Cielo di Gennaio 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | + | A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell''''Ariete''' e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei '''Pesci''', che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di '''Pegaso'''. | |
- | + | Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile '''Andromeda''' con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il '''Perseo''', e appena più un basso, sopra i '''Gemelli''', l''''Auriga''', facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. | |
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+ | La stella più luminosa dell''''Auriga''' è '''Capella''', termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. | ||
+ | Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della '''Balena''' e dell''''Eridano''' precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di '''Orione'''. | ||
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+ | Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto '''Betelgeuse''' e '''Bellatrix''', in basso '''Rigel''' e '''Saiph'''. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, '''Alnitak''', '''Alnilam''' e '''Mintaka'''. | ||
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+ | Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. | ||
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+ | Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del '''Cane Maggiore''', dove troviamo '''Sirio''', la stella più brillante del cielo invernale, ed il '''Cane Minore''', dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: '''Procione'''. | ||
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+ | Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla '''Stella Polare''' nell''''Orsa Minore''', riconosciamo in senso antiorario '''Cassiopea''', con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente '''Cefeo''', il serpeggiante '''Dragone''', l''''Orsa Maggiore''' e la '''Giraffa'''. | ||
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'''Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di [http://www.uai.it/web/guest/pubblicazioni/televideo Televideo]. | '''Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di [http://www.uai.it/web/guest/pubblicazioni/televideo Televideo]. |
Versione delle 10:38, 12 dic 2008
ATTENZIONE ! - PAGINA IN LAVORAZIONE
testo in corso di aggiornamento
Indice |
SOLE
Il giorno 17 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario.
Contrariamente a quanto si pensi non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno. In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 21 dicembre.
Il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37: in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è il 21 dicembre.
• 1 dicembre : il sole sorge alle 7.21 ; tramonta alle 16.42
• 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.42
• 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.51
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
• Primo quarto il 5
• Luna piena il 12
• Ultimo quarto il 19
• Luna nuova il 27
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: dopo la congiunzione con il Sole di novembre, Mercurio ricompare nel cielo della sera, subito dopo il tramonto. Nelle prime settimane sarà ancora troppo basso sull’orrizzonte occidentale per riuscire ad individuarlo. Avremo qualche possibilità in più negli ultimi giorni dell’anno, quando il pianeta tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole.
Venere: il pianeta più brillante guadagna un’ora in più di osservabilità, pertanto le condizioni per ammirarlo nel cielo serale sono ottimali. Possiamo seguirlo per quasi 4 ore dopo il tramonto del Sole. A Sud-Ovest. Da non perdere l’evento più importante del mese, l’occultazione del pianeta da parte della Luna (v. paragrafo sucessivo). Il giorno 7 il pianeta passa dalla costellazione del Sagittario al Capricorno. Il pianeta concluderà il 2008 al limite tra il Capricorno e l’Acquario.
Marte: il pianeta rosso è inosservabile. Il giorno 5 si trova in congiunzione con il Sole. Dovremo attendere il nuovo anno per vederlo ricomparire ad oriente tra le luci dell’alba.
Giove: il primo giorno del mese, in coincidenza con l’occultazione di Venere, si verifica anche il “sorpasso” di quest’ultimo su Giove. I due pianeti saranno in congiunzione, dopo di che Venere proseguirà il suo cammino verso il Sagittario, elevandosi sempre di più sull’orizzonte, mentre Giove sarà sempre più basso, fino a limitare a circa un’ora l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo sull’orizzonte a Sud-Ovest. Giove si trova nel Sagittario, costellazione che lo ha ospitato per tutto l’anno.
Saturno: aumentano ulteriormente le ore di osservabilità del pianeta con gli anelli. E’ ormai possibile seguirlo per tutta la seconda metà della notte. Al sorgere del Sole Saturno si trova a Sud, alla massima altezza (culminazione) sull’orizzonte. Saturno si trova nella costellazione del Leone, dove è rimasto per tutto il 2008.
Urano: al momento del tramonto del Sole il pianeta è prossimo alla culminazione a Sud. Successivamente, con il calare dell'oscurità, lo si può individuare a Sud-Ovest. Rimane quindi visibile per la prima metà della notte, fino al suo tramonto. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.
Nettuno: come nei mesi precedenti, le condizioni per l'osservazione sono simili a quelle di Urano, anche se l'intervallo di osservabilità è più breve di circa 1 ora e mezza. Nettuno tramonta prima di Urano e ormai restano disponibili appena un paio d'ore di tempo per tentare di individuarlo dopo il tramonto del Sole, molto basso sull’orizzonte occidentale, nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
È ormai completamente inosservabile: il giorno 22 si trova infatti in congiunzione con il Sole. Si trova nella costellazione del Sagittario, dove era entrato nel 2006 per rimanervi fino al 2023!
LA LUNA OCCULTA VENERE
1 Dicembre. L'occultazione si verificherà poco dopo il tramonto del Sole. Sull’orizzonte occidentale il luminoso pianeta si nasconderà dietro una sottile falce di Luna.
Orari, notizie, approfondimenti alla pagina: "LA LUNA OCCULTA VENERE"
CONGIUNZIONI
Luna - Venere - Giove: la sera del 1 dicembre, appena tramontato il Sole, potremo assistere all'occultazione di Venere da parte della Luna. Al termine del fenomeno, la sottile falce di Luna si allontanerà da Venere, che si trova in congiunzione con Giove. Il terzetto dei corpi celesti più luminosi del sistema solare si trova nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)
Luna – Saturno: nelle ore che precedono l'alba del giorno 19 è possibile osservare la Luna all'ultimo quarto in congiunzione con Saturno, nella costellazione del Leone. (vedi mappa)
Luna – Venere : la Luna e Venere concedono il bis - stavolta però senza il fenomeno dell'occultazione. La congiunzione tra i due astri, al limite tra Capricorno e Acquario, è l'ultimo evento celeste del 2008: possiamo osservarli mentre tramontano insieme la sera del giorno 31. (vedi mappa).
Sciami meteorici: GEMINIDI
La seconda settimana di dicembre rappresenta il periodo più favorevole per l'osservazione delle meteore appartenenti allo sciame delle Geminidi. Il massimo quest'anno è previsto per il giorno 13. Tuttavia la Luna Piena renderà quasi impossibile l'osservazione dello sciame nei giorni di massima attività.
La costellazione dei Gemelli ("Gemini" in latino, da cui deriva il nome "Geminidi"), area della volta celeste in cui è situato il punto ("radiante") da cui provengono le meteore di questo sciame, è molto alta in cielo in questo periodo, circostanza questa favorevole alle osservazioni. In condizioni ottimali lo ZHR (tasso orario zenitale) prevederebbe un massimo di attività fino a 120 meteore all'ora. Purtroppo quest'anno il disturbo lunare consentirà di osservare un numero molto limitato di meteore appartenenti a questo sciame.
Approfondimenti sugli sciami meteorici: Sezione Meteore UAI e il cielo di agosto, ai paragrafi dedicati alle Perseidi.
COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.
A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.
Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.
APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). La costellazione di Cassiopea, circumpolare, e' alta nel cielo con la sua caratteristica forma a W. La zona tra Cassiopea e Perseo, immersa nella Via Lattea, e' ricca di ammassi stellari, ottima per l'esplorazione binoculare. Sempre piu' alto nel cielo anche Orione, con la nota nebulosa M42 e l'ammasso delle Pleiadi nella costellazione del Toro, come pure la galassia di Andromeda, tutti ottimi obiettivi per l'esplorazione binoculare.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Andromedae.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
CARTE DEL CIELO
costellazioni: latino e italiano
Sfondo nero | ||||
Sfondo bianco | ||||
Congiunzioni | ||||
Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night
COMETE DEL MESE
Salvo sorprese dell’ultima ora, nel presepe di quest’anno purtroppo non potremo mettere nessuna cometa particolarmente luminosa.
Non appena fa buio, sarà possibile cercare la cometa più brillante (si fa per dire) di questo periodo, la C/2008 A1 (McNaught). Essa si trova bassa ad ovest, transitando tra la costellazione dell’Ofiuco e quella di Ercole; le ultime stime visuali dicono che brilla tra l’ottava e la nona magnitudine circa, con un diametro di 5 arcmin, mediamente diffusa. Per rintracciarla, oltre ad una cartina celeste e alle effemeridi, sarà necessario dotarsi di un buon binoculare (tipo 20x80 o 20x100) o di un piccolo telescopio di almeno 100 mm di apertura usato a ingrandimenti medio - bassi. Nelle riprese CCD effettuate dalla Sez. Comete UAI nel corso delle ultime settimane, la C/2008 A1 ha mostrato un progressivo indebolimento della bella coda di ioni che aveva sviluppato a Ottobre, mentre agli inizi di Novembre è stato possibile registrare anche una discreta coda di polveri, che mostrava un’ampia separazione -piuttosto inconsueta- rispetto alla coda ionica sopra citata.
Nel corso della notte, si renderanno visibili altre due deboli comete, la C/2006 W3 (Christensen) e la C/2006 OF2 (Broughton): verso la metà del mese esse si troveranno ben piazzate nel cielo, rispettivamente al confine tra Cigno e Cefeo, e tra la Lince e la Giraffa. Entrambe avranno una magnitudine compresa tra la decima e l’undicesima grandezza, con la chioma estesa pochi primi d’arco di diametro, perciò per poterle osservare visualmente, sarà utile impiegare un telescopio da almeno 15 o 20 cm di diametro.
Ricordiamo che, salvo casi eccezionali, l’osservazione visuale delle comete presenta delle difficoltà analoghe a quelle degli oggetti deep-sky, perciò per cogliere questi sfuggenti visitatori celesti nel campo del nostro oculare, sarà necessario osservare da cieli bui e trasparenti, lontani dalla foschia e dalle luci che affliggono spesso i luoghi in cui normalmente viviamo. Nel caso siate incerti sulla reale identificazione della cometa (talvolta, cercando deboli oggetti diffusi, è possibile essere tratti in inganno da gruppetti o singole stelline al limite della visibilità, che paiono assumere un aspetto nebuloso), provate a fare uno schizzo della posizione della “presunta” cometa rispetto alle stelle a essa vicine; quindi ripetete l’osservazione a distanza di una mezz’oretta: la cometa dovrà essersi spostata rispetto alle stelle di campo per effetto del suo moto proprio.
Buone osservazioni!
Ulteriori informazioni
Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2008A1.html
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006W3_1.html
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006OF2_1.html