parziale è visibile in Europa, Africa e in parte dell’Asia e dell’America del sud.
== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==
== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==

Versione delle 12:45, 29 lug 2008

Indice

SOLE

Il giorno 10 passa dalla costellazione del Cancro a quella del Leone.

• 1 agosto: il sole sorge alle 6.06; tramonta alle 20.30

• 15 agosto: il sole sorge alle 6.20; tramonta alle 20.12

• 31 agosto: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.47

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 14 minuti per una località alla latitudine media italiana.


Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


LUNA

Le Fasi:

• Luna nuova l’1

• Primo quarto l’8

• Luna piena il 16

• Ultimo quarto il 23

• Luna nuova il 30


01 AGOSTO: ECLISSE TOTALE DI SOLE

L’Italia è tagliata in diagonale, dalla Liguria al Gargano, dal “Southern limit of eclipse”. Pertanto, l’eclisse non è visibile a sud-ovest di tale linea, mentre lo è a nord-est dove il disco del Sole è eclissato solo per una frazione molto piccola di poco superiore al 10% nel Triveneto. La totalità parte nel nord del Canada e passa per Groenlandia, Nuova Zemlja, Siberia,

Mongolia e Cina. La durata massima della totalità sarà di 2m e 30.3s, e accadrà in Russia (longitudine 71° est, latitudine 66.5° nord). In Cina, a una settimana dall’inaugurazione delle Olimpiadi (il 08/08/08 alle 08:08), l’eclisse sarà totale. Non a Pechino, sede dei giochi, dove l’eclisse sarà al massimo (90%) al tramonto. Questi i tempi dei contatti:


Evento
h
m
long
lat
Inizio eclisse (primo contatto)
08
04.1
-52° 14.4’
+50° 12.4’
Inizio della fase totale
09
21.3
-100° 57.2’
+67° 48.1’
Centralità al mezzogiorno locale
09
47.4
+34° 44.2’
+81° 06.8’
Fine della fase totale
11
21.3
+113° 12.0’
+32° 43.5’
Fine eclisse (ultimo contatto)
12
38.4
+85° 36.2’
+11° 09.9’


16 AGOSTO: ECLISSE PARZIALE DI LUNA

L’eclisse è visibile in Italia.

La magnitudine è 0.813.

Questi i tempi dei contatti:

Evento h m
La Luna entra nella penombra 18 23.1
La Luna entra nell’ombra 19 35.7
Massimo dell’eclisse 21 10.1
La Luna esce dall’ombra 22 44.6
La Luna esce dalla penombra 23 57.1

La fase parziale è visibile in Europa, Africa e in parte dell’Asia e dell’America del sud.

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: mese difficile per l'osservazione dell'elusivo pianeta. Sempre molto vicino al Sole, tramonta meno di un’ora dopo il Sole. In pratica, rimane per tutto il mese estremamente basso sull’orizzonte occidentale, confuso tra le luci del crepuscolo serale.


Venere: la posizione di Venere è molto vicina a quella di Mercurio (i due pianeti saranno in congiunzione il giorno 23), ma data la luminosità enormemente superiore, le possibilità di riuscire a scorgerlo ad Ovest poco dopo il tramonto del Sole sono molto superiori. Il pianeta percorre per intero la costellazione del Leone e raggiunge la Bilancia.


Marte: anche il pianeta rosso è ormai osservabile, dopo il tramonto del Sole, per un intervallo di tempo molto breve che a fine mese si riduce a meno di un’ora. Guardando verso l’orizzonte ad Ovest e prendendo a riferimento il luminoso Venere, possiamo individuare Marte alla sua sinistra, poco più in alto. Marte completa il suo transito attraverso la costellazione del Leone e il giorno 9 fa il suo ingresso nella Vergine.


Giove: è ancora osservabile per la maggior parte della notte. Nelle prime ore della sera brilla sull’orizzonte a Sud-Sud-Est, nella prima metà della notte culmina a Sud, alla massima altezza sull'orizzonte, per poi abbassarsi verso Ovest. Giove per tutto l’anno rimane nella costellazione del Sagittario.


Saturno: con Mercurio, Venere e Marte, completa il quartetto di pianeti concentrati sull’orizzonte occidentale. Il giorno 13 sarà in congiunzione con Venere, il 16 con Mercurio: a questo punto sarà così basso sull’orizzonte da essere sostanzialmente inosservabile, confuso tra le luci del tramonto. Saturno si trova nella costellazione del Leone.


Urano: è possibile seguire il pianeta per quasi l'intera durata della notte, essendo prossima l'opposizione al Sole - che avverrà a settembre, segnando il periodo di migliore visibilità. Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è sempre consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo. Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.


Nettuno: precedendo Nettuno, Urano il 15 agosto si troverà in opposizione al Sole, una situazione che consente di osservarlo per l'intera notte. Mentre il Sole tramonta, Nettuno sorge dalla parte opposta della volta celeste. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.


Plutone

Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

è osservabile per buona parte della notte, anche se continua ad anticipare il suo tramonto. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: anche Plutone infatti si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua luminosità estremamente debole, è indispensabile l'uso di un telescopio per individuarlo.



"LE NOTTI DELLE STELLE 2008" (10 - 12 agosto)

Come ogni anno, la UAI promuove su tutto il territorio nazionale l'iniziativa "Le Notti delle Stelle", in occasione delle quali le associazioni locali organizzeranno una rete di siti allestiti per le osservazioni pubbliche. Un'occasione imperdibile per passare una serata dedicata all'osservazione del cielo estivo e delle meteore dello sciame delle Perseidi.

Per informazioni sulle serate osservative consultare le pagine web della Commissione Divulgazione e il sito Astroiniziative.


Lo sciame meteorico delle Perseidi

Le meteore dello sciame delle Perseidi sono i residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle. Le piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l'atmosfera terrestre, danno luogo ad una scia luminosa. Il nome di "Perseidi" è determinato dalla posizione del "Radiante", il punto sulla volta celeste dal quale provengono le meteore, situato nella costellazione del Perseo. La denominazione tradizionale di "Lacrime di San Lorenzo" deriva dal fatto che nel XIX secolo il massimo della loro frequenza avveniva il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo: ai giorni nostri il massimo si è però spostato in avanti di circa due giorni. Il culmine di attività dello sciame quindi in genere ha luogo il giorno 12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa delle nubi di particelle. La possibilità di osservare un maggior numero di meteore si ha quando il radiante, e quindi la costellazione del Perseo, è più alto nel cielo, cosa che ad agosto avviene nella seconda parte della notte. In Italia il radiante diventa visibile intorno alle ore 22, dapprima basso sull'orizzonte nord-orientale, poi sempre più alto, fino all'alba.


Per un approfondimento: v. Note Scientifiche al termine della rubrica

(In collaborazione con: Sezione Meteore UAI - meteore@uai.it )


CONGIUNZIONI

Luna – Marte – Saturno: poco dopo il tramonto del 4 agosto, chi avrà la fortuna di trovarsi di fronte un orizzonte privo di ostacoli verso occidente, in una giornata serena e senza foschia, potrà osservare, nella costellazione del Leone, questo raggruppamento di astri: una sottile falce di Luna, Marte e, molto basso, ai limiti delle possibilità osservative, Saturno. (vedi mappa)


Luna - Giove: il 13 agosto, verso Sud nelle prime ore della notte, potremo osservare Giove e la Luna quasi piena, nella costellazioni del Sagittario. (vedi mappa).



COSTELLAZIONI

In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea.

Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno (v. Cielo di Luglio) . Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, già con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.

Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.

A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone.

Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.

Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.

Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco.

Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.

In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.

Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" (v. paragrafo precedente) dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".


(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.


CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 agosto ore 22:00
Orizzonte Est
15 agosto ore 22:00
Orizzonte Sud
15 agosto ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 agosto ore 22:00
Zenit
15 agosto ore 22:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 agosto 22:00
Orizzonte Est
15 agosto 22:00
Orizzonte Sud
15 agosto 22:00
Orizzonte Ovest
15 agosto 22:00
Zenit
15 agosto 22:00
Congiunzioni
Congiunzione Luna - Marte - Saturno
4 agosto ore 20:30
Congiunzione Luna - Marte - Saturno
4 agosto ore 20:30
Congiunzione Luna - Giove
13 agosto ore 23:00
Congiunzione Luna - Giove
13 agosto ore 23:00

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night


COMETE DEL MESE

Non dimenticate la campagna osservativa promossa dalla Sezione Comete UAI su due comete che vengono ritenute interessanti dal punto di vista fotometrico. La pagina dedicata.


Vi rimandiamo al sito della Sezione Comete UAI dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.




NOTE SCIENTIFICHE

GLI SCIAMI METEORICI


1. Le stelle cadenti (scientificamente "meteore") sono fenomeni naturali prodotti dall'ingresso nell'atmosfera terrestre di un corpuscolo solido detto meteoroide. Questo, con una velocità tipica di qualche decina di km/s, entrando nell'alta atmosfera si riscalda per attrito e si disintegra completamente in una polvere finissima. I meteoroidi che raggiungono il suolo si dicono meteoriti. La luce emessa dalla meteora è dovuta alla ricombinazione elettronica dell'aria che viene ionizzata dal corpo incandescente, secondo un meccanismo analogo a quello dei tubi al neon.

2. Ogni notte si osservano in media una decina di meteore l'ora, ma si possono avere fenomeni di alta attività meteorica detti sciami che si ripresentano sempre alla stessa data. La ragione di questo comportamento è che i meteoroidi possono trovarsi in vere e proprie (rarefattissime) nubi dislocate in un ben determinato punto dell'orbita terrestre: in questo modo, ogni volta che la terra attraversa quel punto della propria orbita (quindi sempre lo stesso giorno dell'anno), si ha la pioggia di stelle cadenti.

Si conoscono alcune centinaia di sciami meteorici e ogni anno ne vengono scoperti di nuovi, di debolissima attività, soprattutto grazie alle osservazioni di astrofili.

3. La combinazione del moto di rivoluzione terrestre attorno al sole e di quello proprio delle meteoriti (anch'esse orbitanti attorno al sole) fa sì che l'osservatore abbia l'impressione di vedere le scie delle stelle cadenti provenire da un preciso punto fra le stelle. Tale punto si chiama RADIANTE. La costellazione in cui si trova tale radiante dà il nome allo sciame. Quindi le "Leonidi" hanno il radiante nella costellazione del Leone, e le "Lacrime di San Lorenzo" del 12 agosto, che appaiono provenire dalla costellazione del Perseo, si chiamano Perseidi. Va sottolineato che non esiste alcuna relazione fisica tra costellazione e sciame meteorico: si tratta di una sovrapposizione prospettica.

4. La reale origine dei meteoriti è legata al Sistema Solare. In particolare, le comete, corpi freddi grandi una decina di chilometri, ad ogni passaggio vicino al sole, possono perdere una considerevole percentuale della propria massa sotto forma di particelle meteoriche andando incontro ad una sorta di morte per consunzione, che avviene tipicamente dopo qualche decina di passaggi vicino al sole. Lungo la loro orbita, allora, iniziano a disperdersi dei frammenti che continuano a rivolvere attorno al Sole per millenni. Sono tali "sciami" di piccoli frammenti a produrre molte piogge meteoriche.

5. Il modo migliore per osservare una pioggia meteorica è quello di sedersi comodamente su di una sdraio, e mantenere lo sguardo verso il cielo (magari cercando di allontanarsi dalle città dove l'inquinamento luminoso può svilire la spettacolarità del fenomeno). Non esiste una direzione preferibile in cui guardare, ma si può consigliare di osservare dalla parte dove si troverà il radiante: nel caso delle Perseidi, a nord-est nella seconda metà della notte.


Con la consulenza di: Unione Astrofili Italiani - Sezione Meteore

Strumenti personali