Stella doppia del mese di febbraio 2010

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Sul Washington Double Star Catalog vediamo come la Gamma Arietis (nome proprio Mesarthim) non sia una semplice doppia.
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Una stella tripla delle più famose, e tuttavia di individuazione non immediata, essendo dispersa nelle plaghe oscure dell'Unicorno.
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Catalogata alla posizione 180 del catalogo di Struve, esiste anzitutto una componente STF180 AB (la coppia principale di cui ci occupiamo e i cui dati sono riportati nella tabella qui sopra).
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Sissi Haas la indica come un oggetto importante per piccoli strumenti: un rifrattore da 60 mm a 120x è sufficiente a mostrare il sistema in tutta la sua bellezza.
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Secondo Aitken, questa doppia fu osservata da Robert Hooke nel 1664 - si tratta quindi di una delle prime stelle doppie mai osservate.
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Esiste poi una coppia STF180 AC, la secondaria ha magnitudine 8.63, separazion 216.3" e angolo di posizione 82°.
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Le componenti B e C sono molto simili fra loro e separate di pochissimo.
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Esiste infine la doppia BU 512 CD (dove BU sta per Burnham, non già quello del Burnham' Celestial Handbook ma S.W. Burnham): la primaria di questa doppia è la componente C della STF180, la secondaria è una debole stella di magnitudine 13.6 a 1.6" di distanza, AP 24°.
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Le tre componenti sono della stessa classe spettrale (B3): questo magnifico sistema non esibisce nessun contrasto cromatico, e tutte le componenti appaiono assolutamente bianche.
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella Gamma Arietis''</div>
 
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Mike Ropelewski, nel suo "A visual atlas of double stars", scrive che "un piccolo telescopio a ingrandimento medio rivelerà due stelle bianco argento, di magnitudine 5, allineate N-S una rispetto all'altra contro uno sfondo di stelle abbastanza rarefatto".
 
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Il punto vernale, noto anche come primo punto d'Ariete o punto gamma , è uno dei due punti equinoziali in cui l'equatore celeste interseca l'eclittica. Il nome viene dal simbolo Gamma che contraddistingue la costellazione dell'Ariete, e non già dalla stella Gamma Arietis.
 
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Il punto d'Ariete corrispondeva all'equinozio di primavera di circa 2100 anni fa (nel periodo 2000 a.C. ÷ 100 a.C.): oggi a causa della precessione degli equinozi non è più così e in corrispondenza dell'equinozio di primavera il Sole si trova nella costellazione dei Pesci; a partire dal 2700 d.C. si troverà in quella dell'Acquario e così via fino al completamento dell'intero zodiaco.
 
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<div style="text-align: center;">''Beta monocerotis disegnata da Joe Dal Santo a 142 ingrandimenti''</div>
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<div style="text-align: center;">''Beta Monocerotis osservata con un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti dall'astrofilo Kenichi Kushida''</div>
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<div style="text-align: center;">''Beta Monocerotis ripresa con una webcam attraverso un telescopio da 200 mm di apertura dall'astrofilo Kenichi Kushida''</div>
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<div style="text-align: center;">''A sinistra, rappresentazione della Gamma Arietis ottenuta con il software Aberrator, a destra disegno della Gamma Arietis ottenuto con un rifrattore da 102 mm dall'astrofilo Kenichi Kushida''</div>
 

Versione corrente delle 20:47, 4 dic 2009

Una doppia al mese - Febbraio 2010 - Beta Monocerotis



Beta Monocerotis
Componente AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
STF 919 AB 06 hh 28.8 mm -07° 02' 4.62/5.00 7.1" 133°
STF 919 AC 06 hh 28.8 mm -07° 02' 4.62/5.39 9.9" 126°





Una stella tripla delle più famose, e tuttavia di individuazione non immediata, essendo dispersa nelle plaghe oscure dell'Unicorno.

Sissi Haas la indica come un oggetto importante per piccoli strumenti: un rifrattore da 60 mm a 120x è sufficiente a mostrare il sistema in tutta la sua bellezza.

Le componenti B e C sono molto simili fra loro e separate di pochissimo.

Le tre componenti sono della stessa classe spettrale (B3): questo magnifico sistema non esibisce nessun contrasto cromatico, e tutte le componenti appaiono assolutamente bianche.




Mappa per l'individuazione della stella Beta Monocerotis




Beta monocerotis disegnata da Joe Dal Santo a 142 ingrandimenti




Beta Monocerotis osservata con un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti dall'astrofilo Kenichi Kushida




Beta Monocerotis ripresa con una webcam attraverso un telescopio da 200 mm di apertura dall'astrofilo Kenichi Kushida



Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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