Stella doppia del mese di marzo 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | |align="center"|''' | + | |align="center"|'''08 hh 46,7 mm''' |
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- | + | L'ammiraglio Smyth presenta la Iota Cancri come una stella doppia situata alla fine della chela settentrionale della figura del granchio, con una principale di arancio pallido di magnitudine 5,5 e una secondaria azzurra di magnitudine 8. | |
- | + | Come si vede i valori di magnitudine sono alquqnato diversi da quelli riportati nella tabellina riassuntiva (e tratti dal database del ashington Double Star Catalog), ma questo non ci deve meravigliare più di tanto; è anzi molto comune, sfogliando vecchi repertori di osservazioni di stelle doppie, trovare dati spesso difformi, da un osservatore all'altro, in termini di magnitudine e colorazione. | |
- | + | A maggior ragione se confrontiamo queste stime con i moderni dati fotometrici e spettroscopici. | |
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+ | Ad esempio il Burnham's Celestial Handbook indica i colori come giallo e blu. | ||
- | + | La stella doppia di questo mese è tutto sommato riposante, sia in termini di ricerca visuale che come difficoltà di risoluzione. | |
+ | Sempre dalle note dell'ammiraglio Smyth, per trovare la Iota Cancri basta tracciare una inea immaginaria dalla stella Epsilon dei Gemelli fino a Polluce, e proseguire della stessa distanza verso est. | ||
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- | + | [[image:AA_Iota_Cancri_Mappa_Olcott.jpg|center|600px]] | |
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- | + | <div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della Iota Cancri tratta dal libro di WIlliam Tyler Olcott "In Starland with a three inch telescope". Pubblicato nel 1909, il suo autore, avvocato di professione, era un valente astrofilo, instancable divulgatore e uno dei fondatori dell'AAVSO (American Association of Variable Star Observers)''</div> | |
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- | + | La Iota Cancri è una doppia semplice, cioè il sistema ha due componenti in tutto. | |
- | + | Scoperta da F.G.W. Struve nel 1777, la distanza fra le componenti (al 2007) è passata da 31" a 30,5", mentre l'Angolo di Posizione è passato da 302° a 307°. | |
+ | 5° in 230 anni: se questa fosse la velocità media il periodo di rivoluzione sarebbe superiore ai 16000 anni! | ||
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+ | Una stella facile e pallida, dunque? | ||
+ | L'astrofila Sissi Haas, nel suo libro "Double stars for Small Telescopes" (Stelle doppie per piccoli telescopi) ci trasmette un certo entusiasmo per la IOta Cancri: " Una stella doppia da vetrina, con un telescopio da 60 mm a 25 ingrandimenti, una doppia separata e brilante dai colori staordinari: una stella gialla come il Sole e una compagna blu savoia ('royal blu' in inglese). Questi colori si mostrano molto netti, con un contrasto quasi drammatico" | ||
Versione delle 21:33, 26 feb 2009
Una doppia al mese - Marzo 2009 - Iota Cancri
AR (2000) | Dec (2000) | magnitudine | separazione | AP |
08 hh 46,7 mm | +28° 46' | 4,1/6.0 | 30,5" | 307° |
L'ammiraglio Smyth presenta la Iota Cancri come una stella doppia situata alla fine della chela settentrionale della figura del granchio, con una principale di arancio pallido di magnitudine 5,5 e una secondaria azzurra di magnitudine 8.
Come si vede i valori di magnitudine sono alquqnato diversi da quelli riportati nella tabellina riassuntiva (e tratti dal database del ashington Double Star Catalog), ma questo non ci deve meravigliare più di tanto; è anzi molto comune, sfogliando vecchi repertori di osservazioni di stelle doppie, trovare dati spesso difformi, da un osservatore all'altro, in termini di magnitudine e colorazione.
A maggior ragione se confrontiamo queste stime con i moderni dati fotometrici e spettroscopici.
Ad esempio il Burnham's Celestial Handbook indica i colori come giallo e blu.
La stella doppia di questo mese è tutto sommato riposante, sia in termini di ricerca visuale che come difficoltà di risoluzione.
Sempre dalle note dell'ammiraglio Smyth, per trovare la Iota Cancri basta tracciare una inea immaginaria dalla stella Epsilon dei Gemelli fino a Polluce, e proseguire della stessa distanza verso est.
La Iota Cancri è una doppia semplice, cioè il sistema ha due componenti in tutto.
Scoperta da F.G.W. Struve nel 1777, la distanza fra le componenti (al 2007) è passata da 31" a 30,5", mentre l'Angolo di Posizione è passato da 302° a 307°.
5° in 230 anni: se questa fosse la velocità media il periodo di rivoluzione sarebbe superiore ai 16000 anni!
Una stella facile e pallida, dunque?
L'astrofila Sissi Haas, nel suo libro "Double stars for Small Telescopes" (Stelle doppie per piccoli telescopi) ci trasmette un certo entusiasmo per la IOta Cancri: " Una stella doppia da vetrina, con un telescopio da 60 mm a 25 ingrandimenti, una doppia separata e brilante dai colori staordinari: una stella gialla come il Sole e una compagna blu savoia ('royal blu' in inglese). Questi colori si mostrano molto netti, con un contrasto quasi drammatico"
Ringraziamo:
l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.
l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.
l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.
l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.