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Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Da allora sono passati pochi giorni, la gente sulla Terra è vissuta facendo i conti del tempo che era passato e  di quello che restava da passare. Sono stati quattro giorni molto lunghi nella lunga storia dell'uomo sulla Terra. Sono stati anche i quattro giorni più nuovi di tutta la storia dell'uomo, dove tutti i giorni sono nuovi. Pochi giorni fa, quei tre uomini erano qui, su questa landa selvaggia. Li ho visti per un piccolo attimo, passavano, andavano a imbarcarsi. Erano le sei e quaranta del mattino,si era appena levato il sole; essi erano chiusi nella loro armatura, respiravano un'aria che non era più la nostra aria, camminavano nei loro chiusi pensieri.
Da allora sono passati pochi giorni, la gente sulla Terra è vissuta facendo i conti del tempo che era passato e  di quello che restava da passare. Sono stati quattro giorni molto lunghi nella lunga storia dell'uomo sulla Terra. Sono stati anche i quattro giorni più nuovi di tutta la storia dell'uomo, dove tutti i giorni sono nuovi. Pochi giorni fa, quei tre uomini erano qui, su questa landa selvaggia. Li ho visti per un piccolo attimo, passavano, andavano a imbarcarsi. Erano le sei e quaranta del mattino,si era appena levato il sole; essi erano chiusi nella loro armatura, respiravano un'aria che non era più la nostra aria, camminavano nei loro chiusi pensieri.
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E ora due di essi sono stati sulla Luna, ora tutto quello che l’uomo ha fatto finora, sembra piccolo.
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E ora due di essi sono stati sulla Luna, ora tutto quello che l’uomo ha fatto finora, sembra piccolo. [..]
   
   
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E l'uomo antico che è dentro di noi resiste al fatto, si rifiuta di  crederlo, dice che è tutta una favola.
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'''LE DUE ORE PIU' GRANDI'''
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Mancavano due ore alla partenza, e io pensavo a quelli che erano nell'Apollo 11.
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di Livio Caputo e Ricciotti Lazzero
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Erano Armstrong, Collins e Aldrin, ma c'erano anche altri, e alcuni di essi erano vestiti in uno strano modo antico; erano Leonardo, Copernico, Galileo, Newton,Volta, Faraday, Maxwell, Einstein e altri; e io mi misi a elencare tutti quelli che negli ultimi cinquecento anni avevano fatto qualcosa che ora serviva a portare l’uomo sulla Luna, l'uomo che aveva cominciato con l'ascia di pietra. ...
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Ecco la cronaca, vissuta da Houston, dei momenti più esaltanti e drammatici della conquista della Luna.
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“Houston, qui Base della Tranquillità, Aquila è allunata.”
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Sono le ore 15,17 minuti e 42 secondi del 20 luglio, or di Houston (cioè le 22 e 17 ora italiana), e la voce di Neil Armstrong distante in quel momento 340.000 chilometri dalla Terra, ma ferma ed euforica, annuncia che la più grande avventura nella storia dell'umanità ha avuto un felice avvio. Alsubitaneo passaggio, nella nomenclatura radiofonica, dal termine Aquilka a quello di Tranquillità, corrisponde anche un improviso mutamento di atmosfera nel Centro di controllo di Houston.
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Fino a quell'istante, durante tutti i 12 minuti e 36 secondi trascorsi dal momento in cui Aquila ha lasciato l'orbita per iniziare la discesa sulla Luna, tutti erano rimasti in silenzio, con il cuore in tumulto . Ora che , come ha detto il comandante, il motore è spento , scoppia la baraonda...
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La parte della missione che Neil Armstrong ha definito “la più difficile e pericolosa” è compiuta e tutti si concedono un momento di pausa, senza ancora rendersi ben conto che il Modulo lunare.per un errore nelcalcolo della rotta, ha cominciato la discesa in ritardo e quindi è allunato ben 4 miglia più più a occidente del punto prefissato, cioè addirittura fuori dall'ovale tracciato da anni sulle carte e che, secondo le previsioni della vigilia, aveva 99 probabilità su cento di essere centrato. [..]

Versione delle 20:51, 20 mag 2009

Indice

LA STAMPA



Immagine:La_Stampa_19690721.jpg

LA NAZIONE



Immagine:La_nazione.jpg

EPOCA


Un numero storico

HO VISTO L'UOMO ANDARE IN CIELO

di Vittorio G. Rossi

La gloria di Colui che tutto move

per l'universo penetra e risplende

Dante, Paradiso

Capo Kennedy, luglio

Era la mattina di quel giorno, il l6 di luglio. L'ApolIo 11 era davanti a me, a 5500 metri di distanza; pareva il campanile di San Marco in Venezia, con l’angelo sopra. Intorno c'era la landa sconfinata e selvaggia, c’erano le palme tropicali, gli arbusti, le lepri e i conigli salvatici che si divertivano a scappare, ad avere paura; c’erano gli uccelli marini, i pellicani, i cormorani, i caimani nell'acqua degli stagni; c'era l'oceano, il suo silenzio; c’erano strati leggeri di nuvole bianche, nuvole grige, il sole saliva nel cielo, e le nuvole a poco a poco se ne andavano.

Da allora sono passati pochi giorni, la gente sulla Terra è vissuta facendo i conti del tempo che era passato e di quello che restava da passare. Sono stati quattro giorni molto lunghi nella lunga storia dell'uomo sulla Terra. Sono stati anche i quattro giorni più nuovi di tutta la storia dell'uomo, dove tutti i giorni sono nuovi. Pochi giorni fa, quei tre uomini erano qui, su questa landa selvaggia. Li ho visti per un piccolo attimo, passavano, andavano a imbarcarsi. Erano le sei e quaranta del mattino,si era appena levato il sole; essi erano chiusi nella loro armatura, respiravano un'aria che non era più la nostra aria, camminavano nei loro chiusi pensieri.

E ora due di essi sono stati sulla Luna, ora tutto quello che l’uomo ha fatto finora, sembra piccolo. [..]

LE DUE ORE PIU' GRANDI

di Livio Caputo e Ricciotti Lazzero

Ecco la cronaca, vissuta da Houston, dei momenti più esaltanti e drammatici della conquista della Luna. “Houston, qui Base della Tranquillità, Aquila è allunata.”

Sono le ore 15,17 minuti e 42 secondi del 20 luglio, or di Houston (cioè le 22 e 17 ora italiana), e la voce di Neil Armstrong distante in quel momento 340.000 chilometri dalla Terra, ma ferma ed euforica, annuncia che la più grande avventura nella storia dell'umanità ha avuto un felice avvio. Alsubitaneo passaggio, nella nomenclatura radiofonica, dal termine Aquilka a quello di Tranquillità, corrisponde anche un improviso mutamento di atmosfera nel Centro di controllo di Houston.

Fino a quell'istante, durante tutti i 12 minuti e 36 secondi trascorsi dal momento in cui Aquila ha lasciato l'orbita per iniziare la discesa sulla Luna, tutti erano rimasti in silenzio, con il cuore in tumulto . Ora che , come ha detto il comandante, il motore è spento , scoppia la baraonda...

La parte della missione che Neil Armstrong ha definito “la più difficile e pericolosa” è compiuta e tutti si concedono un momento di pausa, senza ancora rendersi ben conto che il Modulo lunare.per un errore nelcalcolo della rotta, ha cominciato la discesa in ritardo e quindi è allunato ben 4 miglia più più a occidente del punto prefissato, cioè addirittura fuori dall'ovale tracciato da anni sulle carte e che, secondo le previsioni della vigilia, aveva 99 probabilità su cento di essere centrato. [..]


L'EUROPEO


Immagine:Europeo.jpg

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