Cielo di Gennaio 2014
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
(→COMETE) |
(→COMETE) |
||
Riga 658: | Riga 658: | ||
'''BILANCIO 2013 E PREVISIONI 2014''' | '''BILANCIO 2013 E PREVISIONI 2014''' | ||
- | L’anno appena trascorso ha incoronato regina la '''C/2011 L4 PanSTARRS''', che in marzo ha raggiunto una magnitudine prossima allo 0. In molti attendevano uno spettacolo decisamente migliore ma, considerando anche le sfavorevoli condizioni geometriche, resta comunque una gran bella cometa da riporre nel cassetto dei ricordi migliori. Sul secondo gradino del podio sale l’attualissima '''C/2013 R1 Lovejoy''' che ha raggiunto una luminosità ben maggiore di quella prevista, rendendosi osservabile senza strumenti. Ma il tocco in più è stata la sua lunga coda di gas, davvero spettacolare. Decisamente un bell’oggetto. Medaglia di bronzo per la cometa che avrebbe dovuto strapazzare la concorrenza. Per confronto è come se nei 100 o 200 metri dell’atletica leggera Usain Bolt arrivasse terzo, un ottima posizione per tutti ma non per lui. Ovviamente stiamo parlando della '''C/2012 S1 ISON''', che a novembre ha raggiunto la quinta magnitudine e sfoggiato una discreta codina prima di tuffarsi tra le luci del Sole in un viaggio senza ritorno. Che delusione! Al quarto posto, decisamente staccata, la periodica di cortissimo periodo '''P/2 Encke''', che a novembre ha quasi raggiunto la sesta magnitudine rendendosi protagonista di uno dei suoi migliori passaggi degli ultimi anni. Quinta e ultima cometa vistosa dell’anno appena trascorso la C/2012 F6 Lemmon che, a dire il vero, ha dato il meglio di sé nell’emisfero australe scendendo sotto la quinta magnitudine. Dato però che la classifica include solo le comete visibili dalle nostre latitudini, non possiamo che valutarla per come si è mostrata ai nostri occhi, cioè una discreta cometa di settima magnitudine. | + | L’anno appena trascorso ha incoronato regina la '''C/2011 L4 PanSTARRS''', che in marzo ha raggiunto una magnitudine prossima allo 0. In molti attendevano uno spettacolo decisamente migliore ma, considerando anche le sfavorevoli condizioni geometriche, resta comunque una gran bella cometa da riporre nel cassetto dei ricordi migliori. |
+ | |||
+ | Sul secondo gradino del podio sale l’attualissima '''C/2013 R1 Lovejoy''' che ha raggiunto una luminosità ben maggiore di quella prevista, rendendosi osservabile senza strumenti. Ma il tocco in più è stata la sua lunga coda di gas, davvero spettacolare. Decisamente un bell’oggetto. | ||
+ | |||
+ | Medaglia di bronzo per la cometa che avrebbe dovuto strapazzare la concorrenza. Per confronto è come se nei 100 o 200 metri dell’atletica leggera Usain Bolt arrivasse terzo, un ottima posizione per tutti ma non per lui. Ovviamente stiamo parlando della '''C/2012 S1 ISON''', che a novembre ha raggiunto la quinta magnitudine e sfoggiato una discreta codina prima di tuffarsi tra le luci del Sole in un viaggio senza ritorno. Che delusione! | ||
+ | |||
+ | Al quarto posto, decisamente staccata, la periodica di cortissimo periodo '''P/2 Encke''', che a novembre ha quasi raggiunto la sesta magnitudine rendendosi protagonista di uno dei suoi migliori passaggi degli ultimi anni. | ||
+ | |||
+ | Quinta e ultima cometa vistosa dell’anno appena trascorso la '''C/2012 F6 Lemmon''' che, a dire il vero, ha dato il meglio di sé nell’emisfero australe scendendo sotto la quinta magnitudine. Dato però che la classifica include solo le comete visibili dalle nostre latitudini, non possiamo che valutarla per come si è mostrata ai nostri occhi, cioè una discreta cometa di settima magnitudine. | ||
Tuffiamoci ora nel futuro e vediamo cosa ci riserva il 2014, un anno che a livello di aspettative si annuncia completamente diverso da quello appena trascorso. Un anno fa a quest’ora stavamo aspettando due potenziali grandi comete e invece oggi attendiamo una manciata di oggetti binoculari. | Tuffiamoci ora nel futuro e vediamo cosa ci riserva il 2014, un anno che a livello di aspettative si annuncia completamente diverso da quello appena trascorso. Un anno fa a quest’ora stavamo aspettando due potenziali grandi comete e invece oggi attendiamo una manciata di oggetti binoculari. | ||
+ | |||
Nei primissimi mesi dell’anno la “vecchia” '''C/2013 R1 Lovejoy''' dovrebbe risultare l’unica cometa perlomeno discretamente luminosa, anche se destinata ben presto all’anonimato. Poi arriverà la '''C/2012 K1 PANSTARRS''' che, dai primi giorni di aprile, dovrebbe scendere al di sotto della decima magnitudine e che vedremo crescere fino ai primi giorni di luglio, quando scomparirà nel tramonto avviandosi al perielio previsto per il 27 agosto. Ricomparirà nella seconda decade di settembre, stavolta all’alba e si avvicinerà al nostro pianeta fino a scendere poco sotto l’Unita Astronomica in ottobre, raggiungendo secondo le stime la magnitudine 5,4 e rendendosi quindi forse visibile a occhio nudo, anche se la scarsa altezza sull’orizzonte la penalizzerà fortemente. Nell’ultima decade di ottobre sprofonderà sempre più nell’emisfero australe e la riperderemo, per recuperarla verso Natale, forse ancora sotto la decima magnitudine. | Nei primissimi mesi dell’anno la “vecchia” '''C/2013 R1 Lovejoy''' dovrebbe risultare l’unica cometa perlomeno discretamente luminosa, anche se destinata ben presto all’anonimato. Poi arriverà la '''C/2012 K1 PANSTARRS''' che, dai primi giorni di aprile, dovrebbe scendere al di sotto della decima magnitudine e che vedremo crescere fino ai primi giorni di luglio, quando scomparirà nel tramonto avviandosi al perielio previsto per il 27 agosto. Ricomparirà nella seconda decade di settembre, stavolta all’alba e si avvicinerà al nostro pianeta fino a scendere poco sotto l’Unita Astronomica in ottobre, raggiungendo secondo le stime la magnitudine 5,4 e rendendosi quindi forse visibile a occhio nudo, anche se la scarsa altezza sull’orizzonte la penalizzerà fortemente. Nell’ultima decade di ottobre sprofonderà sempre più nell’emisfero australe e la riperderemo, per recuperarla verso Natale, forse ancora sotto la decima magnitudine. | ||
- | A fine estate sarà protagonista di una fugace apparizione la '''C/2013 V5 Oukaimeden''', che a metà agosto dovrebbe scendere sotto la decima magnitudine, aumentando rapidamente di luminosità e raggiungendo la settima magnitudine nei primi giorni di settembre. Poi però sparirà alla nostra vista sul più bello, avviandosi al perielio immersa tra le luci dell’alba, per ricomparire solo in dicembre, quando sarà però ormai debolissima. | + | |
+ | A fine estate sarà protagonista di una fugace apparizione la '''C/2013 V5 Oukaimeden''', che a metà agosto dovrebbe scendere sotto la decima magnitudine, aumentando rapidamente di luminosità e raggiungendo la settima magnitudine nei primi giorni di settembre. Poi però sparirà alla nostra vista sul più bello, avviandosi al perielio immersa tra le luci dell’alba, per ricomparire solo in dicembre, quando sarà però ormai debolissima. | ||
+ | |||
Infine in autunno ecco la''' C/2013 A1 Siding Spring''', che raggiungerà al perielio il 25 ottobre. Brillerà in quel periodo di nona magnitudine e sarà posizionata molto bassa sull’orizzonte. Purtroppo il meglio lo avrà probabilmente già dato, considerato che la massima luminosità (mag. 7.5) dovrebbe averla raggiunta a settembre, quando da noi non sarà osservabile, passando a meno di 1 U.A. dalla Terra. In ogni caso, dai primi giorni di ottobre, comincerà a fare capolino ancora presumibilmente vicina al suo massimo. Da non perdere il suo incontro ravvicinatissimo con Marte, programmato per il 19 ottobre, quando soltanto una manciata di primi d’arco divideranno i due oggetti. L’avvicinamento non è solo prospettico ed esistono delle possibilità, seppur remote, che la cometa possa schiantarsi sul suolo del Pianeta Rosso. | Infine in autunno ecco la''' C/2013 A1 Siding Spring''', che raggiungerà al perielio il 25 ottobre. Brillerà in quel periodo di nona magnitudine e sarà posizionata molto bassa sull’orizzonte. Purtroppo il meglio lo avrà probabilmente già dato, considerato che la massima luminosità (mag. 7.5) dovrebbe averla raggiunta a settembre, quando da noi non sarà osservabile, passando a meno di 1 U.A. dalla Terra. In ogni caso, dai primi giorni di ottobre, comincerà a fare capolino ancora presumibilmente vicina al suo massimo. Da non perdere il suo incontro ravvicinatissimo con Marte, programmato per il 19 ottobre, quando soltanto una manciata di primi d’arco divideranno i due oggetti. L’avvicinamento non è solo prospettico ed esistono delle possibilità, seppur remote, che la cometa possa schiantarsi sul suolo del Pianeta Rosso. | ||
+ | |||
Questo è tutto, o meglio, questo è quanto conosciuto e previsto. L’apparente pochezza potrebbe però rivelarsi la classica calma prima della tempesta. Qualche scoperta o avvenimento imprevisto potrà infatti in ogni momento modificare il quadro. Come sempre chi vivrà, meglio osserverà, vedrà… | Questo è tutto, o meglio, questo è quanto conosciuto e previsto. L’apparente pochezza potrebbe però rivelarsi la classica calma prima della tempesta. Qualche scoperta o avvenimento imprevisto potrà infatti in ogni momento modificare il quadro. Come sempre chi vivrà, meglio osserverà, vedrà… | ||
Buon 2014 a tutti! | Buon 2014 a tutti! |
Versione delle 21:26, 22 dic 2013
Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.
• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51 • 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.06 • 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Il mese di gennaio 2014 presenta 5 fasi lunari. Il 2014 presenta 3 mesi con 5 fasi lunari (gennaio, marzo e ottobre) e un mese con 3 fasi lunari (febbraio). Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari. Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:
Fonte U.S. Naval Observatory.
Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory
Contributi di Paolo Morini, Alfonso Zaccaria.
Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà) A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto. Mappe del cielo realizzate con Stellarium
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche. Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Luna – Giove : Il 14 e il 15 gennaio si osserva la Luna che attraversa la costellazione dei Gemelli, dapprima, la notte del 14, in avvicinamento a Giove, da cui in seguito si allontana, dopo la congiunzione che si verifica al mattino del 15. (vedi mappa) Luna - Marte: nella notte tra il 22 e il 23 gennaio si verifica un incontro ravvicinato tra il pianeta Marte, la stella Spica e la Luna, prossima alla fase di Ultimo Quarto. Questi astri sorgono intorno alla mezzanotte; la congiunzione è quindi osservabile solo nella seconda metà della notte, nella costellazione della Vergine. (vedi mappa) Luna - Saturno : prima dell’alba del 25 gennaio la Luna calante sorge poco prima di Saturno, a cui si avvicina fino alla congiunzione che avviene nelle ore diurno. Possiamo osservare la Luna e Saturno a Su-Est nella costellazione della Bilancia prima del sorgere del Sole. (vedi mappa) Luna - Venere: appena prima del sorgere del Sole del giorno 29 si può tentare di scorgere la sottilissima falce di Luna, ormai prossima alla fase di Luna Nuova, sorgere poco dopo Venere, a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Arietis. Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione. Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano Elenco delle stelle che hanno un nome Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
|