Stella doppia del mese di marzo 2010

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Una tripla notevolissima, che tuttavia presenta alcune difficoltà.
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Sissi Haas descrive la doppia di componenti AB e C alla portata di un rifrattore da 60 mm a 45x: le due stelle, entrambe di un vivio color giallo limone, si separano esibendoun piccolo spazio scuso fra esse.
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Della coppia A-B viene indicato un diametro di 150 mm per sdoppiarle quando la separazione era pari a 1.2" -  probabilmente diametri leggermente inferiori possono raggiungere questo risultato, saranno ovviamente necessarie condizioni di seeing ottimale.
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GLi 1.2" sono la massima separazione possibile e sarà raggiunta, la prossima volta, poco dopo il 2020.
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Per entrambi i sistemi, A-B e AB-C è stata calcolata un'orbita.
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Camille Flammarion, in "Le stelle e le curiosità del cielo", dedica ben tre pagine alla "Tripla del Cancro":
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"Le mie ricerche sulle stelle doppie avendomi condotto, nel 1873, ad analizzare tutte le osservazioni fatte su questo notevole gruppo, io rimasi colpito dalla forma irregolare del movimento della terza stella ..."
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Flammarion nelle sue piacevoli digressioni, mette al corrente il lettore che aveva scritto una lettera al grande Otto Struve per chiedergli i dati delle sue ultime osservazioni, in modo da capire meglio le presunte irregolarità del moto.
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Otto Struve (siamo nel 1874) non risponde ma dopo qualche mese invia una nota ufficiale all'Accademia delle Scienze di Francia in merito a questo moto irregolare: Flammarion non può non polemizzare su questa strana coincidenza, e scrive che ha depositato un plico all'Accademia che dimostra come lui fosse giunto molto prima di Otto Struve alla constatazione di quanto osservato.
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Gli anni passano, il plico diventa polveroso, e Otto Struve non manifesta nessun desiderio di aprire i sigilli e leggerlo.
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All'epoca della stesura del libro, Flammarion scrive che Otto Struva ha più di ottant'anni e cita il grande astronomo come eccezione alla regola, enunciata dall'astronomo Celoria, secondo cui "l'astronomia ha una grande potenza educatrice"!
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Versione delle 21:18, 4 dic 2009

Una doppia al mese - Marzo 2010 - Zeta Cancri


Zeta Cancri
Componente AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
STF 1196 AB 08 hh 12.2 mm +17° 39' 5.3/6.25 1" 46°
STF 1196 AC 08 hh 12.2 mm +17° 39' 5.3/5.85 6.5" 69°


Una tripla notevolissima, che tuttavia presenta alcune difficoltà.

Sissi Haas descrive la doppia di componenti AB e C alla portata di un rifrattore da 60 mm a 45x: le due stelle, entrambe di un vivio color giallo limone, si separano esibendoun piccolo spazio scuso fra esse. Della coppia A-B viene indicato un diametro di 150 mm per sdoppiarle quando la separazione era pari a 1.2" - probabilmente diametri leggermente inferiori possono raggiungere questo risultato, saranno ovviamente necessarie condizioni di seeing ottimale.

GLi 1.2" sono la massima separazione possibile e sarà raggiunta, la prossima volta, poco dopo il 2020.

Per entrambi i sistemi, A-B e AB-C è stata calcolata un'orbita.

Camille Flammarion, in "Le stelle e le curiosità del cielo", dedica ben tre pagine alla "Tripla del Cancro":

"Le mie ricerche sulle stelle doppie avendomi condotto, nel 1873, ad analizzare tutte le osservazioni fatte su questo notevole gruppo, io rimasi colpito dalla forma irregolare del movimento della terza stella ..."

Flammarion nelle sue piacevoli digressioni, mette al corrente il lettore che aveva scritto una lettera al grande Otto Struve per chiedergli i dati delle sue ultime osservazioni, in modo da capire meglio le presunte irregolarità del moto.

Otto Struve (siamo nel 1874) non risponde ma dopo qualche mese invia una nota ufficiale all'Accademia delle Scienze di Francia in merito a questo moto irregolare: Flammarion non può non polemizzare su questa strana coincidenza, e scrive che ha depositato un plico all'Accademia che dimostra come lui fosse giunto molto prima di Otto Struve alla constatazione di quanto osservato.

Gli anni passano, il plico diventa polveroso, e Otto Struve non manifesta nessun desiderio di aprire i sigilli e leggerlo.

All'epoca della stesura del libro, Flammarion scrive che Otto Struva ha più di ottant'anni e cita il grande astronomo come eccezione alla regola, enunciata dall'astronomo Celoria, secondo cui "l'astronomia ha una grande potenza educatrice"!




Mappa per l'individuazione della stella Zeta Cancri




La Zeta Cancri come appare in un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti - cortesia Kenichi Kushida




La Zeta Cancri fotogratata in un telescopio da 200 mm di diametro - cortesia Kenichi Kushida




La Zeta Cancri come appare in un rifrattore da 102 mm a 235 ingrandimenti - cortesia Kenichi Kushida'




Orbite delle componenti B e C come rappresentate nel Burnham's Celestial Handbook




Orbita apparente della componente Zeta Cancri B e indicazione delle posizioni nei prossimi anni




Orbita apparente della componente Zeta Cancri C e indicazione delle posizioni nei prossimi anni




Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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