Passi sulla Luna: Purbach
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | | La zona del cratere | + | | La zona del cratere Purbach è mappata nella mappa numero 126 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute''']. |
- | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/ | + | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac95/72dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac95/150dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac95/300dpi.jp2 Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi] <br> |
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Versione delle 10:56, 21 apr 2013
a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini
Ha un diametro di 231 Km e si trova a Sud di Tycho per circa 2 volte il suo diametro. I bordi sono molto irregolari e frastagliati, alti circa 4,4 Km e, nella parte orientale, sono interessati da due crateri quasi uguali per dimensioni e disposti simmetricamente (Rutherfurd, 48 KM a Sud e Porter, 52 Km, a Nord). Rutherfurd è anche il primo e più grande dei 6 crateri disposti ad arco e chiamati con lettere (nell’ordine D, C, N, J i maggiori, di dimensioni variabili da 28 a 12 Km. Potrebbero essere derivati dall’impatto di frammenti di varie dimensioni originati da un unico corpo celeste, arrivati in formazione e caduti in successione nel cratere. Tuttavia, alcuni elementi farebbero pensare ad epoche di impatto diverse. La vastissima pianura centrale è convessa a causa della curvatura lunare, tanto che, a luce radente, la parte centrale del fondo è illuminata mentre le montagne del bordo opposto al Sole non lo sono. La curvatura è tale che un osservatore dal centro della pianura non vedrebbe i bordi e dalla cima di un bordo non vedrebbe l’altro. In essa sono presenti numerosissimi craterini di pochi Km di diametro, soprattutto nella parte occidentale, probabilmente dovuti alla formazione del Bacino Orientale, una formazione invisibile dalla Terra in quanto posta sull’altro emisfero. La mancanza di craterini nella parte orientale sarebbe dovuta alla azione dei crateri Rutherfurd e Porter, al momento della loro formazione.
'Sono pochissimi gli osservatori della Luna che non abbiano dedicato più o meno attenzione a questa meravigliosa formazione, che è uno fra i più emozionanti oggetti da osservare al telescopo. Per quanto ci possa apparire familiare, c'è sempre qualcosa di nuovo da notare e da ammirare, per quanto spesso noi possiamo esaminare i suoi dettagli, apparentemente inesauribili ...' da: Thomas Gwyn Elger, The Moon, 1895, London (ristampa Bilbiobazar 2007)
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