Cielo di Ottobre 2019

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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*<span style="font-size: 18px"> [https://www.uai.it/sito/eventi-nazionali-correnti/la-notte-della-luna/ '''La UAInews dedicata all'adesione alla InOMN - Notte della Luna 2019'''] </span>
*<span style="font-size: 18px"> [https://www.uai.it/sito/eventi-nazionali-correnti/la-notte-della-luna/ '''La UAInews dedicata all'adesione alla InOMN - Notte della Luna 2019'''] </span>
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* <span style="color:rgb(204, 51, 204)"><span style="font-size: 16px">[[https://www.uai.it/sito/eventi-nazionali-correnti/la-notte-della-luna/|'''Invito alle associazioni astrofili per l'adesione alla InOMN, Notte della Luna del 20 ottobre. Avviso per l'uso del portale "Reteastroili" : il comunicato''']]</span> </span>
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* <span style="color:rgb(204, 51, 204)"><span style="font-size: 16px">[https://www.uai.it/sito/eventi-nazionali-correnti/la-notte-della-luna/ '''Invito alle associazioni astrofili per l'adesione alla InOMN, Notte della Luna del 20 ottobre. Avviso per l'uso del portale "Reteastrofili"''']</span> </span>
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'''Saturno''': il pianeta con gli anelli è ancora osservabile nelle prime ore della notte, a Sud-Ovest. Saturno chiude la “sfilata di astri aperta da Mercurio, Venere e Giove.  Trovandosi un po’ più altro sull’orizzonte rimane visibile più a lungo dopo il tramonto del Sole.  Anche in questo mese rimane nella costellazione del Sagittario.  
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'''Saturno''': il pianeta con gli anelli è ancora osservabile nelle prime ore della notte, a Sud-Ovest. Saturno chiude la "sfilata" di astri aperta da Mercurio, Venere e Giove.  Trovandosi un po’ più altro sull’orizzonte rimane visibile più a lungo dopo il tramonto del Sole.  Anche in questo mese rimane nella costellazione del Sagittario.  
|[[Image:Saturno_10_2019.png|120px|link=Pianeti_di_Ottobre_2019#SATURNO]]
|[[Image:Saturno_10_2019.png|120px|link=Pianeti_di_Ottobre_2019#SATURNO]]
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'''Urano''': il 28 ottobre il pianeta si trova all’opposizione rispetto al Sole. Per il pianeta si verifica quindi il periodo di migliore osservabilità per l’anno in corso. Sarà possibile osservarlo per l’intera notte. Fa la sua comparsa sull’orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e tramonta ad occidente mentre in cielo compaiono le luci dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente si consiglia l’uso del telescopio. Il pianeta si sposta lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione dell’Ariete.  <br>  
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'''Urano''': il 28 ottobre il pianeta si trova all’opposizione rispetto al Sole. Per il pianeta si verifica quindi il periodo di migliore osservabilità per l’anno in corso. Sarà possibile osservarlo per l’intera notte. Fa la sua comparsa sull’orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e tramonta ad occidente mentre in cielo compaiono le luci dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente si consiglia l’uso del telescopio. Il pianeta si sposta lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione dell’Ariete.  <br>  
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'''Luna - Venere''' : nella costellazione della Bilancia, il sottilissimo falcetto di Luna crescente tramonta insieme a Venere e Mercurio tra le luci del crepuscolo serale del 29 ottobre.    [[media:Cdm_20191029_1730_CongiunzioneLunaVenere.jpg|(vedi mappa)]]  
'''Luna - Venere''' : nella costellazione della Bilancia, il sottilissimo falcetto di Luna crescente tramonta insieme a Venere e Mercurio tra le luci del crepuscolo serale del 29 ottobre.    [[media:Cdm_20191029_1730_CongiunzioneLunaVenere.jpg|(vedi mappa)]]  
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'''Giove - Giove''' : la Luna e Giove si incontrano per la seconda volta nello stesso mese. Li possiamo osservare a Sud – Ovest , la sera del 31 ottobre.  La falce di Luna crescente e Giove si trovano nella costellazione dell’Ofiuco, vicino al confine con il Sagittario.  [[media:Cdm_20191031_1830_CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]]  
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'''Luna - Giove''' : la Luna e Giove si incontrano per la seconda volta nello stesso mese. Li possiamo osservare a Sud – Ovest , la sera del 31 ottobre.  La falce di Luna crescente e Giove si trovano nella costellazione dell’Ofiuco, vicino al confine con il Sagittario.  [[media:Cdm_20191031_1830_CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]]  
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* [https://divulgazione.uai.it/index.php/Variazioni_Orbitali_della_ISS '''Variazioni Orbitali della ISS'''] - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
* [https://divulgazione.uai.it/index.php/Variazioni_Orbitali_della_ISS '''Variazioni Orbitali della ISS'''] - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
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Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire?  Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
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Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: [[Come osservare gli Iridium Flares|'''Come osservare gli Iridium Flares''']].
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* '''Il prossimo novembre, con il rientro programmato in atmosfera dell’ultimo satellite di prima generazione della flotta Iridium, andrà a scomparire per sempre dai nostri cieli il fenomeno degli “iridium flare”''' :  [https://www.uai.it/sito/news/vi-segnaliamo/iridium-flare-si-chiude-il-sipario/ '''IRIDIUM FLARE – SI CHIUDE IL SIPARIO''']
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- Il progetto [https://catchtheiridium.com/it/ '''CATCH THE IRIDIUM'''] ha lo scopo di fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione.
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'''METEORE DI OTTOBRE 2019'''
'''METEORE DI OTTOBRE 2019'''
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In ottobre, chi osserva beneficia di un numero di ore notturne maggiore che nei mesi precedenti, e si può dedicare all’osservazione delle meteore anche nelle ore serali. Quest’anno la Luna sarà presente in maniera consistente a metà mese (plenilunio il 13 ottobre), disturbando soprattutto l'apparizione delle ben conosciute '''Draconidi'''.  
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Per quasi tutto ottobre, ma in special modo durante la prima settimana, potremo controllare il comportamento delle '''Delta Aurigidi''' (max 4/5 ottobre), uno sciame di velocissime meteore per lo più di debole luminosità, abbastanza difficile da osservare. Questa corrente meteorica, formata da filamenti di particelle con orbite leggermente differenti tra loro, viene incontrata dalla Terra in momenti diversi, cosicchè la frequenza con cui appaiono le meteore risulta lungo il periodo alquanto confusa.
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Il '''5/6 ottobre''', praticamente in assenza di Luna, avremo un'ottima occasione per monitorare l'attività irregolare delle '''Camelopardidi''', che ad esempio nel 2005 hanno mostrato un inatteso exploit di brillanti meteore (anche bolidi), ben testimoniato da molti nostri osservatori della rete IMG-UAIsm / IMO Video Meteor Network. Si tratta di uno sciame interessante da studiare perchè non è ancora chiaro se la Terra abbia incontrato per ora le parti più dense.
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Quest'anno, l''''8/9 ottobre''', come già detto, l’apparizione delle '''Draconidi''' verrà disturbata dal chiarore lunare, specie nella prima parte della notte. Avremo comunque la possibilità di seguirle dato che dopo il crepuscolo serale la Luna risulterà calante sull'orizzonte e sempre comunque ben sotto i 30 gradi di altezza. Questa corrente in genere mostra un gran numero di meteore soltanto quando la cometa d'origine, la '''Giacobini Zinner''', è prossima al perielio. Poichè  la cometa è transitata vicino al Sole nel settembre 2018 e tornerà nel 2025, è da attendersi di assistere nelle ore notturne a una moderata apparizione con punte d'una decina di meteore/h al massimo, specie con meteore di debole intensità. I modelli che studiano il comportamento delle particelle cometarie rilasciate durante i passaggi al perielio indicano che le Draconidi quest'anno potrebbero mostrare una attività più sostenuta connessa ai residui dei passaggi del 1959 e 1966, durante le ore diurne dell'8 ottobre (tra le 5h e le 16h UTC), un'alta attività radio quindi.
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| [[Image:201610041949_jenni.jpg|thumb|'''Bolide sporadico filmato il 4 ottobre 2016 sui cieli della costa romagnola (tra Ravenna e Rimini). La meteora ha mostrato una grossa esplosione finale, ripresa da numerose videocamere della rete di sorveglianza IMG-UAIsm. © Jenni Donati (Faenza)''']]
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| [[Image:201210210224 bilbo ott.jpg|thumb|'''Brillante Orionide filmata alle 02h24m UTC del 21 ottobre 2012 sui cieli del mar Ligure (riviera di Ponente) -- © S.Crivello (Caserza, GE), IMG-UAIsm / IMO Video Meteor Network ''']]
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Il 2019 ci riserva una chance osservativa abbastanza favorevole con le '''Orionidi''' (max 22 ottobre), originate da particelle perse dalla cometa Halley durante vecchi passaggi vicino al Sole.  Dopo mezzanotte godremo di una finestra osservativa utile fino a circa le 3h30m, allorchè la Luna inizierà a portare disturbo col suo chiarore e il radiante a nord di Betelgeuse sarà più alto sull'orizzonte. L'osservazione di questa corrente continua a essere avvincente poichè da un anno all'altro la sua densità spaziale risulta cambiare e di conseguenza la quantità delle meteore visibili (ZHR di 10-30 meteore in media).  In effetti  le Orionidi non presentano un unico massimo, ma una serie di variazioni della frequenza soprattutto tra il 18 e il 23 ottobre, dato che la Terra nel suo moto nello spazio incontra appunto zone più o meno dense di meteoroidi.
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| [[Image:201410122131 sco38 ott.jpg|thumb|'''Spettacolare Tauride di magnitudine video -12.2 ripresa il 12 ottobre 2014 sui cieli al confine tra l'Austria e il nordest d'Italia. Nella parte finale il bolide ha mostrato una sequenza di flare e un'esplosione registrata anche via radio -- © E.Stomeo (Scorzè, VE) IMG-UAIsm / IMO Video Meteor Network ''']]
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In http://meteore.uai.it/sciami/2019/ott2019.htm maggiori dettagli sulle meteore di ottobre. <br>
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In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati <br>
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Occorre anche tener presente che per tutto il mese sono attive le Tauridi dalla regione a nord della Balena. Anche se il loro numero maggiore si registra in novembre, già in ottobre questo sciame può raggiungere tassi abbastanza ragguardevoli, specie verso il 10 ottobre e a fine mese.
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Per info o collaborare o segnalare avvistamenti di bolidi scrivere a < meteore@uai.it >. <br>
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Ottobre inoltre è un buon mese per dedicarsi nelle ore serali e nei momenti senza Luna alla fotografia, in quanto tutta la regione prossima all’eclittica, tra le costellazioni dell’Ariete, Pesci, Balena e Toro, è solita dare origine a grossi bolidi brillanti di probabile origine asteroidale.
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Per saperne di più consultare in http://meteore.uai.it/sciami/2019/ott2019.htm
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In http://meteore.uai.it informazioni su meteore e bolidi osservati.
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Per info o collaborare o segnalare avvistamenti di bolidi scrivere a < meteore@uai.it >.
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[[File:Comete ottobre 2019.png|center]]
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'''2I/P = C/2019 Q4 Borisov'''
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2I/Borisov, nota anche come C/2019 Q4 (Borisov), è una cometa iperbolica scoperta il 30 agosto 2019 dall'astrofilo ucraino Hennadij Borisov. È il secondo oggetto interstellare, e la prima cometa interstellare, osservato durante il transito nel sistema solare dopo l'asteroide 1I/'Oumuamua, scoperto nel 2017.
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La cometa 2I/Borisov è piuttosto debole. Scoperta come un oggetto con magnitudine apparente pari a 17,8 quando si trovava a 3 UA dal Sole, non raggiungerà meno di 2 UA dalla stella nel corso dell'attraversamento del sistema solare interno. La massima vicinanza al Sole sarà raggiunta l'8 dicembre e quella con la Terra a fine dicembre, quando la cometa sarà ad una distanza compresa tra 1,9 e 2 UA dal nostro pianeta. Il massimo della luminosità della cometa, dunque, è previsto per quel periodo. Tuttavia, le stime di Seiichi Yoshida suggeriscono che la cometa raggiungerà al meglio la 15a magnitudine, ben al di sotto della soglia per essere scorta ad occhio nudo.
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Per il Jet Propulsion Laboratory, il massimo sarà raggiunto in corrispondenza del transito al perielio e sarà prossimo ad una magnitudine di 15,6.
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Per riprendere la cometa, dunque, sarà necessario utilizzare un telescopio di almeno 20 cm. La cometa sarà osservabile dall'emisfero boreale prima dell'alba fino a metà novembre, quando diverrà visibile nell'emisfero australe. Al momento del transito al perielio, quando è atteso il picco di luminosità, sarà visibile con una declinazione di circa 20°S nella costellazione del Cratere.
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L'oggetto è stato scoperto il 30 agosto 2019 dall'astrofilo Hennadij Borisov dal suo osservatorio personale, denominato MARGO (acronimo di Mobile Astronomical Robotics Genon Observatory), situato a Naučnyj, sede anche dell'osservatorio astrofisico della Crimea col quale non deve essere confuso. Borisov ha utilizzato un telescopio riflettore di 0,65 m di diametro, da lui progettato e costruito.
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2I/Borisov appariva come un oggetto diffuso della 18a magnitudine, visibile in prossimità del piano galattico nella costellazione di Cassiopea, vicino al bordo con la costellazione di Perseo. Si trovava a 3 UA dal Sole ed a 3,7 UA dalla Terra, con un'elongazione di 38°.
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Oggetto quindi molto interessante da seguire e monitorare, come sta effettuando fin dai primi istanti la sezione Comete e Asteroidi dell’UAI.
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Si muoverà per tutto il mese nella costellazione del Leone,  andando progressivamente a diminuire la sua declinazione. Il giorno 24 si troverà a pochi primi dalla stella Regolo.
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[[File:Transito Borisov ottobre 2019.png|center]]
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|[[Image:C2019 Q4 borisov ott 2019.jpg|thumb|Mappa della Cometa 2I/P = C/2019 Q4 Borisov]]
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'''C/2018 W2 Africano'''
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Questa cometa si muoverà nel mese di ottobre a partire dalla costellazione dei Pesci, Acquario, Pesci Australe e Gru, quindi riducendo molto velocemente la sua declinazione e quindi la possibilità di osservarla. A fine mese tramonterà già alle 22:00. Per effetto del suo massimo avvicinamento alla Terra, oramai la sua magnitudine sarà in netta diminuzione durante il mese.
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Particolare attenzione tra il giono 11 e 12, in quanto la cometa si troverà a transitare a circa 21’ dalla famosa nebulosa Elica (NGC 7293, o Nebulosa Helix).
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[[File:Transito C2018 W2 Africano ott 2019.png|center]]
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|[[Image:Lightcurve C2018 W2 ott 2019.png|thumb|Curva di luce della Cometa C/2018 W2 Africano]]
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|[[Image:C2018 W2 vis ott 2019.png|thumb|Mappa della visibilità della Cometa C/2018 W2 Africano]]
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|[[Image:C2018 W2 01 ott 2019.jpg|thumb|Mappa della Cometa C/2018 W2 Africano]]
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|[[Image:C2018 W2 02 ott 2019.jpg|thumb|Mappa della Cometa C/2018 W2 Africano nei pressi della nebulosa Elica]]
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'''C/2018 N2 ASASSN'''
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Questa come si muoverà ad inizio mese nella costellazione del Triangolo e dal 12 entrerà nella costellazione di Andromeda. Salvo imprevisti la sua magnitudine dovrebbe attestarsi sulla 12ma, il perielio sarà il 11 novembre prossimo. Il massimo avvicinamento alla Terra avverrà il 20 ottobre a circa 330 milioni di km. Sarà visibile per tutta la parte della notte.
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Il 7 di ottobre si troverà a circa 3° a nord della famosa galassia M33, 20/10 a circa 56’ a nord della stella Mirach, mentre a fine mese si troverà a circa 3 gradi a sud della galassia M31.
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[[file:C2018 N2 ASASSN ott 2019.png|center]]
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|[[Image:Lightcurve C2018 N2 ott 2019.png |thumb|Curva di luce della Cometa C/2018 N2 ASASSN]]
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|[[Image:C2018 N2 ott 2019.PNG|thumb|Mappa della visibilità della C/2018 N2 ASASSN]]
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|[[Image:C2018 N2 01 ott 2019.jpg|thumb|Mappa della Cometa C/2018 N2 ASASSN]]
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'''260/P McNaught'''
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Questa cometa è passata al suo perielio il 12 settembre scorso e sta continuando a manifestare un’attività interessante. La sua magnitudine è attualmente di circa 12, ma calerà durante il mese. Sarà visibile per tutta la notte.
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Si muoverà per tutto il mese nella costellazione del Perseo. I l9 si troverà a 1.7° a est dell’ammasso M34.
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[[File:260P transito ott 2019.png|center]]
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|[[Image:Lightcurve 260P ott 2019.png|thumb|Curva di luce della Cometa 260/P McNaught]]
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|[[Image:260P vis ott 2019.PNG|thumb|Mappa della visibilità della 260/P McNaught]]
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|[[Image:260P 01 ott 2019.jpg|thumb|Mappa della Cometa 260/P McNaught]]
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|[[Image:260P 02 ott 2019.jpg|thumb|Mappa della Cometa 260/P presso M34McNaught]]
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'''29/P Schwassmann-Wachmann'''
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La cometa sarà visibile per tutta la notte, muovendosi nella costellazione dei Pesci a circa 4 gradi ad est della stella Algenib (Pegaso). Come sempre , cometa da seguire con attenzione per rilevare possibili outburst.
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[[File:C2017T2 transito ott 2019.png|center]]
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|[[Image:Lightcurve C2017 T2 ott 2019.png|thumb|Curva di luce della Cometa C/2018 N2 ASASSN]]
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|[[Image:C2017 T2 ott 2019.PNG|thumb|Mappa di visibilità della cometa C/2018 N2 ASASSN]]
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|[[Image:C2017 T2 01 ott-2019.jpg|thumb|Mappa del percorso della cometa C/2018 N2 ASASSN]]
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|[[Image:C2017 T2 02 ott-2019.jpg|thumb|Mappa della Cometa C/2018 N2 ASASSN presso M36]]
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Per il mese di ottobre abbiamo scelto l'asteroide '''(52) Europa'''. Scoperto il 4 febbraio 1858 da '''Hermann Mayer Salomon Goldschmidt'''
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dall'Osservatorio astronomico di Parigi.  In onore della principessa fenicia,rapita e amata da Zeus nella mitologia greca, l'asteroide fu battezzato Europa.
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Fa parte della fascia principale degli asteroidi ed è tra i più grandi con un diametro di 300 km.
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Ha un periodo di rivoluzione di 5.44 anni, con una bassa inclinazione 7,47° e un eccentricità di 0.11. Un giorno su Europa dura 5.6 ore.
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Sarà visibile nella costellazione della Balena con una luminosità di 11.0 mag., quindi osservabile anche con piccoli telescopi.
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| [[Image:Europa ott 2019 percorso.png|thumb|Percorso apparente nella volta celeste dell'asteroide (52) Europa nel periodo 01/10/2019 31/10/201]]
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| [[Image:Europa ott 2019 percorso big.png|thumb|Ingrandimento del percorso dell'asteroide (52) Europa nel mese di ottobre]]
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| [[Image:Europa ott 2019 orbita.png|thumb|Orbita dell'asteroide (52) Europa]]
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Versione corrente delle 16:04, 10 ott 2019

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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici image:AA minilogoA2 35.gif o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!

Indice

INDICE



L'ASTROFOTO DEL MESE


"Luna Cinerea e costellazione del Toro durante l’alba sull’isola di Portopalo."

Canon 6d, Canon 70-200mm f4, iso 800, 4 sec.

Credits: Dario Giannobile, Siracusa.



La stessa immagine con etichette per identificare le stelle della costellazione del Toro visibili nella foto.






PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO

Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare

Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu


SOLE



Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.


  • 1 ottobre: il sole sorge alle 7.08 ; tramonta alle 18.54
  • 15 ottobre: il sole sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31 (ora legale)
  • 31 ottobre: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.08 (ora solare)


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.


Fino al 26 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).

Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre torna in vigore l'ora solare.


(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).



Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho

Segnaliamo un sito alternativo per seguire l'aspetto del Sole giorno per giorno :
- https://umbra.nascom.nasa.gov/newsite/images.html



LUNA







5 ottobre 2019 : International Observe the Moon Night (InOMN) INAF - UAI


L'International Observe the Moon Night (InOMN) è una iniziativa promossa a livello mondiale per proporre osservazioni al telescopio dedicate alla Luna.








Le Fasi:

Fasi Lunari ottobre 2019

Data Fase Orario

05/10/2019

Primo Quarto

18h 47m

13/10/2019

Luna Piena

23h 08m

21/10/2019

Ultimo Quarto

14h 39m

28/10/2019

Luna Nuova

04h 38m




  • MESI CON 5 FASI LUNARI :

Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari.

Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:

  • T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) da domenica 1 gennaio 2019 a sabato 30 marzo 2019 e da domenica 27 ottobre a martedì 31 dicembre 2019
  • O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 31 marzo 2019 a sabato 26 ottobre 2019

Fonte U.S. Naval Observatory



Diagramma di librazione per il mese di Ottobre 2019

Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna


- Fasi lunari e librazioni - a cura dello Scientific Visualization Studio della NASA


Quando la Luna è piena e al perigeo si verifica un evento comunemente noto come Super-Luna. Ecco le date delle prossime Super-Lune.


Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory

  • Tutti i nomi della Luna Piena, un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
  • I Nomi e i Colori della Luna, un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.


Passi sulla Luna: Ptolemaeus


Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari

Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI


Contributi di Paolo Morini, Giovanna Ranotto, Alfonso Zaccaria.


OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE



Falce di Luna, le foto dei nostri lettori
La falce lunare vicina alla Luna nuova
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia)
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario!
Falcetto Luna crescente
28 ottobre ore 17:20
Falcetto Luna crescente
29 ottobre ore 17:39
Fine del crepuscolo civile
Falcetto Luna crescente
30 ottobre ore 18:10
Fine del crepuscolo nautico
Mappa visibilità 09 ottobre
Mappa visibilità 10 ottobre
Mappa visibilità 11 ottobre

Il 28 ottobre 2019, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 12.5 ore e una fase dello 0.5%. Il giorno successivo, 29 ottobre 2019, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 36.5 ore e una fase del 3.3%.

Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)

A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.

Mappe del cielo realizzate con Stellarium

Le mappe di visibilità sono state concesse dal loro autore, il dr. R.H. (Rob) van Gent dell'Istituto di matematica dell'Università di Utrecht che ringraziamo per la collaborazione. Il dr. van Gent mantiene un sito sulle previsioni di visibilità del crescente di Luna.


LE MAREE


L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.

Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).


ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia Genova La Spezia Ravenna Venezia Trieste


ITALIA CENTRALE
Livorno Piombino Civitavecchia Ancona


ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari Palermo Porto Empedocle Messina Taranto Brindisi



Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.



PIANETI


  • Pianeti di Ottobre 2019 : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.


Mercurio: il pianeta rimane osservabile per tutto il mese in orario serale. Tuttavia non sarà semplice individuarlo, dato che la sua altezza sull’orizzonte e l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo prima del suo tramonto rimangono limitati. La massima elongazione serale viene raggiunta il 20 ottobre (distanza angolare di 24° 38’ dal Sole); il giorno 22 si registra il massimo ritardo nell’orario del suo tramonto, che non va oltre i 49 minuti dopo il tramonto del Sole. Mercurio rimane quindi molto basso a Ovest, nella luce del crepuscolo serale, vicino a Venere.


Venere: dopo una lunga attesa, finalmente sarà possibile osservare di nuovo il pianeta più luminoso nei cieli della sera. In realtà Venere rimane ancora estremamente basso sull’orizzonte occidentale, con condizioni di osservabilità praticamente identiche a quelle di Mercurio. Data la sua grande luminosità, sarà comunque facile riuscire a scorgerlo brevemente nella luce del crepuscolo serale. A fine mese, dopo il tramonto del Sole, sarà visibile a circa 5° di altezza sull’orizzonte. Nei primi giorni di ottobre Venere completa il suo percorso nella costellazione della Vergine; dal giorno 15 lo osserviamo nella Bilancia che attraversa per intero, terminando il mese vicino al limite con lo Scorpione.

Marte: il pianeta rosso è visibile al mattino presto sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Marte si sposta con moto diretto nella costellazione della Vergine, dove rimane per tutto il mese..


Giove: le possibilità di osservare il pianeta gigante sono ormai limitate alle prime ore della sera. Lo possiamo ammirare a Sud-Ovest, sempre più basso in cielo con il passare dei giorni. Sarà suggestivo osservare, poco dopo il tramonto del Sole, il corteo di pianeti formato da Venere, Giove e Saturno. Giove percorre un tratto della costellazione dell’Ofiuco avvicinandosi al limite con il Sagittario.


Saturno: il pianeta con gli anelli è ancora osservabile nelle prime ore della notte, a Sud-Ovest. Saturno chiude la "sfilata" di astri aperta da Mercurio, Venere e Giove. Trovandosi un po’ più altro sull’orizzonte rimane visibile più a lungo dopo il tramonto del Sole. Anche in questo mese rimane nella costellazione del Sagittario.


Urano: il 28 ottobre il pianeta si trova all’opposizione rispetto al Sole. Per il pianeta si verifica quindi il periodo di migliore osservabilità per l’anno in corso. Sarà possibile osservarlo per l’intera notte. Fa la sua comparsa sull’orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e tramonta ad occidente mentre in cielo compaiono le luci dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente si consiglia l’uso del telescopio. Il pianeta si sposta lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione dell’Ariete.

Urano all'opposizione, il 28 ottobre. Si trova a 2,82 miliardi di km. dalla Terra



Nettuno: dopo l’opposizione del mese scorso, il pianeta rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Dopo il tramonto del Sole si trova già alto in cielo in direzione Sud-Est. Nel corso della prima parte della notte raggiunge la massima altezza (culminazione) a Sud. Per riuscire ad individuare Nettuno è sempre necessario l’uso del telescopio, data la sua bassa luminosità, non accessibile all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo molto lungo che si concluderà nell’anno 2022.


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

L’osservabilità di Plutone rimane ancora simile a quello di Saturno, ed è pertanto limitata alle prime ore della notte: al calare dell’oscurità Plutone è già basso in cielo a Sud-Ovest. A causa della sua luminosità molto bassa, è necessario l’uso di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si sposta con estrema lentezza nella costellazione del Sagittario, dove resterà per molti anni ancora, fino al 2023.




CONGIUNZIONI


Luna - Giove : la sera del 3 ottobre la Luna crescente e il pianeta Giove si incontrano nella costellazione dell’Ofiuco. Si possono notare anche la stella Antares nello Scorpione e Saturno nel Sagittario. (vedi mappa)

Luna - Saturno : il 5 ottobre possiamo osservare un suggestivo incontro ravvicinato tra la la Luna al Primo Quarto e il pianeta Saturno, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)

Luna - Marte : il 26 ottobre, al mattino presto, prima del sorgere del Sole, sull’orizzonte orientale la sottile falce di Luna calante sorge seguito da Marte nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)

Luna - Venere : nella costellazione della Bilancia, il sottilissimo falcetto di Luna crescente tramonta insieme a Venere e Mercurio tra le luci del crepuscolo serale del 29 ottobre. (vedi mappa)

Luna - Giove : la Luna e Giove si incontrano per la seconda volta nello stesso mese. Li possiamo osservare a Sud – Ovest , la sera del 31 ottobre. La falce di Luna crescente e Giove si trovano nella costellazione dell’Ofiuco, vicino al confine con il Sagittario. (vedi mappa)



OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di ottobre 2019.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.

  • Il prossimo novembre, con il rientro programmato in atmosfera dell’ultimo satellite di prima generazione della flotta Iridium, andrà a scomparire per sempre dai nostri cieli il fenomeno degli “iridium flare” : IRIDIUM FLARE – SI CHIUDE IL SIPARIO


- Il progetto CATCH THE IRIDIUM ha lo scopo di fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione.


COSTELLAZIONI


Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (Si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, una costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quella attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, non facilissima da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo. Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena.
Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a circa 9.460,8 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.



Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.



Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.


CARTE DEL CIELO

Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano

Elenco delle stelle che hanno un nome

Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI


Mappe del cielo del mese



Orizzonte Nord
15 ottobre ore 22:00
Orizzonte Est
15 ottobre ore 22:00
Orizzonte Sud
15 ottobre ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 ottobre ore 22:00
Zenit
15 ottobre ore 22:00

Congiunzioni



Congiunzione Luna Giove
3 ottobre ore 20:00
Congiunzione Luna Saturno
5 ottobre alle ore 20:00
Congiunzione Luna Marte
26 ottobre alle 06:30
Congiunzione Luna Venere
29 ottobre ore 17:30
Congiunzione Luna Giove
31 ottobre alle ore 18:30


Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium


METEORE

a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI


METEORE DI OTTOBRE 2019

In ottobre, chi osserva beneficia di un numero di ore notturne maggiore che nei mesi precedenti, e si può dedicare all’osservazione delle meteore anche nelle ore serali. Quest’anno la Luna sarà presente in maniera consistente a metà mese (plenilunio il 13 ottobre), disturbando soprattutto l'apparizione delle ben conosciute Draconidi.

Per quasi tutto ottobre, ma in special modo durante la prima settimana, potremo controllare il comportamento delle Delta Aurigidi (max 4/5 ottobre), uno sciame di velocissime meteore per lo più di debole luminosità, abbastanza difficile da osservare. Questa corrente meteorica, formata da filamenti di particelle con orbite leggermente differenti tra loro, viene incontrata dalla Terra in momenti diversi, cosicchè la frequenza con cui appaiono le meteore risulta lungo il periodo alquanto confusa.

Il 5/6 ottobre, praticamente in assenza di Luna, avremo un'ottima occasione per monitorare l'attività irregolare delle Camelopardidi, che ad esempio nel 2005 hanno mostrato un inatteso exploit di brillanti meteore (anche bolidi), ben testimoniato da molti nostri osservatori della rete IMG-UAIsm / IMO Video Meteor Network. Si tratta di uno sciame interessante da studiare perchè non è ancora chiaro se la Terra abbia incontrato per ora le parti più dense.

Quest'anno, l'8/9 ottobre, come già detto, l’apparizione delle Draconidi verrà disturbata dal chiarore lunare, specie nella prima parte della notte. Avremo comunque la possibilità di seguirle dato che dopo il crepuscolo serale la Luna risulterà calante sull'orizzonte e sempre comunque ben sotto i 30 gradi di altezza. Questa corrente in genere mostra un gran numero di meteore soltanto quando la cometa d'origine, la Giacobini Zinner, è prossima al perielio. Poichè la cometa è transitata vicino al Sole nel settembre 2018 e tornerà nel 2025, è da attendersi di assistere nelle ore notturne a una moderata apparizione con punte d'una decina di meteore/h al massimo, specie con meteore di debole intensità. I modelli che studiano il comportamento delle particelle cometarie rilasciate durante i passaggi al perielio indicano che le Draconidi quest'anno potrebbero mostrare una attività più sostenuta connessa ai residui dei passaggi del 1959 e 1966, durante le ore diurne dell'8 ottobre (tra le 5h e le 16h UTC), un'alta attività radio quindi.

Brillante Orionide filmata alle 02h24m UTC del 21 ottobre 2012 sui cieli del mar Ligure (riviera di Ponente) -- © S.Crivello (Caserza, GE), IMG-UAIsm / IMO Video Meteor Network





Il 2019 ci riserva una chance osservativa abbastanza favorevole con le Orionidi (max 22 ottobre), originate da particelle perse dalla cometa Halley durante vecchi passaggi vicino al Sole. Dopo mezzanotte godremo di una finestra osservativa utile fino a circa le 3h30m, allorchè la Luna inizierà a portare disturbo col suo chiarore e il radiante a nord di Betelgeuse sarà più alto sull'orizzonte. L'osservazione di questa corrente continua a essere avvincente poichè da un anno all'altro la sua densità spaziale risulta cambiare e di conseguenza la quantità delle meteore visibili (ZHR di 10-30 meteore in media). In effetti le Orionidi non presentano un unico massimo, ma una serie di variazioni della frequenza soprattutto tra il 18 e il 23 ottobre, dato che la Terra nel suo moto nello spazio incontra appunto zone più o meno dense di meteoroidi.


Spettacolare Tauride di magnitudine video -12.2 ripresa il 12 ottobre 2014 sui cieli al confine tra l'Austria e il nordest d'Italia. Nella parte finale il bolide ha mostrato una sequenza di flare e un'esplosione registrata anche via radio -- © E.Stomeo (Scorzè, VE) IMG-UAIsm / IMO Video Meteor Network





Occorre anche tener presente che per tutto il mese sono attive le Tauridi dalla regione a nord della Balena. Anche se il loro numero maggiore si registra in novembre, già in ottobre questo sciame può raggiungere tassi abbastanza ragguardevoli, specie verso il 10 ottobre e a fine mese.

Ottobre inoltre è un buon mese per dedicarsi nelle ore serali e nei momenti senza Luna alla fotografia, in quanto tutta la regione prossima all’eclittica, tra le costellazioni dell’Ariete, Pesci, Balena e Toro, è solita dare origine a grossi bolidi brillanti di probabile origine asteroidale.




Per saperne di più consultare in http://meteore.uai.it/sciami/2019/ott2019.htm

In http://meteore.uai.it informazioni su meteore e bolidi osservati.

Per info o collaborare o segnalare avvistamenti di bolidi scrivere a < meteore@uai.it >.


COMETE

a cura di Adriano Valvasori

COMETE DI OTTOBRE 2019




2I/P = C/2019 Q4 Borisov

2I/Borisov, nota anche come C/2019 Q4 (Borisov), è una cometa iperbolica scoperta il 30 agosto 2019 dall'astrofilo ucraino Hennadij Borisov. È il secondo oggetto interstellare, e la prima cometa interstellare, osservato durante il transito nel sistema solare dopo l'asteroide 1I/'Oumuamua, scoperto nel 2017.

La cometa 2I/Borisov è piuttosto debole. Scoperta come un oggetto con magnitudine apparente pari a 17,8 quando si trovava a 3 UA dal Sole, non raggiungerà meno di 2 UA dalla stella nel corso dell'attraversamento del sistema solare interno. La massima vicinanza al Sole sarà raggiunta l'8 dicembre e quella con la Terra a fine dicembre, quando la cometa sarà ad una distanza compresa tra 1,9 e 2 UA dal nostro pianeta. Il massimo della luminosità della cometa, dunque, è previsto per quel periodo. Tuttavia, le stime di Seiichi Yoshida suggeriscono che la cometa raggiungerà al meglio la 15a magnitudine, ben al di sotto della soglia per essere scorta ad occhio nudo. Per il Jet Propulsion Laboratory, il massimo sarà raggiunto in corrispondenza del transito al perielio e sarà prossimo ad una magnitudine di 15,6.


Per riprendere la cometa, dunque, sarà necessario utilizzare un telescopio di almeno 20 cm. La cometa sarà osservabile dall'emisfero boreale prima dell'alba fino a metà novembre, quando diverrà visibile nell'emisfero australe. Al momento del transito al perielio, quando è atteso il picco di luminosità, sarà visibile con una declinazione di circa 20°S nella costellazione del Cratere.

L'oggetto è stato scoperto il 30 agosto 2019 dall'astrofilo Hennadij Borisov dal suo osservatorio personale, denominato MARGO (acronimo di Mobile Astronomical Robotics Genon Observatory), situato a Naučnyj, sede anche dell'osservatorio astrofisico della Crimea col quale non deve essere confuso. Borisov ha utilizzato un telescopio riflettore di 0,65 m di diametro, da lui progettato e costruito. 2I/Borisov appariva come un oggetto diffuso della 18a magnitudine, visibile in prossimità del piano galattico nella costellazione di Cassiopea, vicino al bordo con la costellazione di Perseo. Si trovava a 3 UA dal Sole ed a 3,7 UA dalla Terra, con un'elongazione di 38°.

Oggetto quindi molto interessante da seguire e monitorare, come sta effettuando fin dai primi istanti la sezione Comete e Asteroidi dell’UAI. Si muoverà per tutto il mese nella costellazione del Leone, andando progressivamente a diminuire la sua declinazione. Il giorno 24 si troverà a pochi primi dalla stella Regolo.


Mappa della Cometa 2I/P = C/2019 Q4 Borisov





C/2018 W2 Africano

Questa cometa si muoverà nel mese di ottobre a partire dalla costellazione dei Pesci, Acquario, Pesci Australe e Gru, quindi riducendo molto velocemente la sua declinazione e quindi la possibilità di osservarla. A fine mese tramonterà già alle 22:00. Per effetto del suo massimo avvicinamento alla Terra, oramai la sua magnitudine sarà in netta diminuzione durante il mese. Particolare attenzione tra il giono 11 e 12, in quanto la cometa si troverà a transitare a circa 21’ dalla famosa nebulosa Elica (NGC 7293, o Nebulosa Helix).



Curva di luce della Cometa C/2018 W2 Africano
Mappa della visibilità della Cometa C/2018 W2 Africano
Mappa della Cometa C/2018 W2 Africano
Mappa della Cometa C/2018 W2 Africano nei pressi della nebulosa Elica




C/2018 N2 ASASSN

Questa come si muoverà ad inizio mese nella costellazione del Triangolo e dal 12 entrerà nella costellazione di Andromeda. Salvo imprevisti la sua magnitudine dovrebbe attestarsi sulla 12ma, il perielio sarà il 11 novembre prossimo. Il massimo avvicinamento alla Terra avverrà il 20 ottobre a circa 330 milioni di km. Sarà visibile per tutta la parte della notte. Il 7 di ottobre si troverà a circa 3° a nord della famosa galassia M33, 20/10 a circa 56’ a nord della stella Mirach, mentre a fine mese si troverà a circa 3 gradi a sud della galassia M31.


Curva di luce della Cometa C/2018 N2 ASASSN
Mappa della visibilità della C/2018 N2 ASASSN
Mappa della Cometa C/2018 N2 ASASSN




260/P McNaught

Questa cometa è passata al suo perielio il 12 settembre scorso e sta continuando a manifestare un’attività interessante. La sua magnitudine è attualmente di circa 12, ma calerà durante il mese. Sarà visibile per tutta la notte. Si muoverà per tutto il mese nella costellazione del Perseo. I l9 si troverà a 1.7° a est dell’ammasso M34.



Curva di luce della Cometa 260/P McNaught
Mappa della visibilità della 260/P McNaught
Mappa della Cometa 260/P McNaught
Mappa della Cometa 260/P presso M34McNaught




29/P Schwassmann-Wachmann

La cometa sarà visibile per tutta la notte, muovendosi nella costellazione dei Pesci a circa 4 gradi ad est della stella Algenib (Pegaso). Come sempre , cometa da seguire con attenzione per rilevare possibili outburst.


Curva di luce della Cometa C/2018 N2 ASASSN
Mappa di visibilità della cometa C/2018 N2 ASASSN
Mappa del percorso della cometa C/2018 N2 ASASSN
Mappa della Cometa C/2018 N2 ASASSN presso M36







Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.


http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it



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ASTEROIDI

a cura di Paolo Bacci


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ASTEROIDI PER OTTOBRE 2019


Asteroidi in opposizione nel mese di Ottobre 2019
01 Ottobre 2019 (52) Europa mag. 10.8
11 Ottobre 2019 (29) Amphitrite mag. 8.7
16 Ottobre 2019 (33) Polyhymnia mag. 10.2
19 Ottobre 2019 (14) Irene mag. 10.6
26 Ottobre 2019 (9) Metis mag. 8.6




Per il mese di ottobre abbiamo scelto l'asteroide (52) Europa. Scoperto il 4 febbraio 1858 da Hermann Mayer Salomon Goldschmidt dall'Osservatorio astronomico di Parigi. In onore della principessa fenicia,rapita e amata da Zeus nella mitologia greca, l'asteroide fu battezzato Europa.

Fa parte della fascia principale degli asteroidi ed è tra i più grandi con un diametro di 300 km. Ha un periodo di rivoluzione di 5.44 anni, con una bassa inclinazione 7,47° e un eccentricità di 0.11. Un giorno su Europa dura 5.6 ore. Sarà visibile nella costellazione della Balena con una luminosità di 11.0 mag., quindi osservabile anche con piccoli telescopi.




Percorso apparente nella volta celeste dell'asteroide (52) Europa nel periodo 01/10/2019 31/10/201
Ingrandimento del percorso dell'asteroide (52) Europa nel mese di ottobre
Orbita dell'asteroide (52) Europa




CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2019 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
02 Novembre 2019 (196) Philomela mag. 10.9
06 Novembre 2019 (675) Ludmilla mag. 10.5
12 Novembre 2019 (4) Vesta mag. 6.5
24 Novembre 2019 (10) Hygiea mag. 10.3
26 Novembre 2019 (88) Thisbe mag. 10.9
02 Dicembre 2019 (97) Klotho mag. 9.9
10 Dicembre 2019 (28) Bellona mag. 10.4
23 Dicembre 2019 (563) Suleika mag. 10.6
29 Dicembre 2019 (69) Hesperia mag. 10.4
12 Gennaio 2020 (192) Nausikaa mag. 10.0
16 Gennaio 2020 (511) Davida mag. 9.6
21 Gennaio 2020 (5) Astraea mag. 8.9
22 Gennaio 2020 (230) Athamantis mag. 10.4
02 Febbraio 2020 (139) Juewa mag. 10.9
04 Febbraio 2020 (37) Fides mag. 10.1
01 Marzo 2020 (30) Urania mag. 10.6

(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale


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