Passi sulla Luna: Ptolemaeus

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

(Differenze fra le revisioni)
 
(17 revisioni intermedie non mostrate.)
Riga 1: Riga 1:
-
a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini
+
{| width="100%" cellpadding="15" cellspacing="5"
-
 
+
|-
 +
| bgcolor="silver" |
 +
a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini  
 +
<br>
-
{|align="center" border="1"
+
{| align="center" border="1" style="font-size: 13px; color: black;  margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 5px; align="center"
-
!colspan="6"|Ptolemaeus*
+
|-
|-
-
!colspan="6"|[[image:PSL Ptolemaeus icona.jpg|center|200px]]
+
! colspan="6" | Ptolemaeus*
|-
|-
-
!Longitdine
+
! colspan="6"  | [[Image:PSL Ptolemaeus icona.jpg|center|200px]]
-
!Latitudine
+
|-
|-
-
!0,5° W
+
! Longitudine
-
!9,2° S
+
! Latitudine
 +
|-
 +
! 0,5° W  
 +
! 9,2° S
 +
|-
 +
! colspan="2" | Diametro 153 km, bordi alti 2400 m.
|}
|}
 +
<br>
-
Ptolemaeus ha un diametro di 153 km, con bordi alti 2400 m.
 
-
Da dove deriva il nome?
+
<br>
-
Claudio Tolomeo (Pelusio 100ca.-175 AD) visse e lavorò al Alessandria d'Egitto in epoca imperiale, occupandosi di astrologia, astronomia e geografia. La sua opera più importante è l'Almagesto - il nome deriva dall'arabo (Al Magisti), a sua volta adattato dal greco (Megiste). Vi si argomenta a favore dell'immobilità della terra e si descrivono con notevole approssimazione i moti del Sole, della Luna e dei 5 pianeti conosciuti, oltre ad un catalogo stellare. Essendo insufficiente la teoria del semplice moto circolare per spiegare l'apparente complessità dei moti planetari, vennero introdotte alcune varianti (gli eccentrici, gli equanti e gli epicicli). Il testo arabo ebbe ampia diffusione in Europa grazie alla traduzione di Gerardo da Cremona (XII sec.) e Johann Muller (Regiomontanus) (XV sec.).  
+
{| border="1" align="left" cellpadding="1" cellspacing="0" width="400" style="font-size: 13px; background-color: rgb(210, 210, 210); margin-top: 0px; margin-right: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px;"
 +
|-
 +
| <div>[[Image:PSL Ptolemaeus LAC77map preview.jpg|center|400px]]</div>
 +
|-
 +
| La zona del cratere Ptolemaeus è mappata nella mappa numero 77 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [http://www.lpi.usra.edu/ [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]]&nbsp;&nbsp;Lunar and Planetary Institute]
 +
[http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/72dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/150dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/300dpi.jp2 Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi] <br>
-
Tolomeo si occupò anche di Geografia, disegnando una prima mappa dell'ecumene, e di ottica, in particolare dei fenomeni di riflessione e rifrazione. Si occupò, infine di Astrologia: il suo Tetrabiblos (Opera in quattro libri), è il testo fondamentale dell'astrologia classica. In essa, vengono definite con rigore le leggi che governano l'influenza degli astri sui comportamenti umani.
+
|}
-
Il cratere Ptolemaeus ha una forma vagamente esagonale ed è privo del picco centrale. Al suo interno, a parte il grande cratere Ammonius, vi è una miriade di piccoli crateri semplici, che possono costituire un utile banco di prova per valutare la bontà del telescopio e/o della trasparenza dell'aria. Interessante è l'osservazione di Ptolemaeus col Sole appena sorto: lunghe ombre si proiettano dai picchi del bordo orientale lungo la grande pianura, a creare un effetto "zebra", che si risolve in alcune ore con la salita del Sole sull' orizzonte.
 
-
Questo è anche il momento per notare la presenza di alcuni crateri "fantasma", appena rilevati rispetto al fondo.
+
'''Da dove deriva il nome?'''
-
Lungo il bordo nord-orientale corre una lunga fila di craterini (catena Muller), che fa il paio con l'analoga catena Davy, nel cratere omologo, appena ad Ovest di Ptolemaeus. Inoltre, tutte le formazioni orografiche hanno un orientamento SE-NO.  
+
Claudio Tolomeo (Pelusio 100ca.-175 AD) visse e lavorò ad Alessandria d'Egitto in epoca imperiale, occupandosi di astrologia, astronomia e geografia. La sua opera più importante è l'Almagesto - il nome deriva dall'arabo (Al Magisti), a sua volta adattato dal greco (Megiste). Vi si argomenta a favore dell'immobilità della terra e si descrivono con notevole approssimazione i moti del Sole, della Luna e dei 5 pianeti conosciuti, oltre ad un catalogo stellare.  
 +
Essendo insufficiente la teoria del semplice moto circolare per spiegare l'apparente complessità dei moti planetari, vennero introdotte alcune varianti (gli eccentrici, gli equanti e gli epicicli). Il testo arabo ebbe ampia diffusione in Europa grazie alla traduzione di Gerardo da Cremona (XII sec.) e Johann Muller (Regiomontanus) (XV sec.).
-
[[image:PSL Ptolemaeus LAC77map preview.jpg|center|400px]]
+
<br> Tolomeo si occupò anche di Geografia, disegnando una prima mappa dell'ecumene, e di ottica, in particolare dei fenomeni di riflessione e rifrazione. Si occupò, infine di Astrologia: il suo Tetrabiblos (Opera in quattro libri), è il testo fondamentale dell'astrologia classica. In essa, vengono definite con rigore le leggi che governano l'influenza degli astri sui comportamenti umani.  
 +
<br> '''Il cratere Ptolemaeus''' ha una forma vagamente esagonale ed è privo del picco centrale. Al suo interno, a parte il grande cratere Ammonius, vi è una miriade di piccoli crateri semplici, che possono costituire un utile banco di prova per valutare la bontà del telescopio e/o della trasparenza dell'aria. Interessante è l'osservazione di Ptolemaeus col Sole appena sorto: lunghe ombre si proiettano dai picchi del bordo orientale lungo la grande pianura, a creare un effetto "zebra", che si risolve in alcune ore con la salita del Sole sull' orizzonte.
-
<div style="text-align: center;">La zona del cratere Ptolemaeus è mappata nella mappa numero 77 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute'''].
+
<br>  
-
* [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/72dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi]
+
Questo è anche il momento per notare la presenza di alcuni crateri "fantasma", appena rilevati rispetto al fondo.  
-
* [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/150dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi]
+
-
* [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/300dpi.jp2 Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi]</div>
+
 +
Lungo il bordo nord-orientale corre una lunga fila di craterini (catena Muller), che fa il paio con l'analoga catena Davy, nel cratere omologo, appena ad Ovest di Ptolemaeus. Inoltre, tutte le formazioni orografiche hanno un orientamento SE-NO.
-
[[image:PSL Ptolemaeus disegno Alfonso Zaccaria.jpg|center|border|400px]]
+
<br>
-
<div style="text-align: center;">Disegno della zona del cratere Ptolemaeus (Alfonso Zaccaria)</div>
+
{| border="1" align="left" cellpadding="1" cellspacing="0" width="400" style="font-size: 13px; background-color: rgb(210, 210, 210); margin-top: 0px; margin-right: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px;"
 +
|-
 +
| <div>[[Image:PSL Ptolemaeus disegno Alfonso Zaccaria wide.jpg|border|center|500px]]</div>
 +
|-
 +
| Disegno della zona del cratere Ptolemaeus. Nord in basso come da osservazione diretta al telescopio (Alfonso Zaccaria)
 +
|}
 +
<br>
 +
<br>
-
[[image:PSL_Ptolemaeus_foto Paolo Lazzarotti.jpg|center|400px]]
+
{| border="1" cellpadding="1" cellspacing="0" width="400" style="background-color: rgb(210, 210, 210)" align="center"
 +
|-
 +
|[[Image:PSL Ptolemaeus foto Paolo Lazzarotti.jpg|center|400px|link=http://www.lazzarotti-hires.com/images/moon/ptolomeus-albategnius-hipparchus20070805_lazz.jpg]]
 +
 +
|-
 +
| Foto ad alta risoluzione del cratere Ptolemaeus eseguita da &nbsp;[[Image:Logo Paolo Lazzarotti.jpg|120px]]&nbsp;[http://www.lazzarotti-hires.com/ '''Paolo Lazzarotti''']. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente&nbsp;[http://www.lazzarotti-hires.com/images/moon/ptolomeus-albategnius-hipparchus20070805_lazz.jpg '''dal sito dell'autore'''].
 +
|}
-
<div style="text-align: center;">Foto ad alta risoluzione del cratere Ptolemaeus eseguita da [[Image:Logo Paolo Lazzarotti.jpg|120px]] [http://www.lazzarotti-hires.com/ '''Paolo Lazzarotti''']. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente [http://www.lazzarotti-hires.com/images/moon/ptolomeus-albategnius-hipparchus20070805_lazz.jpg '''dal sito dell'autore'''].</div>
+
{| border="1" cellpadding="1" cellspacing="0" width="400" style="background-color: rgb(210, 210, 210)" align="center"
-
 
+
|-
-
 
+
| [[Image:PSL Ptolemaeus Italia.jpg|border|400px|center]]
-
 
+
|-
-
 
+
| Dimensioni di Ptolemaeus sovrapposto in scala all'Italia
-
[[image:PSL_Ptolemaeus_Italia.jpg|center|border]]
+
|}
 +
 +
<br>
-
<div style="text-align: center;">Il cratere Ptolemaeus sovrapposto a una zona della nostra Italia (nella stessa scala) per visualizzarne le dimensioni''</div>
 
 +
''*''&nbsp;Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.
-
''*'' Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.
+
<!-- [[Passi sulla Luna|'''Torna alla pagina principale di Passi sulla Luna''']] !-->

Versione corrente delle 10:49, 19 set 2013

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini



Ptolemaeus*
Longitudine Latitudine
0,5° W 9,2° S
Diametro 153 km, bordi alti 2400 m.




La zona del cratere Ptolemaeus è mappata nella mappa numero 77 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del   Lunar and Planetary Institute

Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi
Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi
Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi


Da dove deriva il nome?

Claudio Tolomeo (Pelusio 100ca.-175 AD) visse e lavorò ad Alessandria d'Egitto in epoca imperiale, occupandosi di astrologia, astronomia e geografia. La sua opera più importante è l'Almagesto - il nome deriva dall'arabo (Al Magisti), a sua volta adattato dal greco (Megiste). Vi si argomenta a favore dell'immobilità della terra e si descrivono con notevole approssimazione i moti del Sole, della Luna e dei 5 pianeti conosciuti, oltre ad un catalogo stellare.

Essendo insufficiente la teoria del semplice moto circolare per spiegare l'apparente complessità dei moti planetari, vennero introdotte alcune varianti (gli eccentrici, gli equanti e gli epicicli). Il testo arabo ebbe ampia diffusione in Europa grazie alla traduzione di Gerardo da Cremona (XII sec.) e Johann Muller (Regiomontanus) (XV sec.).


Tolomeo si occupò anche di Geografia, disegnando una prima mappa dell'ecumene, e di ottica, in particolare dei fenomeni di riflessione e rifrazione. Si occupò, infine di Astrologia: il suo Tetrabiblos (Opera in quattro libri), è il testo fondamentale dell'astrologia classica. In essa, vengono definite con rigore le leggi che governano l'influenza degli astri sui comportamenti umani.


Il cratere Ptolemaeus ha una forma vagamente esagonale ed è privo del picco centrale. Al suo interno, a parte il grande cratere Ammonius, vi è una miriade di piccoli crateri semplici, che possono costituire un utile banco di prova per valutare la bontà del telescopio e/o della trasparenza dell'aria. Interessante è l'osservazione di Ptolemaeus col Sole appena sorto: lunghe ombre si proiettano dai picchi del bordo orientale lungo la grande pianura, a creare un effetto "zebra", che si risolve in alcune ore con la salita del Sole sull' orizzonte.


Questo è anche il momento per notare la presenza di alcuni crateri "fantasma", appena rilevati rispetto al fondo.

Lungo il bordo nord-orientale corre una lunga fila di craterini (catena Muller), che fa il paio con l'analoga catena Davy, nel cratere omologo, appena ad Ovest di Ptolemaeus. Inoltre, tutte le formazioni orografiche hanno un orientamento SE-NO.



Disegno della zona del cratere Ptolemaeus. Nord in basso come da osservazione diretta al telescopio (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Ptolemaeus eseguita da   Paolo Lazzarotti. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente dal sito dell'autore.


Dimensioni di Ptolemaeus sovrapposto in scala all'Italia




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.


Strumenti personali