Cielo di Ottobre 2008

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

Versione delle 17:24, 16 set 2008, autore: Astrofox (Discussione | contributi)
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Indice

SOLE

SOLE

Il giorno 16 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.

• 1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45

• 15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21

• 30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.


Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


LUNA

Le Fasi:


• Primo quarto il 7

• Luna piena il 15

• Ultimo quarto il 22

• Luna nuova il 29




OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: pur raggiungendo, il giorno 11, la massima elongazione serale, con una distanza angolare di quasi 27° dal Sole, il pianeta rimane sempre molto basso sull’orizzonte. Come nel mese precedente Mercurio tramonta meno di un’ora dopo il Sole, rimanendo quindi poco visibile, confuso tra le luci del crepuscolo serale. Con il passare dei giorni l’altezza sull’orizzonte diminuisce ulteriormente, rendendo impossibile l’osservazione del pianeta.


Venere: lo splendore del pianeta accompagnerà per tutto il mese il crepuscolo serale. Rispetto allo scorso agosto, Venere guadagna qualche minuto di visibilità in più, trovandosi un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Mercurio, ma dovremo attendere il mese prossimo per vederlo dominare le prime ore della notte. Venere completa l’attraversamento della Vergine e a fine mese fa il suo ingresso nella Bilancia.


Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso sono simili a quelle di Venere e Mercurio (infatti si verificherà una congiunzione tra i tre pianeti). Marte è quindi appena visibile dopo il tramonto e tende a scomparire tre le luci del crepuscolo. Il pianeta si trova nella costellazione della Vergine.


Giove: al calare dell’oscurità sarà possibile ammirare Giove culminante a Sud alla massima altezza sull’orizzonte. Con il passare delle ore il luminoso pianeta si abbasserà man mano verso occidente, ma avremo a disposizione tutta la prima parte della notte per osservarlo agevolmente. Giove rimane per tutto l’anno nella costellazione del Sagittario.


Saturno: il 4 settembre il pianeta si troverà in congiunzione con il Sole. E’ quindi del tutto inosservabile per quasi tutto il mese. A fine settembre sarà possibile scorgerlo al mattino, poco prima dell’alba, sull’orizzonte orientale. Saturno si trova nella costellazione del Leone.


Urano: il giorno 13 il pianeta di troverà in opposizione al Sole. Sarà possibile seguire il pianeta per l'intera durata della notte. Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è quindi consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo. Dopo il tramonto del Sole potremo cercare Urano a Est-Sud-Est, dove sorge venendosi a trovare nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.


Nettuno: il pianeta è stato in opposizione al Sole il mese scorso. L'intervallo di osservabilità da quel momento in poi torna quindi a ridursi gradualmente. Al termine del crepuscolo serale il pianeta è già abbastanza alto in cielo a Sud-Est: nelle ore successive lo vedremo culminare a Sud per poi scendere verso Ovest, dove tramonta circa 1 ora e mezza prima di Urano. Nettuno si trova ancora nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.


Plutone

Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

E’ osservabile per circa 3 ore dopo il tramonto del Sole. Continua ad anticipare l’istante del suo tramonto, riducendo pertanto l'intervallo di osservabilità. Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.



CONGIUNZIONI

Luna – Mercurio – Venere – Marte: l'1 settembre, una sfida ai limiti delle possibilità osservative, con una sottilissima falce di Luna, ad appena un giorno dalla Luna Nuova. Con un orizzonte limpido e libero da ostacoli, si potrà tentare l’individuazione di ben 3 pianeti, appena sopra l’evanescente falce lunare, nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)


Luna – Giove: la notte del 9 la Luna, già oltre il Primo Quarto, accompagnerà lungo la volta celeste il pianeta Giove, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)


Mercurio – Venere – Marte: la congiunzione vera e propria tra i tre pianeti si verifica l’11 settembre. La Luna si è ormai allontanata, ed i pianeti sono rimasti molto bassi sull’orizzonte occidentale, ancora nella costellazione della Vergine. (vedi mappa).



COSTELLAZIONI

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.

Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.

Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.

La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.

Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti. Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.

Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.

Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.

Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.

Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.

Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".

I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.

Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.

Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.


(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.



CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Est
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Sud
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 settembre ore 22:00
Zenit
15 settembre ore 22:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 settembre 22:00
Orizzonte Est
15 settembre 22:00
Orizzonte Sud
15 settembre 22:00
Orizzonte Ovest
15 settembre 22:00
Zenit
15 settembre 22:00
Congiunzioni
Congiunzione Luna – Mercurio – Venere – Marte
1 settembre ore 19:40
Congiunzione Luna – Mercurio – Venere – Marte
1 settembre ore 19:40
Congiunzione Luna – Giove
9 settembre ore 21:00
Congiunzione Luna – Giove
9 settembre ore 21:00
Congiunzione Mercurio – Venere – Marte
11 settembre ore 19:45
Congiunzione Mercurio – Venere – Marte
11 settembre ore 19:45

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night



COMETE DEL MESE

Il mese di agosto non è stato molto entusiasmante dal punto di vista cometario se si considera che visualmente solo due comete sono arrivate alla magnitudine 8: la periodica 6P e la nuova arrivata C/2007 W1.

Cometa C/2007 W1 (Boattini)

La prima, che era un po' bassa a sud quindi difficilmente osservabile con piccoli strumenti, ha avuto il 18 Agosto un outburst (aumento improvviso di luminosità) rilevato sia visualmente che con i nostri strumenti dotati di CCD. La sezione comete ed il CARA hanno seguito l'evento e registrato la variazione. Le osservazioni continueranno finchè la cometa non si sposterà troppo a sud per essere osservabile dalle nostre latitudini.

Al momento solo la C/2007 W1 rimane quindi cometa osservabile con piccoli e medi strumenti ma purtroppo nella seconda parte della notte e verso le prime ore del mattino. Chi la volesse osservare la troverà per una buona parte del mese nella costellazione dell'Ariete e poi nei Pesci. Rimane quindi l'unico oggetto che può essere interessante visualmente. Ma le comete, come abbiamo sempre detto, sono imprevedibili, quindi se dovessero esserci novità ve le comunicheremo tempestivamente oltre a rimandarvi al sito della Sezione Comete UAI dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.

Buone osservazioni.

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