Transito di Mercurio sul Sole 1631
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | + | I transiti di Mercurio e di Venere sul Sole furono sfruttati per trovare la parallasse solare e, da questa, derivare la di-stanza Terra-Sole. Una volta nota quest’ultima, dalla terza legge si ricavavano le distanze dei vari pianeti. I transiti di Mercurio e Venere dei quali gli astronomi hanno lasciato documentazione furono osservati solo dopo l’introduzione del telescopio nella pratica astronomica, nel 1609. In effetti il transito di Venere sul Sole può essere osservato anche a occhio nudo. E, infatti, a volte si riporta una vaga descrizione del fenomeno data da un astronomo arabo nel XII secolo. Ma di fatto la prima documentazione accertata è quella del 1631. |
Versione delle 21:42, 29 mar 2016
Il passaggio di Mercurio del 7 novembre 1631 fu osservato a Parigi dall'astronomo Pierre Gassendi (1592-1655)
Lo scaltro Mercurio voleva passare di nascosto, è comparso quando non lo si aspettava, ma non è potuto fuggire senza essere scoperto, io l'ho trovato e l'ho visto; quello che non è capitato a nessuno prima di me , il 7 novembre 1631, al mattino.
Questo passaggio fu osservato (ma non si hanno certezze) anche da 3 altre persone: Remus Quietanus a Rouffach (Alto Reno, Alsazia), Padre Cysatus a Innsbrush (Tirolo) e un gesuita anonimo a Ingolstadt (Baviera).
I transiti di Mercurio e di Venere sul Sole furono sfruttati per trovare la parallasse solare e, da questa, derivare la di-stanza Terra-Sole. Una volta nota quest’ultima, dalla terza legge si ricavavano le distanze dei vari pianeti. I transiti di Mercurio e Venere dei quali gli astronomi hanno lasciato documentazione furono osservati solo dopo l’introduzione del telescopio nella pratica astronomica, nel 1609. In effetti il transito di Venere sul Sole può essere osservato anche a occhio nudo. E, infatti, a volte si riporta una vaga descrizione del fenomeno data da un astronomo arabo nel XII secolo. Ma di fatto la prima documentazione accertata è quella del 1631.