Passi sulla Luna: Capuanus

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Capuanus*
Longitudine Latitudine
26.7° W 34.1° S
Diametro 60 km.




La zona del cratere Capuanus è mappata nella mappa numero 111 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

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CAPUANUS


IL NOME


Della vita di Francesco Capuano si sa molto poco. Nasce a Manfredonia nella prima metà del XV secolo. A confondere date e opere è, da una parte, la presenza di un omonimo siciliano, teologo e letterato, della prima metà del XVII secolo, dall’altra il fatto che il Nostro, divenuto ecclesiastico, prende il nome di Giovanni Battista e scrive indifferente con l’uno e l’altro appellativo. Intorno al 1475 insegna matematica e astronomia a Padova, divulgando con passione le dottrine aristoteliche e tolemaiche. Commenta opere fondamentali per quel tempo, in particolare la Sphera mundi di Giovanni da Sacrobosco e le Theoricae Novae Planetarum di Purbach. Il testo delle Theoricae, in 4 libri, col commento di Capuano e di altri Autori, rimane un fondamento degli studi astronomici per alcuni secoli. Simile notorietà avrà per molto tempo anche il commento alla Sphera. Da Padova si trasferisce a Roma per entrare nell’ordine dei Canonici Lateranensi, dove prosegue gli studi di astronomia. Muore nel Collegio di S. Pietro all’Ara a Napoli, alla fine del secolo. Anche la data della morte non è nota.


IL CRATERE


Cratere di 60 km di diametro, situato al limite meridionale della Palus Epidemiarum, nella parte sud-occidentale della faccia lunare rivolta a noi. Nel suo versante occidentale, il cratere mostra un bordo piuttosto rilevato, circa 3700m, sul territorio circostante e contiene un cratere poco profondo. Sul versante orientale il bordo è molto più basso e degrada dolcemente fino a livello del suolo. In un punto la continuità del bordo si interrompe e l’interno comunica con l’esterno. Il bordo settentrionale si prolunga in tre creste, quasi parallele, orientate in senso SE-NO di cui quella occidentale è la più alta e massiccia e quella orientale è la più bassa e sottile. Quest’ultima, nella sua parte terminale devia sensibilmente verso E. Sul versante meridionale, il bordo è estremamente complesso, per la presenza di una quantità di crateri, fessure, avvallamenti e creste. Il fondo è piano, livellato dalla lava, e scuro. Interessante le presenza di alcuni domi, in particolare uno, visibile in luce tangente, situato in prossimità del bordo meridionale.


RAMSDEN


IL NOME


Jesse Ramsden nasce a Salterhebble, nel West Yorkshire, il 6 ottobre 1735. Fin da giovane dimostra una straordinaria abilità nella costruzione di strumenti meccanici e matematici e ben presto diventa una autorità nel suo campo. Implementa la manifattura di sestanti, barometri, teodoliti, micrometri e numerosi altri strumenti. Realizza una macchina semiautomatica in grado di tracciare scale graduate su sestanti e su altri strumenti nautici ed astronomici. Tra l’altro costruisce per Giuseppe Piazzi lo strumento detto appunto cerchio di Ramsden, una sorta di montatura altazimutale, grazie alla quale l’astronomo italiano scopre, dalla specola palermitana, il primo asteroide che chiama Cerere Ferdinandea. Nel 1786 viene ammesso alla Royal Society di Londra e premiato 9 anni dopo con la Copley Medal. Nel 1794 viene eletto membro della Accademia Imperiale di S.Pietroburgo. Muore a Brighton il 5 novembre 1800.


IL CRATERE


Situato nella parte occidentale della Palus Epidemiarum, a NO di Capuanus, ha un diametro di 25 km. Il fondo è piatto, riempito di lava e contiene craterini da impatto; è privo di picco centrale. Il bordo è alto circa 1800m, talvolta irregolare. Non ha terrazzamenti. Dal cratere dipartono diverse rimae che occupano gran parte della piana prospiciente Capuanus. (Rimae Ramsden).





Disegno del cratere Capuanus (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Clauvius eseguita da  Paolo Lazzarotti. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente dal sito dell'autore.


Il cratere Clavius sovrapposto a una zona della nostra Italia (nella stessa scala) per visualizzarne le dimensioni




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.


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