Passi sulla Luna: Stofler

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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| La zona dei crateri Aristarchus e Herodotus è mappata nella mappa numero 39 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute'''].  
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| La zona del cratere Stofler è mappata nella mappa numero 112 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute'''].  
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[http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac39/72dpi.jpg Download della mappa 39 in jpeg con risoluzione 72dpi] <br>
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'''STOFLER'''
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'''ARISTARCHUS'''
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'''IL NOME'''
'''IL NOME'''
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Aristarco nasce a Samo, una delle maggiori isole ioniche prospicienti la costa egea dell’odierna Turchia, nel 310 circa a.C.  Coltiva l’astronomia sotto la guida di Stratone di Lampsaco. L’originalità del pensiero di Aristarco sta nell’aver per primo teorizzato la centralità del Sole nell’Universo, mentre la Terra gli muove intorno con moto circolare; inoltre, la Terra ruota su se stessa, dando origine all’alternarsi del giorno e della notte, ed è inclinata sul piano dell’eclittica, giustificando così il succedersi delle stagioni. L’eliocentrismo verrà rifiutato, 4 secoli più tardi, da Claudio Tolomeo la cui visione del cosmo, di nuovo geocentrico, dominerà il mondo scientifico per oltre 1000 anni, fino a Copernico e Galileo.
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Johannes Stoffler nasce il 10 ottobre 1452 a Justingen vicino a Blauberen sulla Swabian Jura (le Alpi Sveve). Inizia giovanissimo un percorso spirituale che lo porterà a dirigere la canonica di Justingen e contemporaneamente studia all’Università di Ingolstadt raggiungendo il grado di Baccalaureato prima e di Magistero, poi. Studia astronomia e astrologia, una attività comune a quei tempi e si dedica a cosruire strumenti astronomici e orologi, acquisendo vasta notorietà. Ottiene la cattedra di matematica e astronomia presso l’Università di Tubnga e ne diventa Rettore nel 1522. Compila accurate effemeridi e prosegue il lavoro di Regiomontano. Scrive la Elucidatio fabricae ususque astrolabii che diventa uno standard per molto tempo. Muore durante una epidemia di peste a Blauberen il 16 febbraio 1531.
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Aristarco escogita un sistema per calcolare i diametri e le distanze della Luna e del Sole dalla Terra. Stima il rapporto tra le distanze del Sole e della Luna dalla Terra compreso tra 18 e 20 (in realtà è 40). Il principio si basa sulla formazione di un triangolo rettangolo tra Terra, Luna in quadratura e Sole. Misurando l’angolo compreso tra i lati Terra-Luna e Terra-Sole, è possibile calcolare il rapporto tra le distanze con semplice calcoli geometrici. L’errore è ovviamente dovuto alla scarsa precisione delle misure con gli strumenti dell’epoca, in un contesto di angoli minimamente convergenti in un triangolo estremamente allungato. Muore nel 230 a.C.
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'''IL CRATERE'''
'''IL CRATERE'''
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Cratere di 40 Km di diametro, situato nel settore NO della Luna, ai bordi di un altopiano che porta lo stesso nome e che sembra galleggiare come un’isola nel mezzo dell’Oceanus Procellarum. Questo blocco roccioso, che si estende per circa 00 Km in direzione NS, presenta, presso il suo bordo meridionale, i due crateri Aristarchus ed Herodotus, simili per grandezza ma molto diversi per aspetto. Aristarchus è di un bianco abbagliante, tant’è che lo si può facilmente scorgere anche durante l’inizio della lunazione, nella parte della Luna in ombra, rischiarata solo dal “chiaro di Terra”. Ha una albedo doppia della media delle strutture lunari. E’ un cratere giovane, circa 500 milioni di anni, più o meno come Tycho, cui somiglia. Ha bordi taglienti, alti circa 3000 m sul fondo e pareti ampiamente terrazzate, anche se questi terrazzamenti sono difficilmente distinguibili nel chiarore del cratere. In particolare, si distinguono aree molto brillanti che spiccano su bande radiali color grigio chiaro. Il fondo è piatto con un ripido e ben definito picco centrale, bianco brillante, di anortosite. Il cratere è circondato da un alone scuro, evidente soprattutto a Nord, cui fa seguito, più all’esterno, una corona radiale chiara di 120-150 Km, che spicca sul terreno scuro circostante. Questa è particolarmente evidente verso S ed E, segno che il corpo celeste che generò il cratere doveva provenire da O. Aristarchus è stato oggetto di osservazione di TLP (Transient Lunar Phenomena) da parte di numerosi osservatori.
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A est della linea che congiunge Tycho al Polo Sud si estende una vasta regione ricca di crateri di medie dimensioni, in genere a fondo piatto, abbastanza simili gli uni agli altri, senza particolari caratteristiche distintive. Non è facile orientarsi. Maurolycus e Stofler sono relativamente vicini e di dimensioni più grandi degli altri. Srofler si trova circa 380 Km a E di Tycho. Ha un diametro di 126 Km ed un borso molto eroso, con diversi crateri di impatto. Il maggiore è Faraday, a SE, che si sovrappone parzialmente al bordo. Altri due, rispettivamente a SO e a N, sono Stofler F (18Km) e Stofler K (19Km). IL fondo è piatto, privo di picco centrale. La lava che lo ha riempito ha una tonalità scura e si dispone a strisce, visibili soprattutto con Sole alto, che contribuiscono alla localizzazione di questo cratere. Tali strisce, disposte lungo l’assa EO, derivano dagli ejecta di Tycho. Si osservano diversi piccoli crateri all’interno, soprattutto a N. A SE, l’impatto di Faraday ha provocato una grossa “onda” rilevata che protrude ad arco all’interno di Stofler.  
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'''FERNELIUS'''
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'''HERODOTUS'''
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'''IL NOME'''
'''IL NOME'''
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Nasce ad Alicarnasso, in Caria (Asia Minore) nel484 a.C. La nascita in una città marginale dell’influenza greca, a contatto con altre etnie, deve avere stimolato la curiosità del giovane Erodoto per la conoscenza di usi e costumi di altre genti, dal momento che trascorre molti anni viaggiando in Egitto, Media, Persia e Scizia, sviluppando un grande spirito di osservazione. Sfugge alla morte dopo avere partecipato ad una congiura contro il tiranno di Alicarnasso, Ligdami, quindi si rifugia a Samo, poi ad Atene dove incontra Pericle e Sofocle. Infine si stabilisce a Thurii, in Magna Grecia, l’odierna Calabria ionica, dove muore nel 425 a.C.
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Jean Francois Fernel nasce a Montdidier (Somme) nel 1497.Studia a Parigi dapprima matematica e astronomia. Nel suo libro Cosmotheoria del 1528 descrive la determinazione del grado del meridiano terrestre tra Parigi e Amiens, mediante l’uso di un contagiri su una ruota di circonferenza nota. Si dedica anche approfonditamente alla medicina. Conia i termini fisiologia e patologia; descrive il canale vertebrale. Dotato di grande erudizione, diffonde e fa rivivere lo studio della medicina dell’antica Grecia. La sua fama è tale che diventa il medico di corte di Enrico II. Muore a Fontainebleau nel 1558.
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Le Storie di Erodoto sono considerate il fondamento della Storiografia, anche se vanno lette avendo presente i criteri in uso all’epoca in cui sono state scritte, in particolare il principio secondo cui la storia è “magistra vitae”. Infatti al tempo viene dato grande rilievo a gesta epiche ed eroiche, come pure all’influsso del Fato e della volontà degli Dei nelle vicende umane. Le Storie comprendono 9 libri che riassumono i viaggi e raccontano usi e costumi dei popoli “barbari” ai confini del mondo greco, nonché la storia delle guerre persiane, fino all’inizio della guerra del Peloponneso. Le Storie godono di grandissima fortuna per tutta l’antichità fino ai giorni nostri e possono essere considerate il punto d’inizio non solo della storiografia, ma anche dell’antropologia e della letteratura di viaggio.
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'''IL CRATERE'''
'''IL CRATERE'''
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Posto a SO di Aristarchus, costituisce con esso una curiosa coppia di “gemelli diversi”. Ha un diametro di 35 Km ed è profondo circa 1300m. Le pareti sono regolari, non terrazzate, interrotte da un unico cratere, a N. Il fondo è piatto, riempito di lava e di colorito molto scuro. Circa 25 Km a Nord di Herodotus ha origine la Vallis Schroeteri.
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Ha un diametro di 65 Km ed un bordo ben definito interessato da diversi crateri. Il più grande è a O (Fernelius A), altri a N disposti ad arco lungo il bordo. Il fondo è piatto, privo di picco centrale.
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'''FARADAY'''
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'''VALLIS SCHROTERI'''
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'''IL NOME'''
'''IL NOME'''
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Johann Hieronymus Schroter nasce a Erfurt, in Germania il 30 agosto 1745. Dopo aver studiato legge all’Università di Gottinga, si appassiona all’astronomia grazie alla conoscenza e all’amicizia con due fratelli di William Herschel e proprio la scoperta di Urano da parte di quest’ultimo nel 1781 lo spinge ad approfondire gli studi astronomici. Acquista vari telescopi e con essi si dedica allo studio di Luna e pianeti. Osservando Venere nota che la fase, sotto un profilo puramente geometrico, appare più concava del dovuto. E’ l’effetto Schroter, dovuto alla presenza di atmosfera sul pianeta. Nel 1781 pubblica un trattato di selenografia lunare Selenotopographische Fragmente zur genauern Kenntniss der Mondflache. Durante le guerre napoleoniche, nel 1813, subisce la distruzione dell’osservatorio e delle sue opere da parte delle truppe francesi. Muore il 29 agosto 1816.
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Michael Faraday nasce a Newington Butts (Surrey) il 22 settembre 1791 da famiglia poverissima e molto religiosa (corrente sandemaniana del Protestantesimo). Da ragazzo fa il rilegatore di libri  e questo gli da’ l’occasione per leggere moltissimo, soprattutto testi scientifici. Nel 1812 inizia, su raccomandazione di un cliente, a seguire le lezioni di chimica e fisica di Humphry Davy alla Royal Institution e nell’arco di pochi anni ne diventa assistente di chimica. Negli anni il rapporto tra i due si incrinerà in quanto il professore mal tollererà l’inventiva e la bravura del suo assistente. Non essendo di nascita un gentleman, si adatta anche a mansioni umili. Tuttavia, nel 1818 comincia a pubblicare articoli scientifici, scopre il benzene e ciò lo introduce nel campo industriale allora in grande fermento iniziale. Liquefa vari gas e scopre il comportamento degli ioni in un liquidi ponendo la basi per l’elettrolisi. Nel campo dell’elettricità sviluppa il concetto dell’elettromagnetismo, costruendo dispositivi per produrre la “rotazione elettromagnetica” e successivamente l’”induzione elettromagnetica”. Da qui la dimostrazione che un campo magnetico variabile produce un campo elettrico (Legge di Faraday-Neumann-Lenz). Costruisce su questo principio, la prima dinamo. Cmprende che le forze elettromagnetiche possono propagarsi nel vuoto attorno al conduttore (linee di flusso). Grazie ai suoi studi, e ai suoi esperimenti, i vari tipi di fenomeni elettrici allora considerati distinti, convergono in un’unica visione nella quale l’elettricità è una entità unica con diverse espressioni a seconda della differenza di potenziale e della carica elettrica. La sua fama è anche legata all’avere scoperto che la carica elettrica risiede solamente all’esterno di un conduttore carico e che pertanto la la carica esterna non ha influenza sull’interno del conduttore (gabbia di Faraday). Faraday è forse il più grande scienziato sperimentatore, quasi privo com’è di validi strumenti matematici atti a supportare i suoi esperimenti. Decenni dopo sarà Maxwell ad utilizzare i suoi esperimenti e a ricavarne precise formule matematiche. Riceve numerosi attestati di merito ma rifiuta il titolo di cavaliere e rifiuta pure di diventare il Presidente della Royal Society. Inoltre, forte della sua rigorosa formazione religiosa, rifiuta di studiare la produzione di armi chimiche da utilizzare nella guerra di Crimea. Una persona straordinaria per volontà, capacità intuizione, capace di scalare le più alte vette della scienza partendo con fortissimo handicap sociale in una società, quella inglese di allora, estremamente selettiva sotto questo aspetto. Da lui prende il nome il farad, l’unità di misura della capacità elettrica. Muore ad Hampton Court  il 25 agosto 1867.
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'''LA VALLE'''
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Tutto l’altopiano di Aristarco è ricoperto da una spessa coltre di polvere scura, che riflette poco le onde radar e rende scarsamente visibili crateri e rimae del luogo. L’origine di questa polvere è verosimilmente vulcanica e la struttura lunare che sembra rispondere a queste caratteristiche è un cono di alcuni Km di diametro situato alla sommità di una collina che si prolunga a N in una  valle grossolanamente ellittica, chiamata “Testa di Cobra” che, a sua volta, all’estremità settentrionale, si prolunga nella Vallis Schroteri. E’ questa una profonda spaccatura, la maggiore di tutta la superficie lunare, che si estende per 160 Km, ha fondo piatto ed è larga 10 Km vicino alla Testa di Cobra, mantiene una larghezza di circa 5 Km per gran parte del percorso per assottigliarsi progressivamente verso la fine. La sua profondità varia da 200 a 1000m. Ha un decorso molto tortuoso diretto inizialmente verso N, per poi piegare a O e infine dirigersi di nuovo verso S, fino a “sfociare” nell’Oceano al bordo dell’altopiano. Una sottile e tortuosa fessura è presente sul fondo all’interno della Testa di Cobra.
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'''TOSCANELLI'''
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'''IL NOME'''
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Paolo Dal Pozzo Toscanelli nasce a Firenze il 21 aprile 1397, studia matematica e medicina a Padova. Amico di L.B. Alberti e di F. Brunelleschi, aiuta quest’ultimo nei calcoli per la cupola del duomo di Firenze, S. Maria del Fiore, e costruisce lo gnomone di questa chiesa. Abile cartografo, disegna un planisfero sulla base di un trattato tolemaico, riproducendo, però, anche un errore in esso contenuto, riguardante le dimensioni della Terra, ritenuta alquanto più piccola rispetto al reale. Attraverso questo planisfero vuole dimostrare che la via per raggiungere le Indie è più breve se si naviga verso Ovest, anziché verso Est. Colombo conosce questa teoria e la mette alla base del suo viaggio in Atlantico. Fortunatamente, incontra l’America…
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Toscanelli muore a Pisa il 10 maggio 1482.
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'''IL CRATERE'''
'''IL CRATERE'''
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Piccolo cratere semplice di 7 Km di diametro, posto sul bordo NE dell’altopiano di Aristarchus. Nei pressi del suo versante meridionale si diparte una importante faglia, lunga 70 Km, che porta il suo nome.
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Ha un diametro di 70 Km ed una altezza del bordo di oltre 4000 m. E’ un cratere piuttosto tormentato per la presenza di diversi crateri sul bordo, in particolare Faraday C a SO e Faraday A a NE. Il fondo è piatto nella parte NO mentre  appare più irregolarmente rilevato a SE con crateri e collinette che vanno a formare un arco rilevato che arriva fino al centro del cratere. Manca il picco, probabilmente incorporato
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'''PRINZ'''
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'''IL NOME'''
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Wilhelm Prinz è un astronomo tedesco (1857- 1910), noto per studi comparativi delle superfici lunare e terrestre.
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'''IL CRATERE'''
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Cratere di 47 Km, posto a Ovest dell’altopiano di Aristarchus, incompleto, ad anello spezzato, mancando circa un terzo della sua circonferenza nella parte meridionale. Il bordo è basso, circa 1000m nella parte più alta, a N, e si abbassa progressivamente, verso S, “affondando” poco a poco nella pianura lavica, dando l’impressione che il cratere si trovi su un piano inclinato. Non c’è un picco centrale, ma solo una rilevatezza del fondo. Attorno, rimae sinuose e domi.
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'''KRIEGER'''
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'''IL NOME'''
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[[Johann_Nepomuk_Krieger|'''Dalla pagina Storia e Storie di osservazione lunare''']]
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'''IL CRATERE'''
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Cratere di 22 Km di diametro, vagamente poligonale, ha pareti piuttosto basse, “affondato” com’è nell’O. Procellarum. Il bordo appare più ampio verso N, dove presenta una piccola apertura verso l’Oceano. Il fondo è piatto, ripieno di lava, privo di picco. Sul versante S è presente un evidente cratere (Van Biesbroeck, Krieger B).
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Versione delle 17:30, 23 dic 2017

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Stofler*
Longitudine Latitudine
6.0° E 41.1° S
Diametro 126 km.




La zona del cratere Stofler è mappata nella mappa numero 112 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

Download della mappa 112 in jpeg con risoluzione 72dpi
Download della mappa 112 in jpeg con risoluzione 150dpi
Download della mappa 112 in jpeg2000 con risoluzione 300dpi


STOFLER

IL NOME

Johannes Stoffler nasce il 10 ottobre 1452 a Justingen vicino a Blauberen sulla Swabian Jura (le Alpi Sveve). Inizia giovanissimo un percorso spirituale che lo porterà a dirigere la canonica di Justingen e contemporaneamente studia all’Università di Ingolstadt raggiungendo il grado di Baccalaureato prima e di Magistero, poi. Studia astronomia e astrologia, una attività comune a quei tempi e si dedica a cosruire strumenti astronomici e orologi, acquisendo vasta notorietà. Ottiene la cattedra di matematica e astronomia presso l’Università di Tubnga e ne diventa Rettore nel 1522. Compila accurate effemeridi e prosegue il lavoro di Regiomontano. Scrive la Elucidatio fabricae ususque astrolabii che diventa uno standard per molto tempo. Muore durante una epidemia di peste a Blauberen il 16 febbraio 1531.

IL CRATERE

A est della linea che congiunge Tycho al Polo Sud si estende una vasta regione ricca di crateri di medie dimensioni, in genere a fondo piatto, abbastanza simili gli uni agli altri, senza particolari caratteristiche distintive. Non è facile orientarsi. Maurolycus e Stofler sono relativamente vicini e di dimensioni più grandi degli altri. Srofler si trova circa 380 Km a E di Tycho. Ha un diametro di 126 Km ed un borso molto eroso, con diversi crateri di impatto. Il maggiore è Faraday, a SE, che si sovrappone parzialmente al bordo. Altri due, rispettivamente a SO e a N, sono Stofler F (18Km) e Stofler K (19Km). IL fondo è piatto, privo di picco centrale. La lava che lo ha riempito ha una tonalità scura e si dispone a strisce, visibili soprattutto con Sole alto, che contribuiscono alla localizzazione di questo cratere. Tali strisce, disposte lungo l’assa EO, derivano dagli ejecta di Tycho. Si osservano diversi piccoli crateri all’interno, soprattutto a N. A SE, l’impatto di Faraday ha provocato una grossa “onda” rilevata che protrude ad arco all’interno di Stofler.


FERNELIUS

IL NOME

Jean Francois Fernel nasce a Montdidier (Somme) nel 1497.Studia a Parigi dapprima matematica e astronomia. Nel suo libro Cosmotheoria del 1528 descrive la determinazione del grado del meridiano terrestre tra Parigi e Amiens, mediante l’uso di un contagiri su una ruota di circonferenza nota. Si dedica anche approfonditamente alla medicina. Conia i termini fisiologia e patologia; descrive il canale vertebrale. Dotato di grande erudizione, diffonde e fa rivivere lo studio della medicina dell’antica Grecia. La sua fama è tale che diventa il medico di corte di Enrico II. Muore a Fontainebleau nel 1558.

IL CRATERE

Ha un diametro di 65 Km ed un bordo ben definito interessato da diversi crateri. Il più grande è a O (Fernelius A), altri a N disposti ad arco lungo il bordo. Il fondo è piatto, privo di picco centrale.


FARADAY

IL NOME

Michael Faraday nasce a Newington Butts (Surrey) il 22 settembre 1791 da famiglia poverissima e molto religiosa (corrente sandemaniana del Protestantesimo). Da ragazzo fa il rilegatore di libri e questo gli da’ l’occasione per leggere moltissimo, soprattutto testi scientifici. Nel 1812 inizia, su raccomandazione di un cliente, a seguire le lezioni di chimica e fisica di Humphry Davy alla Royal Institution e nell’arco di pochi anni ne diventa assistente di chimica. Negli anni il rapporto tra i due si incrinerà in quanto il professore mal tollererà l’inventiva e la bravura del suo assistente. Non essendo di nascita un gentleman, si adatta anche a mansioni umili. Tuttavia, nel 1818 comincia a pubblicare articoli scientifici, scopre il benzene e ciò lo introduce nel campo industriale allora in grande fermento iniziale. Liquefa vari gas e scopre il comportamento degli ioni in un liquidi ponendo la basi per l’elettrolisi. Nel campo dell’elettricità sviluppa il concetto dell’elettromagnetismo, costruendo dispositivi per produrre la “rotazione elettromagnetica” e successivamente l’”induzione elettromagnetica”. Da qui la dimostrazione che un campo magnetico variabile produce un campo elettrico (Legge di Faraday-Neumann-Lenz). Costruisce su questo principio, la prima dinamo. Cmprende che le forze elettromagnetiche possono propagarsi nel vuoto attorno al conduttore (linee di flusso). Grazie ai suoi studi, e ai suoi esperimenti, i vari tipi di fenomeni elettrici allora considerati distinti, convergono in un’unica visione nella quale l’elettricità è una entità unica con diverse espressioni a seconda della differenza di potenziale e della carica elettrica. La sua fama è anche legata all’avere scoperto che la carica elettrica risiede solamente all’esterno di un conduttore carico e che pertanto la la carica esterna non ha influenza sull’interno del conduttore (gabbia di Faraday). Faraday è forse il più grande scienziato sperimentatore, quasi privo com’è di validi strumenti matematici atti a supportare i suoi esperimenti. Decenni dopo sarà Maxwell ad utilizzare i suoi esperimenti e a ricavarne precise formule matematiche. Riceve numerosi attestati di merito ma rifiuta il titolo di cavaliere e rifiuta pure di diventare il Presidente della Royal Society. Inoltre, forte della sua rigorosa formazione religiosa, rifiuta di studiare la produzione di armi chimiche da utilizzare nella guerra di Crimea. Una persona straordinaria per volontà, capacità intuizione, capace di scalare le più alte vette della scienza partendo con fortissimo handicap sociale in una società, quella inglese di allora, estremamente selettiva sotto questo aspetto. Da lui prende il nome il farad, l’unità di misura della capacità elettrica. Muore ad Hampton Court il 25 agosto 1867.

IL CRATERE

Ha un diametro di 70 Km ed una altezza del bordo di oltre 4000 m. E’ un cratere piuttosto tormentato per la presenza di diversi crateri sul bordo, in particolare Faraday C a SO e Faraday A a NE. Il fondo è piatto nella parte NO mentre appare più irregolarmente rilevato a SE con crateri e collinette che vanno a formare un arco rilevato che arriva fino al centro del cratere. Manca il picco, probabilmente incorporato




Disegno della zona dei crateri Aristarchus e Herodotus (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione dei crateri Aristarchus e Herodotus eseguita dall'astrofilo Damian Peach





* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.