IL CIELO DEL MESE
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MAGGIO 2002 -

 

SOLE

Il giorno 14 passa dalla costellazione dell'Ariete a quella del Toro.

  • 1 maggio: il sole sorge alle 6.08; tramonta alle 20.11

  • 15 maggio: il sole sorge alle 5.52; tramonta alle 20.25

  • 31 maggio: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.40

Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 58 minuti per una località alla latitudine media italiana.
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)

 

LUNA

Le Fasi:

  • Ultimo quarto il 4

  • Luna nuova il 12

  • Primo quarto il 19

  • Luna piena il 26

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI 

Mercurio: Nel corso della prima settimana del mese, trovandosi in questo periodo alla massima elongazione, il pianeta si troverà nelle migliori condizioni di osservabilità perché, a circa 20° dalla nostra stella, avremo discrete possibilità di individuarlo sull'orizzonte occidentale dopo il tramonto. Per individuarlo potremo aiutarci prendendo a riferimento la linea diagonale - approssimativamente corrispondente all'eclittica - lungo la quale troviamo tutti gli altri pianeti protagonisti dello spettacolare allineamento cui faremo cenno più oltre nel testo. Mercurio sarà sempre il più basso del gruppo di pianeti visibili ad occhio nudo. L'osservabilità del pianeta peggiora rapidamente nei giorni successivi, la distanza angolare dal Sole diminuisce rapidamente, tanto che il giorno 27 si troverà in congiunzione con esso, per passare a giugno ad un periodo di osservabilità mattutina.

Venere: L'astro più brillante di queste sere di primavera costituirà il punto di riferimento ideale per cimentarsi nel riconoscimento degli altri pianeti che in questo periodo si ritrovano curiosamente raggruppati nella costellazione del Toro. Il pianeta la attraversa velocemente, fino a entrare nei Gemelli il giorno 20. Nel suo rapido moto orbitale Venere transita a breve distanza da Saturno e da Marte, puntando decisamente verso Giove che raggiungerà i primi di Giugno.

Marte: Dopo che per molti mesi, sin dall'Autunno 2001, ci eravamo abituati a vederlo tramontare ad orari quasi costanti (intorno alle 22 - ora solare), nel corso di maggio l'intervallo di osservabilità tende a diminuire progressivamente. Il pianeta tramonta poco dopo le 22 (ora legale), per cui, poiché il Sole tramonta sempre più tardi, avremo poco tempo a disposizione per scorgerlo basso sull'orizzonte a Ovest. A giugno scomparirà dai cieli serali e dovremo attendere alcuni mesi per rivederlo al mattino.

Giove: Dei numerosi pianeti protagonisti dello spettacolare allineamento nei cieli occidentali, secondo per luminosità solo a Venere, Giove mantiene ancora per questo mese il primato della maggiore altezza sull'orizzonte: sarà quindi l'ultimo a tramontare intorno alla mezzanotte. Si trova ancora nella costellazione dei Gemelli.

Saturno: Sempre più basso sull'orizzonte occidentale, avremo tempo di osservarlo ancora poco dopo il tramonto, accompagnato dagli altri pianeti protagonisti di questo mese. Con il passare delle settimane anticipa sempre più l'istante del proprio tramonto, e a fine mese si confonderà tra le luci del crepuscolo per ricomparire nei cieli estivi prima dell'alba. Si trova ancora nella costellazione del Toro.

Urano: Lo si può individuare anche con piccoli telescopi nel cielo orientale, prima dell'alba. E' osservabile per un paio d'ore, prima che le luci del crepuscolo mattutino lo nascondano alla nostra vista. Si trova nella parte orientale della costellazione dell'Acquario. Urano è un astro molto debole, praticamente invisibile ad occhio nudo.

Nettuno: Non lontano da Urano, nella costellazione del Capricorno, per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio di adeguata potenza.
Sorgendo circa tre quarti d'ora prima di Urano, ha un intervallo di osservabilità leggermente più lungo rispetto a quest'ultimo.

Plutone: E' un astro alla portata solo dei telescopi: è visibile nella seconda metà della notte nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord dello Scorpione.

 

CONGIUNZIONI:

I PIANETI ALLINEATI DANNO SPETTACOLO

L'allineamento di pianeti, già descritto nel "Cielo di Aprile", continua a offrire un suggestivo spettacolo anche nel mese di maggio.
Ricordiamo i protagonisti dell'allineamento: Mercurio, Venere, Marte, Saturno e Giove, con la Luna come "special guest" ad arricchire questa esibizione del sistema solare!
Rispetto a quanto osservato nel mese precedente i pianeti osservabili si trovano ancora, più bassi sull'orizzonte - avremo quindi un intervallo di tempo inferiore per individuarli dopo il tramonto, e dobbiamo sperare in un orizzonte occidentale sgombro da nubi e foschia per scorgere tutti i protagonisti dello spettacolo planetario, a partire dall'evanescente Mercurio. Con un po' di fortuna - dal punto di vista meteorologico - potremo assistere però ad una irripetibile sequenza di congiunzioni. Oltre alle già numerose congiunzioni Luna - Pianeta, potremo difatti osservare anche varie congiunzioni tra i pianeti stessi.
Venere, e, in misura minore, Marte, trovandosi più vicine al Sole, percorrono rapidamente le costellazioni dello Zodiaco rispetto a Giove e Saturno, che si spostano quasi impercettibilmente rispetto alle stelle della volta celeste.
Assisteremo quindi ad una sequenza di "sorpassi", ad opera soprattutto di Venere (che oltrepassa Marte e Saturno), mentre anche Marte passa oltre il pianeta degli anelli. Ne consegue che a inizio mese vedremo la seguente sequenza (partendo dall'orizzonte e spostandoci in alto a sinistra, verso Sud): Mercurio, Venere, Marte, Saturno, Giove. A metà mese invece la situazione sarà la seguente: Mercurio, Saturno, Marte, Venere, Giove.
Riassumiamo nella seguente tabella la successione delle relative congiunzioni (che segnano i "sorpassi"):

LE CONGIUNZIONI DI MAGGIO


Oltrepassata la metà del mese, Mercurio e Saturno saranno così bassi sull'orizzonte da essere di difficile osservabilità. Giove e Venere saranno invece ancora facilmente identificabili per alcune settimane.

 

COSTELLAZIONI

Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio. Secondo la mitologia greca, la temibile fiera fu soffocata perché risultava invulnerabile alle frecce e alla clava di Ercole, mentre la Vergine era considerata la dea della giustizia che si riteneva vivesse in mezzo agli uomini, ma per i misfatti di questi preferì lasciare la Terra per prendere posto nel firmamento. 

Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole luminosità della Vergine. Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega della Lira che dominerà i cieli estivi.

Continua il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo Zenit. Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord. Queste due costellazioni sono strettamente legate anche nella leggenda greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto. Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise quindi di porle in cielo, ma facendole ruotare intorno al polo celeste per non perderle mai di vista. 

Tra le due Orse si snoda, sinuosa come un serpente, la lunga costellazione del Dragone. Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice. Il suo mito è legato ad un personaggio storico realmente esistito. Berenice era infatti la moglie di Tolomeo III Euergete, re d'Egitto (III secolo a.C.), della dinastia dei Tolomei, la cui più nota esponente, nonché ultima discendente, fu la famosissima Cleopatra.

Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro. In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario.

Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole. 
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo.

A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.


CARTE DEL CIELO

 

Sfondo
Nero

Sfondo
Bianco

Dettaglio della carta

Orizzonte Nord 15 maggio ore 21:00
Orizzonte Sud 15 maggio ore 21:00
Orizzonte Ovest 15 maggio ore 21:00
Orizzonte Est 15 maggio ore 21:00
Zenit 15 maggio ore 21:00


Glossario

Elongazione: distanza angolare di un pianeta dal Sole, o di un satellite dal suo pianeta.
Per i pianeti interni del Sistema Solare, come Mercurio e Venere, l'elongazione è ristretta a un campo limitato. I valori massimi che questi pianeti possono raggiungere a est e a ovest durante ogni orbita sono chiamati elongazione massima che per Mercurio varia da 18° a 28° secondo le circostanze, mentre per Venere varia da 45° a 48°. Per i pianeti più lontani dal Sole, qualunque elongazione è possibile. Un'elongazione di 90° è chiamata quadratura, di 0° congiunzione e di 180° opposizione.
Quando la posizione di un pianeta raggiunge in direzione est la massima distanza angolare dal Sole si dice che è alla massima elongazione orientale, mentre quando la sua posizione giunge alla massima distanza angolare in direzione ovest, si dice che è alla massima elongazione occidentale.
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Eclittica: Traiettoria apparente lungo la quale il Sole in un anno attraversa tutte le costellazioni dello zodiaco, meglio definita come proiezione sulla sfera celeste dell'orbita terrestre.
Nel corso della rivoluzione terrestre, la dinamica apparente del Sole fa sembrare che sia la stella a ruotare attorno al pianeta. La causa di questo moto illusorio è dovuta all'obliquità dell'eclittica (ossia all'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre perpendicolare al piano dell'equatore celeste) rispetto al piano di rivoluzione attorno al Sole che corrisponde al piano dell'eclittica.
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Zenit: Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste. [back]

Indice cielo del mese