Falce lunare vicino alla Luna Nuova

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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La Luna Nuova si verifica quando il nostro satellite è in congiunzione con il Sole.
 
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In quel momento, ma anche nelle ore che lo precedono e che lo seguono, la Luna è del tutto invisibile, a meno che non sia in atto un’eclisse di Sole. L’istante in cui si verifica questa fase segna l’inizio di una nuova lunazione. Dopo la Luna Nuova il nostro satellite torna ad allontanarsi dal Sole e quando raggiunge una distanza angolare sufficiente si rende nuovamente visibile nel cielo di ponente, subito dopo il tramonto dell’astro diurno.
 
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Per gli antichi popoli ebraici e musulmani il primo falcetto di Luna visibile dopo la Luna Nuova segnava l’inizio del nuovo mese.
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La Luna Nuova si verifica quando il nostro satellite è in congiunzione con il Sole. In quel momento, ma anche
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nelle ore che lo precedono e che lo seguono, la Luna è del tutto invisibile, salvo che non sia in atto un’eclisse di
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Sole. L’istante in cui si verifica questa fase segna l’inizio di una nuova lunazione. Dopo la Luna Nuova il
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nostro satellite torna ad allontanarsi dal Sole e quando raggiunge una distanza angolare sufficiente si rende
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nuovamente visibile nel cielo di ponente, subito dopo il tramonto dell’astro diurno. Per gli antichi popoli ebraici
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e musulmani il primo falcetto di Luna visibile dopo la Luna Nuova segnava l’inizio del nuovo mese. Hilal è il
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termine arabo legato all’osservazione del primo falcetto di Luna. L’avvistamento della prima falce di Luna è
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ancora comunicato dalla radio e dalla stampa dei paesi interessati. Con l’avvento di internet sono sorti siti e
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gruppi di discussione tra fedeli musulmani che cercano e segnalano ogni mese l’apparire della prima falce di
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Luna. Nel momento del primo avvistamento la Luna ha un’età data dal tempo (in ore o in giorni) che intercorre
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tra l’osservazione e l’istante della Luna Nuova. Tentare d’individuare un falcetto molto giovane è diventato, per
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molti astrofili, quasi una sfida. La Luna di un giorno (24 ore) è assai poco luminosa, mentre una Luna di 18 ore
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è percepibile col binocolo ma è difficile da osservare a occhio nudo. Scendere al di sotto è impresa ardua. Il
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limite di osservazione senza l’ausilio di strumenti sembra essere di 14 ore. La prima osservazione registrata a
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occhio nudo di una Luna molto giovane appartiene a Julius Schmidt che nel 1871 vide un falcetto di 15.4 ore
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d’età. Il 2 maggio 1916, a Scarborough nello Yorkshire, due astrofili inglesi individuarono senza ausilio di
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strumenti una Luna di 14.5 ore, limite abbassato il 5 maggio del 1989 a Houston nel Texas, dove due gruppi di
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osservazione avvistarono un falcetto di 13 ore e 24 minuti d’età. Con l’uso di telescopi o binocoli giganti il
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limite scende di due/tre ore. Il 7 settembre del 2002 da Rashk Bala in Iran, Mohsen Ghazi Mirsaeed, con un
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binocolo gigante, osservò un falcetto di 11 ore e 42 minuti superando una precedente osservazione di James
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Stamm che il 20 gennaio 1996 da Tucson, con un telescopio da 8”, aveva visto una Luna di 12 ore e 7 minuti
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d’età.
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In una stessa sera il falcetto osservabile alla longitudine 12° Est è di un’ora più vecchio di quello visibile,
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un’ora prima, 15° più a est ed è un’ora più giovane di quello che si potrà osservare, un’ora dopo, 15° più a
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ovest. L’età critica di visibilità corrisponde, come detto, a 14 ore. Per questo motivo sono avvantaggiate per la
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prima individuazione le località aventi la possibilità teorica di osservare un falcetto lunare di quell’età.
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A parità d’età, i criteri che favoriscono l’osservazione di una Luna giovane sono un’elongazione superiore a 7°,
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l’alta latitudine eclittica della Luna che favorisce una maggiore altezza della Luna rispetto all’orizzonte dopo il
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tramonto del Sole e la vicinanza della Luna al perigeo. Quest’ultimo aspetto è favorevole in quanto, per la
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seconda legge di Keplero, la velocità angolare della Luna è tanto più alta quanto più essa è vicina alla Terra. Se
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il perigeo è vicino alla Luna Nuova, la Luna si allontana oltre il limite dei 7° di elongazione in un tempo (età)
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inferiore. Inoltre, la Luna al perigeo ha un diametro maggiore con conseguente area illuminata superiore a
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parità di fase (frazione illuminata). Naturalmente, i riferimenti fatti per la Luna Nuova valgono anche per la
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“Luna Vecchia”, ovvero per il sottile falcetto mattutino che precede la Luna Nuova. Altri particolari sono
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riportati nell’articolo “l’Hilal e la Luna a barchetta” di Giuseppe De Donà, pubblicato su Astronomia n. 4 del
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2012. Le due tabelle di pag. 41 sono calcolate per i giorni che precedono e seguono la Luna Nuova e si
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riferiscono a un sito ubicato a 42° N e 12° E. Sono state inserite le date con età della Luna compresa tra 10 e 50
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ore. Nelle tabelle c’è il dato ZC, cioè la distanza del centro del lembo lunare misurata partendo dallo zenit in
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senso antiorario. Con ZC vicino a 180° si può osservare la caratteristica Luna “seduta” o a “barchetta”.
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Il calendario lunare è ancora in vigore in quei paesi e la notizia dell’avvistamento della Nuova Luna viene dato anche da radio e TV. Nel momento del primo avvistamento la Luna ha un’età data dal tempo (in ore o in giorni) che intercorre tra l’osservazione e l’istante della Luna Nuova.
 
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Tentare d’individuare un falcetto molto giovane è diventato, per molti astrofili, quasi una sfida.
 
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La prima osservazione registrata a occhio nudo di una Luna molto giovane appartiene a Julius Schmidt che nel 1871 vide un falcetto di 15.4 ore d’età. Nel 1916 due astrofili inglesi individuarono una Luna di sole 14,5 ore. La Luna di un giorno (24 ore) è assai poco luminosa, mentre una Luna di 18 ore è percepibile solo col binocolo e con buone condizioni di cielo. Scendere al di sotto è impresa assai ardua; 14 ore sembranoessere il limite di osservazione a occhio nudo. Tale limite scende a circa 13 ore con il binocolo e a 12 ore con il telescopio.
 
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Nel 2002 da Teheran G. Mohsen, con un binocolo gigante, ha osservato un falcetto di 11 ore e 40 minuti.
 
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In una stessa sera il falcetto osservabile alla longitudine 12° Est è di un’ora più vecchio di quello visibile, un’ora prima, 15° più a est ed è un’ora più giovane di quello che si potrà osservare, un’ora dopo, 15° più a ovest. Siccome l’età critica di visibilità corrisponde, come detto, a 14 ore, saranno avvantaggiate per la prima individuazione le località aventi la possibilità teorica di osservare un falcetto lunare di quell’età.
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<div style="text-align: right;">da "Almanacco UAI 2013"</div>
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Naturalmente i riferimenti fatti per la Luna Nuova valgono anche per la “Luna Vecchia”, ovvero per il sottile falcetto mattutino che precede la Luna Nuova. Anche l’elongazione, seppur non strettamente, è connessa all’età della Luna. In questo caso il limite sembra essere 7.5°. Nell’ottobre 2004 due osservatori americani, J. Stamm e J. Polachech, affermano d’esser scesi abbondantemente sotto questo limite avendo osservato al telescopio un falcetto di 13.5 ore con elongazione di soli 6.5°. L’osservazione, che ha destato qualche dubbio, è stata ritentata ma ancora non ripetuta.
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A parità d’età, l’osservazione del falcetto lunare è avvantaggiata nei giorni in cui la posizione della Luna, calcolata nel momento del tramonto del Sole, è alta rispetto all’orizzonte. In tal senso i giorni più favorevoli sono quelli in cui la declinazione della Luna è superiore rispetto a quella del Sole. Nei giorni in cui accade il contrario la situazione diventa svantaggiosa.
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Per esempio la sera del 10 agosto 2010, al momento del tramonto, la declinazione della Luna è di 9.0°, nettamente inferiore a quella del Sole che è di 15.5°. A causa di tale fattore, malgrado una buona elongazione geocentrica di 9.7° e un’età di 15.2 ore, l’osservazione del falcetto non è possibile in quanto la Luna e il Sole tramontano insieme.
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Per un’età della Luna vicina alle 20 ore, nel 2010 i giorni più favorevoli saranno il 13 maggio al mattino (età -21.2 ore a 12° E) e il 14 maggio alla sera (età +17.3 ore). Per il record la serata giusta potrebbe invece essere quella del 14 febbraio con età della Luna vicina alle 14 ore.
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<div style="text-align: right;">da "Almanacco UAI 2010"</div>
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Versione delle 21:00, 24 mag 2020


La Luna Nuova si verifica quando il nostro satellite è in congiunzione con il Sole. In quel momento, ma anche nelle ore che lo precedono e che lo seguono, la Luna è del tutto invisibile, salvo che non sia in atto un’eclisse di Sole. L’istante in cui si verifica questa fase segna l’inizio di una nuova lunazione. Dopo la Luna Nuova il nostro satellite torna ad allontanarsi dal Sole e quando raggiunge una distanza angolare sufficiente si rende nuovamente visibile nel cielo di ponente, subito dopo il tramonto dell’astro diurno. Per gli antichi popoli ebraici e musulmani il primo falcetto di Luna visibile dopo la Luna Nuova segnava l’inizio del nuovo mese. Hilal è il termine arabo legato all’osservazione del primo falcetto di Luna. L’avvistamento della prima falce di Luna è ancora comunicato dalla radio e dalla stampa dei paesi interessati. Con l’avvento di internet sono sorti siti e gruppi di discussione tra fedeli musulmani che cercano e segnalano ogni mese l’apparire della prima falce di Luna. Nel momento del primo avvistamento la Luna ha un’età data dal tempo (in ore o in giorni) che intercorre tra l’osservazione e l’istante della Luna Nuova. Tentare d’individuare un falcetto molto giovane è diventato, per molti astrofili, quasi una sfida. La Luna di un giorno (24 ore) è assai poco luminosa, mentre una Luna di 18 ore è percepibile col binocolo ma è difficile da osservare a occhio nudo. Scendere al di sotto è impresa ardua. Il limite di osservazione senza l’ausilio di strumenti sembra essere di 14 ore. La prima osservazione registrata a occhio nudo di una Luna molto giovane appartiene a Julius Schmidt che nel 1871 vide un falcetto di 15.4 ore d’età. Il 2 maggio 1916, a Scarborough nello Yorkshire, due astrofili inglesi individuarono senza ausilio di strumenti una Luna di 14.5 ore, limite abbassato il 5 maggio del 1989 a Houston nel Texas, dove due gruppi di osservazione avvistarono un falcetto di 13 ore e 24 minuti d’età. Con l’uso di telescopi o binocoli giganti il limite scende di due/tre ore. Il 7 settembre del 2002 da Rashk Bala in Iran, Mohsen Ghazi Mirsaeed, con un binocolo gigante, osservò un falcetto di 11 ore e 42 minuti superando una precedente osservazione di James Stamm che il 20 gennaio 1996 da Tucson, con un telescopio da 8”, aveva visto una Luna di 12 ore e 7 minuti d’età. In una stessa sera il falcetto osservabile alla longitudine 12° Est è di un’ora più vecchio di quello visibile, un’ora prima, 15° più a est ed è un’ora più giovane di quello che si potrà osservare, un’ora dopo, 15° più a ovest. L’età critica di visibilità corrisponde, come detto, a 14 ore. Per questo motivo sono avvantaggiate per la prima individuazione le località aventi la possibilità teorica di osservare un falcetto lunare di quell’età. A parità d’età, i criteri che favoriscono l’osservazione di una Luna giovane sono un’elongazione superiore a 7°, l’alta latitudine eclittica della Luna che favorisce una maggiore altezza della Luna rispetto all’orizzonte dopo il tramonto del Sole e la vicinanza della Luna al perigeo. Quest’ultimo aspetto è favorevole in quanto, per la seconda legge di Keplero, la velocità angolare della Luna è tanto più alta quanto più essa è vicina alla Terra. Se il perigeo è vicino alla Luna Nuova, la Luna si allontana oltre il limite dei 7° di elongazione in un tempo (età) inferiore. Inoltre, la Luna al perigeo ha un diametro maggiore con conseguente area illuminata superiore a parità di fase (frazione illuminata). Naturalmente, i riferimenti fatti per la Luna Nuova valgono anche per la “Luna Vecchia”, ovvero per il sottile falcetto mattutino che precede la Luna Nuova. Altri particolari sono riportati nell’articolo “l’Hilal e la Luna a barchetta” di Giuseppe De Donà, pubblicato su Astronomia n. 4 del 2012. Le due tabelle di pag. 41 sono calcolate per i giorni che precedono e seguono la Luna Nuova e si riferiscono a un sito ubicato a 42° N e 12° E. Sono state inserite le date con età della Luna compresa tra 10 e 50 ore. Nelle tabelle c’è il dato ZC, cioè la distanza del centro del lembo lunare misurata partendo dallo zenit in senso antiorario. Con ZC vicino a 180° si può osservare la caratteristica Luna “seduta” o a “barchetta”.




da "Almanacco UAI 2013"