Per il mio gruppo di astrofili, la Associazione del
Libero Pensiero Astronomico di Ravenna, che ho l’onore e
il piacere di coordinare, il 2003 è stato un anno trascorso
all’insegna delle osservazioni pubbliche.
La Grande Opposizione di Marte e la pressione mediatica
conseguente (pur fra mille imprecisioni e strafalcioni)
hanno procurato un riscontro notevole alle iniziative di
osservazione astronomica e, da soli o in unione ad altri
gruppi, abbiamo dato vita a iniziative che ci hanno procurato
una serie di “bagni di folla”.
Forti di queste esperienze e dopo gli entusiasmi
dell’Estate Marziana, abbiamo iniziato a pensare a come
prolungare le attività verso l’autunno e l’inverno.
Ci siamo resi conto anzitutto che a partire da dicembre
ogni serata con la Luna attorno alla fase del Primo Quarto
ci avrebbe regalato un vero spettacolo di corpi del sistema
solare, fino all’apoteosi di fine marzo, con i 5 pianeti
noti agli antichi situati contemporaneamente sopra l’orizzonte.
Trovata l’occasione abbiamo iniziato a passare in rassegna
i luoghi possibili.
Volendo ambientare l’osservazione in ambito urbano,
è inutile cercare luoghi relativamente favorevoli all’osservazione
astronomica, vale a dire poco illuminati e in disparte
– l’aspetto da privilegiare è il contatto con il
pubblico e abbiamo per così dire adocchiato il parcheggio
dell’Ipermercato ESP di Ravenna.
Fra i vari gruppi astrofili con cui siamo in contatto
diretto, l’Ottawa Valley Astronomers and Observers Group
(OAOG) è costituito da autentici veterani della Sidewalk
Astronomy e ci è capitato di trarre ispirazione dalle loro
attività.
Il fatto che questi astrofili canadesi organizzino una osservazione
pubblica tutti i mesi dall’illuminatissimo parcheggio di
un centro commerciale a Ottawa ci ha dato probabilmente
quella piccola spinta che ci serviva per organizzare uno
Star-Party sotto alle luci al sodio dei lampioni ...
Ci siamo presentati alla direttrice dell’Ipermercato,
la dott.ssa Miria Bubani, e le abbiamo esposto la nostra
idea, che è stata accolta con curiosità e interesse.
Al punto che, discutendo sulle possibili date la nostra
idea di partenza era di organizzare l’osservazione alla
fine di febbraio 2004, dal tramonto fino alle 22 (orario
di chiusura) ci è stata presentata la possibilità di sfruttare
una delle domeniche di apertura nel periodo novembre/dicembre.
L’affluenza prevista (fra le 15000 e le 20000 persone) e
la giornata domenicale (che può invitare le persone a farsi
anche una passeggiata nel Centro Commerciale) promettevano
bene.
Fissata la data per il 30 novembre (con la Luna al Primo
Quarto) e l’orario di osservazione dalle 17 alle 21, abbiamo
preparato una bozza di materiale illustrativo e l’organizzazione
dell’Ipermercato ha proceduto alla stampa di manifesti e
di cartoline che pubblicizzavano l’osservazione.
I manifesti sono stati appesi una settimana prima, e
nel weekend precedente tutte le casse dei punti vendita
erano dotate di cartoline da distribuire ai clienti.
Per agevolare le nostre operazioni e considerando l’affluenza
prevista, abbiamo chiesto una serie di posti auto riservati
situati vicino al passaggio pedonale dove era stato deciso
di installare l’osservatorio estemporaneo.
Il nostro gruppo si è presentato con una forza di 10
telescopi (un Newton da 200 mm, 3 Maksutov da 100 a 127
mm e 6 rifrattori da 60 a 120 mm) e 15 astrofili, suddivisi
fra chi gestiva gli strumenti e chi si prodigava con il
pubblico e l’organizzazione del luogo.
Soggetti della serata sono stati la Luna al primo quarto,
una fugace apparizione di Venere al tramonto, Marte che
grazie ai 150 ingrandimenti concessi dal buon seeing faceva
ancora la sua figura dopo i fasti della Grande Opposizione
e, per finire, Saturno, immerso nelle foschie dell’orizzonte
orientale ma ben visibile al telescopio.
Riteniamo di aver ospitato al telescopio, raccolto i
commenti e risposto alle domande di almeno 400 persone.
Moltissimi ci hanno chiesto quale evento particolare giustificava
la nostra presenza: un’eclisse di Luna o il passaggio di
una cometa?
Alla nostra risposta che era una serata qualsiasi per osservare
il cielo, sui volti spuntava un’ombra di perplessità, che svaniva immediatamente alla prima occhiata in
un telescopio puntato sulla Luna o su Saturno.
Dal punto di vista dei contenuti astronomici il tutto è
stato improntato all’insegna della leggerezza: avevamo preparato
una carta della Luna in fotocopia con un sunto dei dati
principali per chi volesse saperne di più, ma l’invito per
i passanti era semplicemente quello di dare un’occhiata
al telescopio piuttosto che prendere parte a una lezione
di astronomia.
Questa esperienza è stata molto positiva per noi astrofili
e, siamo certi, anche per il pubblico che abbiamo ospitato.
Abbiamo avuto una conferma ulteriore che esiste un patrimonio
di curiosità popolare che è giusto alimentare e cercare
di soddisfare, e che come astrofili possiamo trarne non
solo grandi soddisfazioni ma anche una parte del significato
stesso di essere appassionati di stelle e pianeti.