Osserviamo le comete con il binocolo

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Non mi soffermerò sulle caratteristiche tecniche delle ottiche di un binoclo, ma deve sottolineare l'imposrtanza che ha la lumimosità e quindi l'apertura di uno strumento ottico, perchè ciò è strettamente legato al campo osservato.
Non mi soffermerò sulle caratteristiche tecniche delle ottiche di un binoclo, ma deve sottolineare l'imposrtanza che ha la lumimosità e quindi l'apertura di uno strumento ottico, perchè ciò è strettamente legato al campo osservato.
Per esempio con un binocolo 7x50 si possono inquadrare circa 7 gradi di campo e si ha una luminosità 7.  Considerando che la nostra pupilla in condizioni ideali ha una partura massima di 7 mm, allora il 7x50 teoricamente è lo strumento ideale per raccogliere il massimo della luce che può entrare nel nostro occhio in condizioni di pupilla dilatata al massimo.
Per esempio con un binocolo 7x50 si possono inquadrare circa 7 gradi di campo e si ha una luminosità 7.  Considerando che la nostra pupilla in condizioni ideali ha una partura massima di 7 mm, allora il 7x50 teoricamente è lo strumento ideale per raccogliere il massimo della luce che può entrare nel nostro occhio in condizioni di pupilla dilatata al massimo.
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in realtà la mia esperienza mi dice che è difficile sfruttare al massimo uno strumento come un binocolo 7x50 mentre diventa quasi ottimale osservare con un 10x50.  In questo caso il campo inquadrato è di circa 5° con una luminosità pari a 5.
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In realtà la mia esperienza mi dice che è difficile sfruttare al massimo uno strumento come un binocolo 7x50 mentre diventa quasi ottimale osservare con un 10x50.  In questo caso il campo inquadrato è di circa 5° con una luminosità pari a 5.
Io personalmente uso un 7x50per comete molto luminose estese (diffuse9 con lunga coda e un 20x90 per comete poco luminose e più condensate.
Io personalmente uso un 7x50per comete molto luminose estese (diffuse9 con lunga coda e un 20x90 per comete poco luminose e più condensate.

Versione delle 20:22, 3 gen 2010

Era il 1986 quando la famosa cometa di Halley solcava i nostri cieli. Io mi trovavo a Bologna e una sera mi recai in campagna da un mio amico. Dopo cena uscito per prendere un pò d'aria mi ricordai che era il periodo giusto per poter osservare il famoso astro chiomato. Chiesi al mio amico se si poteva avere un binocolo e dopo un pò mi portò un 7x50. Anche se la mia esperiena di osservatore visuale era quasi nulla non fu difficile trovarla anche perchè il cielo era abbastanza buio. Ricordo di avere ammirato la chioma estesa quasi per 10' e di avere osservato una corta coda leggermente incurvata. Da allora sono passati oltre 20 anni e la mia passione per le comete mi ha portato in questi anni ad acquisire una buona esperienza nell'osservazione visuale tanto da essermi anche cimentato nel disegnare alcune delle comete più luminose che ci hanno fatto visita nel recente passato. Ma vediamo in pratica come si può arrivare a fare un disegno di una cometa cercando di riportare più dettagli possibili usando un semplice binocolo. Non mi soffermerò sulle caratteristiche tecniche delle ottiche di un binoclo, ma deve sottolineare l'imposrtanza che ha la lumimosità e quindi l'apertura di uno strumento ottico, perchè ciò è strettamente legato al campo osservato. Per esempio con un binocolo 7x50 si possono inquadrare circa 7 gradi di campo e si ha una luminosità 7. Considerando che la nostra pupilla in condizioni ideali ha una partura massima di 7 mm, allora il 7x50 teoricamente è lo strumento ideale per raccogliere il massimo della luce che può entrare nel nostro occhio in condizioni di pupilla dilatata al massimo. In realtà la mia esperienza mi dice che è difficile sfruttare al massimo uno strumento come un binocolo 7x50 mentre diventa quasi ottimale osservare con un 10x50. In questo caso il campo inquadrato è di circa 5° con una luminosità pari a 5. Io personalmente uso un 7x50per comete molto luminose estese (diffuse9 con lunga coda e un 20x90 per comete poco luminose e più condensate.



(a sinistra) L’inglese George Alcock, che nella sua carriera di astrofilo ha scoperto 5 comete e 5 novae utilizzando il binocolo come strumento di osservazione (ritratto con il suo 25x100 e con al collo un 11x80) – l’ultima nova la scoprì nel 1983, a 71 anni di età, osservando da dietro il vetro di una finestra di casa con un binocolo 15X80. (a destra) Yuji Hyakutake, l’astrofilo giapponese che ha scoperto due comete utilizzando un binocolo 25x150, una delle quali è stata ben visibile nel 1996.



Osservazioni al binocolo della cometa C/2002 C1 (Ikeya-Zhang). (a sinistra) Disegno di Giovanni Sostero del 10 marzo 2002, binocolo 20X80 (al centro) Disegno di Michele Martellini dell’11 marzo 2002, binocolo 15x80 (a destra) Disegno di Toni Scarmato del 1 aprile 2002, binocolo 7x50. [Archivio della Sezione Comete UAI]



La cometa Holmes disegnata dall'astrofilo Giorgio Bonacorsi attraverso un binocolo 10x50


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