Passi sulla Luna: Heraclitus

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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'''IL NOME'''
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Eraclito nasce a Efeso (città ionica della Lidia, l’odierna costa egea della Turchia) nel 535 a.C. Della sua vita si sa pochissimo e solo sotto forma di aneddoti riportati da altri. Due esempi: Invitato dal re di Persia, Dario, che aveva letto il suo libro “Sulla natura” e gli aveva promesso grandi onori, rifiuta, criticando coloro che pensano solo a soddisfare i sensi, mentre la verità sta nella vita semplice di colui che si contenta del poco che ha. Trascorre gli ultimi anni di vita in eremitaggio e si ammala di idropisia (edemi generalizzati); torna ad Efeso per curarsi e per farlo, chiede ai medici di trasformare l’inondazione in una siccità. Non compreso, si reca in una stalla e si seppellisce sotto sterco di vacca, sperando in un effetto favorevole del calore, ma trova la morte nel 475 a.C. Il pensiero di E. ci è giunto sotto forma di scarsi frammenti, che riportano aforismi spesso difficili da interpretare, e attraverso gli scritti di altri filosofi. Tra i pre-socratici, è considerato il filosofo del “divenire” (panta rei, “tutto scorre”), anche se conferisce grande importanza al logos che “già è” e “sempre è”. Sotto il profilo politico, sembra favorire un sistema oligarchico dei “migliori”, contrapposto “ai più, che pensano solo a saziarsi come bestie”. Sostiene il principio dell’unità dei contrari fondata sul divenire della realtà (amore-odio, pace-guerra, caldo-freddo). Individua nel fuoco, uno dei quattro elementi fondamentali della natura, l’archè (origine) delle cose.
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Alessandro Piccolomini nasce a Siena il 13 giugno 1508, nel contesto di una nobile famiglia toscana che annovera al suo interno 2 papi (Pio II- Enea Silvio Piccolomini e Pio II- Francesco Todeschini Piccolomini), nonché vari cardinali, arcivescovi, filosofi e condottieri.
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'''IL CRATERE'''
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Nel 1531 Alessandro, col nome di Stordito, diviene membro dell’Accademia degli Intronati, all’interno della quale scrive commedie: Amor costante (1536), Alessandro (1544) e Dialogo della bella creanza delle donne (1539). Sempre nel’39 si trasferisce a Padova dove per 4 anni insegna filosofia all’Università e partecipa all’Accademia degli Infiammati. Nel ’46 rientra a Siena, poi a Roma dove frequenta l’ambiente del Cardinale Francisco de Mendoza, un inviato di Carlo V presso varie corti europee per importanti missioni diplomatiche.
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L’attività di astronomo si concretizza in una serie di pubblicazioni, la più importante delle quali è De le stelle fisse (1543) nella quale per la prima volta attribuisce alle stelle delle varie costellazioni una lettera dell’alfabeto latino in base alla loro luminosità; inoltre le costellazioni vengono rappresentate in modo realistico, prive delle corrispondenti figure mitologiche.
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Cratere complesso di 94 Km di diametro, situato nella regione meridionale della Luna, caratterizzata da una grande ricchezza di crateri, a SE di Ticho e a NE di Clavius, con i quali forma un ipotetico triangolo. E’ delimitato a N da Licetus, a SO da Eraclitus D e a E da Cuvier. Ha una forma  strana, caratterizzato com’è da una cresta centrale che lo attraversa in senso NE/SO, dividendolo in due parti pressoché uguali. I bordi sono molto erosi e fittamente craterizzati, soprattutto quello orientale, in corrispondenza di Cuvier, che sembra sovrapporsi appena al bordo di Heraclitus. Licetus, a N, si sovrappne invece nettamente al bordo di Heraclitus. Anche il fondo è fittamente craterizzato. H.D (52 Km) occupa la parte meridionale del cratere e presenta due anelli montuosi, residui di crateri sommersi dalla lava (ghost rings).
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Muore a Siena il 12 marzo 1578.
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'''LICETUS'''
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Fortunio Liceti nasce il 3 ottobre 1577, secondo la leggenda, in nave durante una tempesta, prematuro di 6 mesi, davanti alla costa ligure presso Rapallo. Il padre, medico, lo pone, in una scatola, dentro un forno, “inventando” una sorta di incubatrice ante litteram. Compie studi di medicina e filosofia a Bologna, poi a Pisa e a Padova, diventando docente nella stessa Università. Scrive opere di filosofia naturale, di stampo aristotelico, pubblica De monstruorum causis sulle anomalie genetiche e De spontaneo viventi ortu sulla nascita spontanea degli animali inferiori. L’interpretazione della struttura del cosmo, ispirata ad Aristotele, lo pone in contrasto con Galileo. Muore a Padova il 16 giugno 1657.
'''IL CRATERE'''
'''IL CRATERE'''
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E’ un profondo cratere da impatto, risalente al periodo Imbriano Superiore, situato nella parte sud-orientale della Luna, circa 150 Km a Sud di Fracastorius, il vasto cratere che delimita il bordo meridionale del Mare Nectaris. E’ facilmente rintracciabile, pur all’interno della fitta craterizzazione dei dintorni, per la presenza, presso il suo bordo settentrionale, di alcuni craterini disposti in circolo, come a configurare i petali di un fiore (Piccolomini C, D, E, F, M). Ha un diametro di 88 Km e una profondità di 4,5 Km. E’ ben conservato e non è interessato da una craterizzazione successiva particolarmente intensa. Il bordo è circolare, con numerosi terrazzamenti interni; nella parte meridionale si nota il cedimento di una parte notevole della parete che è franata invadendo una parte del fondo. Il fondo è piatto, con alcune collinette e contiene alcuni craterini. Molto interessante il picco centrale, assai complesso, costituito da una serie di rilievi, alti fino a 2 Km, che formano una struttura raggiata.
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Cratere di 75 Km, situato a N di Heraclitus, presenta due grosse formazioni craterali a E, prospicienti la zona di contatto con Heraclitus ed una fila di cinque craterini sul bordo opposto. I bordi sono discretamente conservati, segno della più giovane età rispetto a Heraclitus, e lentamente degradanti verso l’interno. Il fondo è piatto e presenta un accenno di picco in prossimità del centro dove si apprezza anche un ghost ring e probabilmente un altro incompleto, a sud di esso. Due crateri, di meno di 10 Km di diametro, simmetrici rispetto al centro, si trovano rispettivamente a N e a S.
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Da Piccolomini parte, verso Ovest e descrivendo per 450 Km un’ ampia curva verso Nord, la Rupes Altai. E’ un anello esterno del Mare Nectaris e prende il nome dai Monti Altai, una catena montuosa situata nell’Asia centrale, tra Russia, Mongolia e Cina.
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'''ROTHMANN'''
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'''CUVIER'''
'''IL NOME'''
'''IL NOME'''
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Christoph Rothmann nasce a Bernburg, Sassonia-Anhalt, tra il 1550 e il 1560, matematico e astronomo. Segue le teorie eliocentriche di Copernico e realizza un importante centro astronomico a Kassel (Assia Settentrionale). Questo centro si confronta a lungo con quello assai più noto di Uraniborg, sull’isola di Ven, diretto da Ticho Brahe. Intensa è la corrispondenza tra i due. Ticho è assai critico nei confronti della teoria copernicana e ipotizza una teoria geocentrica, col Sole che ruota attorno alla Terra ed i pianeti che ruotano attorno al Sole.  
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Georges Cuvier nasce nel 1769 a Montbèliard (Mompelgad nel Wurttenberg in Germania) come Georg Kuefer. Dopo gli iniziali studi a Stoccarda e la laurea in Scienze Biologiche, grazie ai favori del Conte di Hèricy, si trasferisce a Parigi dove studia vari aspetti delle scienze naturali e paleontologia; elabora, nel 1798, una prima classificazione del regno animale, dedicandosi prevalentemente ai Pesci, Molluschi e Rettili. Dà origine allo studio della paleontologia dei Mammiferi, sulla base dei reperti fossili dell’Eocene di Montmartre. E’ esponente della Teoria delle catastrofi naturali, secondo la quale specie viventi del passato sono state eliminate da catastrofi che hanno comportato, di volta in volta, lo sviluppo di specie nuove; una teoria in contrasto con quella di Lamarck che propone una evoluzione continua in risposta a stimoli o condizioni ambientali. Riceve innumerevoli attestati per i suoi studi, sia sotto Napoleone che dopo la Restaurazione borbonica. Diviene Rettore dell’Università, Presidente del Consiglio della Pubblica Istruzione, Presidente del Consiglio di Stato e Ministro degli Interni. Muore a Parigi il 13 maggio 1832.
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Muore a Bernberg nel 1610.
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'''IL CRATERE'''
'''IL CRATERE'''
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Cratere da impatto situato circa 50 Km a Ovest di Piccolomini. Ha un diametro di 42 Km, un bordo piuttosto regolare che tende ad essere meno definito nella parte settentrionale, e terrazzamenti interni. Il fondo è ondulato con diversi rilievi che si allungano, concentrici al bordo. Non c’è un vero e proprio picco centrale, ma una rilevatezza allungata in senso NE/SO.
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Cratere di 75 Km di diametro, posto, rispetto a Licetus, sul lato opposto di Heraclitus. Presenta un bordo uniformemente smussato, che si sovrappone appena ad Heraclitus e degrada verso il fondo molto dolcemente. Diversi crateri di piccole e medie dimensioni si trovano sulle pendici e sul fondo che è piatto e non ha picco centrale.
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|<div style="text-align: center;">Disegno del cratere Piccolomini (Alfonso Zaccaria)</div>
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|<div style="text-align: center;">Disegno della zona del cratere Heraclitus (Alfonso Zaccaria)</div>
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|<div style="text-align: center;">Foto ad alta risoluzione del cratere Piccolomini e della Rupes Altai eseguita da [[Image:Logo Paolo Lazzarotti.jpg|120px]]&nbsp;[http://www.lazzarotti-hires.com/ '''Paolo Lazzarotti''']. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente [http://www.lazzarotti-hires.com/wp/wp-content/uploads/2014/11/rupesaltai20110818.jpg '''dal sito dell'autore'''].</div>
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|<div style="text-align: center;">Foto ad alta risoluzione del cratere Heraclitus eseguite dall'astrofilo [http://www.damianpeach.com '''Damian Peach''']</div>
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Versione corrente delle 12:51, 14 ago 2015

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Heraclitus*
Longitudine Latitudine
6.2° E 49.2° S
Diametro 90 km.




Il cratere Heraclitus è rappresentato nel punto di incrocio delle mappe 65, 66, 73 e 74 dell'Atlante di Rukl.


HERACLITUS

IL NOME

Eraclito nasce a Efeso (città ionica della Lidia, l’odierna costa egea della Turchia) nel 535 a.C. Della sua vita si sa pochissimo e solo sotto forma di aneddoti riportati da altri. Due esempi: Invitato dal re di Persia, Dario, che aveva letto il suo libro “Sulla natura” e gli aveva promesso grandi onori, rifiuta, criticando coloro che pensano solo a soddisfare i sensi, mentre la verità sta nella vita semplice di colui che si contenta del poco che ha. Trascorre gli ultimi anni di vita in eremitaggio e si ammala di idropisia (edemi generalizzati); torna ad Efeso per curarsi e per farlo, chiede ai medici di trasformare l’inondazione in una siccità. Non compreso, si reca in una stalla e si seppellisce sotto sterco di vacca, sperando in un effetto favorevole del calore, ma trova la morte nel 475 a.C. Il pensiero di E. ci è giunto sotto forma di scarsi frammenti, che riportano aforismi spesso difficili da interpretare, e attraverso gli scritti di altri filosofi. Tra i pre-socratici, è considerato il filosofo del “divenire” (panta rei, “tutto scorre”), anche se conferisce grande importanza al logos che “già è” e “sempre è”. Sotto il profilo politico, sembra favorire un sistema oligarchico dei “migliori”, contrapposto “ai più, che pensano solo a saziarsi come bestie”. Sostiene il principio dell’unità dei contrari fondata sul divenire della realtà (amore-odio, pace-guerra, caldo-freddo). Individua nel fuoco, uno dei quattro elementi fondamentali della natura, l’archè (origine) delle cose.

IL CRATERE

Cratere complesso di 94 Km di diametro, situato nella regione meridionale della Luna, caratterizzata da una grande ricchezza di crateri, a SE di Ticho e a NE di Clavius, con i quali forma un ipotetico triangolo. E’ delimitato a N da Licetus, a SO da Eraclitus D e a E da Cuvier. Ha una forma strana, caratterizzato com’è da una cresta centrale che lo attraversa in senso NE/SO, dividendolo in due parti pressoché uguali. I bordi sono molto erosi e fittamente craterizzati, soprattutto quello orientale, in corrispondenza di Cuvier, che sembra sovrapporsi appena al bordo di Heraclitus. Licetus, a N, si sovrappne invece nettamente al bordo di Heraclitus. Anche il fondo è fittamente craterizzato. H.D (52 Km) occupa la parte meridionale del cratere e presenta due anelli montuosi, residui di crateri sommersi dalla lava (ghost rings).


LICETUS

IL NOME

Fortunio Liceti nasce il 3 ottobre 1577, secondo la leggenda, in nave durante una tempesta, prematuro di 6 mesi, davanti alla costa ligure presso Rapallo. Il padre, medico, lo pone, in una scatola, dentro un forno, “inventando” una sorta di incubatrice ante litteram. Compie studi di medicina e filosofia a Bologna, poi a Pisa e a Padova, diventando docente nella stessa Università. Scrive opere di filosofia naturale, di stampo aristotelico, pubblica De monstruorum causis sulle anomalie genetiche e De spontaneo viventi ortu sulla nascita spontanea degli animali inferiori. L’interpretazione della struttura del cosmo, ispirata ad Aristotele, lo pone in contrasto con Galileo. Muore a Padova il 16 giugno 1657.

IL CRATERE

Cratere di 75 Km, situato a N di Heraclitus, presenta due grosse formazioni craterali a E, prospicienti la zona di contatto con Heraclitus ed una fila di cinque craterini sul bordo opposto. I bordi sono discretamente conservati, segno della più giovane età rispetto a Heraclitus, e lentamente degradanti verso l’interno. Il fondo è piatto e presenta un accenno di picco in prossimità del centro dove si apprezza anche un ghost ring e probabilmente un altro incompleto, a sud di esso. Due crateri, di meno di 10 Km di diametro, simmetrici rispetto al centro, si trovano rispettivamente a N e a S.


CUVIER

IL NOME

Georges Cuvier nasce nel 1769 a Montbèliard (Mompelgad nel Wurttenberg in Germania) come Georg Kuefer. Dopo gli iniziali studi a Stoccarda e la laurea in Scienze Biologiche, grazie ai favori del Conte di Hèricy, si trasferisce a Parigi dove studia vari aspetti delle scienze naturali e paleontologia; elabora, nel 1798, una prima classificazione del regno animale, dedicandosi prevalentemente ai Pesci, Molluschi e Rettili. Dà origine allo studio della paleontologia dei Mammiferi, sulla base dei reperti fossili dell’Eocene di Montmartre. E’ esponente della Teoria delle catastrofi naturali, secondo la quale specie viventi del passato sono state eliminate da catastrofi che hanno comportato, di volta in volta, lo sviluppo di specie nuove; una teoria in contrasto con quella di Lamarck che propone una evoluzione continua in risposta a stimoli o condizioni ambientali. Riceve innumerevoli attestati per i suoi studi, sia sotto Napoleone che dopo la Restaurazione borbonica. Diviene Rettore dell’Università, Presidente del Consiglio della Pubblica Istruzione, Presidente del Consiglio di Stato e Ministro degli Interni. Muore a Parigi il 13 maggio 1832.

IL CRATERE

Cratere di 75 Km di diametro, posto, rispetto a Licetus, sul lato opposto di Heraclitus. Presenta un bordo uniformemente smussato, che si sovrappone appena ad Heraclitus e degrada verso il fondo molto dolcemente. Diversi crateri di piccole e medie dimensioni si trovano sulle pendici e sul fondo che è piatto e non ha picco centrale.





Disegno della zona del cratere Heraclitus (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Heraclitus eseguite dall'astrofilo Damian Peach





* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.


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