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29 marzo 2006 -
L'eclisse parziale di Sole osservata dal foro stenopeico della
Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.
I raggi provenienti da una sorgente luminosa, passando attraverso un forellino, proiettano l'immagine della sorgente, e non del forellino, su uno schermo posto ad un'idonea distanza. Questa situazione si verifica nelle Meridiane a camera oscura presenti in non poche città italiane. Tra esse si distingue per la sua maestosa bellezza quella costruita nel 1702 da Francesco Bianchini nella Basilica di S. Maria degli Angeli a Roma, dove ogni giorno, quando le condizioni meteorologiche lo consentono, l'immagine del Sole attraversa il pavimento marmoreo della Chiesa e al mezzogiorno solare vero varca la Linea di bronzo che materializza il Meridiano passante per la Basilica.
Spesso le scolaresche frequentano la Linea Meridiana. In occasione degli Equinozi, possono calcolare direttamente se l'evento è imminente e tra quante ore si verificherà, oppure se è trascorso e da quanto; contemporaneamente apprendono che si trovano dinanzi all'unica Meridiana al mondo che offre in modo diretto e facile questa possibilità. Le ellissi concentriche che raffigurano sul pavimento il moto diurno della stella polare per otto secoli, si prestano in modo eccellente alla comprensione del fenomeno della precessione degli equinozi. Le spiegazioni che possono essere fornite dagli esperti con riferimento alla posizione nei secoli dell'immagine del Sole ai solstizi facilitano la comprensione, da parte degli studenti e dei visitatori, della variazione dell'obliquità dell'eclittica. Insomma la Basilica, grazie alla comprensione e all'apertura mentale di chi ne ha la responsabilità, diventa abbastanza frequentemente un laboratorio sperimentale di astronomia di posizione che chiarisce con singolare efficacia rappresentativa fondamentali fenomeni celesti.
Quando si verifica una eclisse l'immagine del Sole sul pavimento della Chiesa riflette fedelmente l'evento, creando un'atmosfera di suggestione che non è confrontabile con quella della visione diretta ma ha ugualmente un suo profondo fascino. Durante la fase di parzialità l'immagine solare presenta il ben noto aspetto a falce; durante la fase di totalità naturalmente sparisce.
Il 29 marzo 2006 la visibilità a Roma è stata parziale e un gran numero di visitatori e di ragazzi delle scuole ha seguito fin dall'inizio l'evento, cominciato alle 11h 28m (Tempo medio estivo dell'Europa Centrale) .

La massima estensione dell'immagine eclissata del Sole (60% circa) si è avuta alle 12h 37m e infine alle 13h 14m 49s, in fase di Eclisse decrescente, l'immagine del Sole ha varcato la Linea Meridiana rimanendo impressa nella fotografia qui riprodotta.

Molti ragazzi, guidati da insegnanti, hanno osservato con attenzione lo svolgersi del fenomeno e subito dopo il transito hanno eseguito disegni e misure. .

Hanno così potuto leggere sulle scale numeriche che corrono a sinistra e a destra della Linea che il Centro del disco solare nell'istante del transito era ad una distanza dallo zenit di 38 gradi e mezzo (numerazione a sinistra, posizione circa a metà tra 38 e 39) e che conseguentemente la sua altezza era di 51.5 gradi. I più grandi hanno anche compreso che sulla scala di destra era rappresentata la tangente trigonometrica del primo di questi valori, (posizione circa a metà tra 79 e 80, quindi 79.5), corrispondente nella notazione moderna a 0.795.
Mario Catamo
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