Passi sulla Luna: Langrenus

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

Versione delle 13:35, 26 dic 2017, autore: Paolomorini (Discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione corrente (diff) | Versione più recente → (diff)

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Langrenus*
Longitudine Latitudine
60.9° E 8.9° S
Diametro 132 km.




La zona dei crateri Aristarchus e Herodotus è mappata nella mappa numero 39 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

Download della mappa 39 in jpeg con risoluzione 72dpi
Download della mappa 39 in jpeg con risoluzione 150dpi
Download della mappa 39 in jpeg2000 con risoluzione 300dpi


LANGRENUS


IL NOME

Michael Florent Van Langren nasce ad Amsterdam il 27 aprile 1598 da una famiglia di famosi cartografi olandesi che nel 1592 aveva ottenuto dagli Stati Generali dei Paesi Bassi la concessione del monopolio per la realizzazione di mappe terrestri e celesti. E’ al servizio del Re di Spagna Filippo IV come cartografo e matematico, pur non avendo seguito studi universitari. Si occupa del calcolo della longitudine proponendo per questo l’osservazione dell’ombra dei crateri lunari. Per questo fine disegna mappe lunari e, secondo alcuni, è il primo ad assegnare nomi a diverse formazioni del satellite. Questa nomenclatura non avrà seguito. L’unica formazione che conserverà il nome originario sarà proprio questo cratere cui lui stesso aveva dato il proprio nome. Osserva la cometa del 1652, realizza mappe dei Paesi Bassi e progetta il porto di Dunkerque e di Ostenda, nonché diversi sistemi di fortificazioni. Muore a Bruxelles nel maggio 1675.

IL CRATERE

Ha forma circolare, ma ci appare di forma fortemente ellittica in quanto lo vediamo di scorcio data la sua vicinanza al bordo orientale della Luna. E’ situato presso il confine orientale del Mare Fecunditatis ed è il primo, partendo da N, dei 4 grandi crateri che si susseguono lungo il bordo orientale (Langrenus, Vendelinus, Petavius e Furnerius). Ha un diametro di 132 Km , bordi abbastanza ben definiti, con ampi terrazzamenti. Il bordo meridionale sembra allungarsi verso S per finire a punta. Al fuori di esso, verso O, c’è una traccia di raggiera. Il fondo appare più chiaro del terreno circostante, per cui Langrenus, spicca bianco in condizioni di Luna Piena. Il fondo è increspato e irregolare a N, più piatto a S. Il picco centrale è costituito da 2 montagne parallele, allungate in senso NE/SO, separate da una profonda incisura. Altre rilevatezze sono presenti da entrambe le parti di esse. In Langrenus, nel 1992 sono stati rilevati dei bagliori (Lunar Transient Phenomena – LTP) che dato il mutamento di forma col tempo sono stati interpretati come emissioni di gas da fratture del suolo.




Disegno del cratere Langrenus (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Langrenus eseguite dall'astrofilo Damian Peach






Foto ad alta risoluzione del cratere Langrenus (fonte Lunar Reconnaisance Orbiter)**




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.

** Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona. Massimo Morroni ha pubblicato il libro Crateri Lunari che raccoglie una serie di queste immagini ordinate secondo i crateri lunari più importanti e significativi.


Strumenti personali