FAQ Astrofisica

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

F.A.Q. Astrofisica e Cosmologia
Frequently Asked Questions di Astrofisica e Cosmologia
ovvero
Tutto quello che vi piacerebbe chiedere di Astrofisica e Cosmologia... e saper rispondere!


Indice

Glossario relativo agli eventi astronomici presenti nel Cielo del mese

Alba e aurora

Quanto conta il vocabolario? di Giuseppe De Donà e Giancarlo Favero dalla rubrica QUI PRO QUO della rivista Astronomia UAI luglio-agosto 2010

Se provate a chiedere a un interlocutore casuale cos’è l’alba, nella stragrande maggioranza dei casi la risposta sarà: “Il momento in cui sorge il Sole”. La risposta è sbagliata.

In seconda battuta il poveretto proverà a dire: “Beh, appena prima che il Sole sorga”.

No, neppure quella è la risposta esatta, o almeno, non è ciò che sta scritto nei dizionari della lingua italiana. Infatti, per i vocabolari la fase immediatamente precedente il sorgere del Sole è l’aurora.

L’alba è invece la fase del crepuscolo mattutino che intercorre tra la notte e l’aurora, per cui l’aurora è la fase successiva all’alba e precede la levata del Sole.

Anche in questo caso, probabilmente l’origine del “qui pro quo” va ricercata nella scuola primaria in cui, nei testi dei bambini, la levata del Sole viene abbinata alla parola alba.

Equinozio

A scuola ci hanno insegnato che all'equinozio il giorno è uguale alla notte e che il Sole è equidistante dai poli terrestri, e che il Sole sorge e tramonta giusto sui punti cardinali est e ovest. Chi ha osservato il sorgere del Sole la mattina di un qualsiasi equinozio ha visto che non sorge proprio a est, ma quasi a est, e se lo guarderemo questa sera vedremo che non tramonta esattamente a ovest. Tutto questo è spiegabile se consideriamo che l'equinozio avviene nel momento in cui il Sole taglia il piano dell'equatore celeste, solamente in un istante quindi.

La definizione "giorno=notte" è teorica, perchè si riferisce al "centro" del Sole mentre taglia l'equatore celeste.(Enrico Stomeo)

L’osservazione astronomica: telescopi, spese e problemi psico-tecnici

Perché le stelle “scintillano”?

La luce delle stelle sembra scintillare perché le stelle, pur potendo avere diametri di centinaia di milioni di chilometri, sono così lontane che anche telescopi molto potenti non riescono a farci percepire le loro dimensioni: noi le vediamo come sorgenti di luce puntiformi.

Pertanto il fascio di luce che dalla stella arriva al nostro occhio è così sottile che la più piccola turbolenza dell’aria lo influenza, e questo causa lo scintillio.

I pianeti invece non scintillano, la loro luce è più “ferma”: questo perché la sorgente di luce non è puntiforme ma viene da un piccolo disco (che apprezziamo molto bene con un telescopio).

Il fascio di luce più ampio che arriva dai pianeti è meno influenzato dalla turbolenza dell’aria. Questo fenomeno si può sfruttare per distinguere a occhio nudo una stella luminosa da un pianeta.

====Onde


Credits

Queste FAQ sono il risultato di un percorso iniziato qualche tempo fa, la Commissione Divulgazione ringrazia tutti coloro che hanno profuso il loro tempo e il loro impegno per realizzare questa pagina.

  • Supervisione scientifica: Emiliano Ricci
  • Redazione ed editing: Paolo Alfieri - Marco Garoni - Paolo Morini - Gianfranco Tigani Sava
  • Collaboratori: Simone Ballerini - Claudio Ciofi - Giancarlo Favero - Giovanni Fenili - Pasqua Gandolfi - Dino Orsucci - Danilo Pivato - Paolo Volpini



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