Cielo di Settembre 2008

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

(Differenze fra le revisioni)
(Nuova pagina: == SOLE == Il giorno 10 passa dalla costellazione del Cancro a quella del Leone. • 1 agosto: il sole sorge alle 6.06; tramonta alle 20.30 • 15 agosto: il sole sorge alle 6.20;...)
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== SOLE ==
== SOLE ==
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Il giorno 10 passa dalla costellazione del Cancro a quella del Leone.
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SOLE
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• 1 agosto: il sole sorge alle 6.06; tramonta alle 20.30
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Il giorno 16 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.  
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15 agosto: il sole sorge alle 6.20; tramonta alle 20.12
+
1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45 
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31 agosto: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.47
+
15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21
-
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 14 minuti per una località alla latitudine media italiana.
+
• 30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55
-
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
+
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.
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== LUNA ==
+
'''22 settembre = Equinozio d'Autunno '''
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Le Fasi:
 
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• Luna nuova l’1
 
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• Primo quarto l’8
+
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
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• Luna piena il 16
 
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• Ultimo quarto il 23
 
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• Luna nuova il 30
+
== LUNA ==
 +
Le Fasi:
 +
• Primo quarto il 7
-
==1 AGOSTO: ECLISSE DI SOLE==
+
• Luna piena il 15
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'''(totale in Cina, parziale nell'Italia centro-settentrionale)'''
+
 +
• Ultimo quarto il 22
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L’Italia è tagliata in diagonale, dalla Liguria al Gargano, dal limite meridionale dell'eclisse.
+
• Luna nuova il 29
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Pertanto, l’eclisse non è visibile a sud-ovest di tale linea, mentre lo è a nord-est dove il disco del Sole è eclissato solo per una frazione molto piccola di poco superiore al 10% nel Triveneto.
 
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La totalità parte nel nord del Canada e passa per Groenlandia, Nuova Zemlja, Siberia, Mongolia e Cina.
 
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La durata massima della totalità sarà di 2m e 30.3s, e accadrà in Russia (longitudine 71° est, latitudine 66.5° nord).
 
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In Cina, a una settimana dall’inaugurazione delle Olimpiadi (il 08/08/08 alle 08:08), l’eclisse sarà totale. Non a Pechino, sede dei giochi, dove l’eclisse sarà al massimo (90%) al tramonto.
 
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Questi i tempi dei contatti :
 
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(attenzione: gli orari sono espressi in ora legale, validi per l'Italia, ma si riferiscono alle fasi del fenomeno dell'eclisse totale, osservabili in Cina.  Possono essere utili, ad esempio, per chi cercasse di osservare l'eclissi attraverso siti web che trasmettono le [http://sunearthday.gsfc.nasa.gov/2008eclipse/ immagini in diretta] dell'eclisse.)
 
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{| class="prettytable"
 
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| Evento 
 
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| h
 
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|
 
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| m
 
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|-
 
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| Inizio eclisse (primo contatto)
 
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| 10
 
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|
 
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| 04.1 
 
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|-
 
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| Inizio della fase totale
 
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|
 
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| 11
 
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|
 
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| 21.3
 
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|-
 
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| Centralità al mezzogiorno locale
 
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|
 
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| 11
 
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|
 
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| 47.4
 
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|-
 
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| Fine della fase totale
 
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|
 
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| 13
 
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|
 
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| 21.3
 
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|-
 
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| Fine eclisse (ultimo contatto)
 
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|
 
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| 14
 
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|
 
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| 38.4
 
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|}
 
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'''Eclisse parziale osservabile in Italia'''
 
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'''Orari per alcune località del centro-nord'''
 
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{| class="prettytable"
 
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| Località
 
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| Bologna
 
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|   
 
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| Milano
 
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|
 
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| Torino
 
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|-
 
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| 1° contatto (inizio eclisse)
 
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|
 
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| 11:12:27
 
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|
 
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| 11:04:22
 
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|
 
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| 11:06:24
 
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|-
 
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| massimo
 
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|
 
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| 11:37:30
 
-
 
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| 11:32:53
 
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|
 
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| 11:30:02
 
-
 
-
|-
 
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| 2° contatto (fine eclisse)
 
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|
 
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| 12:02:46
 
-
 
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| 12:01:48
 
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|
 
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| 11:53:56
 
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|}
 
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[http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEmono/TSE2008/TSE2008.html Approfondimenti (in inglese) sul sito NASA a cura di Fred Espenak]
 
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[http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEmono/TSE2008/TSE2008fig/TSE2008-fig01a.GIF mappa dell'eclisse]
 
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==16 AGOSTO: ECLISSE PARZIALE DI LUNA==
 
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L’eclisse è visibile in Italia.
 
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La magnitudine è 0.813.
 
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Questi i tempi dei contatti:
 
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{| class="prettytable"
 
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| Evento
 
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|
 
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| h
 
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|
 
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| m
 
-
 
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|-
 
-
| La Luna entra nella penombra
 
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|
 
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| 20
 
-
|
 
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| 23.1
 
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|-
 
-
| La Luna entra nell’ombra
 
-
|
 
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| 21
 
-
|
 
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| 35.7
 
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|-
 
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| Massimo dell’eclisse
 
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|
 
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| 23
 
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|
 
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| 10.1
 
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-
|-
 
-
| La Luna esce dall’ombra
 
-
|
 
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| 00
 
-
|
 
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| 44.6
 
-
 
-
|-
 
-
| La Luna esce dalla penombra
 
-
|
 
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| 01
 
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|
 
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| 57.1
 
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|}
 
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La fase parziale è visibile in Europa, Africa e in parte dell’Asia e dell’America del sud.
 
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[http://eclipse.gsfc.nasa.gov/LEplot/LEplot2001/LE2008Aug16P.GIF i dati dell'eclisse dal sito eclipse.gsfc.nasa.gov]
 
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L'osservazione dell'eclisse è inserita nel '''Calendario delle Astroiniziative promosse dall'UAI'''
 
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[https://divulgazione.uai.it/index.php/Eclisse_parziale_di_Luna_del_16_agosto_2008 (notizie e approfondimenti alla pagina dedicata al fenomeno)]
 
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== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==
== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==
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'''Mercurio''': mese difficile per l'osservazione dell'elusivo pianeta. Sempre molto vicino al Sole, tramonta meno di un’ora dopo il Sole.  In pratica, rimane per tutto il mese estremamente basso sull’orizzonte occidentale, confuso tra le luci del crepuscolo serale. 
 
 +
'''Mercurio''': pur raggiungendo, il giorno 11, la massima elongazione serale, con una distanza angolare di quasi 27° dal Sole, il pianeta rimane sempre molto basso sull’orizzonte.  Come nel mese precedente Mercurio tramonta meno di un’ora dopo il Sole, rimanendo quindi poco visibile, confuso tra le luci del crepuscolo serale.  Con il passare dei giorni l’altezza sull’orizzonte diminuisce ulteriormente, rendendo impossibile l’osservazione del pianeta. 
-
'''Venere''': la posizione di Venere è molto vicina a quella di Mercurio (i due pianeti saranno in congiunzione il giorno 23), ma data la luminosità enormemente superiore, le possibilità di riuscire a scorgerlo ad Ovest poco dopo il tramonto del Sole sono molto superiori.  Il pianeta percorre per intero la costellazione del Leone e raggiunge la Bilancia. 
 
 +
'''Venere''': lo splendore del pianeta accompagnerà per tutto il mese il crepuscolo serale.  Rispetto allo scorso agosto, Venere guadagna qualche minuto di visibilità in più, trovandosi un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Mercurio, ma dovremo attendere il mese prossimo per vederlo dominare le prime ore della notte.  Venere completa l’attraversamento della Vergine e a fine mese fa il suo ingresso nella Bilancia. 
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'''Marte''': anche il pianeta rosso è ormai osservabile, dopo il tramonto del Sole, per un intervallo di tempo molto breve che a fine mese si riduce a meno di un’ora.  Guardando verso l’orizzonte ad Ovest e prendendo a riferimento il luminoso Venere, possiamo individuare Marte alla sua sinistra, poco più in alto.  Marte completa il suo transito attraverso la costellazione del Leone e il giorno 9 fa il suo ingresso nella Vergine. 
 
 +
'''Marte''': le condizioni di osservabilità del pianeta rosso sono simili a quelle di Venere e Mercurio (infatti si verificherà una congiunzione tra i tre pianeti).  Marte è quindi appena visibile dopo il tramonto e tende a scomparire tre le luci del crepuscolo.  Il pianeta si trova nella costellazione della Vergine.   
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'''Giove''': è ancora osservabile per la maggior parte della notte.  Nelle prime ore della sera brilla sull’orizzonte a Sud-Sud-Est, nella prima metà della notte culmina a Sud, alla massima altezza sull'orizzonte, per poi abbassarsi verso Ovest.  Giove per tutto l’anno rimane nella costellazione del Sagittario. 
 
 +
'''Giove''': al calare dell’oscurità sarà possibile ammirare Giove culminante a Sud alla massima altezza sull’orizzonte.  Con il passare delle ore il luminoso pianeta si abbasserà man mano verso occidente, ma avremo a disposizione tutta la prima parte della notte per osservarlo agevolmente.  Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario. 
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'''Saturno''': con Mercurio, Venere e Marte, completa il quartetto di pianeti concentrati sull’orizzonte occidentale.  Il giorno 13 sarà in congiunzione con Venere, il 16 con Mercurio: a questo punto sarà così basso sull’orizzonte da essere sostanzialmente inosservabile, confuso tra le luci del tramonto. Saturno si trova nella costellazione del Leone.
 
 +
'''Saturno''': il 4 settembre il pianeta si troverà in congiunzione con il Sole.  E’ quindi del tutto inosservabile per quasi tutto il mese.  A fine settembre sarà possibile scorgerlo al mattino, poco prima dell’alba, sull’orizzonte orientale.  Saturno si trova nella costellazione del Leone. 
-
'''Urano''': è possibile seguire il pianeta per quasi l'intera durata della notte, essendo prossima l'opposizione al Sole - che avverrà a settembre, segnando il periodo di migliore visibilità.
 
-
Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è sempre consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo.  Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.
 
 +
'''Urano''': il giorno 13 il pianeta di troverà in opposizione al Sole.  Sarà possibile seguire il pianeta per l'intera durata della notte.  Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è quindi consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo.
 +
Dopo il tramonto del Sole potremo cercare Urano a Est-Sud-Est, dove sorge venendosi a trovare nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.
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'''Nettuno''': precedendo Nettuno, Urano il 15 agosto si troverà in opposizione al Sole, una situazione che consente di osservarlo per l'intera notte.
+
'''Nettuno''': il pianeta è stato in opposizione al Sole il mese scorso. L'intervallo di osservabilità da quel momento in poi torna quindi a ridursi gradualmente. Al termine del crepuscolo serale il pianeta è già abbastanza alto in cielo a Sud-Est: nelle ore successive lo vedremo culminare a Sud per poi scendere verso Ovest, dove tramonta circa 1 ora e mezza prima di Urano. Nettuno si trova ancora nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
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Mentre il Sole tramonta, Nettuno sorge dalla parte opposta della volta celeste.
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La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.  
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Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.
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Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo quindi ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo quindi ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.  
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è osservabile per buona parte della notte, anche se continua ad anticipare il suo tramonto.  Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: anche Plutone infatti si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua luminosità estremamente debole,  è indispensabile l'uso di un telescopio per individuarlo.
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E’ osservabile per circa 3 ore dopo il tramonto del SoleContinua ad anticipare l’istante del suo tramonto, riducendo pertanto l'intervallo di osservabilità.
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Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.
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== CONGIUNZIONI ==
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== "LE NOTTI DELLE STELLE 2008" (10 - 12 agosto) ==
 
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'''Luna – Mercurio – Venere – Marte''':  l'1 settembre, una sfida ai limiti delle possibilità osservative, con una sottilissima falce di Luna, ad appena un giorno dalla Luna Nuova.  Con un orizzonte limpido e libero da ostacoli, si potrà tentare l’individuazione di ben 3 pianeti, appena sopra l’evanescente falce lunare, nella costellazione della Vergine. 
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[[media:1setore1940.jpg|(vedi mappa)]]
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Come ogni anno, la UAI promuove su tutto il territorio nazionale l'iniziativa [https://divulgazione.uai.it/index.php/Notti_delle_stelle_2008 "Le Notti delle Stelle"], in occasione delle quali le associazioni locali organizzeranno una rete di siti allestiti per le osservazioni pubbliche.
 
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Un'occasione imperdibile per passare una serata dedicata all'osservazione del cielo estivo e delle meteore dello sciame delle Perseidi.
 
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Per informazioni sulle serate osservative consultare le pagine web della [http://divulgazione.uai.it Commissione Divulgazione] e il sito [http://astroiniziative.uai.it/astroiniziative.php?m=8 Astroiniziative].
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'''Luna – Giove''': la notte del 9 la Luna, già oltre il Primo Quarto, accompagnerà lungo la volta celeste il pianeta Giove, nella costellazione del Sagittario.
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[[media:9setore21.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Lo sciame meteorico delle Perseidi'''
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'''Mercurio – Venere – Marte''': la congiunzione vera e propria tra i tre pianeti si verifica l’11 settembre.  La Luna si è ormai allontanata, ed i pianeti sono rimasti molto bassi sull’orizzonte occidentale, ancora nella costellazione della Vergine.   
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[[media:11set1945.jpg|(vedi mappa)]].
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Le meteore dello sciame delle Perseidi sono i residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle.
 
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Le piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l'atmosfera terrestre, danno luogo ad una scia luminosa.
 
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Il nome di "Perseidi" è determinato dalla posizione del "Radiante", il punto sulla volta celeste dal quale provengono le meteore, situato nella costellazione del Perseo.
 
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La denominazione tradizionale di "Lacrime di San Lorenzo" deriva dal fatto che nel XIX secolo il massimo della loro frequenza avveniva il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo: ai giorni nostri il massimo si è però spostato in avanti di circa due giorni.
 
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Il culmine di attività dello sciame quindi in genere ha luogo il giorno 12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa delle nubi di particelle.
 
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La possibilità di osservare un maggior numero di meteore si ha quando il radiante, e quindi la costellazione del Perseo, è più alto nel cielo, cosa che ad agosto avviene nella seconda parte della notte.
 
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In Italia il radiante diventa visibile intorno alle ore 22, dapprima basso sull'orizzonte nord-orientale, poi sempre più alto, fino all'alba.
 
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Quest’anno il massimo di attività dello sciame delle Perseidi è previsto nelle ore diurne del 12 agosto (indicativamente tra le le 13 e le 14).
 
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Ovviamente non si possono vedere le meteore di giorno, tuttavia, dato che il massimo delle Perseidi dura parecchie ore, si potranno fare osservazioni  soddisfacenti sia la notte prima, tra l'11 e il 12 e la notte successiva, tra il 12 e il 13.
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== COSTELLAZIONI ==
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Con costanza e un po’ di fortuna si potranno registrare frequenze abbastanza consistenti, con la caduta di alcune decine di meteore/ora.
 
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La luce della Luna disturberà l’osservazione della volta celeste nelle prime ore della notte.
 
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Le ore migliori per andare a caccia di meteore sono quindi quelle tra la mezzanotte e le 3 del mattino, prima dell’aurora: mentre il radiante nella costellazione del Perseo si alzerà sempre più in cielo, la Luna toglierà il disturbo abbassandosi verso l’orizzonte fino a tramontare.
 
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Per osservare il maggior numero possibile di scie luminose, non è conveniente guardare nella direzione del radiante, cioè verso la costellazione del Perseo. Le maggiori probabilità si hanno osservando verso lo zenit o in una fascia a 45° dal radiante.
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Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo '''Scorpione''', seguito dal '''Sagittario''' e, più in alto, dall''''Ofiuco''' e da '''Ercole'''.
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Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella '''Arturo''', nella costellazione del '''Bootes''': al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della '''Corona Boreale'''.
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Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il '''Sagittario''' troviamo l''''Aquila''', con la stella '''Altair''' che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.
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La stella più brillante delle tre è invece '''Vega''', nella '''Lira'''. La figura geometrica è completata da '''Deneb''', la coda del '''Cigno'''. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l''''Aquila''' e il '''Cigno'''; in particolare, sono riconoscibili la '''Volpetta''', la '''Freccia''' e il '''Delfino'''.
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Per un approfondimento:  v. Note Scientifiche al termine della rubrica
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Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
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'''Capricorno''', '''Acquario''' e '''Pesci''' sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
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(In collaborazione con:  [http://meteore.uai.it Sezione Meteore UAI] - meteore@uai.it )
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Più facile da trovare la minuscola costellazione dell''''Ariete''', che vedremo sorgere a Est.
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Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: '''Acquario''' e '''Pesci''' ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di '''Pegaso''', il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
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== CONGIUNZIONI ==
+
Partendo da '''Pegaso''', verso Nord-Est, troviamo la costellazione di '''Andromeda''', dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. '''Andromeda''' è seguita da '''Perseo''', con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
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'''Luna – Marte – Saturno''':  poco dopo il tramonto del 4 agosto, chi avrà la fortuna di trovarsi di fronte un orizzonte privo di ostacoli verso occidente, in una giornata serena e senza foschia, potrà osservare, nella costellazione del Leone, questo raggruppamento di astri: una sottile falce di Luna, Marte e, molto basso, ai limiti delle possibilità osservative, Saturno.  [[media:4ago2030.jpg|(vedi mappa)]]
+
Più in alto rispetto ad '''Andromeda''' e '''Perseo''', spostandoci a Nord verso la '''Stella Polare''', troviamo '''Cassiopea''', con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di '''Cefeo'''.
 +
Tra '''Perseo''' e '''Cassiopea''' c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
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'''Luna - Giove''': il 13 agosto, verso Sud nelle prime ore della notte, potremo osservare Giove e la Luna quasi piena, nella costellazioni del Sagittario.  [[media:13agoore23.jpg|(vedi mappa)]].
+
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
 +
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
 +
Completiamo la descrizione della volta celeste con l''''Orsa Maggiore''', che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal '''Dragone''', un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.
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== COSTELLAZIONI ==
+
(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
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In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel '''Sagittario''', costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea.
+
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.  
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Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della '''Lira''' e del '''Cigno'''  [[Cielo_di_Luglio_2008|(v. Cielo di Luglio)]] . Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, già con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
 
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Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della '''Bilancia''' e dello '''Scorpione''' che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il '''Capricorno''' e l''''Acquario''', costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.
 
-
A Nord-Ovest la brillante stella '''Arturo''' contende a '''Vega''' il primato di astro più luminoso: essa fa parte del '''Bootes''', dall'inconfondibile forma ad aquilone.
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'''Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di [http://www.uai.it/web/guest/pubblicazioni/televideo Televideo].
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Alla sua sinistra, la piccola costellazione della '''Corona Boreale'''.
 
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Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a '''Deneb''' e '''Altair''', nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
 
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Partendo da '''Vega''' e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di '''Ercole'''; più in basso, tra '''Vega''' e '''Antares''' (la stella più luminosa dello '''Scorpione''') situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell''''Ofiuco'''.
 
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Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la '''Freccia''' - tra il '''Cigno''' e l''''Aquila''' - o il '''Delfino''', facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
 
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In direzione Nord, la '''Stella Polare''' è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L''''Orsa Maggiore''' e l''''Orsa Minore''' sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal '''Dragone''', da '''Cefeo''' e, con la caratteristica forma a "W", da '''Cassiopea'''. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di '''Pegaso''', seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
 
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Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" (v. paragrafo precedente) dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".
 
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(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
 
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(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
 
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'''Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di [http://www.uai.it/web/guest/pubblicazioni/televideo Televideo].
 
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== COMETE DEL MESE ==
 
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Bene, siamo nel mese di agosto e le serate calde sono anche invitanti per alzare gli occhi al cielo e dare uno sguardo al magnifico cielo d'estate.
 
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E siccome si tende anche a fare le ore piccole allora anche gli oggetti visibili dopo la mezzanotte diventano appetibili.
 
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Andiamo con ordine.  In prima serata possiamo osservare la '''C/2008 J1 (Boattini)''' alta nel cielo a nord nella costellazione del Cefeo per poi spostarsi nell'Orsa minore.  Attualmente stimata di magnituidne 10 nelle foto mostra una chioma strana allungata di forma ellissoidale.
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== COMETE DEL MESE ==
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Potrebbe riservare delle sorprese!!!
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[[Image:2008j1agosto.jpg|thumb| Cometa C/2008 J1 (Boattini)]]
 
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Spostandosi poi verso sud possiamo trovare la '''C/2007 N3 (Lulin)'''
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Il mese di agosto non è stato molto entusiasmante dal punto di vista cometario se si considera che visualmente solo due comete sono arrivate alla magnitudine 8: la periodica 6P
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una bella cometina di magnitudine 9 con una chioma tonda tonda un pò bassa sull'orizzonte ma osservabile comodamente verso le 22:00 ora locale nella costellazione del '''Sagittario''' e verso fine mese in '''Ofiuco'''.
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e la nuova arrivata C/2007 W1.
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[[Image:2007w1settembre.jpg|thumb| Cometa C/2007 W1 (Boattini)]]
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La prima, che era un po' bassa a sud quindi difficilmente osservabile con piccoli strumenti, ha avuto il 18 Agosto un outburst (aumento improvviso di luminosità) rilevato sia visualmente che con i nostri strumenti dotati di CCD.
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La sezione comete ed il CARA hanno seguito l'evento e registrato la variazione.  Le osservazioni continueranno finchè la cometa non si sposterà troppo a sud per essere osservabile dalle nostre latitudini.
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[[Image:2007n3agosto.jpg|thumb| Cometa C/2007 N3 (Lulin)]]
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Al momento solo la C/2007 W1 rimane quindi cometa osservabile con piccoli e medi strumenti ma purtroppo nella seconda parte della notte e verso le prime ore del mattino.
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Chi la volesse osservare la troverà per una buona parte del mese nella costellazione dell'Ariete e poi nei Pesci.
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Rimane quindi l'unico oggetto che può essere interessante visualmente.
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Da lì verso nord '''nell'Aquila''' possiamo andare a cercare la periodica '''6P/d'Arrest''' che dovrebbe arrivare alla magnitudine 8-9 se rispetta l'andamento che sta mostrando attualmente mentre scriviamo. E' molto condensata e attraverserà il Capricorno per poi arrivare nel '''Microscopio''' a sud, quindi bassa sull'orizzonte.
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Ma le comete, come abbiamo sempre detto, sono imprevedibili, quindi se dovessero esserci novità ve le comunicheremo tempestivamente oltre a rimandarvi al sito della [http://comete.uai.it Sezione Comete UAI] dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.
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[[Image:6pagosto.jpg|thumb| Cometa Periodica 6P/d'Arrest]]
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Infine, per chi come dicevamo vuole fare le ore piccole, abbiamo la '''C/2007 W1 (Boattini)''' che dopo aver visitato i cieli dell'emisfero australe, è tornata a farsi vedere la mattina presto ad est di magnitudine 6.  Purtroppo tenderà a diminuire di luminosità se non succederà qualcosa, ma sarà abbstanza alta nel cielo, nella costellazione '''dell'Ariete''' per tutto il mese
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[[Image:2007w1agosto.jpg|thumb| Cometa C/2007 W1 (Boattini)]]
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Non dimenticate la campagna osservativa promossa dalla Sezione Comete UAI su due comete che vengono ritenute interessanti dal punto di vista fotometrico. [http://comete.uai.it/comete/campagna_osservativa_comete.jpg La pagina dedicata].
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Vi rimandiamo al sito della [http://comete.uai.it Sezione Comete UAI] dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.
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Buone osservazioni.
Buone osservazioni.
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'''NOTE SCIENTIFICHE'''
 
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'''GLI SCIAMI METEORICI'''
 
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1. Le stelle cadenti (scientificamente "meteore") sono fenomeni naturali prodotti dall'ingresso nell'atmosfera terrestre di un corpuscolo solido detto meteoroide.
 
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Questo, con una velocità tipica di qualche decina di km/s, entrando nell'alta atmosfera si riscalda per attrito e si disintegra completamente in una polvere finissima. I meteoroidi che raggiungono il suolo si dicono meteoriti.
 
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La luce emessa dalla meteora è dovuta alla ricombinazione elettronica dell'aria che viene ionizzata dal corpo incandescente, secondo un meccanismo analogo a quello dei tubi al neon.
 
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2. Ogni notte si osservano in media una decina di meteore l'ora, ma si possono avere fenomeni di alta attività meteorica detti sciami che si ripresentano sempre alla stessa data.
 
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La ragione di questo comportamento è che i meteoroidi possono trovarsi in vere e proprie (rarefattissime) nubi dislocate in un ben determinato punto dell'orbita terrestre: in questo modo, ogni volta che la terra attraversa quel punto della propria orbita (quindi sempre lo stesso giorno dell'anno), si ha la pioggia di stelle cadenti.
 
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Si conoscono alcune centinaia di sciami meteorici e ogni anno ne vengono scoperti di nuovi, di debolissima attività, soprattutto grazie alle osservazioni di astrofili.
 
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3. La combinazione del moto di rivoluzione terrestre attorno al sole e di quello proprio delle meteoriti (anch'esse orbitanti attorno al sole) fa sì che l'osservatore abbia l'impressione di vedere le scie delle stelle cadenti provenire da un preciso punto fra le stelle.
 
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Tale punto si chiama RADIANTE.
 
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La costellazione in cui si trova tale radiante dà il nome allo sciame. Quindi le "Leonidi" hanno il radiante nella costellazione del Leone, e le "Lacrime di San Lorenzo" del 12 agosto, che appaiono provenire dalla costellazione del Perseo, si chiamano Perseidi.
 
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Va sottolineato che non esiste alcuna relazione fisica tra costellazione e sciame meteorico: si tratta di una sovrapposizione prospettica.
 
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4. La reale origine dei meteoriti è legata al Sistema Solare.
 
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In particolare, le comete, corpi freddi grandi una decina di chilometri, ad ogni passaggio vicino al sole, possono perdere una considerevole percentuale della propria massa sotto forma di particelle meteoriche andando incontro ad una sorta di morte per consunzione, che avviene tipicamente dopo qualche decina di passaggi vicino al sole.
 
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Lungo la loro orbita, allora, iniziano a disperdersi dei frammenti che continuano a rivolvere attorno al Sole per millenni.
 
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Sono tali "sciami" di piccoli frammenti a produrre molte piogge meteoriche.
 
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5. Il modo migliore per osservare una pioggia meteorica è quello di sedersi comodamente su di una sdraio, e mantenere lo sguardo verso il cielo (magari cercando di allontanarsi dalle città dove l'inquinamento luminoso può svilire la spettacolarità del fenomeno).
 
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Non esiste una direzione preferibile in cui guardare, ma si può consigliare di osservare dalla parte dove si troverà il radiante: nel caso delle Perseidi, a nord-est nella seconda metà della notte.
 
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Con la consulenza di:
 
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Unione Astrofili Italiani - [http://meteore.uai.it Sezione Meteore]
 

Versione corrente delle 14:08, 31 ago 2008

Indice

SOLE

SOLE

Il giorno 16 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.

• 1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45

• 15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21

• 30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.


22 settembre = Equinozio d'Autunno


Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


LUNA

Le Fasi:


• Primo quarto il 7

• Luna piena il 15

• Ultimo quarto il 22

• Luna nuova il 29




OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: pur raggiungendo, il giorno 11, la massima elongazione serale, con una distanza angolare di quasi 27° dal Sole, il pianeta rimane sempre molto basso sull’orizzonte. Come nel mese precedente Mercurio tramonta meno di un’ora dopo il Sole, rimanendo quindi poco visibile, confuso tra le luci del crepuscolo serale. Con il passare dei giorni l’altezza sull’orizzonte diminuisce ulteriormente, rendendo impossibile l’osservazione del pianeta.


Venere: lo splendore del pianeta accompagnerà per tutto il mese il crepuscolo serale. Rispetto allo scorso agosto, Venere guadagna qualche minuto di visibilità in più, trovandosi un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Mercurio, ma dovremo attendere il mese prossimo per vederlo dominare le prime ore della notte. Venere completa l’attraversamento della Vergine e a fine mese fa il suo ingresso nella Bilancia.


Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso sono simili a quelle di Venere e Mercurio (infatti si verificherà una congiunzione tra i tre pianeti). Marte è quindi appena visibile dopo il tramonto e tende a scomparire tre le luci del crepuscolo. Il pianeta si trova nella costellazione della Vergine.


Giove: al calare dell’oscurità sarà possibile ammirare Giove culminante a Sud alla massima altezza sull’orizzonte. Con il passare delle ore il luminoso pianeta si abbasserà man mano verso occidente, ma avremo a disposizione tutta la prima parte della notte per osservarlo agevolmente. Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.


Saturno: il 4 settembre il pianeta si troverà in congiunzione con il Sole. E’ quindi del tutto inosservabile per quasi tutto il mese. A fine settembre sarà possibile scorgerlo al mattino, poco prima dell’alba, sull’orizzonte orientale. Saturno si trova nella costellazione del Leone.


Urano: il giorno 13 il pianeta di troverà in opposizione al Sole. Sarà possibile seguire il pianeta per l'intera durata della notte. Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è quindi consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo. Dopo il tramonto del Sole potremo cercare Urano a Est-Sud-Est, dove sorge venendosi a trovare nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.


Nettuno: il pianeta è stato in opposizione al Sole il mese scorso. L'intervallo di osservabilità da quel momento in poi torna quindi a ridursi gradualmente. Al termine del crepuscolo serale il pianeta è già abbastanza alto in cielo a Sud-Est: nelle ore successive lo vedremo culminare a Sud per poi scendere verso Ovest, dove tramonta circa 1 ora e mezza prima di Urano. Nettuno si trova ancora nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.


Plutone

Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

E’ osservabile per circa 3 ore dopo il tramonto del Sole. Continua ad anticipare l’istante del suo tramonto, riducendo pertanto l'intervallo di osservabilità. Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.



CONGIUNZIONI

Luna – Mercurio – Venere – Marte: l'1 settembre, una sfida ai limiti delle possibilità osservative, con una sottilissima falce di Luna, ad appena un giorno dalla Luna Nuova. Con un orizzonte limpido e libero da ostacoli, si potrà tentare l’individuazione di ben 3 pianeti, appena sopra l’evanescente falce lunare, nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)


Luna – Giove: la notte del 9 la Luna, già oltre il Primo Quarto, accompagnerà lungo la volta celeste il pianeta Giove, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)


Mercurio – Venere – Marte: la congiunzione vera e propria tra i tre pianeti si verifica l’11 settembre. La Luna si è ormai allontanata, ed i pianeti sono rimasti molto bassi sull’orizzonte occidentale, ancora nella costellazione della Vergine. (vedi mappa).



COSTELLAZIONI

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.

Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.

Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.

La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.

Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti. Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.

Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.

Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.

Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.

Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.

Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".

I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.

Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.

Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.


(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.



CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Est
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Sud
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 settembre ore 22:00
Zenit
15 settembre ore 22:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 settembre 22:00
Orizzonte Est
15 settembre 22:00
Orizzonte Sud
15 settembre 22:00
Orizzonte Ovest
15 settembre 22:00
Zenit
15 settembre 22:00
Congiunzioni
Congiunzione Luna – Mercurio – Venere – Marte
1 settembre ore 19:40
Congiunzione Luna – Mercurio – Venere – Marte
1 settembre ore 19:40
Congiunzione Luna – Giove
9 settembre ore 21:00
Congiunzione Luna – Giove
9 settembre ore 21:00
Congiunzione Mercurio – Venere – Marte
11 settembre ore 19:45
Congiunzione Mercurio – Venere – Marte
11 settembre ore 19:45

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night



COMETE DEL MESE

Il mese di agosto non è stato molto entusiasmante dal punto di vista cometario se si considera che visualmente solo due comete sono arrivate alla magnitudine 8: la periodica 6P e la nuova arrivata C/2007 W1.

Cometa C/2007 W1 (Boattini)

La prima, che era un po' bassa a sud quindi difficilmente osservabile con piccoli strumenti, ha avuto il 18 Agosto un outburst (aumento improvviso di luminosità) rilevato sia visualmente che con i nostri strumenti dotati di CCD. La sezione comete ed il CARA hanno seguito l'evento e registrato la variazione. Le osservazioni continueranno finchè la cometa non si sposterà troppo a sud per essere osservabile dalle nostre latitudini.

Al momento solo la C/2007 W1 rimane quindi cometa osservabile con piccoli e medi strumenti ma purtroppo nella seconda parte della notte e verso le prime ore del mattino. Chi la volesse osservare la troverà per una buona parte del mese nella costellazione dell'Ariete e poi nei Pesci. Rimane quindi l'unico oggetto che può essere interessante visualmente. Ma le comete, come abbiamo sempre detto, sono imprevedibili, quindi se dovessero esserci novità ve le comunicheremo tempestivamente oltre a rimandarvi al sito della Sezione Comete UAI dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.

Buone osservazioni.

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