"Venere in Cattedrale" dalla Cappella della
Croce
(vedi
qui)
Un gran numero di persone si è accalcata nella Cappella della
Croce della Cattedrale per assistere all'evento.
Un paio di divulgatori "ufficiali" dell'Osservatorio di
Arcetri avevano presentato una relazione con diapositive in cui si
spiegava come era nato e come era stato utilizzato lo gnomone come
strumento astronomico (vedi).
Era la prima volta che uno strumento del genere veniva utilizzato
per osservare un transito, perchè per essere visibile questo
evento deve avvenire al momento giusto, dato che la visibilità
del sole è di soli 30 minuti a cavallo del mezzogiorno.
Erano state fatte delle simulazioni per vedere SE sarebbe stato
possibile vederlo, ma l'incertezza persisteva.
Come sempre l'immagine del Sole colpisce prima le pareti della cappella,
e poi scende lentamente sul pavimento.
L'immagine si vedeva distintamente.
Ecco Venere che sta per iniziare il
suo cammino sul disco solare
nella fotografia della Dott.ssa Manuela
Incerti
Pian piano poi la folla
si è diradata e siamo rimasti soltanto noi, gli appassionati
duri, e quindi avevamo l'immagine (su un foglio di cartone bianco, appoggiato
sui banchi) tutta per noi.
Il terzo contatto era ovviamente visibile ma l'immagine non molto definita
- il foro era più grande dell'immagine geometrica - per cui quel
che si vedeva era molto "sfuocato" ma l'ultimo contatto siamo
riusciti a vederlo con una accuratezza di 2-3 minuti. In pratica, l'immagine
era visibile proprio fino all'ultimo.
Gianni Comoretto
Dal 1997 l'Osservatorio
di Arcetri, insieme al Comitato per la Divulgazione dell'Astronomia
ed al Museo ed Istituto di Storia della Scienza, partecipa all'organizzazione
annuale di alcune conferenze ed osservazioni del passaggio del Sole
al grande gnomone della cattedrale di S.Maria del Fiore.
(http://www.cd-astro.org/Laregionetoscana/gnomo.html)
Quest'anno, dovendosi limitare le osservazioni ad una sola, per i
lavori di manutenzione della cupola, la si è fatta coincidere
con il transito di
Venere, anche per rispondere ad una questione dibattuta tra gli storici
ed
gli gnomonisti negli ultimi anni: le grandi meridiane europee a foro
gnomonico (quasi tutte italiane) erano in grado di mostrare l'immagine
di un transito?
Keplero uso' una camera stenopeica per osservare, senza successo,
il transito di Mercurio del 1607, poi fu disponibile il telescopio
e, soprattutto, non fu più disponibile un transito, nella stretta
finestra osservativa di questi strumenti. Nei
mesi precedenti abbiamo partecipato al dibattito in corso (sundial@rrz.uni-koeln.de)
ed abbiamo valutato i parametri osservativi dell'evento, risoluzione,
contrasto, visibilita') in rapporto alle caratteristiche del transito
e dello strumento. I calcoli davano una ragionevole possibilità
di successo pur non essendo ben valutabili i meccanismi fisologici
della visione in un ambiente non controllato, come il pavimento della
Cattedrale. Le nostre previsioni si sono rilevate più severe
e pessimistiche della realtà: Venere era perfettamente visibile
e l'abbiamo
osservata dalle ore 12:55 alle ore 13:20, riuscendo a distinguere
benissimo il III contatto e distinguendo la sua immagine quasi fino
al IV
contatto
(http://www.arcetri.astro.it/~ranfagni/venus2004/venere_in_Duomo.gif).
Sono state anche fatte misure fotometriche che confronteremo con
i calcoli. Su tutto l'evento stiamo preparando un articolo. La manifestazione
e' stata curata da Enrico Brunetti, Fabrizio Mazzucconi e Piero Ranfagni.
E' intervenuto un numeroso pubblico che l'Opera del Duomo valuta a
circa un migliaio di persone
http://www.arcetri.astro.it/~ranfagni/venus2004/pubblico.jpg
Per gentile concessione del Dr.
Piero Ranfagni